Innanzitutto grazie perché la spiegazione mi è risultata molto chiara. Poi volevo sapere, tipicamente, quanto vale il valore efficace della tensione concatenata (se è trifase) di un alternatore per automobile prima di essere raddrizzata. O meglio: se dipende dai giri e dalla tensione sugli avvolgimenti del rotore, vorrei sapere qual è il range di tensioni concatenate che si possono ottenere e a quali frequenze (grosso modo). Vorrei capire se togliendo il raddrizzatore si può fare un generatore trifase a 400 v e a 50 Hz.
In effetti non ho specificato che l’alternatore di un automobile è comunque monofase e produce una tensione alternata di valore efficace tra i 13.5 e 15V (dipende dal costruttore)
@@ilprofelettrico In realtà mi sembrava di ricordare di aver letto che l'alternatore era trifase e che il tutto veniva raddrizzato con un ponte di diodi (o dispositivi similari) trifase e ora sono andato a controllare ed è effettivamente così. C'è anche un dispositivo automatico che mantiene la tensione continua di uscita fissa al variare dei giri del motore. Questo, mi pare, è ottenuto controllando la tensione sugli avvolgimenti rotorici. Però, nell'ottica di usare un alternatore di automobile vecchia per fare un alternatore normale, togliendo tutti questi altri marchingegni, volevo sapere, agendo sulla tensione e sui giri, qual era il massimo valore efficace della tensione alternata ricavabile da un vecchio alternatore di automobile. Ecco il perché della domanda.
Allora con tutta onestà devo dirle che sull’alternatore dell’automobile non sono aggiornatissimo. Sapevo fosse monofase. Vedo che lei è più informato di me. Le prometto però che quando avrò un po’ di tempo andrò anche io ad approfondire questo aspetto 😉
@@ilprofelettrico Sicuramente l'aggiornerò quando ne saprò di più. Tenga però presente che io, per esempio, pur conoscendo alcune leggi dell'elettromagnetismo, non conoscevo bene il funzionamento dell'alternatore, in particolare il passaggio da quello "didattico" a quello con più coppie polari e trifase. La ringrazio di nuovo per la chiarissima spiegazione. Più in generale mi rendo conto che non deve essere per niente facile spaziare, da professore, da Mit app inventor a sicurezza elettrica, a PLC, a Arduino e via discorrendo. Complimenti per le conoscenze e per la chiarezza e il garbo con cui le espone!
Buongiorno Professore, come sempre i miei complimenti. Ho solo un dubbio però: l'alternatore trifase è formato da 3 avvoglimenti, quindi 3 coppie di terminali (nonchè 6 terminali). Se dall'alternatore escono 3 fili (nonchè le tre fasi) i restanti 3 terminali dove andranno? (Ad intuito penso ad una eventuale terra realizzata nell'impianto però le chiedo...)
Salve Matteo, no non è un refuso. È proprio cosí, le coppie sono i magnete N-S a 90 gradi e non piú 180 gradi con una sola coppia. In questo modo con un giro produco due cicli di tensioni sinusoidali
Ok, molte grazie per il chiarimento. Devo guardare meglio per capire... pensavo che per generare le tensioni sinusoidali i magneti fossero a 180°@@ilprofelettrico
Complimenti é stato molto chiaro.
Veramente molto chiaro. Bella lezione
Eccellente, straordinario!!
Grazie 🙏
Bellissima lezione
Innanzitutto grazie perché la spiegazione mi è risultata molto chiara. Poi volevo sapere, tipicamente, quanto vale il valore efficace della tensione concatenata (se è trifase) di un alternatore per automobile prima di essere raddrizzata. O meglio: se dipende dai giri e dalla tensione sugli avvolgimenti del rotore, vorrei sapere qual è il range di tensioni concatenate che si possono ottenere e a quali frequenze (grosso modo). Vorrei capire se togliendo il raddrizzatore si può fare un generatore trifase a 400 v e a 50 Hz.
In effetti non ho specificato che l’alternatore di un automobile è comunque monofase e produce una tensione alternata di valore efficace tra i 13.5 e 15V (dipende dal costruttore)
@@ilprofelettrico In realtà mi sembrava di ricordare di aver letto che l'alternatore era trifase e che il tutto veniva raddrizzato con un ponte di diodi (o dispositivi similari) trifase e ora sono andato a controllare ed è effettivamente così. C'è anche un dispositivo automatico che mantiene la tensione continua di uscita fissa al variare dei giri del motore. Questo, mi pare, è ottenuto controllando la tensione sugli avvolgimenti rotorici. Però, nell'ottica di usare un alternatore di automobile vecchia per fare un alternatore normale, togliendo tutti questi altri marchingegni, volevo sapere, agendo sulla tensione e sui giri, qual era il massimo valore efficace della tensione alternata ricavabile da un vecchio alternatore di automobile. Ecco il perché della domanda.
Allora con tutta onestà devo dirle che sull’alternatore dell’automobile non sono aggiornatissimo. Sapevo fosse monofase. Vedo che lei è più informato di me. Le prometto però che quando avrò un po’ di tempo andrò anche io ad approfondire questo aspetto 😉
Forse a questa domanda saprebbe rispondere bene qualche meccatronico od elettrauto. Se trova qualcosa in rete mi tenga aggiornato 😉🙏
@@ilprofelettrico Sicuramente l'aggiornerò quando ne saprò di più. Tenga però presente che io, per esempio, pur conoscendo alcune leggi dell'elettromagnetismo, non conoscevo bene il funzionamento dell'alternatore, in particolare il passaggio da quello "didattico" a quello con più coppie polari e trifase. La ringrazio di nuovo per la chiarissima spiegazione. Più in generale mi rendo conto che non deve essere per niente facile spaziare, da professore, da Mit app inventor a sicurezza elettrica, a PLC, a Arduino e via discorrendo. Complimenti per le conoscenze e per la chiarezza e il garbo con cui le espone!
Buongiorno Professore, come sempre i miei complimenti. Ho solo un dubbio però: l'alternatore trifase è formato da 3 avvoglimenti, quindi 3 coppie di terminali (nonchè 6 terminali). Se dall'alternatore escono 3 fili (nonchè le tre fasi) i restanti 3 terminali dove andranno? (Ad intuito penso ad una eventuale terra realizzata nell'impianto però le chiedo...)
Buonasera Andrea, gli avvolgimenti vengono collegati a stella o a triangolo, no nessuna terra
grazie
Un piccolo pensierino per aiutare il vostro canale UA-cam
Grazie Roberto, anche un mi piace e un commento sono un grande aiuto 💪
Nelle slide dei magneti permanenti a 2 poli c'è un refuso: i 2 magneti hanno 2 poli uguali (1 N e 1 S).
Salve Matteo, no non è un refuso. È proprio cosí, le coppie sono i magnete N-S a 90 gradi e non piú 180 gradi con una sola coppia. In questo modo con un giro produco due cicli di tensioni sinusoidali
Ok, molte grazie per il chiarimento. Devo guardare meglio per capire... pensavo che per generare le tensioni sinusoidali i magneti fossero a 180°@@ilprofelettrico