MIDSOMMAR Recensione
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- Опубліковано 29 вер 2024
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Inoltre l'entrata verso questa "altra dimensione" è ancor più accentuata con quella sequenza (incredibile a mio avviso) dove è inquadrata la strada che stanno percorrendo, la camera si alza, ribalta la prospettiva, e poi la ribalta di nuovo ma stavolta ci trasporta direttamente in un campo verde. Dove, per l'appunto, è già "l'altra realtà" ed infatti i ragazzi hanno il loro primo incontro con le persone del luogo.
Shining 2.0
Chiara citazione kubrickiana
Si io ti seguo per la tua bellezza😂😂😂
La ripresa della macchina in strada che si capovolge di 180 gradi e la sequenza dei due suicidi già meritano il primo posto come film dell’anno a mio avviso
Un suicidio e due omicidi
proprio
Poi uscì parasite
Una delle scene più estranianti per me è dopo che il protagonista viene convinto a bere l'allucinogeno, si siede a tavola con gli anziani strafatto, un anziano batte sonoramente le mani di fronte a lui spaventandolo, che trip. Lui è tipo a questa cena con tutti vestiti eleganti, lui clochard annichilito da litri di ayawasca, fiero si alza barcollando per andare a ingravidare la nordica.
La protagonista è Dani però
Midsommarra l'hanno già detto?
Recensione impeccabile comunque
Credo che lei si sia anche sentita finalmente libera di esprimere la propria sofferenza. Con il ragazzo non poteva manifestare il proprio dolore, perché temeva di esasperarlo ed indurlo a lasciarla. Forse anche per questo ride. È finalmente libera dal peso di quel rapporto, di quel fidanzato passivo-aggressivo ed immaturo, incapace di capirla ed aiutarla davvero. La setta ne assume quasi una luce perversamente positiva: un nido nel quale sentirsi accolti.
Ho apprezzato il fatto che il regista abbia mostrato come nella vita sia tutto relativo. Un momento di gioia per alcuni(la scena degli anziani sulla rupe), per altri è atroce e da condannare. Le inquadrature ordinatissime durante i pranzi sono allucinanti😊
Inizio, foresta - stacco - cittadina nella notte. Qui la chiave di lettura.
Secondo me, naturalmente il film tratta di tanti temi ma il nucleo non è esattamente quello che dici, non è far vedere come un culto arrivi a distaccarti dalla realtà ma vuole fare un parallelismo tra la società moderna/religione ufficiale e i suoi modi di gestire l'uomo (lutto, suicidio, riti, moralità) e la setta, facendoti capire che non c'è poi differenza, che la vera parte terrorizzate del film.
L'inizio non è casuale, i farmaci, il suicidio, il rapporto tra fidanzati, hanno tutti un rapporto speculare con la seconda parte del film.
È complesso parlarne in un commento, anche perché mi vengono in mente in continuazione riflessioni col tempo.
E c'è gente che ha avuto il coraggio di dire che fa schifo, che è un film "moscio".
Altra speculazione a cui non avevo pensato. Più leggo pareri più mi vien voglia di rivederlo. Grandissimo capolavoro
Marra son d’accordissimo sul fatto che il film abbia una chiave riguardante dogmatismo e fanatismo.
MA, io come tema che più mi ha interessato ci ho visto un bellissimo discorso sull’empatia -in particolare nella splendida sequenza di contrapposizione sesso/dolore-, con enfasi sull’empatia e la comprensione, il non-detto e il fatto capire, in un rapporto di coppia.
Satagr si ma è un’empatia illusoria e fittizia che infatti inganna la protagonista.Molte volte non sembrano godere e soffrire veramente col prossimo ma sembrano ripetere come dei pappagalli solo per dar ragione al loro culto.Certo è che le ragazze piangono insieme alla ragazza e quella ipotetica madre della ragazza coi capelli rossi sembra serena davvero mentre canta alla figlia che fa sesso.Però una cosa mi sembra ovvia:un empatico non uccide uno sconosciuto non d accordo su questa azione e loro lo fanno più volte anche dopo aver drogato,mentiscono pure per nascondere la cosa, per poi urlare come deficienti facendo sembrare che soffrono insieme alla vittima.Infatti queste le ho trovate un po delle falle nella loro logica di culto che non tiene col discorso sui vecchi che si buttano perché hanno compiuto il loro ciclo di vita.Insomma l interessantissimo modo in cui gli ideatori di questo film avevano ricreato da zero una religione spesso è sfociato in semplice crudeltà in conflitto con l ideale iniziale.Ma queste sono solo mie riflessioni.Comunque,film stupendo.
Italo Cirillo
Quello che ci ho visto io è che Aster non fa capire con chiarezza se l’Empatia delle donne fosse reale o meno. Quello che è certo è che Dani si sente “capita”, o meglio così le viene quanto meno fatto credere, in un modo che il ragazzo non era mai riuscito a fare. È un discorso lungo, ma sarebbe molto interessante!
@@italocirillo00 la loro empatia riguarda solo la famiglia, ovvero gli abitanti del villaggio. Non hanno alcuna empatia verso gli estranei, che sono solo un mezzo, esattamente come “i vichinghi hanno rapito le donne migliori e le hanno portate nella propria terra”.
Nel momento in cui Dani piange, lei è parte della famiglia, è perfettamente integrata in essa e anzi è membro onorario come Regina di Maggio.
