Gorbačëv e il collasso dell’Unione Sovietica | Adriano Roccucci
Вставка
- Опубліковано 1 гру 2024
- La fine dell’Unione Sovietica è una questione storiografica ancora aperta e oggetto di dibattito tra gli storici. Perché e come è crollato il sistema politico, nato con la Rivoluzione bolscevica dell’ottobre 1917, sono domande che riguardano un passaggio fondamentale della storia del Novecento, non senza ripercussioni fino al nostro presente. La figura di Michail Sergeevič Gorbačëv, oggetto di giudizi storiografici contrastanti, si pone al centro del processo che ha condotto alla dissoluzione dello Stato sovietico. La politica di riforma dell’URSS da lui avviata, la perestrojka, è stata un ultimo tentativo di salvare il sistema o la causa del suo collasso? E nel determinare il crollo dello Stato comunista quale è stato il ruolo dell’inefficienza sistemica dell’economia socialista? Quale quello del fattore nazionale e delle difficili relazioni tra centro e periferia?
Si parlerà di:
L’Unione Sovietica alla metà degli anni Ottanta. Verrà presentato il periodo precedente all’ascesa di Gorbačëv: il percorso dell’Urss dopo Stalin infatti si è snodato attraverso tentativi riformisti e resistenze conservatrici; l’invasione sovietica dell’Afghanistan ha segnato l’inizio di un’aspra fase del confronto bipolare, mentre la dirigenza sovietica, negli ultimi anni di Brežnev e quindi con la leadership di Andropov e poi di Černenko, mostrava un certo affanno nel gestire un sistema che mostrava segni di crisi.
Un giovane leader comunista: Gorbačëv. Si ricostruirà il contesto nel quale è avvenuta l’elezione di Gorbačëv alla carica di segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS).
Perestrojka e glasnost’. Si esporrà il programma di riforme lanciato da Gorbačëv tra innovazioni, contraddizioni, speranze ed errori. Gli effetti salienti del programma sono stati la glasnost’ e il travagliato processo di apertura del sistema politico, l’inizio di nuovo dibattito nella società sovietica e il convulso processo di riforma politica del sistema che ne è derivato.
Una nuova distensione internazionale. Si farà un quadro del rapporto tra Urss e Stati Uniti. Si descriveranno inoltre il ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan e il progetto della Casa comune europea.
Il crollo del muro di Berlino. Si ricostruirà la presenza del blocco sovietico in Europa centro-orientale dalla primavera di Praga alla crisi polacca degli anni Ottanta. Verranno discussi anche gli effetti della perestrojka su Paesi socialisti, la politica di Mosca verso i Paesi del patto di Varsavia, gli accadimenti dell’Ottantanove e il crollo dei regimi socialisti, la fine della guerra fredda.
L’impero vacilla. Si farà un quadro dei fattori di crisi dell’Unione Sovietica, a cominciare dalle fragilità politiche e dalla crisi economica, fino alla questione nazionale e al problema dell’Ucraina.
Il collasso dello Stato comunista. Verranno ripercorsi gli eventi che porteranno al crollo dell’Urss: il referendum del marzo 1991 sulla conservazione della Federazione; l’elezione di El’cin alla presidenza della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa; i negoziati per un nuovo trattato dell’Unione; il golpe dell’agosto 1991; il crollo definitivo dell’Urss e le sue cause.
Relatore
Adriano Roccucci insegna Storia contemporanea presso il Dipartimento di Filosofia Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. I suoi interessi di ricerca si sono rivolti, tra l’altro, alla crisi dello Stato liberale in Italia dall’età giolittiana all’avvento del fascismo, alla storia russa in età contemporanea, alla politica estera sovietica nei confronti dell’Europa occidentale, al rapporto fra nazione e religione nell’Europa centro-orientale. Tra i suoi studi ricordiamo Roma capitale del nazionalismo 1908-1923 (2001) e Stalin e il patriarca. Chiesa ortodossa e potere sovietico 1917-1958 (2011). È autore, con Lucio Caracciolo, del manuale Storia contemporanea. Dal mondo europeo al mondo senza centro (Le Monnier Università, 2017).