Sputtanato pure dal buon Frusciante nell'ultima maratona di Dario Moccia pochi giorni fa. Tu saresti un "amante del cinema"? Uno che sottovaluta così sfacciatamente e senza vergogna un regista come Eggers. Non ho altre parole. @@innoalcinema8509
@@innoalcinema8509 Ridicolo il fatto che cancelli i commenti che non ti vanno a genio. Nelle live sembravi capace di esprimere con fermezza le tue idee, ma è del tutto evidente che sei stato uno dei tantissimi fuochi di paglia di questa piattaforma. Meno male che esiste gente come Frusciante che ti sputt4an4 nelle live come nell'ultima maratona di Dario Moccia.
Visto oggi e adorato. Eggers rilegge la figura di Nosferatu senza snaturarla omaggiando anche Murnau ed Herzog. Aprendo una parentesi, si tratta di un regista che ho sempre apprezzato e attendevo anche questo film.
@@innoalcinema8509 interessante il fatto che in questo caso Nosferatu sia metafora della malattia mentale l'unico modo per sconfiggere l'oscurità sia accogliendola.
@@innoalcinema8509Secondo me la connessione "a priori " tra Ellen e Nosferatu è la principale rilettura , e l'ho trovata veramente ganza. Lui è letteralmente l'ombra di lei. Per il resto belle anche alcune aggiunte, come la tragica fine della famiglia Harding intera, che sicuramente serve a caricare la cattiveria del vampirozzo.
@@innoalcinema8509 secondo me il fatto che qui Nosferatu sia metafora della malattia mentale e che l'unico modo per sconfiggere le tenebre sia accoglierla.
Come era prevedibile non ti è piaciuto, il che ci sta è gusto personale, ma è sempre l'entità della critica quando parli di Eggers a lasciare intendere una palese malafede. Sembra che con qualsiasi altro regista basti portare a casa un buon prodotto o anche il piu mediocre comunque si lascia correre perché magari da contestualizzare in un cinema piu popolare, invece con quella manciata grava il peso di tutto il bagaglio conoscitivo cinematografico e letterario della storia dell'uomo e non si lascia passare nulla. Non lo so, secondo me a questi autori si vuole far pagare una percezione internettiana forse esagerata, nemmeno dipendente da loro come accade con uno Snyder, e come si dice spesso anche in facce di nerd sono bolle. Io Nosferatu devo ancora vederlo e il precedente The Northman nemmeno io lo amo particolarmente, ma in un cinema contemporaneo dove la figura di Dracula può essere ridotta a blockbuster insulsi o atroci come Van Helsing, Dracula Untold, seriacce netflix e Dracula 3d un film che ripesca dal classico per portare anche un cinema in costume di altri tempi piu alto nelle intenzioni non lo vedo cosi dannoso o inutile, anche perché dubito che i quattordicenni di oggi sappiano cosa sia Nosferatu
Non sono io a essermi cimentato con un testo universale e adattato 2000 volte limitandomi a fare un film di immagini e poco più. E sì, il ragionamento va anche fatto sulla base della percezione del pubblico di un autore e del fenomeno a esso collegato. Poi, più che dire che degli ultimi tre è quello che più reggo, non so che fare…
@@innoalcinema8509ma tu hai ragionissima a elencare problemi, mancanza di coraggio ecc se le riscontri, io per primo ho ridimensionato un po Eggers dopo The Northman(in cui ho avvertito il 90% delle critiche che hai fatto a Nosferatu ), dico solo che secondo me si tende ad avere una severità eccessiva come se lo si aspettasse al varco. Per ora anche al suo peggio Eggers non ha toccato abissi di trash come il Babylon di un vero esaltato osannato quello lì si.
@@innoalcinema8509 "Non sono io a essermi cimentato con un testo universale e adattato 2000 volte limitandomi a fare un film di immagini e poco più. " in pratica il 99% dei cinefumetti che hai promosso nelle tue recensioni🖤
Meglio un Dracula Untold che almeno cerca di fare qualcosa di diverso con il personaggio, oppure Renfield se non vogliamo andare sul Blockbuster, rispetto all'ennesima rielaborazione di un film che 100 anni. Soprattutto se la rielaborazione si ferma al citare quanti più film di quel periodo possibile piuttosto che rimettere davvero in gioco la figura del vampiro P.S: almeno gli altri hanno avuto il coraggio di scriverci "Dracula" nei loro titoli senza nascondersi dietro quello di "Nosferatu" per darsi un tono autoriale
Per carità, non sarà il film perfetto, ma non capisco questa ansia di voler aspettare Eggers al varco, di stabilire che se non fa qualcosa di rivoluzionario, personalissimo e immensamente significativo allora ha fallito a prescindere e i suoi film sono inutili esercizi di stile. A che serve un nuovo film su Nosferatu? Posso fare lo stesso discorso su mille film che tu apprezzi: a che serve il Gladiatore II? E Twisters? A che serve fare 20 film di Bond oppure sette film di Mission Impossible che si copiano la trama a vicenda e sono nel migliore dei casi solo un esercizio di stile per il regista di turno? Non dico che sia vietato criticare il film, ma da come ne parli sembra che Eggers ti abbia ucciso il cane.
Non è una questione di aspettarlo al varco. E il discorso “film inutili”, dai su… È considerato un AUTORE contemporaneo di riferimento? Avrò il diritto di chiedere “tutto qui?”
@@innoalcinema8509peccato che , quello che ti ha detto questo ragazzo, non ha trovato risposta ed è altrettanto vero. Sinceramente a me sembra che ci sia un po' di antipatia alla base ma ok. Son gusti
@@innoalcinema8509 è considerato autore di riferimento perché ha un talento innegabile ed un approccio all'horror che ha pesantemente influenzato tutta la nuova corrente dell'horror americano...ciò non significa che non possa fare un film immaturo o non del tutto quadrato. Nosferatu è di per sé un soggetto che nella seconda parte tende a sfilacciarsi. Il capolavoro di Murnau è un capolavoro di espressività, non di soggetto (scopiazzato) o di sceneggiatura. Eggers ha anche apportato modifiche coraggiose nel design del vampiro e nella centralità della donna...non va del tutto a segno, ma ci dimostra ancora una volta una espressività fuori dal normale (non è tecnica registica, non è movimento di macchina, in cui a mio parere può ancora migliorare, è proprio espressività, o ce l'hai o non ce l'hai). Per me resta un grande talento cui guardare con fiducia: semmai gli servono attori più validi, sceneggiature migliori e una maturazione nella gestione del film complessivo. La mia domanda sui film inutili risiede in ciò: anche ammesso che lo stile sia fine a sé stesso, vale la pena di considerarlo inutile? Mission Impossible di Brian De Palma sarebbe il nulla cosmico senza lo stile, la maestria tecnica e l'espressività di Brian De Palma. Invece è giustamente considerato un mezzo capolavoro. Perché un simile discorso non può valere per Eggers (che sul piano tecnico è ancora molto lontano da De Palma, ma sul piano delle potenzialità espressive è un suo "simile")?
@DylanDog1980 Michelinno ha le sue fisse come il Frusciante (per cui determinati film di determinati registi sono capolavori sicuri mesi prima che escano) ha le sue, nessuno ne è immune alla fine della fiera.
Confermo di averlo trovato un leggero passo indietro rispetto ai tre film precedenti. Non condivido però la tua opinione su Eggers: non si può definire shooter uno dei cineasti più stilisticamente riconoscibili degli ultimi 10 anni. Per me ora dovrebbe provare a cambiare genere, allontanarsi dall'horror puro cui ci ha abituato. "Dieci Piccoli Indiani" sarebbe per me la scelta perfetta: una sceneggiatura di ferro dalle tante suggestioni narrative, perfetta per esercitare il suo stile in un contesto più maturo ed elegante rispetto ad un film vampiresco di stampo semi-commerciale (non ho capito tutte queste concessioni al jumpscare).
In effetti Dieci Piccoli Indiani secondo me non ha mai avuto una trasposizione cinematografica all'altezza del romanzo. Essendone un grande fan ho sempre accarezzato l'idea, pensando quale regista potesse riuscirci. Eggers potrebbe essere una buona idea: sia The Northman sia Nosferatu soffrono trame un po' scarne, senza climax narrativi particolarmente efficaci. Dieci Piccoli Indiani è un meccanismo narrativo perfetto. Con una buona riscrittura dei dialoghi e lo stile di Eggers il capolavoro sarebbe alla portata. Ovviamente bisognerebbe azzeccare il cast, cosa che in questo Nosferatu non è riuscita benissimo: sul dottore vedrei bene Mark Ruffalo. In ogni caso Vera Claythorne DEVE essere Rebecca Ferguson. Da quando l'ho vista in Dune mi sono detto: è lei.
@ElMatadorDelMar123 sì il cast è fondamentale per trasporre bene il romanzo della Christie: la scelta più difficile è sicuramente Wargrave. Ruffalo non mi convince troppo, ultimamente è spesso sopra le righe. La Ferguson per Vera ci sta assolutamente.
Se dobbiamo pensare a cosa una remake dovrebbe o non dovrebbe aggiungere al predecessore non ne usciamo più. Un remake non viene necessariamente fatto per introdurre nuove chiavi di lettura, non è un obbligo, e in quest'epoca è quasi impossibile proporre novità. Spesso un remake viene realizzato esclusivamente come omaggio da parte di un fan che se lo può permettere, o per riproporre una storia vecchia con tecniche cinematografiche moderne. Il fatto che abbiamo visto tanti Dracula non è un fattore rilevante. Quei Dracula non erano di Robert Eggers, e nessuno ci ha obbligato a vederli tutti. Inoltre sento molta gente dire che sarebbe stato meglio non toccare il personaggio di Nosferatu per una sorta di riverenza cinematografica… Ragazzi, non stiamo parlando del Santo Graal… E’ la storia vecchia come il cucco di un fottuto vampiro… Un personaggio della cultura pop, reinterpretato migliaia di volte nei i vari media. Mo’ viene fuori che riproporlo equivale a un sacrilegio. Se avessimo avuto questa riverenza per il Batman di Burton non avremmo avuto tutti i bellissimi Batman successivi. Solo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero centinaia.
Sono d'accordo la riverenza che popola nella gente che parla di cinema é insopportabile. C'é un a santificazione degli autori che non ha senso, penso sia perché guardare un film é molto semplice ed é appunto una cosa molto popolare. Leggere un libro, per esempio, é un'altra storia
I remake vengono fatti, come tutti i film (o quasi) per fare soldi, rilanciare una IP o per mantenerne i diritti, e non lo dico io ma i mille remake fatti per questo motivo usciti negli ultimi 50 anni. Se poi la voglia di raccontare qualcosa di nuovo combacia con quella di fare soldi ben venga ma spesso a volentieri è la seconda ad essere il vero motivo dietro alla produzione di un film non la prima
@@Alex_Odinson quello è il motivo dei produttori, ma ti svelo un segreto: qualsiasi film prodotto da hollywood viene prodotto con lo scopo di fare soldi. Non direi che Eggers ha sognato per anni e anni di fare questo film solo per farci dei soldi. Da parte sua il remake è un omaggio, e conoscendo la sua ossessione per l'accuratezza storica non mi stupisce che non abbia voluto discostarsi troppo dai suoi maestri e dal libro. Anzi, per alcuni aspetti come l'aspetto del conte, questo è il dracula più fedele di sempre. A me piace l'accuratezza di Eggers, i costumi, sentire lingue e accenti, ti fa veramente calare nell'epoca che stai guardando, ma saranno gusti
film clamoroso eggers sta arrivando ad una cura tecnica micidiale , certo i difetti ci sono troppo lungo, la seconda metà troppo inferiore alla ma col finale si risolleva tutto, attori tutti convincenti e ok l horror sta attraversando un momento di crisi ma non diamo per scontato il lavoro che sta facendo eggers per non appiattirsi come gli altri ed elevarsi ad ogni proteggi, per me the VVitch rimane il suo migliore ma questo è un remake che funziona in tutto
GRANDISSIMO MICHELE ! il tuo è uno dei pochi spazi dove si può parlare di un'opera in modo pragmatico . Possiamo anche alzarci e qualche volta affermare che il re è nudo ! Certi registi come OZ PERKINS o lo stesso EGGERS non possono più essere criticati .ho visto il film ieri sera Con aspettative in saturazione. La prima parte è sicuramente più coinvolgente della seconda un pochino più raffazzonata. Ammetto di essere un vecchio boomer ma credo che (mettendo in un cassetto a parte quello di murnau ), il NOSFERATU DI HERZOG sia di un livello nettamente superiore. La performance attoriale dell'immenso KINSKI per non parlare della meravigliosa colonna sonora dei POPOL VUH
Allora…andiamo per gradi. Sono sostanzialmente d’accordo con te su The VVitch e The Lighthouse. The Northman lo trovo un buon film. Tu dici tronfio, per me la natura più blockbusterose e meno autoreferenziale del minestrone filologico The Lighthouse m lo fa trovare più divertente. Come lo si possa trovare reazionario non riesco a capirlo. Non mi sembra che il film si risparmi dal presentare il protagonista come un fanatico esaltato consumato dalla vendetta. La prima cosa che lo vediamo fare è assaltare un villaggio ammazzando gente come se non ci fosse un domani, uccide madre e fratellastro innocente, quindi non mi è strano che vada a morire contento perché consapevole di avere un futuro nel suo lignaggio, mi sarebbe sembrato strano il contrario. In effeti in generale se dovessi trovare un filo conduttore nei film di Eggers sarebbero le credenze, le sovrastrutture, i modelli di comportamento, anche ritualistici, imposti dal contesto sociale e culturale in cui si vive, e gli effetti che essi hanno sulla psiche delle persone, in particolare portarli alla pazzia. Che il contesto sia la famiglia timorata di Dio, un posto di lavoro alienante come un faro, o la società vichinga e i suoi costumi vetusti. Veniamo a Nosferatu. Che nella prima parte il film sottolinei il desiderio di Thomas di elevare la propria posizione sociale andando ad accettare un lavoro assurdo che lo porta ad allontanarsi dall’amata, che il conte Orlock sia rappresentato come un nobile decadente e faraonico, nobiltà prossima alla sua completa perdita di potere effettivo, attaccata come sanguisughe agli ultimi brandelli di possedimenti e ancora legata a forme di rapporti incentrati su contrattualistica e ritualistica, tanto da arrivare al paradosso che un vampiro, con tutto il potere che ha, deve comunque acquistare legalmente l’immobile per entrare nel mondo urbano. Cose derivanti dalle incarnazioni precedenti dei film? Si. Cose derivanti dalla figura del vampiro in quanto tale? Si. Però bene o male funziona. Più si va avanti però, e come dici tu il film continua a trascinarsi in modo pedante, non aggiunge quasi nulla di intrigante o personale a una storia che conosciamo tutti. La parte visiva l’ho trovata anche più spenta e piatta di quanto Eggers sia capace di fare. Trovo anche una direzione stilistica e tematica incoerente. Io non sono un’esperto del Nosferatu di Murnao, ma se mi si chiedesse di indicare la scena chiave del film mi verrebbe da dire quella in cui lo scienziato presenta i comportamenti della pianta carnivora e il polipo, postulando di fatto che nonostante le superstizioni che genera, Nosferatu resta un prodotto della natura. Qui invece che la scena in questione non c’è si punta molto più sull’esoterismo, sulla natura metafisica del mostro e sull’essere collegato alla vita dopo la morte. Ci sono mille inquadrature di Croci, il personaggio di Defoe ci tiene a sottolineare che è un maleficio vero e proprio. E ciò va bene perché si adatta alle tematiche di superstizione e rapporto col mito e la religione di Eggers. Allo stesso tempo, però, il Nosferatu che vediamo è il più viscerale e carnale finora. Invece che essere semplicemente pallido è proprio cadaverico e raggrinzito, invece che dissolversi al sole scomparendo nel nulla sputa sangue come se non ci fosse un domani e io corpo rimane li ben bene. Quindi di preciso che strada vuole prendere Eggers, quella della carnalità o quella della metafisica? Perché visivamente e contenutisticamente trovo le due nature contrastanti
Sono assolutamente d'accordo con te. Ho visto film horror che hanno qualcosa di molto piu vampiresco anche se non parlano di vampiri. Es : la casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati. Poi l'immagine del Vampiro di quest'ultimo Nosferatu? Lord Darth Fener senza il mascherone dell'ossigeno. Ma dai ...