Credo sia un film sulla mancanza di empatia, una riflessione su questo.
ma infatti tutto il discorso sul dogmatismo e fanatismo fatto da marra ( i terrapiattisti??) mi pare totalmente fuori fuoco, mentre quello sulle contrapposizioni che fai tu è sicuramente più indicato.
Marra top color correction
Film allucinante sotto ogni punto di vista. Papiro incoming.
Intanto scrivo che la danza delle donne mi ha ricordato un po' la danza macabra del Settimo Sigillo, e sottolineo la genialità di Ari Aster nell'inquadrare i polmoni del tizio torturato con l'Aquila di Sangue che si muovono. Tu capisci che lui potrebbe essere ancora vivo, e Christian gli va sotto la faccia a un millimetro di distanza. Un'angoscia e una tensione che non si raccontano, mi ha ricordato la scena di Quella casa nel bosco dove la bionda limona con la testa di lupo imbalsamata.
Condivido a pieno la questione del dogmatismo, anche se secondo me il discorso è allargabile anche alla religione tout court. La religione che fa leva sulle ansie, le paure e le debolezze della gente (Dani è una ragazza fragilissima intrappolata in una relazione senza affetto). Ma cosa più importante alimenta il bisogno intrinseco dell'essere umano di far parte di un gruppo definito e chiuso con una forte identità, dove non filtra nulla dall'esterno e, qualora questo avvenga, avviene l'orrore. E più quel gruppo ha numeri, più abbiamo voglia di farne parte. La comunità può essere una cosa meravigliosa, ma quando pretende di essere unica corrompe gli animi. E mente per abbonire gli adepti. Mente come il tizio che offre la resina a coloro che offrono la loro vita al rogo, dicendo "non sentirete niente", e invece quello grida appena le fiamme lo raggiungono.
Un'altra cosa su cui ho riflettuto è questa: in quel contesto chiuso, pieno di regole rigide e tradizioni inscalfibili, non si può essere liberi. La libertà non esiste, non è un valore, non è preventivata. E questo si vede dal fatto che ogni cosa che fanno lì è un rituale o una cerimonia (quindi qualcosa che è scandito da regole e atti prestabiliti), anche i fatti della vita individuale (pasti; sesso ecc.). I personaggi non vivono la loro vita scegliendo cosa fare, rendendoli propri. Tutto è un rito, quindi deve essere condiviso, e questo annulla completamente l'empatia col prossimo (tutti urlano quando gli altri urlano, ma non ne percepiscono veramente il dolore, non possono e non sanno farlo, perché non sono empatici e non sono liberi neanche nelle loro emozioni).
E niente, sto in fissa.
Curioso il discorso sulla libertà. Non ci avevo pensato... Quante speculazioni si possono fare su questo capolavoro mamma mia... E sì pure io sto in fissa!
La sequenza finale del tempio che brucia con la colonna sonora di Krilc è una delle cose più potenti che io abbia mai visto al cinema. Poi è da un mese che ogni giorno continuo a pensare al film, soprattutto al discorso sulla morte che fanno ai ragazzi quando i due anziani si suicidano
Grazie Marra per aver condiviso la tua su questo filmone capolavoro, che supera il suo predecessore Hereditary, sempre di Ari Aster, che ricordo ha 33 anni e fa capolavori del genere. Fiero del tuo canale
♥️
Per me marra la componente horror si concretizza quando tu spettatore realizzi che la fuori potrebbe realmente esistere qualcosa del genere che ti sfancula totalmente la razionalità e ti assorbe come in una sorta di mente collettiva, mentre lo vedevo ripensavo a Manson e ai casi di suicidi di massa delle sette
non l’ho spiegato alla fine, mi rifacevo alla definizione horror di Brian Yuzna: “Se non c’è la componente paranormale, è thriller, altrimenti è horror”. Parafrasata ma questo era il succo. Ci possono essere poi thriller molto cruenti o splatter, ma l’horror secondo questa tesi devi includere il paranormale. Come ho detto nel video però, si tratta di come uno definisce il genere horror.
@@MrMarraCinema faresti un video sulla tua definizione di horror e perchè sei d'accordo con Yuzna? Sarebbe veramente interessante
Grande marra ero sicuro ti sarebbe piaciuto,uno dei migliori film di quest’anno
15:40 è vero, ad un certo punto ho dovuto strizzare gli occhi. Sto film bellissimo, è un allucinogeno
La setta/comunitá va a sostituire il nucleo famigliare della ragazza,da voce alle sue sofferenze e le accetta,le permette di superare il lutto e i dispiaceri,sicuramente ci sono altri livelli di lettura peró questo é quello che mi é venuto in mente durante il film.Per il fatto che si prevedibile non é un problema,anzi,secondo me il regista non nasconde le sue intenzioni,ció che gli interessa é come gli eventi si svolgono.
myrdin39 sono d’accordo si potrebbe dire che qui la comunità è terapeutica (non nel senso morale della concezione istituzionale del termine). Attraverso credenze profonde e archetipe e grazie all’abbattimento delle difese personali con assunzioni di sostanze psicoattive si porta a rivelare delle verità (e i mali,forse?) psicologiche e sociologiche non affrontate ancora dal gruppo di ragazzi come la dipendenza affettiva, la visione liberista del mondo, la prospettiva individualista e consumistica delle esperienze ecc...la bellezza del film sta nell’immaginare due profonde culture a contrasto e mostrarne un possibile risultato. Sicuramente il film fa prevalere la forza sia benigna che maligna della comunità sugli individui.
