Franco Maresco - Cinico TV
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- Опубліковано 1 жов 2024
- Presentazione del dvd+libro edito dalla Cineteca del Comune di Bologna.
Incontro con Franco Maresco e Tatti Sanguineti.
Anteo Spazio Cinema, Milano - 4 aprile 2011
a cura di AG - Rapporto Confidenziale. rivista digitale di cultura cinematografica
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Cinico TV 1989-1992, Volume primo
a cura di: Ciprì, Daniele - Maresco, Franco
Edizioni Cineteca di Bologna
Anno: 2011
Categorie: DVD-Booklet
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Grazie mille per questo prezioso e raro documento.
7800 visualizzazioni in 10 anni. Dell'arte non frega niente a nessuno
Bravo maresco...puro, come nessuno, anche se personaggio sui generis..
"Bah devo dire che La7 con noi ha registrato il minimo della sua storia per quanto riguarda gli ascolti e questo è un record"
Affascinante come pochi qui il signor Maresco ci dice tutto, un uomo che sa e che non smette di voler sapere mai, un uomo dai saldi principi che si mette in discussione, che provoca, che ha provato in passato insieme al signor Ciprì a lanciare disperati messaggi al pubblico provando a squoterlo urlandogli addosso scorregge e "sputazzi", apparentemente senza esser riusciti a creare una continuità di pensiero o presa di coscienza collettiva nel grande pubblico, trainato invece dai più numerosi megafoni che andavano urlando "Forza Italia" nelle loro case.
Il distaccamento con Ciprì, i problemi con la censura, l'esclusione da ogni qualsivoglia circuito televisivo/cinematografico, uno sfratto, sono la testimonianza di quanto sia difficile stare dalla parte della cultura e della libertà artistica, facendo apparire come martiri delle persone che hanno fatto una cosa che dovrebbe essere la più naturale di tutte:restare fedeli ai propri principi(cosa che poi Ciprì smetterà di fare mi viene da dire proprio perché non conveniente dal punto di vista lavorativo e quindi remunerativo, passando ad essere direttore della fotografia di quella industria che tanto avevano criticato)
In questo periodo sto guardando "i migliori nani della nostra vita" e pensavo fosse una serie di una certa rilevanza data l'avanguardia portata a schermo, guardando interviste come questa mi rendo solo conto di quanto l'Italia non faccia altro che rimanere uguale nel tempo, anzi peggiorare.
Non si capisce perché il giudizio su Ciprì sia così netto, categorico e sprezzante da parte dei mareschiani. In realtà è comprensibile in termini psicanalitici: la purezza versus la corruzione, gli ideali versus il tornaconto personale eccetera. La realtà è assai diversa, più complessa, meno banale, la realtà è sempre controintuitiva. Analizzare meglio la carriera di Ciprì rivelerà parecchie sorprese, e così anche quella di Maresco. Crediamo sia inutile contrapporli ma proficuo sarebbe conoscere e ammirare due carriere eccellenti e stralunate, portare rispetto perché dietro a ogni uomo c'è una storia che non conosciamo, dietro a una coppia che si separa ci sono dolori ed errori che non conosciamo. Non è possibile continuare ad amarli entrambi? Daniele Ciprì e Franco Maresco, due giganti del nostro cinema.
Comunque grazie del suo commento, evviva Cinico TV!
@@RConfidenziale La mia seppur breve riflessione su Ciprì è stata fraintesa.
Le mie non volevano essere parole sprezzanti ma costazioni di fatti.
La frase sull'industria era ripresa da un intervista di Maresco a Bad Taste di qualche anno fa(qui errore mio avrei dovuto mettere quantomeno un virgolettato), provo tristezza mista a rabbia per essere stato frainteso, perché se da alcune frasi rivolte a Maresco(seppur legittimamente mal interpretabili) a lei è scattato il pallino di una diatriba ciprì-mareschiana c'è qualcosa che non va.
Rimango sbalordito dal termine mareschiani e spero vivamente sia un termine inventato da lei sul momento e non un reale termine creato da persone che definirei subumani.
Perché nel caso della seconda opzione cadrei nello sconforto ancora di più di quando sono venuto a conoscenza delle diffociltà del percorso artistico dei due registi.
Conoscendo quello che hanno passato, come potrebbe esserci una community anti Ciprì? E con che coraggio viene attaccato dopo quasi 30 anni di cinema indipendente?
La ringrazio per la risposta, evviva Cinico TV sempre