Provo a dire la mia post visione, con SPOILER. Partiamo dai lati positivi, le ambientazioni e le location sono perfette, riescono a restituire quella sensazione di solitudine e di inquietudine che il regista voleva trasmettere. Molto scene sono belle da vedere, la loro composozione è da applausi, Eggers si dimostra un grandissimo creatore di immagini. Infine cito l'aspetto del conte, che anche se in me in un primo momento ha generato ilarità in me, devo dire che rimane un qualcosa di molto riuscito e che riesce a donare un'identità al personaggio (debolissima ma riesce). Passiamo ai lati negativi, tutto il resto del film. La storia, che differisce in parte da quella di Herzog (fonte di ispirazione primaria del film), si trascina tra un dialogo delirante e l'altro, ogni personaggio pare star recitando una poesia ogni volta che apre bocca. Scelta voluta per carità ma che su di me non ha avuto l'effetto sperato. La regia non è pervenuta, se è vero che a livello di composizione le immagini sono spesso veramente belle da vedere, il passaggio da una all'altra è tremendamente tedioso ed operaio, tant'è che Eggers per il 90% del film si limita ad usare le stesse 3 inquadrature, che per carità ha senso ma dopo un po' davvero non ne potevo più. Non c'è costruzione del patos, tutti che ripetono "Sta arrivando l'ombra" o "lui sta arrivando" e per tutta la pellicola la gravitas della cosa era impalpabile. Eggers ricorre spesso ai jumpscare in modo gratuito, tanto che al quarto io stavo lasciando la sala per la rabbia che mi procuravano. Le interpretazioni sono tutte dimenticabili, spaziando tra un sempre fresco "sopra le righe da fare schifo" ad un "piatto come una tavola", LiLy Rose Deep poi incapace dal primo minuto (non aiuta avere il personaggio scritto peggio tra tutti quelli del noverl del film). Parlando delle tematiche che il film vorrebbe affrontare, quelle che almeno io credo di aver colto, penso che si possa tranquillamente dire che sono state semplicemente abbozzate e mai sviscerate. L'amore tossico/violento, la repressione sessuale, l'elaborazione di un trauma sono temi introdotti, anche intelligentemente, ma restano in superfice non li si approfondisce mai veramente. Il finale che richiama palesemente quello di Herzog non riesce a ricrearne la poesia risultandone una mera parodia. Concludo dicendo che, Eggers ha fatto un passo troppo lungo per quella che ad oggi è la sua carriera e che tra il citare ogni film espressionista che ha visto in vita sua ed il non voler prendere troppi rischi, ha dimenticato di mettere se stesso nella pellicola.
Ti stai un po' accanendo sul regista, trasferendo un po' troppo sul film in quanto tale, posto che non innova, e che indubbiamente non mancano momenti di tedio, dissonanze e sbavature, quasi fisiologiche nel trattare un soggetto ultracentenario, ed è evidente che non vi sia alcuna eccellenza nella interpretazione e nelle riscrittura. Il film è canonico, intende essere canonico al netto di qualche vezzo, e punta alla rielaborazione estetica ed alla modernizzazione del racconto di un classico, un fine che rientra nel cinema di qualità, che non si misura esclusivamente in originalità ed apporto creativo, ma anzi nella qualità della riedizione nel suo complesso, operata al fine di attualizzare e divulgare anche in un pubblico contemporaneo un pezzo del patrimonio della settima arte. E, con tanti limiti, il film riesce in questo intento, mantenendo e svecchiando lo stile espressionistico e narrativo del genere. Che sia un capolavoro non si legge quasi da nessuna parte. Che sia una valida rivisitazione invece, a prescindere dal tuo giudizio sull'autore, è stato riscontrato dai più, anche e soprattutto in funzione della componente estetica, tecnica e solo marginalmente evolutiva. Resta un ennesimo omaggio, pure se l'omaggio è realizzato mediante un esercizio di stile, estetista più che creativo, in modo coerente con l'idea di film che ne traspare, per quanto possa non piacere questa idea di cinema, e il cinema innovativo contemporaneo non sia questo, che tuttavia non intende esserlo, a prescindere dall'eccesso di elogio di una critica sempre compiacente e alla ricerca di sensazionalismi facili da dare in pasto al gusto poco educato del grande pubblico, del cui pascolo cui si nutre. Non credo sia un film inutile, come tale, in quanto è in grado di avvicinare ad un soggetto e ad un genere proprio questo pubblico, invece sempre più infantilizzato, il quale, ovviamente, malversando nel digiuno cinematografico e letterario, inciampa nell'equivoco di associare l'autorialità del genere alla abilità del regista, che invece si limita ad una operazione di stile. Tuttavia, ed a maggior ragione quando i cinema produce cose buone che il pubblico ignora, avvicinarlo, con mediazioni culturali, ad un cinema più autoriale, non mi sembra un'operazione cutlurale inutile. Non è nemmeno uno specchietto per allodole, a meno che non vogliamo definire allodole chiunque non si aspetti una significativa innovazione del soggetto nella sua rivisitazione. Il regista, che con The Witch ha dato prova di grande abilità, non è diventato un maestro, ma nemmeno rimasto un mestierante dedito al mero edonismo. Questo film non è un capolavoro, è la ennesima rivisitazione, ben fatta, di un capolavoro.
Film che purtroppo mi ha un po' deluso. Alla fine non ho potuto fare a meno di chiedermi "ma che ce l'ha raccontato a fare?". Un cast secondo me non all'altezza, un abuso di rotazioni per me superfluo, che rompe la magica staticità del cinema antico che Eggers cerca di omaggiare. Una storia troppo rivista, un immaginario troppo ricco che Eggers si limita a scalfire, risultando canonico, incapace di imprimere alla immagini la forza espressiva tipica dei suoi primi film. Un paio di buoni fotogrammi in una regia complessivamente blanda, una fotografia che ha gli stessi difetti di The Northman, troppo grigia, troppo monotona, priva di contrasto: molto bella solo in un paio di sequenze al castello. Alcune possessioni troppo calcate, in un paio di momenti la Depp mi ha fatto sorridere: unica scena potente Emma Corrin (tra l'altro l'unica secondo me convincente, almeno a livello di aspetto fisico; poi viene Hoult, che ha un viso molto adatto a questo genere di narrazione, ma non mi ha convinto a pieno nella recitazione) che viene mangiata dai topi. Messaggio rivisto e ormai banale nella filmografia di Eggers: il positivismo (o meglio il razionalismo) e il mistero, la repressione e la primordiale natura. Un The Witch 2.0, meno originale, meno espressivo, meno tematicamente coerente. Un The Northman 2.0, adattare una storia troppo classica e troppo monolitica, senza aggiungervi nulla di sostanziale, anzi allungandola fino a renderla sfilacciata, ripetitiva, inconcludente. Aggiungo un eccesso di verbosità nella seconda parte. Eggers deve per me allontanarsi dal classico se vuole ritrovare la propria verve. La confezione è ottima, ma meno di quel che potrebbe sembrare ad uno sguardo superficiale: la fotografia, specie per quanto riguarda le scene cittadine, l'ho trovata piatta, priva di forza, di varietà, di suggestività (un Dune se la mangia a colazione per la densità e materialità della luce, che qui è spesso assente e quando arriva pare finta); nella regia oltre all'abuso rotatorio c'è una certa artificiosità del movimento di macchina che fa sentire la mano del regista, non rende l'occhio della cinepresa davvero invisibile e dunque parlante. Il forte di Eggers è la composizione statica, e alcuni fotogrammi sono effettivamente da sballo (la mano sulla città, la tomba bruciata, il castello tra i monti ed in generale tutta la sequenza di arrivo al castello), ma anche lì, sembra che Eggers si sia concentrato su pochi shot immaginifici con cui riempire la campagna marketing, lasciando il resto del film ad una costruzione priva di verve nella sua stanca simmetria, un lontano parente della furia martellante ed iper-espressiva, giustamente "boriosa", del capolavoro The Lighthouse. Resta un film da 7. Io credo in Robert Eggers, so che alla fine sarà un grande, perché le sue capacità espressive sono fuori dal comune. Ora è il momento di maturare, di fare il grande salto.
Io non sono in alcun modo d’accordo con te… proprio da nessuna parte. Ma zero proprio. Ma perlomeno, argomenti le tue idee e questo lo apprezzo molto quindi. Hai un nuovo iscritto. Eggers va scoperto e i suoi lavori visti più volte. Nella semplicità, dico solo questo: prendere ciò che Eggers vuole dare e punto. A mio avviso uno dei migliori registi contemporanei ma va compreso e a mio avviso lo comprenderai anche tu. Ripeto, stimo il tuo fare, diversamente da altri pagliacci che scaricano insulti senza neanche saper respirare degnamente. Mi auguro portai ricrederti su Eggers in generale ma soprattutto su The Lighthouse. Solo una cosa mi permetto di dire: se sai l’origine della parola Shooter, non puoi affibbiarla a lui.. a Snyder, o cretini simili si… ma non a lui. Grazie per il tuo lavoro.
@ in generale va così Michele, soprattutto quando si tocca film che a detta di alcuni sono intoccabili, a parer mio, che il film possa piacere oppure no qui si parla di forma, magari non c’è molta sostanza é vero però allora come mai un film come the substance che per tutto il film c’è una che twerka in primo piano, solo alla fine diventa qualcosa di raffinato( tutto il film cita altri autori già consolidati a maestri) lì va bene quello che propone la regista, anche lì non introduce nulla di nuovo sul fronte occidentale, non parlo di te in particolare ma cosa c’è di male a portare una riproposizione di un film degli anni 20 che a molti é sconosciuto e inaccessibile, con la possibilità che vedendo questo film al cinema poi vadano a recuperare quella opera originale. Nolan allora sta facendo l’odissea quindi una storia già che sappiamo tutti, poi voglio sentirti criticare le stesse cose però, che non si inventa nulla di nuovo ❤️
@@Ilpesciolinonerd non c'e nulla di male infatti l'unica cosa che traspare da questo video é la personale frustrazione di un tizio verso un virtuoso del cinema contemporaneo
Visivamente alcune scene sono fenomenali, ma il film è lontano dall'essere la prova della maturità per Robert Eggers. Forse mi aspetto troppo da lui, ma mi sembra sia un'opera di transizione, come The Northman. Speriamo non resti troppo a lungo nel limbo.