Io verso la fine sono stato male fisicamente dall'angoscia. Non vedo l'ora che esca il blu ray per rivedere questo capolavoro
Io ho avuto la sfortuna che hanno avuto molti di aver visto il film sabato sera in sala in mezzo a gente che si aspettava un film horror qualunque. Nell'ultima mezz'ora del film, quella forse più assurda, in sala c'era il delirio, tra gente che non riusciva a smettere di ridere e altri che non vedevano l'ora che il film fosse finito. Non so se fosse tra gli intenti del regista ma è stato delirante chiedersi se fossero più grotteschi i fatti proposti in un alcune scene (come la scena di sesso alla fine o il posizionamento di una salma dentro un orso) o le reazioni degli spettatori "casual" che ridevano a crepapelle guardando le stesse. Assurdo e stimolante.
Il dramma che ha subìto la protagonista l'ha resa più fragile ed incline ad accettare una morale/filosofia/religione assurda quando da questa direzione riceve per la prima volta sostegno, accettazione e amore
Colpa mia, l'ho recuperato solo ora e mannaggia a me: è IL MIGLIOR film che ho visto negli ultimi anni! Avrei tante cose da dire, che però sono già state dette nei commenti e nella recensione. Dico quindi solo una cosa che ho pensato, ma magari mi sbaglio: lei che sorride alla fine di fronte la casa in fiamme, io l'ho vista anche come una rinascita... Casa e monossido di carbonio per lei hanno voluto dire morte (anche le inquadrature iniziali della casa me l'hanno fatto pensare) e ora invece casa e fuoco sono una rinascita, una nuova vita!
Comunque film spettacolare 👏 🔝
io solo oggi, ed è da quando è uscito che dovevo vederlo, mi sa che ho rimandato un pò troppo...
Top negromante
Secondo me nel finale la protagonista sorride perché il ragazzo restava un legame fisico, tangibile, col suo passato. Nell'esserne stata dipendente, a causa del suo malessere e dell'instabilità psicologica fortemente influenzati dal rapporto familiare, vincolo dal quale, ancor prima della tragedia, era impossibile scappare - fuori o dentro la casa, nido malato - , il ragazzo stesso restava l’ultima persona testimone del suo lungo e stremante, forse necessario, percorso all'uccisione del nucleo natale.
Io penso che lei abbia superato il limite del dolore per riuscire a risentire la vita. Come se, attraverso un’esperienza inattesa, assurda, eccezionale, si fosse trovata finalmente da sola a raggiungere una vetta talmente alta di malessere, mista ad ogni tipo di emozione umana, superato il quale, da sopravvissuta, finalmente esiste e si afferma. Deviata, sicuramente, ma viva.
E' impazzita alla fine. La sceneggiatura lo definisce come 'felicità conoscibile solo ai pazzi'.
Caro Marra, a 'sto giro non sono d'accordo con te, ma la faccenda è molto intricata.
“Midsommar” non mi è piaciuto molto, a fine visione m’ha lasciato parecchio insoddisfatto (come “Hereditary”), allo stesso tempo però, non posso certo negare il talento di Aster. Alla base c’è l’idea di fare un bel film, non semplicemente un buon horror; inoltre, “Midsommar” riesce ad essere un film a tratti parecchio disturbante, il che è un merito.
Perché allora non mi è piaciuto? Più o meno per gli stessi motivi per cui non mi è piaciuto “Hereditary”. Non ti spoilero nulla sul film, ma è davvero molto simile a “Midsommar” per gran parte delle dinamiche, al punto che potrebbe quasi essere una variazione attorno alle stesse idee visive e concettuali. In “Hereditary” la componente horror esplodeva davvero solo a tre quarti di film (se ricordo bene eh, non famo i pignoli), tutto il resto era un triste ed oscuro dramma familiare, caratterizzato da buone psicologie dei personaggi. In quel caso però, almeno per quanto mi riguarda, ho trovato la sterzata horror molto meno interessante rispetto alle premesse, “scadendo” nel derivativo. “Midsommar” per me fa anche peggio. Le psicologie dei personaggi - eccetto la protagonista - sono tagliate con l’accetta, tant’è che alcuni muoiono sbrigativamente senza nessuna reale conseguenza narrativa. Più che criptico, definirei il film confuso. Da un certo punto in poi non si capisce più cosa voglia essere, diventando anche estremamente prevedibile nello sviluppo prettamente horror, compromesso che neanche stavolta ha portato reali benefici alle intenzioni del regista. Il “disturbante” si insinua più per l’efferatezza di alcuni passaggi (il suicidio dei due anziani) che per un malessere psicologico.
Aster ha detto che il film vuole raccontare solo una storia d’amore senza lieto fine. Sarà, ma un’analisi interessante - che ho fatto tra me e me - potrebbe essere questa: raccontando la micro società scandinava, Aster ha voluto raccontare la società americana del Me Too, dove la donna viene eletta ad icona, rivalorizzata rispetto al passato, ma solo in apparenza. In realtà viene solo strumentalizzata, ma con l’illusione del potere. Chissà, per adesso resto comunque su un giudizio abbastanza tiepido, per quanto si tratti di un prodotto che cerchi di essere qualcosa in più rispetto agli horror mainstream contemporanei.
D'accordissimo su tutto 👍
Perché le RECENSIONI di mr.MARRA sono un CAPOLAVORO
(NO CLICKBAIT)
Nuovo yotobi
Un film "horror" se così vogliamo definirlo, fuori dal comune per le luci, i colori e la strana trama. Mi ha ridato un po' al film "la casa dalle finestre che ridono"😂 ( non so ancora bene per quale motivo) comunque davvero un film superlativo! E la tua recensione azzeccatissima 😀! P.s la protagonista mi ha affascinato, è fantastica!
"Midsommar" (2019) e "Hereditary" (2018), di Ari Aster. Sono entrambi tra i miei film preferiti, degli ultimi che sono usciti. Analizziamoli singolarmente. Partiamo da Midsommar. Devo fare una premessa: io ho cominciato ad apprezzare il genere horror solo da meno di un anno. Ari Aster è, sicuramente il regista dei miei tempi che ha contribuito di piu' a cominciare a farmi amare questo genere, alla mia veneranda età di 34 anni. Midsommar è il primo dei due film che ho visto. Posso dire che è una pellicola atipica, straordinaria, peculiare e unica, sia dal punto di vista horrorifico, che cinematografico in generale. Si discosta dai normali horror, perché è un crescendo di emozioni, sensazioni, immagini, inquietudine e violenza. Non si basa su banali "jumpscare", ma ti crea una tensione crescente, per poi arrivare alla parte horrorifica vera e propria, che è presente nell'ultima mezz'ora circa. L'altra caratteristica fondamentale di Midsommar è che non ti spiega tutto didascalicamente, ma ti crea i tasselli attraverso simboli e metafore, e tu spettatore, devi, dopo molte visioni del film, cucire insieme i pezzi. Io ci sono riuscito solo dalla terza visione in poi (l'ho visto in tutto 6 volte). La fotografia è magnifica, cupa all'inizio, e luminosa successivamente, e il fatto che gli eventi horrorifici si verificano tutti in piena luce, ne fa il punto vincente, secondo me, perché crea qualcosa di unico. La messa in scena, la tecnica registica, e la sceneggiatura sono tutte di livello altissimo. Il film prende spunto da registi del passato, ma rifacendolo in chiave moderna, in una commistione spettacolare. Recitazione eccelsa, soprattutto di Florence Plugh. Colonna sonora incredibile, con un finale che toglie il fiato, e costruito benissimo. Veramente, non riesco a trovare nessun punto a sfavore verso questo capolavoro moderno. Passiamo ad Hereditary. L'ho visto solo 2 volte finora, e dopo midsommar, quindi forse potrò fare una analisi meno approfondita. Il film ha un approccio horrorifico un po' più "classico", cioè si basa abbastanza sulla potenza delle immagini taglienti e terribili, in questo forse è un po' più crudo di midsommar. La fotografia è principalmente cupa stavolta, e senza contrasto con la luce, ma e' ugalmente magnifica. La sceneggiatura e la trama sono più tristi e oppressive, stavolta fin dalla prima inquadratura. C'è molto più riferimento all'occulto e a temi ricorrenti nell'horror. Si basa, come midsommar, sull'elaborazione di un lutto (anche io ho avuto un lutto familiare di recente, e quindi forse è per quello che ho empatizzato con i protagonisti di entrambi i film). Ma la messa in scena, la colonna sonora e la recitazione non sono di certo di livello inferiore a midsommar, anzi, su alcune parti sono rimasto anche piu' a bocca aperta per le scelte registiche. Anche qui ci si rifà a registi del passato ma in chiave moderna e innovativa. Il finale è un po' meno "costruito" e "composto" di midsommar, ma non per questo di impatto minore, anzi, molto ad effetto e visivamente perfetto. Facendo un sunto finale, se midsommar faceva più leva sulle emozioni interiori più profonde, hereditary fa più leva sul terrore e la paura, ma sempre discostandosi dalle soluzioni banali e solite di certi horror. Hereditary lo considero un pelino sotto midsommar, ma non di molto. In pratica, per chi non ha visto questi 2 film, esorto alla visione subito! Ma in lingua originale, suggerisco. Ne vale veramente la pena. 😘
Non so se lo hai gia visto, ma dovresti proprio vedere hereditary, ovvero il primo film di ari aster
Aggiungerei il tema dell'isolamento collettivo autoimposto. Inoltre credo che il tema centrale non sia esattamente "l'abito che genera il monaco", quanto una riflessione amara sulla natura di fondo, in qualche modo maligna, dell'animo umano...il contesto non è la causa, ma un pretesto.
Comunque pare che nel Blu Ray uscirà la Director's Cut di 170 minuti
Top
@@MrMarraCinema Confermo, c'è.
il film mi e' rimasto nella carne per qualche giorno....mamma mia...pazzesco....alla fine ero distrutto!!!
hey "Mr" muoio dalla curiosita' di sapere cosa pensi di HOLY MOTORS di Leos Carax e HOUSE OF TOLERANCE di Bertand Bonello!
Film intenso che gioca con le prospettive e l'idea di realtà. Può essere interpretato in vari modi: assimilazione in un culto, metafora per il passaggio da una relazione apertamente arida e senza futuro a una che finge di non esserlo, o allucinazione, di lei o dio lui.
io penso che loro empatizzando con le urla degli uomini (facendo finta di soffrire insieme a loro) che stavano bruciando, una volta che le urla non ci sono più e dunque gli uomini son morti, lei si sente libera di sorridere perchè empatizzando sempre con loro, non sentendo più sofferenza si sente alleggerita
@mr marra anche perchè ci sono svariate scene in cui le persone del posto "condividono" le emozioni degli "stranieri"
ovviamente è una mia interpretazione, e una non esclude l'altra
Marra cerca di migliorare il montaggio. So che non sei un esperto e molto probabilmente neanche ti interessa ma in certe parti rovina il discorso. La voce che si interrompe all'improvviso con immagini troppo veloci. Esempio:minuto 5:52 5:59 9:42
Questo video è stato montato dalla stessa troupe de "il caffè" (una cosa del genere) su rai 1
Stavo guardando le vecchie recensioni e mi sono imbattuto in questa che parla di un vero e proprio capolavoro, per quanto mi riguarda uno dei migliori film degli ultimi 5 anni e forse anche di più.