Il film avrà tutti i difetti del mondo, ma se l'horror commerciale diventa Eggers, Ari Aster, Jordan Peele, Oz Perkins, io non posso che esserne felice. Sempre meglio della monnezza che dominava le sale fino a poco tempo fa.
Più o meno la penso come te su Eggers,anche ieri al Cinema sono rimasto molto colpito dalla forma perchè molte scene tra riprese e fotografia lasciano a bocca aperta però la sostanza è poca,davvero i jump scares con Nosferatu non hanno senso.Il film però mi è piaciuto molto,non so se lo rivedrò spesso in futuro ma mi è piaciuto. Ah Michele perdonami ma mentre ti ascoltavo continuavo a fissare il mega cofanetto di Emanuelle Nera che hai dietro.Bellissimo,ci farai un video prima o poi?
Appena uscito dalla Sala e premetto che non ho visto i precedenti Nosferatu, e devo dire che non mi ha convinto molto sopratutto l'aspetto del Conte e in generale il film non mi ha fatto impazzire. Sembra una copia di un libro fatto da un amanuense, bellissimo, ma comunque non originale. Ripeto non ho visto altri adattamenti, ma mi dà questa strana sensazione
È incredibile che nel fine del 2024 Aaron Taylor Johnson si e passado nel ruolo di Kraven Il Cacciatore (film di ....) per poi paasare nel ruolo del personaggio nel film Nosferatu di Robert Eggers.
Concordo in pieno su quel che dici a proposito di Nosferatu (ti lascio il link della mia breve recensione, se vuoi conoscere il mio parere ua-cam.com/video/sBcqMokPvr8/v-deo.html), e mi stupisco del plauso quasi unanime che leggo in giro, anche da addetti ai lavori (ad esempio Manlio Castagna), dove i giudizi vanno da "ottimo film" a "il migliore dei Nosferatu". Su Lighthouse sono di tutt'altro parere: il pezzo forte è la sceneggiatura, i dialoghi, l'escalation di tensione e follia tra i due protagonisti, più del mero dato tecnico che fa solo da cornice ed è funzionale alla vicenda, invece in Nosferatu è il fiore all'occhiello del film perché... manca il film, in un certo senso.
É stata una visione tanto tediosa quanto deludente, con 2h che sono sembrate 9. Io vado a monte della cosa: qual é l’idea dietro a questo film? Qual é la rilettura? Qual é il dialogo delle immagini con il contemporaneo o la storia del filone? Per quanto mi riguarda alla seconda visione non riesco a darmi una risposta. Ma la cosa peggiore per me é la totale assenza di “cinema” nel film. Ogni inquadratura é spiegata dai personaggi (a prova di scemo proprio), non c’è mai una traccia di sottotesto manco a pagarlo oro, con una regia fatta SOLO per tutto il film di soggetti centrati manco fosse uno stabilizzatore elettronico col follow. In compenso ho riso per metà del film, quindi come remake di Dracula morto e contento potrebbe risultare un film da 10 Ps: ho corretto i refusi, se stamattina per colpa loro non avete digerito cornetto e cappuccino mi dispiace.
Scrivere tre volte "qual'è" nell'espressione di un pensiero mi pare francamente un po' troppo per salire in cattedra e rivelarci quanto il cinema di Eggers sia condizionato da totale assenza di "cinema".
@ chiedo scusa per i refusi mentre scrivo un commento a cazzo di cane sull’autobus andando in ufficio. Detto questo dato che ovviamente si é scelta la strada dell’argomento fantoccio/argomento ad hominem al posto della confutazione della mia tesi provvedo io stesso a disaminare il mio pensiero. La mia opinione é quella di una larga fetta di critici sui quali ho studiato e che continuano ad essere fonte di riflessione continua. Non ci vuole un genio a comprendere l’esistenza di un dibattito sul cinema di questo autore, basta aprire una rivista di critica. Premesso questo, anche su nosferatu la situazione é la medesima; il dibattito c’è (e non sono l’unico ad ipotizzare l’assenza di “cinema” nel film tra l’altro). Io non salgo in cattedra, parlo per me e in nome della mia visione sul cinema nei modi che una piattaforma merita. Se nel 2025 devo specificare che parlo per me e con la mia visione ci sono dei problemi grossi. A sto punto mi congedo in favore dei cinefili da letterbox che al suon di 5 stelle (voto 10, voto che non ha preso fra nessuno dei volti della vera critica nemmeno fra i più assidui sostenitori del film) vi regaleranno più soddisfazioni del sottoscritto.
@ fortunatamente riesco ad andare al cinema ogni giorno, in questo caso non essendomi piaciuto ritenevo obbligatoria una seconda visione per inquadrare meglio il film. Poi non avendo fatto capodanno il 31/1/2 mi sono praticamente parcheggiato in sala🤣. Ho sofferto? Si un botto, ma poteva andare peggio (in sala ci stava Siani eh)😂
@@latavernadellalbatroquesto commento mi sembra tanto un collage di concetti e affermazioni prese da pezzi di articoli di critici scritti con tutt'altro bagaglio e intenzioni rispetto a noi pubblico e alcuni video del buon Muchele quando parla di un certo tipo di cinefilia. "Assenza di cinema" "ogni inquadratura spiegata" "cinefili di letterbox" "quello che penso lo dice anche critico x" "cosa aggiunge al cinema questa nuova visione" e guarda tu il caso questo tipo di approccio esce sempre con quei 4 registi moderni, vogliamo fare i discorsi per etichette? Se c'è una cosa peggiore del cinefilo da instagram con cultura media è proprio il cinefilo che si sforza tanto di far notare che ne è superiore risultando ancora più farlocco volendo fare pure letture teoriche con opinioni, legittime, ma camuffate da assolutismi "ASSENZA DI CINEMA". A questo punto cento volte meglio quelli che hanno Joker o La La Land come sfondo su facebook con #cinema
Boh a me è volato, infatti io aspetto la versione più lunga del blu ray perché uno dei pochi difetti del film è che è troppo frettoloso in alcuni punti, non capisco le critiche al ritmo lento che secondo me è anche troppo veloce rallenta solo un po' prima della parte finale
Andrò a vederlo...con uno strano presentimento! Tempo fa mi dissero che ero una con grande intuito. Ecco, l'intuito mi dice "quando si crea troppo fumo, l'arrosto solitamente è bruciaticcio". E poi...ma che caz me ne frega di tutti sti remake? Abbiamo capolavori in quantità, molti ancora da ammirare, e si continua a prorodurre remake??? Perché? Proiettiamo sul grande schermo l'autentico "Nosferatu", come si fece con L'Esorcista, con Mary Poppins, con Hitchcock! Ed usciamo dai cinema sinceramente, umanamente, eccezionalmente estasiati!!! Inzomma: andrò a vederlo e punto.
Io mi trovo all'opposto: mi è piaciuto il contenuto ma non la forma. La regia autocompiaciuta non mi piace (tranne la fotografia che è fenomenale). Trovo invece che il rapporto tra Ellen e Orlok sia sufficiente come novità. Anche a me non è piaciuta molto la seconda parte, soprattutto la ricerca del mostro e del modo di ucciderlo, è troppo ritmata e annienta la tensione. Senza contare i jumpscare e le scene di possessione che mi hanno fatto cadere le braccia
Visto: ottimo film. Non un capolavoro ma una aggiornata e suggestiva rivisitazione d'una pietra miliare del cinema horror. Eggers forse ha raggiunto con una velocità controproducente un certo tipo di status da "autore di punta", che alza troppo le attese per alcuni e genera antipatia per altri. Si tratta pur sempre del quarto film d'un autore 42enne. In ogni caso il miglior Nosferatu è e resterà per sempre il capolavoro esistenzialista di Herzog.
Quello di Eggers non è solo il remake del cult degli anni '20, che rappresenta esso stesso la storia del Cinema, ma anche del Nosferatu di Herzog, interpretato da quel vero mostro di bravura che era Klaus Kinski e dalla sensuale e virginea Isabelle Adjani. Inoltre io farei anche un confronto col bellissimo Dracula di Bram Stoker, per la regia di Francis Ford Coppola, che per quanto riguarda atmosfere, luci, effetti speciali, location, scenografie, costumi, sceneggiatura ed interpretazioni non ha proprio niente di meno rispetto a questa ennesima versione del mito di Dracula/Orlock. A causa di questi confronti (adoro le 3 pellicole citate) sono uscita dal cinema abbastanza delusa: in questo film, a mio parere, non c'è nulla che possa diventare iconico, non mi è rimasta impressa alcuna scena, alcun dialogo, alcuna musica. Di certo è un film che mostra i già conosciuti e riconosciuti virtuosismi stilistici tipici di Eggers, che se però sono privi di cuore e di animo, restano solo vuoti involucri di nulla. Anche i sottotesti filosofico (lotta tra ragione, scientismo e irrazionalismo romantico-mistico misterico) e femminista (quello della voracità sessuale femminile è un tema già egregiamente trattato in Poor things) mi sono parsi triti e ritriti. Infine, sempre a mio modesto parere, è stata veramente sbagliata la scelta dei due interpreti: un attore troppo giovane per interpretare il mostro, completamente irriconoscibile (voce a parte) perché trasformato dal trucco prostetico (bisognerebbe dunque vedere necessariamente il film in versione originale per apprezzarlo) ed una interprete femminile del tutto sciatta e per nulla virginale e sensuale, allo stesso tempo, come la Adjani. Comunque lo rivedrò per farlo sedimentare meglio
Concordo, prima parte molto bella e affascinante, seconda parte incominciato ad annoiarmi, complice il continuo girare intorno hai tre protagonisti, è soprattutto per la mancanza di un reale pericolo, quella del Risorgimento del classico infettato dal vampiro, credo che la noia sia stata la mancanza di un pericolo tangibile, è purtroppo per tutta la durata il film si focalizza su tre punti, possessione, infestazione da Ratti tramite morbo, è il conte orlok, (che comunque ovviamente come pericolo e solo come presenza per tutta la durata del secondo tempo, ecco del perche avrebbe avuto bisogno di un pericolo sopra la città più tangibile, è l'unica cosa che poteva rendere era un punto completamente trascurato come nel folclore popolare, il non morto che fuori esce dalla tomba per cibarsi dei viventi, visto pure nel Dracula di Coppola 👌💭 comunque affascinante da inizio prima parte, Poi Man mano ripetitivo e statico, in più la morte del vampiro tanto decantato come addirittura peggio del diavolo, che muore in totale anonimato, in fine un buon film indubbiamente, soprattutto a livello tecnico)
Con tutto rispetto per Willem Dafoe, qualcuno mi può spiegare a cosa sia servita la sua presenza sul set? Oltre a diagnosticare la possessione che ha fatto?😁
Beh è quello che conosce il mondo dell'occulto è che spiega agli spettatori e ai personaggi la natura occulta della minaccia. Senza di lui i protagonisti avrebbero fatto la fine dei pazzi e Orlok avrebbe agito abbastanza indisturbato.
@@nzapodege "ha avuto indisturbato" dove che alla fine capiscono come farlo fuori e lo fanno fuori? Inoltre "non ne era al corrente" ah quindi la scena dove lui legge i libri esoterici dove c'è scritto vita morte e miracoli dei vampiri l'ho vista solo io?
Eggers non è un maestro. Assolutamente. Al quarto film non si può essere un maestro.. ma un mestierante no! Sono due estremi. È un bravo regista che promette molto bene. E potrebbe diventare un maestro un giorno.
20 днів тому+1
tecnicamente ineccepibile ma Fracchia contro Dracula resta ancora inarrivabile....
Eh addirittura le offese, c'è differenza tra "dire stronzate" a dare dell'ignorante. Per chi fa o vorrebbe fare il creator accettare le critiche senza offendere sarebbe il minimo. Tra l'altro non so quali studi abbia fatto tu per dare dell'ignorante a qualcuno senza conoscerlo
Non l'ho visto, non so se vado al cinema (orrore...). Condivido il tuo non essere un supporter smodato di Eggers. Anzi, a differenza tua persino The VVitch mi lasciò freddino (un film che finisce quando - forse - cominciava a diventare interessante). Mi dà la sensazione di uno che sa quel che deve fare per ammaliare il cinefilo moderno (tutto smanioso di vedere "le citazioni" e lo stile retrò), ma dietro la tecnica notevole e "paracula" trovo il vuoto contenutistico spinto, nei suoi film. Frusciante c'è già cascato con tutte le scarpe, per lui è capolavoro preventivo qualsiasi cosa giri (vale anche per Oz Perkins e Ari Aster, che comunque apprezzo di più a parte quel ciofecone nonsense di Beau ha paura). Rimango perplesso, scettico e annoiato da certe idolatrie istantanee.
Ho un parere leggermente più positivo di eggers di quello che hai tu, anche se questo nosferatu l'ho apprezzato dai e rispetto a certa roba che si è vista in questo anno
Prodotto dal king Chris Columbus ❤ comunque il film secondo me fa qualcosa di interessante sul rapporto tra Hellen e Orlok, aggiungendo quel qualcosa in più a un film che andavo a vedere praticamente solo per estetica e atmosfere.
Oserei anche dire che lo stato di Fever dream e l incanto provocato dal vampiro e dai suoi ambienti a Hoult convince parecchio per come è reso rispetto alle versioni precedenti.