Vorrei aggiungere qualcosa a quello che hai detto tu:
La cosa che è riuscita perfettamente é stata rendere le scene più crude profondamente impattanti nonostante il film faccia di tutto per far prendere allo spettatore le distanze da tutto quello che vede, sia dai protagonisti, che da questa specie di setta.
Infatti secondo me il punto focale del film é che giudicare qualcosa da esterno é sempre sbagliato e se non si vivono determinate cose non si potrà mai comprenderle a pieno.
Il secondo punto é che viviamo in una società in cui l'apparire e il pensiero altrui ci portano ad uniformarci agli altri, e possiamo arrivare ad annullare noi stessi pur di sentirci parte di qualcosa. Infatti la scena della rupe dove tutti sembrano sentire il dolore del Signore anziano, o la scena in cui tutte le donne gemono insieme alla ragazza rossa sono secondo me una metafora proprio di questo concetto.
A livello di sceneggiatura secondo me é stato un colpo di genio il continuo rimbalzo da una situazione all'altra: il suicidio-omicidio della sorella della protagonista, che appunto dopo una partenza da teen movie ti viene buttata lì una cosa del genere, per poi fartene dimenticare in favore di questo mondo fatto di fiori e vestiti strani.
L'amico stupido dei protagonisti é spesso al centro di sketch comici, come l'ultimo in cui si vede, e poi sappiamo che fine ha fatto solo perché c'è un tipo che indossa la sua faccia.
Anche il finale, messo subito dopo la corsa delle ragazze, un clima festoso e di allegria, é spettacolare, ma anche la preparazione dei "sacrificati".
Veramente un capolavoro dall'inizio alla fine, tutto perfetto e prima di vederlo non pensavo di dire una cosa del genere di un film del 2019.
L'unico rammarico é non avere saputo qualcosa in più su quel cazzo di libro 😂 (ma forse é meglio che sia rimasto un mistero)
Non potrei essere più d'accordo!
Trovo solo un po' riduttiva la definizione di "setta", quello che viene messo in scena è un modello sociale e culturale alternativo e mostruoso, la componente religiosa è centrale, ma non risolutiva. Credo, ma potrei sbagliare, che fra i molti intenti del film ci sia anche una critica sia al concetto di relativismo culturale (gli usi locali giustificano anche comportamenti aberranti) che al modello culturale di partenza dei protagonisti presentato come deflagrato, frustrante e conflittuale (lei che proviene da una famiglia disfunzionale e vive una socialità ambivalente, rifiutata costantemente, trova la propria emancipazione nell'espressione più sadica e violenta della sua rabbia).
Ho visto il film un po' in ritardo ma commento comunque, mi trovo d'accordo con la maggior parte delle tue considerazioni tranne per due aspetti. Il primo é che secondo me questo iniziare a sentirsi parte di quella comunità e di quella moralità poteva funzionare molto di più se non fosse accaduto così in fretta, infatti lei é l'unica che sembra sospettare qualcosa, ad essere spaventata almeno fino metà film abbondante ed il fatto che bastino quei venti minuti a farle uccidere il suo ragazzo (nonostante il tradimento) la fa sembrare una psicopatica e toglie quel possibile coinvolgimento che intendevi tu.
In più avrei preferito delle scelte in termini morali che si scontrassero di più con quelle comuni, così da creare uno scontro nello spettatore come avviene per le due persone che arrivate alla fine del loro ciclo si suicidano, mentre invece andando avanti risultano solo assassini che a quanto pare mandano emissari per portare nuove vittime, le quali non sospettano niente di strano neanche dopo suicidi o sparizioni inspiegate.
Quindi si la sceneggiatura sarebbe potuta essere migliore ma per il resto é veramente ben realizzato nei suoi lati tecnici, estetici e di linguaggio.
e stasera tutti a vedere il signor diavolo, sperando in un altra gran bella conferma
Sinceramente sono molto dubitativo. tecnicamente è bellissimo, fotograficamente spettacolare. L'idea del folk horror anche mi piace molto però lo trovo molto meno efficace del suo predecessore "the wicked man".
"The wicker Man" colpiva così tanto perché nonostante durante tutta la visione hai una sensazione di grandissimo disagio nel guardare questa comunità di folli. Nel finale geniale ti rendi conto che anche il personaggio principale che invoca il suo dio è pazzo tanto quanto solo che lui fa parte di una cultura che conosciamo e che ci sembra normale.
In midsommar di tutto ciò non c'è niente, è tutto talmente irreale.
Era interessante il paragone tra 4 americani candidi e una cultura completamente diversa moralmente. Il terrore poteva essere ritratto lì, nel rendersi conto col tempo che la nostra visione del mondo non è l'unica...
Fini a schifarsi o a comprendere.
Essendo completamente esagerato mi è sembrato di vedere solo tipica storia horror di 4 ragazzi a cui succede qualcosa di strano, e il paganesimo soltanto L'ambientazione e niente di più.
Insomma bellino ma secondo me superficiale
6/10
Marra hai mai visto Donnie Darko? Se si potresti parlarne ?
Meraviglia
SPOILER:
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La scena del suicidio rituale dei due anziani del villaggio è quella che ho apprezzato meno perché fatta eccezione per i due fidanzati ho trovato le reazioni umane dei protagonisti molto poco credibili. Assistono ad un suicidio e ad un tentato suicidio con annessa brutale esecuzione e la loro unica reazione è qualche esclamazione sbigottita/scandalizzata con un tono di voce leggermente più alto. Con l'aggravante che qualche istante dopo ne discutono tra loro come fosse qualcosa di normale e giustificabile in un paese occidentale nord europeo (della serie si fossero trovati in una tribù sperduta nella foresta di un paese del terzo mondo la reazione sarebbe la stessa?!?!?!). Un essere umano normale leva le tende, e rapidamente anche, come appunto tenta di fare la coppietta. Detto questo, gran bel film, anche superiore a Hereditary.
È quello che penso anche io e non solo in quella scena, il film è pieno di momenti così, ed è un peccato perché è riuscito in cose pazzesche perdendosi in queste sciocchezze evitabili... Bel film, ma chi urla al capolavoro esagera un po'..
Mid SO MARRA
Io ho visto il film ieri, a distanza di un anno dal video, ritengo di non essere d'accordo sul fatto che questo film sia degno di nota., almeno sul piano emozionale. Condivido il pensiero riguardante il significato finale della scena ultima e di tutto il contenuto della trama, ma se devo dire che questo film mi ha angosciato, emozionato o trasmesso una qualsivoglia emozione negativa che dovrebbe regalarti un thriller, proprio no. Partiamo dal presupposto che il film per certi versi mi sembra un accozzaglia di diverse opere già esistenti che in quanto tali fanno il loro lavoro, dal punto di vista di emozioni trasmesse, molto bene. Dal mio punto di vista, trovo non validissima l'opera in sè per diverse ragioni: La performance attoriale di tutti i personaggi è di bassa qualità, il che rende poco acceso il confronto che dovrebbe esserci con una realtà esterna dal fondamentalismo della setta, un'altra ragione è la componente parodistica e di ridicolezza che si viene a creare in determinati frangenti, che dal mio punto di vista, smorza e distrugge completamente il sentore di angoscia che a tratti poteva crearsi per determinate scene "forti" (esempio quando avviene l'amplesso tra i due giovani e ad un certo punto si avvicina l'altra componente della setta e il ragazzo fa una faccia sorpresa, cosa a mio parere totalmente meme). Tutto questo lo rende ben lontano dalla potenza di qualche thriller enigmatico , angosciante e con tante caratteristiche che non ho trovato in questa rappresentazione cinematografica. Il significato finale, ribadisco, può avere un senso, la regia con tutti i costumi e lo scenario ha fatto un buon lavoro, ma ripeto, tutto ciò non basta a considerarlo, secondo me, un valido film del suo genere, o addirittura un capolavoro.
Il film l’ho trovato veramente ben fatto, ma non sono riuscito a superare la somiglianza con the wicker man. Mi fa pensare a quello che ha fatto guadagnino con suspiria, ma li era dichiarato che fosse un remake
La produzione ha chiesto a Aster di fare un film simile a The wicker man, lui prima aveva rifiutato, poi aveva accettato, mettendoci del suo.
E stavolta non si esagera
Io sono d’accordo parzialmente.
Regia, fotografia e scelte sonore molto interessanti e di altissimo livello.
Condivido tutto il discorso su come cambino i parametri e i riferimenti etici e sociali a seconda del contesto. Lo vediamo tutti i giorni con Salvini-immigrazione-commenti sui social etc.
Io stesso, a fine film, mi sono detto: ‘beh, però non hanno mica tutti i torti’
MA
Sinceramente non ho mai provato coinvolgimento emotivo durante il film (tranne nel finale). Probabilmente è davvero da vedere fatti come i caimani, perché da sobrio ho trovato molte scene non così sorprendenti, soprattutto quelle più eclatanti (il suicidio è ampiamente foreshadowato dal tipo che spiega i cicli di 18anni e fa il gesto del taglio alla gola e dal lunghissimo rituale del pranzo).
Alcune cose sono esasperate senza motivo, altre poco sfruttate (una su tutte la condivisione del dolore attraverso quei ‘versi’ collettivi, molto affascinante)
Personalmente una cosa che ho apprezzato molto è stato il fatto che le scene più importanti del film e la maggioranza delle scene in generale sono state girate interamente di girono a differenza di qualsiasi horror mai visto prima d'ora, una cosa che invece non ho affatto apprezzato è stata la scontatezza (non so se sia italiano corretto) del finale. In generale però bel film, sicuramente un film visionario che sarebbe dovuto uscire nel 2030 per essere capito appieno dalla massa.
Ero al cinema e la mia ragazza ha deciso di vedere serenity(che faceva cagare) al posto di midsommar... Comunque si sei bello
Qualcosa mi dice che al ministero del turismo svedese questo film non è piaciuto.
Ho trovato bellissimo il concetto della notte che non scende mai, contribuendo ad alterare il tuo senso del tempo, diventa tutto un sogno, non sai più da quanto sono lì
Ancora angustiato dal film, molte sensazioni descritte pari pari, la scena del ballo un'angoscia pazzesca
Ciao, Davide, ti seguo da poco. Mi hai dato un'interpretazione di questo film a cui non avrei pensato, grazie, è un video molto interessante. E cmq, il tuo modo di vestire per me è fighissimo
Esteticamente sontuoso, ma troppo troppo troppo dilatato per i miei gusti. Veramente ostico e io avevo adorato Hereditary eh.