Alla fine il tutto è riassumibile con quanto diceva Spielberg sui nuovi registi: meglio un regista che sa raccontare una storia ma non sa dove mettere la camera di un regista che sa tutto su dove mettere la camera ma non sa raccontare una storia
Nel cinema se non sai mettere la camera non sai raccontare una storia. E detto da Spielberg fa ridere doppiamente, proprio l'uomo che racconta storielle rafforzate da una forza visiva che diventa narrativa talmente potenti da fare innamorare
@@phantomequalizer4674 non è vero: le storie di Spielberg sono spesso delle buone storie sul versante narrativo, costruite bene...semmai non hanno spessore concettuale. In ogni caso qui più che dove mettere la macchina si parla del perfezionamento formale, del bello stile, cosa effettivamente inutile.
@@Giovanni-dd6kqnon lo so se sono buone, è proprio questione di approccio al mezzo forse, per me "bella storia " nel cinema non significa nulla a livello concettuale. E spesso si possono avere soggetti fantastici ma film insoddisfacenti, li è la regia a fallire eh
@@phantomequalizer4674 In realtá Spielberg si riferiva agli aspiranti registi/agli studenti di cinema, i quali ovviamente col tempo avrebbero poi maturato un loro stile. Il messaggio è che puoi avere tutta la tecnica che vuoi ( ed Eggers in questo film la dimostra egregiamente, pur ricalcando pesantemente l'estetica dei predecessori), ma se poi non c'è la storia, o ci si limita quasi pediquessamente a rifare ciò che è giá stato fatto ( i temi presenti in questo film sono stati trattati in tutte e tre le versioni di Nosferatu/Dracula), inevitabilmente la storia diventa stantia. In questo Nosferatu si nota una sfumatura più femminista, che però alla fine punzecchia ma non va a fondo. P.s: definire i film di Spielberg delle storielline girate con maestria mi sembra un approccio molto superficiale alla filmografia di uno dei più importanti maestri della storia del cinema ( Incontri ravvicinati del Terzo tipo, I predatori dell'Arca Perduta, Il colore viola, Schindler's list, Salvate il soldato Ryan, Munich, Lincoln e Fabelmans, solo per citarne alcuni, non mi sembrano solo storielline)
Io l'ho visto.. Ma ho visto anche l'ultimo viaggio del Demeter.. Ho cominciato con i Dracula della Hammer..😂😂. Devo dirti che non ho trovato niente di speciale. Comunque.. 😂😂😂😂. Sei il primo che sento criticare il film... Sembra sia vietato.
Non aggiunge nulla . E un mosaico fatto male . Poi cosa c'entra l'immagine? Hanno fatto dei capolavori di film con dei margini di costi di produzione irrisorie .
Ho onestamente detestato questo film, sicuramente il peggiore di Eggers per me, mi hanno convinto abbastanza le scene con i gitani, tant'è che è la parte in cui ho rivisto di più l'autorialità del regista, ma per il resto non ci siamo, se non per le buone immagini. La trama risulta noiosa e poco coinvolgente per chi conosce i vari film su Dracula, le scene con il vampiro sono verbose, non fanno paura e risultano più trash che altro, le scene di possessione e i jumpscare sono insopportabili e decisamente svilenti per gli standard a cui Eggers ci ha abituato con "The Witch". Skarsgård sprecato come non mai. Spero che il suo prossimo progetto possa essere un prodotto originale e personale, Eggers ha tanto talento, mi spiace molto che sembra lo stia sprecando per prodotti come questo.
Il primo film di Nosferatu del 1922 ha preso ispirazione dal libro di Dracula, ma la storia è diversa e il personaggio pure… e la storia di questo film è al 95% uguale a quella dell’originale ed essendo un remake non vedo il senso della lamentela.. forse pensavi di guardare un nuovo film sul conte Dracula?
Sarò cattivo nei confronti di Eggers ma qua trovo si sia sfracellato contro un muro, il film è un pastiche del cinema vampiresco ed anche altre due/tre robe, ma secondo me il cortocircuito nel film nasce dall’intenzione di essere troppe cose in contemporanea e finisce nel non essere nessuna, sembra un mostro di Frankenstein che però non prende vita, e noi stiamo lì, a guardare un cadavere smontarsi scena dopo scena
Deludente. Hai ragione la forma non basta. La seconda parte è un pastrocchio. Peccato. Più che un vampiro questo era un diavolo con problemi respiratori. 😂
Io non ho ancora visto Nosferatu, ma relativamente a rileggere le opere prime, personalmente, per quanto interessante e ben fatto, ho già ridimensionamento the Witch dopo averlo rivisto. Non sono riuscito a trovarlo così incisivo come lo ricordavo.
Per quanto mi riguarda sei stato anche troppo buono: per me questo film è tremendo. A parte il lato tecnico, come sempre ispirato ma fine a se stesso, ci sono delle scene involontariamente comiche, un vampiro che non fa paura manco 2 secondi, gli jumpscare per cercare di smuovere qualcosa che non sia la noia. Attori costantemente sopra le righe, gente che urla in continuazione, e per favore fate una petizione per smettere di rilegare Willem Dafoe nello stesso ruolo: tra Eggers e Lanthimos non se ne può più di sti personaggi
A me non hanno mai fatto impazzire nemmeno i due precedenti. Bene l'importanza storica ma ogni volta due palle così: c'è qualcosa nel materiale di partenza che non funziona cinematograficamente, la seconda parte è sempre di un blando...Eggers ci prova, ma casca a pié pari nei medesimi difetti, firmando anche un'opera decisamente meno elegante delle precedenti. Il classico horror patinato arthouse che va tanto di moda nell'ultimo periodo, anche più commercialotto del solito. Si poteva fare un corto sulla parte nei Carpazi e finirla lì.
idolo , complimenti per il canale e grazie, mi fai sentire meno solo. eggers e peele pretestuosi e sopravvalutati.Eggers punti al folk e basta, l'altro torni a fare il comico . danke e saluti da berlino, ame
Il 2025 parte male con la guerra dei rohirrim, fatto solo per non far scadere i diritti a warner, e questo remake, in cui tanti speravano, ma in pochi credevano. Proseguirà peggio tra i soliti sequel, prequel e remake che ormai hanno trasformato la fabbrica dei sogni in una fabbrica e basta. Come quando ti svegli interrompendo un bel sogno e vorresti recuperarlo, ma risulta troppo artificiale, posticcio e poco coinvolgente, quindi alla fine rinunci e ti alzi.
Eggers troppo esaltato, ma non scadiamo nell'estremo opposto di sminuirlo tanto per. Dato il soggetto era inevitabile che il film si caratterizzasse principalmente come un esercizio stilistico. Da questo punto di vista è un protoddo ottimo, non eccelso. Qualcosa andrebbe perfezionato, soprattutto nella gestione dei dialoghi, delle ambientazioni meno "atmosferiche" e della tensione, che è scostante e si affida ad espedienti poco maturi. Voto 7,5.
Concordo con te, film che si limita ad essere un esercizio di stile d'horror gotico. Forse dato il soggetto e l'amore del regista per esso era inevitabile. Esercizio riuscito? Nì: le possessioni e i jumpscare sono sfondoni nel trash contemporaneo. Un paio di sequenze immaginifiche elevano un film per il resto non così impressionante nemmeno dal punto di vista formale. Il design del vampiro non mi ha fatto impazzire, idem l'enfisema polmonare. La protagonista raccomandata non aiuta. In generale il cast non incide, persino Dafoe va talmente in pilota automatico che sembra l'imitazione (non dico parodia per rispetto dell'attorone che è) di se stesso più che un personaggio.
Concordo al 100% con te su Eggers che a questo punto, dopo quattro film, è piena fuffa per quanto mi riguarda. The Witch un capolavoro, il resto una presa per il culo. E il tutto mi fa rosicare male. p.s. l'ho trovato molto The Northman
Concordo al 100%. Che noia questo film, in pratica una versione meno interessante del Dracula di Coppola. Lo so il materiale di partenza è quello, ma allora lo si chiami Dracula, se lo chiama Nosferatu allora può provare a fare anche altro, a raccontare altro. Gli zingari che vediamo durante il viaggio del protagonista sono delle macchiette inutili. Davvero doveva rifare il viaggio della Demeter ? Nessuna nuova idea ? LRD é fastidiosa con il suo essere sempre isterica, sensuale solo fino ad un certo punto. Gli altri attori sono sprecati (ma che ci fa qui Emma Corrin ?). Alla fine RE è un ottimo creatore di immagini ma un terribile narratore. Peccato, io amo tantissimo il gotico, ma questo film non l'ho sopportato.
Perché le peggiori critiche vengono di ciccione che non sanno illuminare la stanza, nemmeno inquadrare la Imagine, di 35 anni, con faccia di "fan di star wars" .... Tu con 100.000.000€ non faresti ne anche il 3% di questo difficilissimo capolavoro
Ma ciao tesoro♥️ Non sono un influencer. Me ne sbatto della luce nei miei video, mi accontento di parlare con criterio. E sì, Star wars mi piace. E ne ho 40, di anni. Ignorante frustrato 😘
14:15 "C'è poca sostanza in questa forma." È direi che con questa bellissima frase hai riassunto in pieno, non solo il film, ma l'intera carriera di quel regista mediocre, pretenzioso, assolutamente nella media che è Egger. Come dici tu tanti secondo me lo pompano a sproposito per motivi che mi sono ignoti... probabilmente per simpatie e per orgoglio, così da espertoni che sono non devono ammettere di aver preso un abbaglio.
A me il regista non piace, per nulla, ma definirlo "nella media" mi sembra esagerato. Il più grande problema di Eggers è che ha talento ma che non ha ancora capito dove e come indirizzarlo
@@Alex_Odinson Invece dai suoi 4 film il suo stile é ben definito oltre che in osservabile miglioramento. La sua visione é ben chiara, é un'artista e va dove vuole lui come tutti i grandi artisti e non a caso gli si lascia carta bianca. Che poi ci sia qualcuno, come in tutta la storia dell'arte, che vorrebbe che andasse dove lui pensa sia la direzione giusta o quella migliore ad Eggers come agli altri autori non interessa, fortunatamente direi.
Buona la fotografia, ma ti dò assolutamente ragione sul senso dell'opera e sul cast imbarazzante: Johnson ridicolo, Emma Corrin un paralume, Lily Rose Depp fa ridere tantissimo quando interpreta la posseduta, Dafoe è semplicemente Dafoe che interpreta Dafoe. L'unico che se la cava è Nicholas Hoult. Il vampiro? Un mostrone da splatter Netflix. Ogni dialogo allungava il film di cinque minuti tanto era lento a parlare. La seconda parte mi ha annoiato che nemmeno Das Bot director's cut. Boh, sto film non mi ha convinto: magari giudicando dalle raccolte "amazing shots of Nosferatu" sembrerà un 10, ma per me è a malapena un 6,5. Visivamente discreto, ma nulla di più.
Dire che Eggers è un mestierante è oggettivamente una cosa che non sta né in cielo né in terra..x il resto ognuno la pensa come vuole
Di lusso, però
Rispetto assolutamente il parere, ma io mi sono accorto che erano passate 2 ore e venti solo alla fine del film
Un grandissimo film. Ad avercene! Eggers non ne sbaglia una che sia una, speriamo continui a lungo
🤷🏻♂️
Sputtanato pure dal buon Frusciante nell'ultima maratona di Dario Moccia pochi giorni fa. Tu saresti un "amante del cinema"? Uno che sottovaluta così sfacciatamente e senza vergogna un regista come Eggers. Non ho altre parole. @@innoalcinema8509
@@innoalcinema8509 Ridicolo il fatto che cancelli i commenti che non ti vanno a genio. Nelle live sembravi capace di esprimere con fermezza le tue idee, ma è del tutto evidente che sei stato uno dei tantissimi fuochi di paglia di questa piattaforma. Meno male che esiste gente come Frusciante che ti sputt4an4 nelle live come nell'ultima maratona di Dario Moccia.
@@innoalcinema8509Torna a guardare il remake di Ghost Busters, evidentemente, molto più alla tua portata.
@@cstcmn081quelli come te, fanno più male che bene a registi come Eggers.
Visto oggi e adorato. Eggers rilegge la figura di Nosferatu senza snaturarla omaggiando anche Murnau ed Herzog. Aprendo una parentesi, si tratta di un regista che ho sempre apprezzato e attendevo anche questo film.
Domanda: quale sarebbe la “rilettura”?
@@innoalcinema8509 interessante il fatto che in questo caso Nosferatu sia metafora della malattia mentale l'unico modo per sconfiggere l'oscurità sia accogliendola.
@@innoalcinema8509Secondo me la connessione "a priori " tra Ellen e Nosferatu è la principale rilettura , e l'ho trovata veramente ganza. Lui è letteralmente l'ombra di lei.
Per il resto belle anche alcune aggiunte, come la tragica fine della famiglia Harding intera, che sicuramente serve a caricare la cattiveria del vampirozzo.
@@innoalcinema8509 fratello che domanda è? l'hai visto il film?
@@innoalcinema8509 secondo me il fatto che qui Nosferatu sia metafora della malattia mentale e che l'unico modo per sconfiggere le tenebre sia accoglierla.