Film spettacolare
Finalmente qualcuno che la pensa come me riguardo a Midsommar. Le sensazioni che ho provato guardandolo tre volte al cinrma, devo dire che sono state al pari di tre scopate. Ti consiglio di recuperare anche Hereditary, probabilmente non un capolavoro come questo ma poco ci manca
È in lista
Concordo sul fatto che la prima parte adolescenziale e quasi banale serve a dare ancora più potenza al passaggio in questo nuovo Mondo 🤗😉
*mondo.
Marra, andrai a vedere l'ultimo film di pupi avati?
Marra dici che la gente ti segue per la tua bellezza: Anche per quello, ma il vero e primo motivo è che ti segue per le citazioni estemporanee a Richard Benson
È troppo bono!
Cavoli , gran bella recensione
Ti adoro ancora di più ora
Analisi un po' viziata dal considerare la setta come tale e non come simbolo metaforico della famiglia o della societá e di come un'assurda e irriconoscibile alternativa svedese può risultare in un ambiente molto più adatto ad elaborare un lutto piuttosto che la societá moderna.
C’è anche quella lettura, assolutamente. Ma il bello non è questo? Confrontarsi ed aprirsi a più punti di vista.
Per me usare un culto come metafora per una società non è positivo però...
@@MrMarraCinema Assolutamente si!
@@DrGregoryHouseIT beh non saprei, il film propone aspetti sociali più evoluti proprio nel culto.
Fate arrivare a Marra anche il primo film di questo grande regista “Hereditary-le radici del male”così poi (speriamo)ci faccia la recensione
È in lista
Mr. Marra ❤️
Avete presente il cartone animato Ed edd e eddy? In questa serie per chi ricorda cè il personaggio di Ralph , un ragazzo immigrato che proviene da un villaggio della svizzera che mostrava ai ragazzi del quartiere le bizzarre abitudini tradizioni e riti folkloristici del suo paese natale e spesso venivano incomprese temute e rifiutate tali usanze . Questo film ci ha portato in un ipotetico villaggio abitato da molti ralph . Mi piace pensare che questo cartone abbia anticipato (in modo piu innocente scherzoso e cartoonesco appunto) questo capolavoro sulla tematica della diversità culturale e tutto il terrore la paranoia e la diffidenza e il pericolo che una persona può provare in un ambiente nuovo ,diverso ma dove in questo caso l'anomalo è lui.
Era abbastanza inquietante il fatto che i personaggi provassero le stesse emozioni del singolo... faceva in qualche modo capire che loro imitandoti annullavano completamente la loro personalità . Cosa che ,paradossalmente, rendeva assurda ogni comunicabilità ed affidabilità
Minuto 9:46....in realtà il fidanzato non ha la pelle dell'orso addosso, se presti attenzione allo stesso potrai vedere che viene proprio inserito all'interno del animale, stesso procedimento che si usa in tassidermia. (solo che di solito immettono della paglia)...ho dimenticato di scrivere una cosa: Ättestupa, era davvero una pratica utilizzata da alcune popolazioni nordiche, ove le persone molto anziane si gettavano o venivano gettate da precipizi, anche nella religione pagana, buddista e vudù questo tipo di pratica veniva largamente utilizzata, non era fatto con cattiveria anzi...era un modo per avere meno problemi con una persona non più autosufficiente.
L’attore che interpreta Christian è respingente oltre ogni limite, sia perché cane sia perché antiestetico nonostante a livello narrativo incarni il ruolo dello sciupafemmine
Ti consiglio "la vita di pi" se non l'hai già visto
Bello
Midsommar top città natale di Bergman
C’è anche un riferimento a Ingmar
#capolavoroh
Capolavoro. Mi spiace ma Hereditary è più un dozzinale horror qui invece la tematica del film esula dall'horror, siamo ad altri livelli. Eccezionale
Capolavoro stilisticamente e per il simbolismo di cui è pieno ok... per me un leggero passo indietro in quanto il primo film era qualcosa di originale... questo l’ho trovato simile a decine di altri film: ragazzi all ‘ interno di un ambiente ostile vengono fatti fuori uno dopo l’altro...addirittura puoi sapere in anticipo di che morte faranno sapendo il significato delle rune davanti al letto..L’ omaggio a The Wickerman da noi inedito quello originale non il Prescelto è lampante... poi non c’è mistero o paura Ti angoscia costantemente e li sta la bravura ma non mi basta... sicuramente un film più maturo non fa l’errore dello spiegone finale del precedente... però è tutto lineare il regista vuole farci vivere un’esperienza visiva e ci riesce...comunque impossibile non (sor)ridere in alcune scene come quella del l’accoppiamento o nelle scene di dolore collettivo certo non come hanno fatto in sala ....ma forse sono state messe apposta per stemperare l’angoscia....
Film Pazzesco sembra di prendere come loro i funghetti e vivere quello straniante trip nel villaggio
Nessuno :
UA-cam che consiglia questo vidieo
Recensione di hereditary?
Giorgio Fedeli la farò
@@MrMarraCinema grazie mille
non avevo colto molte cose di cui hai parlato Voglio rivedere il film con questa nuova ottica. Grazie mi hai tenuto incollata al video :-)
è un film molto bello..mi ha catturato subito ( già dai primi minuti) la protagonista recita in maniera fantastica..( personale opinione)
9:15 ed esattamente qui fermo il video, stanotte me lo guardo e poi finisco di vedere tutto il video.
Ciao, davide, ti volevo chiedere se poi hereditary lo avevi visto o no
Benissimo! Aspettavo una recensione di questo film, prima di vederlo! La vedrò con molto piacere...P.S.: Stai vedendo qualche serie?
Marra faresti una tua classifica di film più recenti da vedere?
Bella Marra nulla da dire recensione stimolante, sto notando un miglioramento e sviluppo dal punto di vista tecnico e del montaggio del video. Daje continua così 💪🏻💪🏻🔝
Il finale mi ha ricordato un sacco rosmary's baby
Midsommar è la traduzione inglese di mid summer
A questo punto penso di essere l'unico a non averlo ancora visto 😂
Unica cosa Davide: migliorerei un po' la tecnica di montaggio! Il video a livello di montaggio lascia un po' a desiderare 😅
Più di così dal cellulare non si poteva fare, non monto da pc.
2:50 allora vado a vederlo e torno a commentare
appena visto film meraviglioso
Ciao marra cosa ne pensi del film L uomo che comprò la luna??
Qualche buona anima mi dice per favore dove vederlo ? Non lo trovo da nessuna parte
Amazon
Curiosità che mi devo togliere, per quanto non inerente al video: hai mai visto film di Akira Kurosawa e di Andrei Tarkovsky?
Ovvio, due maestri assoluti.
@@MrMarraCinema Beh, dire che me lo aspettassi sarebbe un eufemismo, ma dovevo comunque averne conferma, thank u
Marra non so se ne sei a conoscenza ma recentemente i me contro te 🐸 hanno annunciato l'uscita di un film, prossimamente nelle sale, vorrei sapere la tua opinione. Comunque top recenzione
Sarà un cult
@@MrMarraCinema indubbiamente 😂
Ci porterai una recensione del nuovo film di Tarantino?
Ovvio
Analisi davvero interessante, seppur io mi discosti un po' dal tuo messaggio. Io ho letto una profonda incomunicabilità del dolore che si perpetua in entrambi i contesti: nella società occidentale chi è attorno a noi non ci comprende, non ci sente, non è di fianco a noi (emblematica la scena del ragazzo che non le sussurra nessuna parola mentre lei piange per la strage); nella comunità svedese la vita è una normale parte di un cerchio più grande ove tutti, nessuno escluso, contribuiscono. Non è un caso che la festa sia collettiva, dai riti al pranzo tutti assieme; il sacrificio dei Mentori, coloro che hanno raggiunto la veneranda età della saggezza e non hanno più nulla da dare e/o offrire alla comunità, se non l'esempio di essere restituiti alla natura, è uno spettacolo condiviso da tutti; persino il dolore della ragazza, quando afflitta dal lutto, è accompagnato da un lamento collettivo. Nella comunità svedese c'è una condivisione del dolore che comporta l'abbandono della propria persona, dei propri valori e della propria sensibilità per poter esser ascoltati (almeno in apparenza) e, finalmente, come dici tu, esercitare il male sotto lo sguardo di tutti e senza sentirsi giudicati. Come per "Hereditary", io ho proprio percepito l'incomunicabilità del dolore.
C’è anche questa lettura si, ho voluto darne una ulteriore.
@@MrMarraCinema Per fortuna le caratteristiche del film lo rendono incline a molteplici interpretazioni :)
Io più che l'incomunicabilità ci ho visto l'inevitabilità dell'affrontare il dolore e il male in generale, a meno che quest'ultimo non venga "scaricato" sul prossimo. La ragazza non riesce neanche a sentir parlare di ciò che è accaduto alla sua famiglia. Si ritrova in una comunità che evita il dolore della vecchiaia suicidandosi quando sta per arrivare e che esorcizza il male con un rito propiziatorio di sangue: offre a chissà che divinità il dolore delle vittime designate (a cui il villaggio partecipa come fosse una recita, somiglia alle pratiche che si facevano nelle comunità di Osho) in cambio di una vita apparentemente paradisiaca. La ragazza solo alla fine scopre che il rito funziona, non perché ci sia necessariamente qualcosa di mistico ma perché come tutti i riti ha agito sulla sua psiche.
Ma Giulia ndo sta
Una scena che ha avuto grosso impatto su di me è stato l'impatto dell'anziana del villaggio sulla grossa roccia con la faccia che le si staccava dal resto del capo mentre il resto del corpo veniva violentemente sbalzato all'indietro. Secondo me era un'ottima scena dal punto di vista del contrasto cromatico : dall'arrivo dei protagonisti al villaggio fino a quel punto del film erano predominanti i colori candidi, il bianco delle pietre, dei vestiari, la luce di quel sole onnipresente giorno e notte, dopodichè come un fulmine a ciel sereno fiotti di sangue rosso acceso irrompono nella scena.
Tali giochi cromatici mi rimandano alla scena finale del film ''Nestore l'ultima corsa'' con Alberto Sordi che vaga sconsolato all'interno di un mattatoio dalle pareti bianche imbrattate del sangue degli animali mentre realizza che il suo fedele cavallo è già trapassato.
Tanto di cappello al regista.
Questo format è palesemente copiato dal maestro akuma cioè " race films"
Fattuale.
Sì ma dov'è che è reperibile?
Su amazon
Yay finalmente
Bella Marra
Ti amo Davide
Bel video 👌🏻