Come era prevedibile non ti è piaciuto, il che ci sta è gusto personale, ma è sempre l'entità della critica quando parli di Eggers a lasciare intendere una palese malafede. Sembra che con qualsiasi altro regista basti portare a casa un buon prodotto o anche il piu mediocre comunque si lascia correre perché magari da contestualizzare in un cinema piu popolare, invece con quella manciata grava il peso di tutto il bagaglio conoscitivo cinematografico e letterario della storia dell'uomo e non si lascia passare nulla. Non lo so, secondo me a questi autori si vuole far pagare una percezione internettiana forse esagerata, nemmeno dipendente da loro come accade con uno Snyder, e come si dice spesso anche in facce di nerd sono bolle. Io Nosferatu devo ancora vederlo e il precedente The Northman nemmeno io lo amo particolarmente, ma in un cinema contemporaneo dove la figura di Dracula può essere ridotta a blockbuster insulsi o atroci come Van Helsing, Dracula Untold, seriacce netflix e Dracula 3d un film che ripesca dal classico per portare anche un cinema in costume di altri tempi piu alto nelle intenzioni non lo vedo cosi dannoso o inutile, anche perché dubito che i quattordicenni di oggi sappiano cosa sia Nosferatu
Non sono io a essermi cimentato con un testo universale e adattato 2000 volte limitandomi a fare un film di immagini e poco più. E sì, il ragionamento va anche fatto sulla base della percezione del pubblico di un autore e del fenomeno a esso collegato. Poi, più che dire che degli ultimi tre è quello che più reggo, non so che fare…
@@innoalcinema8509ma tu hai ragionissima a elencare problemi, mancanza di coraggio ecc se le riscontri, io per primo ho ridimensionato un po Eggers dopo The Northman(in cui ho avvertito il 90% delle critiche che hai fatto a Nosferatu ), dico solo che secondo me si tende ad avere una severità eccessiva come se lo si aspettasse al varco. Per ora anche al suo peggio Eggers non ha toccato abissi di trash come il Babylon di un vero esaltato osannato quello lì si.
@@innoalcinema8509 "Non sono io a essermi cimentato con un testo universale e adattato 2000 volte limitandomi a fare un film di immagini e poco più. " in pratica il 99% dei cinefumetti che hai promosso nelle tue recensioni🖤
Meglio un Dracula Untold che almeno cerca di fare qualcosa di diverso con il personaggio, oppure Renfield se non vogliamo andare sul Blockbuster, rispetto all'ennesima rielaborazione di un film che 100 anni. Soprattutto se la rielaborazione si ferma al citare quanti più film di quel periodo possibile piuttosto che rimettere davvero in gioco la figura del vampiro
P.S: almeno gli altri hanno avuto il coraggio di scriverci "Dracula" nei loro titoli senza nascondersi dietro quello di "Nosferatu" per darsi un tono autoriale
Ma dracula untold non era un film degli xman ambientato nel 1400? @@Alex_Odinson
Splendido film.
Totalmente in disaccordo con la recensione.
Per carità, non sarà il film perfetto, ma non capisco questa ansia di voler aspettare Eggers al varco, di stabilire che se non fa qualcosa di rivoluzionario, personalissimo e immensamente significativo allora ha fallito a prescindere e i suoi film sono inutili esercizi di stile. A che serve un nuovo film su Nosferatu? Posso fare lo stesso discorso su mille film che tu apprezzi: a che serve il Gladiatore II? E Twisters? A che serve fare 20 film di Bond oppure sette film di Mission Impossible che si copiano la trama a vicenda e sono nel migliore dei casi solo un esercizio di stile per il regista di turno? Non dico che sia vietato criticare il film, ma da come ne parli sembra che Eggers ti abbia ucciso il cane.
Non è una questione di aspettarlo al varco. E il discorso “film inutili”, dai su…
È considerato un AUTORE contemporaneo di riferimento? Avrò il diritto di chiedere “tutto qui?”
@@innoalcinema8509peccato che , quello che ti ha detto questo ragazzo, non ha trovato risposta ed è altrettanto vero. Sinceramente a me sembra che ci sia un po' di antipatia alla base ma ok. Son gusti
@@innoalcinema8509 è considerato autore di riferimento perché ha un talento innegabile ed un approccio all'horror che ha pesantemente influenzato tutta la nuova corrente dell'horror americano...ciò non significa che non possa fare un film immaturo o non del tutto quadrato. Nosferatu è di per sé un soggetto che nella seconda parte tende a sfilacciarsi. Il capolavoro di Murnau è un capolavoro di espressività, non di soggetto (scopiazzato) o di sceneggiatura. Eggers ha anche apportato modifiche coraggiose nel design del vampiro e nella centralità della donna...non va del tutto a segno, ma ci dimostra ancora una volta una espressività fuori dal normale (non è tecnica registica, non è movimento di macchina, in cui a mio parere può ancora migliorare, è proprio espressività, o ce l'hai o non ce l'hai). Per me resta un grande talento cui guardare con fiducia: semmai gli servono attori più validi, sceneggiature migliori e una maturazione nella gestione del film complessivo.
La mia domanda sui film inutili risiede in ciò: anche ammesso che lo stile sia fine a sé stesso, vale la pena di considerarlo inutile? Mission Impossible di Brian De Palma sarebbe il nulla cosmico senza lo stile, la maestria tecnica e l'espressività di Brian De Palma. Invece è giustamente considerato un mezzo capolavoro. Perché un simile discorso non può valere per Eggers (che sul piano tecnico è ancora molto lontano da De Palma, ma sul piano delle potenzialità espressive è un suo "simile")?
@DylanDog1980 Michelinno ha le sue fisse come il Frusciante (per cui determinati film di determinati registi sono capolavori sicuri mesi prima che escano) ha le sue, nessuno ne è immune alla fine della fiera.
Confermo di averlo trovato un leggero passo indietro rispetto ai tre film precedenti. Non condivido però la tua opinione su Eggers: non si può definire shooter uno dei cineasti più stilisticamente riconoscibili degli ultimi 10 anni.
Per me ora dovrebbe provare a cambiare genere, allontanarsi dall'horror puro cui ci ha abituato. "Dieci Piccoli Indiani" sarebbe per me la scelta perfetta: una sceneggiatura di ferro dalle tante suggestioni narrative, perfetta per esercitare il suo stile in un contesto più maturo ed elegante rispetto ad un film vampiresco di stampo semi-commerciale (non ho capito tutte queste concessioni al jumpscare).
In effetti Dieci Piccoli Indiani secondo me non ha mai avuto una trasposizione cinematografica all'altezza del romanzo. Essendone un grande fan ho sempre accarezzato l'idea, pensando quale regista potesse riuscirci. Eggers potrebbe essere una buona idea: sia The Northman sia Nosferatu soffrono trame un po' scarne, senza climax narrativi particolarmente efficaci. Dieci Piccoli Indiani è un meccanismo narrativo perfetto.
Con una buona riscrittura dei dialoghi e lo stile di Eggers il capolavoro sarebbe alla portata. Ovviamente bisognerebbe azzeccare il cast, cosa che in questo Nosferatu non è riuscita benissimo: sul dottore vedrei bene Mark Ruffalo. In ogni caso Vera Claythorne DEVE essere Rebecca Ferguson. Da quando l'ho vista in Dune mi sono detto: è lei.
@ElMatadorDelMar123 sì il cast è fondamentale per trasporre bene il romanzo della Christie: la scelta più difficile è sicuramente Wargrave. Ruffalo non mi convince troppo, ultimamente è spesso sopra le righe. La Ferguson per Vera ci sta assolutamente.
Se dobbiamo pensare a cosa una remake dovrebbe o non dovrebbe aggiungere al predecessore non ne usciamo più. Un remake non viene necessariamente fatto per introdurre nuove chiavi di lettura, non è un obbligo, e in quest'epoca è quasi impossibile proporre novità. Spesso un remake viene realizzato esclusivamente come omaggio da parte di un fan che se lo può permettere, o per riproporre una storia vecchia con tecniche cinematografiche moderne. Il fatto che abbiamo visto tanti Dracula non è un fattore rilevante. Quei Dracula non erano di Robert Eggers, e nessuno ci ha obbligato a vederli tutti. Inoltre sento molta gente dire che sarebbe stato meglio non toccare il personaggio di Nosferatu per una sorta di riverenza cinematografica… Ragazzi, non stiamo parlando del Santo Graal… E’ la storia vecchia come il cucco di un fottuto vampiro… Un personaggio della cultura pop, reinterpretato migliaia di volte nei i vari media. Mo’ viene fuori che riproporlo equivale a un sacrilegio. Se avessimo avuto questa riverenza per il Batman di Burton non avremmo avuto tutti i bellissimi Batman successivi. Solo per fare un esempio, ma ce ne sarebbero centinaia.
Sono d'accordo la riverenza che popola nella gente che parla di cinema é insopportabile. C'é un a santificazione degli autori che non ha senso, penso sia perché guardare un film é molto semplice ed é appunto una cosa molto popolare. Leggere un libro, per esempio, é un'altra storia
I remake vengono fatti, come tutti i film (o quasi) per fare soldi, rilanciare una IP o per mantenerne i diritti, e non lo dico io ma i mille remake fatti per questo motivo usciti negli ultimi 50 anni. Se poi la voglia di raccontare qualcosa di nuovo combacia con quella di fare soldi ben venga ma spesso a volentieri è la seconda ad essere il vero motivo dietro alla produzione di un film non la prima
Nessuno vuole dire a Eggers. Ha voluto fare soltanto un omaggio ai capolavori che ha tanto amato? Ok, perfetto. Ha fatto quello. SOLTANTO quello.
ti do ragione, tuttavia mi ha entusiasmato davvero poco. Personalmente, il peggior vampiro che ho visto (tra i film d'autore)
@@Alex_Odinson quello è il motivo dei produttori, ma ti svelo un segreto: qualsiasi film prodotto da hollywood viene prodotto con lo scopo di fare soldi.
Non direi che Eggers ha sognato per anni e anni di fare questo film solo per farci dei soldi. Da parte sua il remake è un omaggio, e conoscendo la sua ossessione per l'accuratezza storica non mi stupisce che non abbia voluto discostarsi troppo dai suoi maestri e dal libro. Anzi, per alcuni aspetti come l'aspetto del conte, questo è il dracula più fedele di sempre.
A me piace l'accuratezza di Eggers, i costumi, sentire lingue e accenti, ti fa veramente calare nell'epoca che stai guardando, ma saranno gusti
Sei riuscito a dire tantissimo non spoiler. Mi hai intrattenuto benissimo. Davvero bravo. Ottimo linguaggio e dialettica
Mi hai spezzato il cuore più tu in questi 27 minuti che Fredo a Michael nel Padrino Parte 2...😢
@cstcmn081 e la madonna, ti ha trombato la mamma? Mi sembra un po' too much
Ma ti voglio bene lo stesso
film clamoroso eggers sta arrivando ad una cura tecnica micidiale , certo i difetti ci sono troppo lungo, la seconda metà troppo inferiore alla ma col finale si risolleva tutto, attori tutti convincenti e ok l horror sta attraversando un momento di crisi ma non diamo per scontato il lavoro che sta facendo eggers per non appiattirsi come gli altri ed elevarsi ad ogni proteggi, per me the VVitch rimane il suo migliore ma questo è un remake che funziona in tutto
GRANDISSIMO MICHELE !
il tuo è uno dei pochi spazi dove si può parlare di un'opera in modo pragmatico . Possiamo anche alzarci e qualche volta affermare che il re è nudo ! Certi registi come OZ PERKINS o lo stesso EGGERS non possono più essere criticati .ho visto il film ieri sera
Con aspettative in saturazione.
La prima parte è sicuramente più coinvolgente della seconda un pochino più raffazzonata. Ammetto di essere un vecchio boomer ma credo che (mettendo in un cassetto a parte quello di murnau ), il NOSFERATU DI HERZOG sia di un livello nettamente superiore. La performance attoriale dell'immenso KINSKI per non parlare della meravigliosa colonna sonora dei POPOL VUH
dipende da chi fa la critica, se la fa uno che di cinema non ne capisce un cappero, ovvio che Eggers diventi un mediocre...
Allora…andiamo per gradi.
Sono sostanzialmente d’accordo con te su The VVitch e The Lighthouse.
The Northman lo trovo un buon film. Tu dici tronfio, per me la natura più blockbusterose e meno autoreferenziale del minestrone filologico The Lighthouse m lo fa trovare più divertente. Come lo si possa trovare reazionario non riesco a capirlo. Non mi sembra che il film si risparmi dal presentare il protagonista come un fanatico esaltato consumato dalla vendetta. La prima cosa che lo vediamo fare è assaltare un villaggio ammazzando gente come se non ci fosse un domani, uccide madre e fratellastro innocente, quindi non mi è strano che vada a morire contento perché consapevole di avere un futuro nel suo lignaggio, mi sarebbe sembrato strano il contrario.
In effeti in generale se dovessi trovare un filo conduttore nei film di Eggers sarebbero le credenze, le sovrastrutture, i modelli di comportamento, anche ritualistici, imposti dal contesto sociale e culturale in cui si vive, e gli effetti che essi hanno sulla psiche delle persone, in particolare portarli alla pazzia. Che il contesto sia la famiglia timorata di Dio, un posto di lavoro alienante come un faro, o la società vichinga e i suoi costumi vetusti. Veniamo a Nosferatu. Che nella prima parte il film sottolinei il desiderio di Thomas di elevare la propria posizione sociale andando ad accettare un lavoro assurdo che lo porta ad allontanarsi dall’amata, che il conte Orlock sia rappresentato come un nobile decadente e faraonico, nobiltà prossima alla sua completa perdita di potere effettivo, attaccata come sanguisughe agli ultimi brandelli di possedimenti e ancora legata a forme di rapporti incentrati su contrattualistica e ritualistica, tanto da arrivare al paradosso che un vampiro, con tutto il potere che ha, deve comunque acquistare legalmente l’immobile per entrare nel mondo urbano.
Cose derivanti dalle incarnazioni precedenti dei film? Si.
Cose derivanti dalla figura del vampiro in quanto tale? Si.
Però bene o male funziona. Più si va avanti però, e come dici tu il film continua a trascinarsi in modo pedante, non aggiunge quasi nulla di intrigante o personale a una storia che conosciamo tutti. La parte visiva l’ho trovata anche più spenta e piatta di quanto Eggers sia capace di fare.
Trovo anche una direzione stilistica e tematica incoerente.
Io non sono un’esperto del Nosferatu di Murnao, ma se mi si chiedesse di indicare la scena chiave del film mi verrebbe da dire quella in cui lo scienziato presenta i comportamenti della pianta carnivora e il polipo, postulando di fatto che nonostante le superstizioni che genera, Nosferatu resta un prodotto della natura. Qui invece che la scena in questione non c’è si punta molto più sull’esoterismo, sulla natura metafisica del mostro e sull’essere collegato alla vita dopo la morte. Ci sono mille inquadrature di Croci, il personaggio di Defoe ci tiene a sottolineare che è un maleficio vero e proprio. E ciò va bene perché si adatta alle tematiche di superstizione e rapporto col mito e la religione di Eggers. Allo stesso tempo, però, il Nosferatu che vediamo è il più viscerale e carnale finora. Invece che essere semplicemente pallido è proprio cadaverico e raggrinzito, invece che dissolversi al sole scomparendo nel nulla sputa sangue come se non ci fosse un domani e io corpo rimane li ben bene. Quindi di preciso che strada vuole prendere Eggers, quella della carnalità o quella della metafisica? Perché visivamente e contenutisticamente trovo le due nature contrastanti
Non concordo minimamente con quello che hai detto, viviamo in democrazia quindi...
Mica ti vengo a cercare col forcone 😂😂😂
Sono assolutamente d'accordo con te. Ho visto film horror che hanno qualcosa di molto piu vampiresco anche se non parlano di vampiri. Es : la casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati. Poi l'immagine del Vampiro di quest'ultimo Nosferatu? Lord Darth Fener senza il mascherone dell'ossigeno. Ma dai ...
Provo a dire la mia post visione, con SPOILER. Partiamo dai lati positivi, le ambientazioni e le location sono perfette, riescono a restituire quella sensazione di solitudine e di inquietudine che il regista voleva trasmettere. Molto scene sono belle da vedere, la loro composozione è da applausi, Eggers si dimostra un grandissimo creatore di immagini. Infine cito l'aspetto del conte, che anche se in me in un primo momento ha generato ilarità in me, devo dire che rimane un qualcosa di molto riuscito e che riesce a donare un'identità al personaggio (debolissima ma riesce). Passiamo ai lati negativi, tutto il resto del film. La storia, che differisce in parte da quella di Herzog (fonte di ispirazione primaria del film), si trascina tra un dialogo delirante e l'altro, ogni personaggio pare star recitando una poesia ogni volta che apre bocca. Scelta voluta per carità ma che su di me non ha avuto l'effetto sperato. La regia non è pervenuta, se è vero che a livello di composizione le immagini sono spesso veramente belle da vedere, il passaggio da una all'altra è tremendamente tedioso ed operaio, tant'è che Eggers per il 90% del film si limita ad usare le stesse 3 inquadrature, che per carità ha senso ma dopo un po' davvero non ne potevo più. Non c'è costruzione del patos, tutti che ripetono "Sta arrivando l'ombra" o "lui sta arrivando" e per tutta la pellicola la gravitas della cosa era impalpabile. Eggers ricorre spesso ai jumpscare in modo gratuito, tanto che al quarto io stavo lasciando la sala per la rabbia che mi procuravano. Le interpretazioni sono tutte dimenticabili, spaziando tra un sempre fresco "sopra le righe da fare schifo" ad un "piatto come una tavola", LiLy Rose Deep poi incapace dal primo minuto (non aiuta avere il personaggio scritto peggio tra tutti quelli del noverl del film). Parlando delle tematiche che il film vorrebbe affrontare, quelle che almeno io credo di aver colto, penso che si possa tranquillamente dire che sono state semplicemente abbozzate e mai sviscerate. L'amore tossico/violento, la repressione sessuale, l'elaborazione di un trauma sono temi introdotti, anche intelligentemente, ma restano in superfice non li si approfondisce mai veramente. Il finale che richiama palesemente quello di Herzog non riesce a ricrearne la poesia risultandone una mera parodia. Concludo dicendo che, Eggers ha fatto un passo troppo lungo per quella che ad oggi è la sua carriera e che tra il citare ogni film espressionista che ha visto in vita sua ed il non voler prendere troppi rischi, ha dimenticato di mettere se stesso nella pellicola.
P.S: grandissimo il Dottor Eggman che compare in ben due film quest'anno
Ti stai un po' accanendo sul regista, trasferendo un po' troppo sul film in quanto tale, posto che non innova, e che indubbiamente non mancano momenti di tedio, dissonanze e sbavature, quasi fisiologiche nel trattare un soggetto ultracentenario, ed è evidente che non vi sia alcuna eccellenza nella interpretazione e nelle riscrittura. Il film è canonico, intende essere canonico al netto di qualche vezzo, e punta alla rielaborazione estetica ed alla modernizzazione del racconto di un classico, un fine che rientra nel cinema di qualità, che non si misura esclusivamente in originalità ed apporto creativo, ma anzi nella qualità della riedizione nel suo complesso, operata al fine di attualizzare e divulgare anche in un pubblico contemporaneo un pezzo del patrimonio della settima arte. E, con tanti limiti, il film riesce in questo intento, mantenendo e svecchiando lo stile espressionistico e narrativo del genere. Che sia un capolavoro non si legge quasi da nessuna parte. Che sia una valida rivisitazione invece, a prescindere dal tuo giudizio sull'autore, è stato riscontrato dai più, anche e soprattutto in funzione della componente estetica, tecnica e solo marginalmente evolutiva. Resta un ennesimo omaggio, pure se l'omaggio è realizzato mediante un esercizio di stile, estetista più che creativo, in modo coerente con l'idea di film che ne traspare, per quanto possa non piacere questa idea di cinema, e il cinema innovativo contemporaneo non sia questo, che tuttavia non intende esserlo, a prescindere dall'eccesso di elogio di una critica sempre compiacente e alla ricerca di sensazionalismi facili da dare in pasto al gusto poco educato del grande pubblico, del cui pascolo cui si nutre. Non credo sia un film inutile, come tale, in quanto è in grado di avvicinare ad un soggetto e ad un genere proprio questo pubblico, invece sempre più infantilizzato, il quale, ovviamente, malversando nel digiuno cinematografico e letterario, inciampa nell'equivoco di associare l'autorialità del genere alla abilità del regista, che invece si limita ad una operazione di stile. Tuttavia, ed a maggior ragione quando i cinema produce cose buone che il pubblico ignora, avvicinarlo, con mediazioni culturali, ad un cinema più autoriale, non mi sembra un'operazione cutlurale inutile. Non è nemmeno uno specchietto per allodole, a meno che non vogliamo definire allodole chiunque non si aspetti una significativa innovazione del soggetto nella sua rivisitazione. Il regista, che con The Witch ha dato prova di grande abilità, non è diventato un maestro, ma nemmeno rimasto un mestierante dedito al mero edonismo. Questo film non è un capolavoro, è la ennesima rivisitazione, ben fatta, di un capolavoro.
Film che purtroppo mi ha un po' deluso. Alla fine non ho potuto fare a meno di chiedermi "ma che ce l'ha raccontato a fare?". Un cast secondo me non all'altezza, un abuso di rotazioni per me superfluo, che rompe la magica staticità del cinema antico che Eggers cerca di omaggiare. Una storia troppo rivista, un immaginario troppo ricco che Eggers si limita a scalfire, risultando canonico, incapace di imprimere alla immagini la forza espressiva tipica dei suoi primi film. Un paio di buoni fotogrammi in una regia complessivamente blanda, una fotografia che ha gli stessi difetti di The Northman, troppo grigia, troppo monotona, priva di contrasto: molto bella solo in un paio di sequenze al castello. Alcune possessioni troppo calcate, in un paio di momenti la Depp mi ha fatto sorridere: unica scena potente Emma Corrin (tra l'altro l'unica secondo me convincente, almeno a livello di aspetto fisico; poi viene Hoult, che ha un viso molto adatto a questo genere di narrazione, ma non mi ha convinto a pieno nella recitazione) che viene mangiata dai topi. Messaggio rivisto e ormai banale nella filmografia di Eggers: il positivismo (o meglio il razionalismo) e il mistero, la repressione e la primordiale natura. Un The Witch 2.0, meno originale, meno espressivo, meno tematicamente coerente. Un The Northman 2.0, adattare una storia troppo classica e troppo monolitica, senza aggiungervi nulla di sostanziale, anzi allungandola fino a renderla sfilacciata, ripetitiva, inconcludente. Aggiungo un eccesso di verbosità nella seconda parte.
Eggers deve per me allontanarsi dal classico se vuole ritrovare la propria verve.
La confezione è ottima, ma meno di quel che potrebbe sembrare ad uno sguardo superficiale: la fotografia, specie per quanto riguarda le scene cittadine, l'ho trovata piatta, priva di forza, di varietà, di suggestività (un Dune se la mangia a colazione per la densità e materialità della luce, che qui è spesso assente e quando arriva pare finta); nella regia oltre all'abuso rotatorio c'è una certa artificiosità del movimento di macchina che fa sentire la mano del regista, non rende l'occhio della cinepresa davvero invisibile e dunque parlante. Il forte di Eggers è la composizione statica, e alcuni fotogrammi sono effettivamente da sballo (la mano sulla città, la tomba bruciata, il castello tra i monti ed in generale tutta la sequenza di arrivo al castello), ma anche lì, sembra che Eggers si sia concentrato su pochi shot immaginifici con cui riempire la campagna marketing, lasciando il resto del film ad una costruzione priva di verve nella sua stanca simmetria, un lontano parente della furia martellante ed iper-espressiva, giustamente "boriosa", del capolavoro The Lighthouse.
Resta un film da 7. Io credo in Robert Eggers, so che alla fine sarà un grande, perché le sue capacità espressive sono fuori dal comune. Ora è il momento di maturare, di fare il grande salto.
Io non sono in alcun modo d’accordo con te… proprio da nessuna parte. Ma zero proprio.
Ma perlomeno, argomenti le tue idee e questo lo apprezzo molto quindi. Hai un nuovo iscritto.
Eggers va scoperto e i suoi lavori visti più volte. Nella semplicità, dico solo questo: prendere ciò che Eggers vuole dare e punto.
A mio avviso uno dei migliori registi contemporanei ma va compreso e a mio avviso lo comprenderai anche tu. Ripeto, stimo il tuo fare, diversamente da altri pagliacci che scaricano insulti senza neanche saper respirare degnamente. Mi auguro portai ricrederti su Eggers in generale ma soprattutto su The Lighthouse.
Solo una cosa mi permetto di dire: se sai l’origine della parola Shooter, non puoi affibbiarla a lui.. a Snyder, o cretini simili si… ma non a lui.
Grazie per il tuo lavoro.
Se avesse cambiato alcune cose avreste detto : e ma come si permette a cambiare le cose!!! Sacrilegio !!
Ma quando mai? 😂
@ in generale va così Michele, soprattutto quando si tocca film che a detta di alcuni sono intoccabili, a parer mio, che il film possa piacere oppure no qui si parla di forma, magari non c’è molta sostanza é vero però allora come mai un film come the substance che per tutto il film c’è una che twerka in primo piano, solo alla fine diventa qualcosa di raffinato( tutto il film cita altri autori già consolidati a maestri) lì va bene quello che propone la regista, anche lì non introduce nulla di nuovo sul fronte occidentale, non parlo di te in particolare ma cosa c’è di male a portare una riproposizione di un film degli anni 20 che a molti é sconosciuto e inaccessibile, con la possibilità che vedendo questo film al cinema poi vadano a recuperare quella opera originale. Nolan allora sta facendo l’odissea quindi una storia già che sappiamo tutti, poi voglio sentirti criticare le stesse cose però, che non si inventa nulla di nuovo ❤️
Inaccessibile? È su YT da anni e dura anche tremendamente meno@@Ilpesciolinonerd
@@Ilpesciolinonerd non c'e nulla di male infatti l'unica cosa che traspare da questo video é la personale frustrazione di un tizio verso un virtuoso del cinema contemporaneo
@@patrickrealdeal😂😂😂😂 siete irresistibili ♥️
Boh a me l'estetica di questo film sembra quella di un videogioco next gen
Visivamente alcune scene sono fenomenali, ma il film è lontano dall'essere la prova della maturità per Robert Eggers. Forse mi aspetto troppo da lui, ma mi sembra sia un'opera di transizione, come The Northman. Speriamo non resti troppo a lungo nel limbo.
Più che un semplice film, una perla nera di rara bellezza. Non vedo l’ora di rivederlo.
Il film avrà tutti i difetti del mondo, ma se l'horror commerciale diventa Eggers, Ari Aster, Jordan Peele, Oz Perkins, io non posso che esserne felice. Sempre meglio della monnezza che dominava le sale fino a poco tempo fa.
Più o meno la penso come te su Eggers,anche ieri al Cinema sono rimasto molto colpito dalla forma perchè molte scene tra riprese e fotografia lasciano a bocca aperta però la sostanza è poca,davvero i jump scares con Nosferatu non hanno senso.Il film però mi è piaciuto molto,non so se lo rivedrò spesso in futuro ma mi è piaciuto.
Ah Michele perdonami ma mentre ti ascoltavo continuavo a fissare il mega cofanetto di Emanuelle Nera che hai dietro.Bellissimo,ci farai un video prima o poi?
Appena uscito dalla Sala e premetto che non ho visto i precedenti Nosferatu, e devo dire che non mi ha convinto molto sopratutto l'aspetto del Conte e in generale il film non mi ha fatto impazzire. Sembra una copia di un libro fatto da un amanuense, bellissimo, ma comunque non originale. Ripeto non ho visto altri adattamenti, ma mi dà questa strana sensazione
Interessante recensione anche io ne ho visto lithouse ed stato assolutamente deludente. Questo lo guarderò. Scooter che regista e?
È incredibile che nel fine del 2024 Aaron Taylor Johnson si e passado nel ruolo di Kraven Il Cacciatore (film di ....) per poi paasare nel ruolo del personaggio nel film Nosferatu di Robert Eggers.
Concordo in pieno su quel che dici a proposito di Nosferatu (ti lascio il link della mia breve recensione, se vuoi conoscere il mio parere ua-cam.com/video/sBcqMokPvr8/v-deo.html), e mi stupisco del plauso quasi unanime che leggo in giro, anche da addetti ai lavori (ad esempio Manlio Castagna), dove i giudizi vanno da "ottimo film" a "il migliore dei Nosferatu".
Su Lighthouse sono di tutt'altro parere: il pezzo forte è la sceneggiatura, i dialoghi, l'escalation di tensione e follia tra i due protagonisti, più del mero dato tecnico che fa solo da cornice ed è funzionale alla vicenda, invece in Nosferatu è il fiore all'occhiello del film perché... manca il film, in un certo senso.
É stata una visione tanto tediosa quanto deludente, con 2h che sono sembrate 9.
Io vado a monte della cosa: qual é l’idea dietro a questo film? Qual é la rilettura? Qual é il dialogo delle immagini con il contemporaneo o la storia del filone? Per quanto mi riguarda alla seconda visione non riesco a darmi una risposta.
Ma la cosa peggiore per me é la totale assenza di “cinema” nel film. Ogni inquadratura é spiegata dai personaggi (a prova di scemo proprio), non c’è mai una traccia di sottotesto manco a pagarlo oro, con una regia fatta SOLO per tutto il film di soggetti centrati manco fosse uno stabilizzatore elettronico col follow.
In compenso ho riso per metà del film, quindi come remake di Dracula morto e contento potrebbe risultare un film da 10
Ps: ho corretto i refusi, se stamattina per colpa loro non avete digerito cornetto e cappuccino mi dispiace.
Scrivere tre volte "qual'è" nell'espressione di un pensiero mi pare francamente un po' troppo per salire in cattedra e rivelarci quanto il cinema di Eggers sia condizionato da totale assenza di "cinema".
eroe, due visioni in pochi giorni sono un supplizio
@ chiedo scusa per i refusi mentre scrivo un commento a cazzo di cane sull’autobus andando in ufficio.
Detto questo dato che ovviamente si é scelta la strada dell’argomento fantoccio/argomento ad hominem al posto della confutazione della mia tesi provvedo io stesso a disaminare il mio pensiero.
La mia opinione é quella di una larga fetta di critici sui quali ho studiato e che continuano ad essere fonte di riflessione continua. Non ci vuole un genio a comprendere l’esistenza di un dibattito sul cinema di questo autore, basta aprire una rivista di critica. Premesso questo, anche su nosferatu la situazione é la medesima; il dibattito c’è (e non sono l’unico ad ipotizzare l’assenza di “cinema” nel film tra l’altro). Io non salgo in cattedra, parlo per me e in nome della mia visione sul cinema nei modi che una piattaforma merita. Se nel 2025 devo specificare che parlo per me e con la mia visione ci sono dei problemi grossi. A sto punto mi congedo in favore dei cinefili da letterbox che al suon di 5 stelle (voto 10, voto che non ha preso fra nessuno dei volti della vera critica nemmeno fra i più assidui sostenitori del film) vi regaleranno più soddisfazioni del sottoscritto.
@ fortunatamente riesco ad andare al cinema ogni giorno, in questo caso non essendomi piaciuto ritenevo obbligatoria una seconda visione per inquadrare meglio il film. Poi non avendo fatto capodanno il 31/1/2 mi sono praticamente parcheggiato in sala🤣. Ho sofferto? Si un botto, ma poteva andare peggio (in sala ci stava Siani eh)😂
@@latavernadellalbatroquesto commento mi sembra tanto un collage di concetti e affermazioni prese da pezzi di articoli di critici scritti con tutt'altro bagaglio e intenzioni rispetto a noi pubblico e alcuni video del buon Muchele quando parla di un certo tipo di cinefilia. "Assenza di cinema" "ogni inquadratura spiegata" "cinefili di letterbox" "quello che penso lo dice anche critico x" "cosa aggiunge al cinema questa nuova visione" e guarda tu il caso questo tipo di approccio esce sempre con quei 4 registi moderni, vogliamo fare i discorsi per etichette? Se c'è una cosa peggiore del cinefilo da instagram con cultura media è proprio il cinefilo che si sforza tanto di far notare che ne è superiore risultando ancora più farlocco volendo fare pure letture teoriche con opinioni, legittime, ma camuffate da assolutismi "ASSENZA DI CINEMA". A questo punto cento volte meglio quelli che hanno Joker o La La Land come sfondo su facebook con #cinema
A non è durato 10 ore sto film?!? Impressione mia 😅
Boh a me è volato, infatti io aspetto la versione più lunga del blu ray perché uno dei pochi difetti del film è che è troppo frettoloso in alcuni punti, non capisco le critiche al ritmo lento che secondo me è anche troppo veloce rallenta solo un po' prima della parte finale
Pensavo di essere l’unico alla quale non ha convinto, non mi spiego come sto film abbia così tanto consenso
Totalmente d'accordo, tra te e Alò ci avete preso, grazie per le tue opinioni
Andrò a vederlo...con uno strano presentimento! Tempo fa mi dissero che ero una con grande intuito. Ecco, l'intuito mi dice "quando si crea troppo fumo, l'arrosto solitamente è bruciaticcio".
E poi...ma che caz me ne frega di tutti sti remake? Abbiamo capolavori in quantità, molti ancora da ammirare, e si continua a prorodurre remake??? Perché?
Proiettiamo sul grande schermo l'autentico "Nosferatu", come si fece con L'Esorcista, con Mary Poppins, con Hitchcock! Ed usciamo dai cinema sinceramente, umanamente, eccezionalmente estasiati!!!
Inzomma: andrò a vederlo e punto.
Io mi trovo all'opposto: mi è piaciuto il contenuto ma non la forma. La regia autocompiaciuta non mi piace (tranne la fotografia che è fenomenale). Trovo invece che il rapporto tra Ellen e Orlok sia sufficiente come novità. Anche a me non è piaciuta molto la seconda parte, soprattutto la ricerca del mostro e del modo di ucciderlo, è troppo ritmata e annienta la tensione. Senza contare i jumpscare e le scene di possessione che mi hanno fatto cadere le braccia
Visto: ottimo film. Non un capolavoro ma una aggiornata e suggestiva rivisitazione d'una pietra miliare del cinema horror. Eggers forse ha raggiunto con una velocità controproducente un certo tipo di status da "autore di punta", che alza troppo le attese per alcuni e genera antipatia per altri. Si tratta pur sempre del quarto film d'un autore 42enne.
In ogni caso il miglior Nosferatu è e resterà per sempre il capolavoro esistenzialista di Herzog.
Eggers e Nolan in effetti stanno aspettando le tue domande. Ma per favore, si sfonda il ridicolo involontario n un video neanche in full hd.
Quello di Eggers non è solo il remake del cult degli anni '20, che rappresenta esso stesso la storia del Cinema, ma anche del Nosferatu di Herzog, interpretato da quel vero mostro di bravura che era Klaus Kinski e dalla sensuale e virginea Isabelle Adjani. Inoltre io farei anche un confronto col bellissimo Dracula di Bram Stoker, per la regia di Francis Ford Coppola, che per quanto riguarda atmosfere, luci, effetti speciali, location, scenografie, costumi, sceneggiatura ed interpretazioni non ha proprio niente di meno rispetto a questa ennesima versione del mito di Dracula/Orlock. A causa di questi confronti (adoro le 3 pellicole citate) sono uscita dal cinema abbastanza delusa: in questo film, a mio parere, non c'è nulla che possa diventare iconico, non mi è rimasta impressa alcuna scena, alcun dialogo, alcuna musica. Di certo è un film che mostra i già conosciuti e riconosciuti virtuosismi stilistici tipici di Eggers, che se però sono privi di cuore e di animo, restano solo vuoti involucri di nulla. Anche i sottotesti filosofico (lotta tra ragione, scientismo e irrazionalismo romantico-mistico misterico) e femminista (quello della voracità sessuale femminile è un tema già egregiamente trattato in Poor things) mi sono parsi triti e ritriti. Infine, sempre a mio modesto parere, è stata veramente sbagliata la scelta dei due interpreti: un attore troppo giovane per interpretare il mostro, completamente irriconoscibile (voce a parte) perché trasformato dal trucco prostetico (bisognerebbe dunque vedere necessariamente il film in versione originale per apprezzarlo) ed una interprete femminile del tutto sciatta e per nulla virginale e sensuale, allo stesso tempo, come la Adjani. Comunque lo rivedrò per farlo sedimentare meglio
Concordo, prima parte molto bella e affascinante, seconda parte incominciato ad annoiarmi, complice il continuo girare intorno hai tre protagonisti, è soprattutto per la mancanza di un reale pericolo, quella del Risorgimento del classico infettato dal vampiro, credo che la noia sia stata la mancanza di un pericolo tangibile, è purtroppo per tutta la durata il film si focalizza su tre punti, possessione, infestazione da Ratti tramite morbo, è il conte orlok, (che comunque ovviamente come pericolo e solo come presenza per tutta la durata del secondo tempo, ecco del perche avrebbe avuto bisogno di un pericolo sopra la città più tangibile, è l'unica cosa che poteva rendere era un punto completamente trascurato come nel folclore popolare, il non morto che fuori esce dalla tomba per cibarsi dei viventi, visto pure nel Dracula di Coppola 👌💭 comunque affascinante da inizio prima parte, Poi Man mano ripetitivo e statico, in più la morte del vampiro tanto decantato come addirittura peggio del diavolo, che muore in totale anonimato, in fine un buon film indubbiamente, soprattutto a livello tecnico)
Con tutto rispetto per Willem Dafoe, qualcuno mi può spiegare a cosa sia servita la sua presenza sul set? Oltre a diagnosticare la possessione che ha fatto?😁
Beh è quello che conosce il mondo dell'occulto è che spiega agli spettatori e ai personaggi la natura occulta della minaccia. Senza di lui i protagonisti avrebbero fatto la fine dei pazzi e Orlok avrebbe agito abbastanza indisturbato.
@ilprocioneoscuro3539 Ma Orlok ha agito indisturbato, non era al corrente nemmeno della sua esistenza.
@@nzapodege "ha avuto indisturbato" dove che alla fine capiscono come farlo fuori e lo fanno fuori? Inoltre "non ne era al corrente" ah quindi la scena dove lui legge i libri esoterici dove c'è scritto vita morte e miracoli dei vampiri l'ho vista solo io?
Eggers non è un maestro. Assolutamente. Al quarto film non si può essere un maestro.. ma un mestierante no! Sono due estremi. È un bravo regista che promette molto bene. E potrebbe diventare un maestro un giorno.
tecnicamente ineccepibile ma Fracchia contro Dracula resta ancora inarrivabile....
Finalmente qualcuno che lo ha detto 😂❤
Totalmente in disaccordo
Capita
Eh lo so, capita anche di dire stronzate.
Wow, che escalation@@matteosorrentino1176
@@matteosorrentino1176assolutamente. Anche di essere un povero ignorante, pensa te ♥️
Eh addirittura le offese, c'è differenza tra "dire stronzate" a dare dell'ignorante. Per chi fa o vorrebbe fare il creator accettare le critiche senza offendere sarebbe il minimo. Tra l'altro non so quali studi abbia fatto tu per dare dell'ignorante a qualcuno senza conoscerlo
Non l'ho visto, non so se vado al cinema (orrore...). Condivido il tuo non essere un supporter smodato di Eggers. Anzi, a differenza tua persino The VVitch mi lasciò freddino (un film che finisce quando - forse - cominciava a diventare interessante). Mi dà la sensazione di uno che sa quel che deve fare per ammaliare il cinefilo moderno (tutto smanioso di vedere "le citazioni" e lo stile retrò), ma dietro la tecnica notevole e "paracula" trovo il vuoto contenutistico spinto, nei suoi film. Frusciante c'è già cascato con tutte le scarpe, per lui è capolavoro preventivo qualsiasi cosa giri (vale anche per Oz Perkins e Ari Aster, che comunque apprezzo di più a parte quel ciofecone nonsense di Beau ha paura). Rimango perplesso, scettico e annoiato da certe idolatrie istantanee.
Nosferatu/Bill Skargard:Behold the Ultimate Blood. 🖤🩸
Ho un parere leggermente più positivo di eggers di quello che hai tu, anche se questo nosferatu l'ho apprezzato dai e rispetto a certa roba che si è vista in questo anno
Prodotto dal king Chris Columbus ❤ comunque il film secondo me fa qualcosa di interessante sul rapporto tra Hellen e Orlok, aggiungendo quel qualcosa in più a un film che andavo a vedere praticamente solo per estetica e atmosfere.
Oserei anche dire che lo stato di Fever dream e l incanto provocato dal vampiro e dai suoi ambienti a Hoult convince parecchio per come è reso rispetto alle versioni precedenti.
Remake fatto male puré abbiamo bisogno ,si poteva cambiare in meglio
Mi hai annoiato dopo tre minuti
Mannaggia, mi tocca andare dallo psicologo per il trauma😂
Recesione severa, ma giusta.
Nosferatu è molto brutto, the northman um capolavoro
Se non ti basta compensare la narrazione con delle belle immagini dovresti odiare anche gli Avatar allora
Sei ironico vero?
Alla fine il tutto è riassumibile con quanto diceva Spielberg sui nuovi registi: meglio un regista che sa raccontare una storia ma non sa dove mettere la camera di un regista che sa tutto su dove mettere la camera ma non sa raccontare una storia
Nel cinema se non sai mettere la camera non sai raccontare una storia. E detto da Spielberg fa ridere doppiamente, proprio l'uomo che racconta storielle rafforzate da una forza visiva che diventa narrativa talmente potenti da fare innamorare
@@phantomequalizer4674 non è vero: le storie di Spielberg sono spesso delle buone storie sul versante narrativo, costruite bene...semmai non hanno spessore concettuale.
In ogni caso qui più che dove mettere la macchina si parla del perfezionamento formale, del bello stile, cosa effettivamente inutile.
@@Giovanni-dd6kqnon lo so se sono buone, è proprio questione di approccio al mezzo forse, per me "bella storia " nel cinema non significa nulla a livello concettuale. E spesso si possono avere soggetti fantastici ma film insoddisfacenti, li è la regia a fallire eh
@@phantomequalizer4674 In realtá Spielberg si riferiva agli aspiranti registi/agli studenti di cinema, i quali ovviamente col tempo avrebbero poi maturato un loro stile. Il messaggio è che puoi avere tutta la tecnica che vuoi ( ed Eggers in questo film la dimostra egregiamente, pur ricalcando pesantemente l'estetica dei predecessori), ma se poi non c'è la storia, o ci si limita quasi pediquessamente a rifare ciò che è giá stato fatto ( i temi presenti in questo film sono stati trattati in tutte e tre le versioni di Nosferatu/Dracula), inevitabilmente la storia diventa stantia. In questo Nosferatu si nota una sfumatura più femminista, che però alla fine punzecchia ma non va a fondo.
P.s: definire i film di Spielberg delle storielline girate con maestria mi sembra un approccio molto superficiale alla filmografia di uno dei più importanti maestri della storia del cinema ( Incontri ravvicinati del Terzo tipo, I predatori dell'Arca Perduta, Il colore viola, Schindler's list, Salvate il soldato Ryan, Munich, Lincoln e Fabelmans, solo per citarne alcuni, non mi sembrano solo storielline)
@@Giovanni-dd6kq Ne hanno invece di spessore concettuale
secondo me siamo talmente disabituati alla marrazione che alcuni di annoiano, io nel caso non mi sono annoiato per nulla
Dati i "gusti" del recensore in fatto di cinema, direi che hai ragione.
Io l'ho visto..
Ma ho visto anche l'ultimo viaggio del Demeter..
Ho cominciato con i Dracula della Hammer..😂😂.
Devo dirti che non ho trovato niente di speciale.
Comunque.. 😂😂😂😂.
Sei il primo che sento criticare il film...
Sembra sia vietato.
Non aggiunge nulla . E un mosaico fatto male . Poi cosa c'entra l'immagine? Hanno fatto dei capolavori di film con dei margini di costi di produzione irrisorie .
d'accordissimo con te
Aggiungo: e le musiche del film? A mio parere anonime, da horror standard.
Ho onestamente detestato questo film, sicuramente il peggiore di Eggers per me, mi hanno convinto abbastanza le scene con i gitani, tant'è che è la parte in cui ho rivisto di più l'autorialità del regista, ma per il resto non ci siamo, se non per le buone immagini. La trama risulta noiosa e poco coinvolgente per chi conosce i vari film su Dracula, le scene con il vampiro sono verbose, non fanno paura e risultano più trash che altro, le scene di possessione e i jumpscare sono insopportabili e decisamente svilenti per gli standard a cui Eggers ci ha abituato con "The Witch". Skarsgård sprecato come non mai. Spero che il suo prossimo progetto possa essere un prodotto originale e personale, Eggers ha tanto talento, mi spiace molto che sembra lo stia sprecando per prodotti come questo.
Il primo film di Nosferatu del 1922 ha preso ispirazione dal libro di Dracula, ma la storia è diversa e il personaggio pure… e la storia di questo film è al 95% uguale a quella dell’originale ed essendo un remake non vedo il senso della lamentela.. forse pensavi di guardare un nuovo film sul conte Dracula?
Sarebbe l'ora di dare una trama a questo regista. Tematiche che boh e sviluppo che mah.
Sarò cattivo nei confronti di Eggers ma qua trovo si sia sfracellato contro un muro, il film è un pastiche del cinema vampiresco ed anche altre due/tre robe, ma secondo me il cortocircuito nel film nasce dall’intenzione di essere troppe cose in contemporanea e finisce nel non essere nessuna, sembra un mostro di Frankenstein che però non prende vita, e noi stiamo lì, a guardare un cadavere smontarsi scena dopo scena
secondo me visto il successo al box office credo se ne farà una ragione.
Deludente.
Hai ragione la forma non basta.
La seconda parte è un pastrocchio.
Peccato.
Più che un vampiro questo era un diavolo con problemi respiratori. 😂
Io non ho ancora visto Nosferatu, ma relativamente a rileggere le opere prime, personalmente, per quanto interessante e ben fatto, ho già ridimensionamento the Witch dopo averlo rivisto. Non sono riuscito a trovarlo così incisivo come lo ricordavo.
Travatar e lui fanno coppia per film brutti
Rage bait su Eggers 2/10, scarsino. Riprova
Rage 😂😂😂
Concordo. Film ben fatto ma che non mi ha dato nulla che non avessi già visto da Murnau in poi.
Un bravo shooter...filmografia inutile...va bè
E vabbè
Per quanto mi riguarda sei stato anche troppo buono: per me questo film è tremendo. A parte il lato tecnico, come sempre ispirato ma fine a se stesso, ci sono delle scene involontariamente comiche, un vampiro che non fa paura manco 2 secondi, gli jumpscare per cercare di smuovere qualcosa che non sia la noia. Attori costantemente sopra le righe, gente che urla in continuazione, e per favore fate una petizione per smettere di rilegare Willem Dafoe nello stesso ruolo: tra Eggers e Lanthimos non se ne può più di sti personaggi
Northman è un capolavoro
A me non hanno mai fatto impazzire nemmeno i due precedenti. Bene l'importanza storica ma ogni volta due palle così: c'è qualcosa nel materiale di partenza che non funziona cinematograficamente, la seconda parte è sempre di un blando...Eggers ci prova, ma casca a pié pari nei medesimi difetti, firmando anche un'opera decisamente meno elegante delle precedenti. Il classico horror patinato arthouse che va tanto di moda nell'ultimo periodo, anche più commercialotto del solito. Si poteva fare un corto sulla parte nei Carpazi e finirla lì.
idolo , complimenti per il canale e grazie, mi fai sentire meno solo. eggers e peele pretestuosi e sopravvalutati.Eggers punti al folk e basta, l'altro torni a fare il comico . danke e saluti da berlino, ame
E ar li dici tu ci crediamo
Il 2025 parte male con la guerra dei rohirrim, fatto solo per non far scadere i diritti a warner, e questo remake, in cui tanti speravano, ma in pochi credevano. Proseguirà peggio tra i soliti sequel, prequel e remake che ormai hanno trasformato la fabbrica dei sogni in una fabbrica e basta. Come quando ti svegli interrompendo un bel sogno e vorresti recuperarlo, ma risulta troppo artificiale, posticcio e poco coinvolgente, quindi alla fine rinunci e ti alzi.
Eggers troppo esaltato, ma non scadiamo nell'estremo opposto di sminuirlo tanto per. Dato il soggetto era inevitabile che il film si caratterizzasse principalmente come un esercizio stilistico. Da questo punto di vista è un protoddo ottimo, non eccelso. Qualcosa andrebbe perfezionato, soprattutto nella gestione dei dialoghi, delle ambientazioni meno "atmosferiche" e della tensione, che è scostante e si affida ad espedienti poco maturi. Voto 7,5.
Concordo con te, film che si limita ad essere un esercizio di stile d'horror gotico. Forse dato il soggetto e l'amore del regista per esso era inevitabile. Esercizio riuscito? Nì: le possessioni e i jumpscare sono sfondoni nel trash contemporaneo. Un paio di sequenze immaginifiche elevano un film per il resto non così impressionante nemmeno dal punto di vista formale. Il design del vampiro non mi ha fatto impazzire, idem l'enfisema polmonare. La protagonista raccomandata non aiuta. In generale il cast non incide, persino Dafoe va talmente in pilota automatico che sembra l'imitazione (non dico parodia per rispetto dell'attorone che è) di se stesso più che un personaggio.
Finalmente un film decente di Nosferatu
Concordo al 100% con te su Eggers che a questo punto, dopo quattro film, è piena fuffa per quanto mi riguarda. The Witch un capolavoro, il resto una presa per il culo. E il tutto mi fa rosicare male.
p.s. l'ho trovato molto The Northman
Concordo al 100%. Che noia questo film, in pratica una versione meno interessante del Dracula di Coppola. Lo so il materiale di partenza è quello, ma allora lo si chiami Dracula, se lo chiama Nosferatu allora può provare a fare anche altro, a raccontare altro. Gli zingari che vediamo durante il viaggio del protagonista sono delle macchiette inutili. Davvero doveva rifare il viaggio della Demeter ? Nessuna nuova idea ? LRD é fastidiosa con il suo essere sempre isterica, sensuale solo fino ad un certo punto. Gli altri attori sono sprecati (ma che ci fa qui Emma Corrin ?). Alla fine RE è un ottimo creatore di immagini ma un terribile narratore. Peccato, io amo tantissimo il gotico, ma questo film non l'ho sopportato.
Perché le peggiori critiche vengono di ciccione che non sanno illuminare la stanza, nemmeno inquadrare la Imagine, di 35 anni, con faccia di "fan di star wars" .... Tu con 100.000.000€ non faresti ne anche il 3% di questo difficilissimo capolavoro
Ma ciao tesoro♥️ Non sono un influencer. Me ne sbatto della luce nei miei video, mi accontento di parlare con criterio. E sì, Star wars mi piace. E ne ho 40, di anni. Ignorante frustrato 😘
Un film mediocre
14:15 "C'è poca sostanza in questa forma." È direi che con questa bellissima frase hai riassunto in pieno, non solo il film, ma l'intera carriera di quel regista mediocre, pretenzioso, assolutamente nella media che è Egger. Come dici tu tanti secondo me lo pompano a sproposito per motivi che mi sono ignoti... probabilmente per simpatie e per orgoglio, così da espertoni che sono non devono ammettere di aver preso un abbaglio.
se Eggers fosse un regista nella media saremmo di nuovo nel periodo della nuova Hollywood
A me il regista non piace, per nulla, ma definirlo "nella media" mi sembra esagerato. Il più grande problema di Eggers è che ha talento ma che non ha ancora capito dove e come indirizzarlo
@@Alex_Odinson Invece dai suoi 4 film il suo stile é ben definito oltre che in osservabile miglioramento. La sua visione é ben chiara, é un'artista e va dove vuole lui come tutti i grandi artisti e non a caso gli si lascia carta bianca. Che poi ci sia qualcuno, come in tutta la storia dell'arte, che vorrebbe che andasse dove lui pensa sia la direzione giusta o quella migliore ad Eggers come agli altri autori non interessa, fortunatamente direi.
Buona la fotografia, ma ti dò assolutamente ragione sul senso dell'opera e sul cast imbarazzante: Johnson ridicolo, Emma Corrin un paralume, Lily Rose Depp fa ridere tantissimo quando interpreta la posseduta, Dafoe è semplicemente Dafoe che interpreta Dafoe. L'unico che se la cava è Nicholas Hoult.
Il vampiro? Un mostrone da splatter Netflix. Ogni dialogo allungava il film di cinque minuti tanto era lento a parlare. La seconda parte mi ha annoiato che nemmeno Das Bot director's cut.
Boh, sto film non mi ha convinto: magari giudicando dalle raccolte "amazing shots of Nosferatu" sembrerà un 10, ma per me è a malapena un 6,5. Visivamente discreto, ma nulla di più.