Mi sto guardando tutti i vostri video, davvero ben fatti. Io da motociclista con un solo dito sul freno non riesco proprio, mi sembra di non avere abbastanza forza, devo sempre usare due dita.
Ciao appena arrivata una haibike xduro all mountain col motore Flyon..purtroppo mentre freno un pochino deciso in discesa su asfalto saltella la forcella anteriore e il concess mi ha detto che è normale…🤔tra l’altro nel rodaggio è consigliabile una frenata intermittente?grazie👋👋🚲🚲
Da anche motociclista sconsiglio di invertire i freni MTB per il discorso familiarità, che è inesistente come problema. Anzi, da esperienza personale, feci questa prova proprio perchè credevo di dover mantenere l' abitudine a avere a destra il freno anteriore...risultato? boccata alla prima curva.
Ciao… io non ho mai provato ad invertire i freni… ma per sicurezza quando inizio la discesa do sempre due colpetti con il freno dietro per essere sicuro… 😬🤦🏼♂️😱😅👍🏼
Io da motociclista utilizzo maggiormente il freno anteriore perchè avendo più carico è più facilmente modulabile, uso il posteriore per far derapare la ruota oppure in aiuto di quello anteriore per evitare di bloccare la ruota anteriore. A tal proposito vorrei chiedere se sia conveniente utilizzare una pinza freno più potente ( tipo 4 pistoncini) solo all' anteriore. Come viene utilizzato sulle moto. Grazie.
stefano colautti ciao! Io personalmente preferisco i 4 postoncini su anteriore e posteriore, però avere un freno più potente sull' anteriore e senza dubbio meglio, rispetto ad averlo sul posteriore. Io utilizzo i magura mt7, sono potenti e decisamente modulari. Buone pedalate!
@@MTBITALY Grazie mille x il consiglio. Io ho una e-bike THOK e mi hanno consigliato di cominciare con gli ZEE della Shimano ( x non svenarmi). X ora in attesa che ci liberino cerco da imparare dai tuoi video, purtroppo non sono bravo come voi.
Eh, ci vuole fegato, se parli di muri. Se invece intendi discesa da un colle, io freno ad intermittenza senza tirare troppo, in modo da non sbilanciarmi
Ciao Zarbonida, la tua domanda é più che lecita perché la nostra spiegazione e interpretabile. Per inizio e fine discesa intendiamo inizio e fine PERCORSO in discesa che normalmente ha anche dei pezzi in piano. Evitare di tirare le leve dei freni su pezzi in piano, oppure frenare un po' di più per rallentare molto e poi lasciare i freni per qualche secondo nelle parti con meno pendenza per non stressare al massimo ed in continuazione l' impianto frenante.
Sono capitato qui per caso cercando video su mtb. Belle spiegazioni. Da totale neofita della mtb ma da ingegnere mi permetto di precisare un concetto a chi interessa capire grossolanamente un po' di fisica: 1. in frenata il corpo del ciclista non è svincolato completamente dal telaio ma è collegato soprattutto dalle braccia al manubrio. Stare in piedi non solo fa avanzare il corpo per l'inerzia - ma non avanza il corpo rispetto alla bici ma rispetto Ai PIEDI che sono sui pedali: cioè è il nostro torace che ha inerzia rispetto ai giunti delle gambe -ma sposta il baricentro più in avanti e produce una forza sul manubrio. E' una forza cosiddetta apparente nel senso che la misura il sistema bicicletta come se fosse fermo e vedesse il corpo del ciclista prendere una accelerazione in avanti. Nella realtà l'osservatore a terra vede il corpo del ciclista che rimane alla velocità della bici ma la bici avere una decelrazione. Tutti i punti del corpo della bici subiscono lo stesso effetto, tranne quelli della ruota. 2. trattando la bici e il ciclista come fossero un corpo unico, quando si frena si genera un momento - forza per braccio - dato dalla accelerazione della bici in avanti rispetto alla ruota anteriore per il peso della bici per il braccio che , se la ruota non è bloccata, va dal perno della ruota anteriore al baricentro dell'insieme bici + corpo. Se il baricentro è molto alto l'angolo che il braccio risultante forma è "più verticale", cioè basta una modesta decelerazione per determinare una forza che viene applicata al baricentro e lo fa ruotare in avanti rispetto all'asse della ruota riuscendo a vincere la gravità e quindi può farlo ribaltare - salto concetti di trigonometria intuitivi - Se la ruota è inchiodata è anche peggio perché il braccio parte dal punto di appoggio della gomma, non dal centro della ruota, e va al baricentro e l'angolo che forma col terreno è più vicino ai 90° di quello del primo caso. Portando il corpo indietro il braccio è molto inclinato invece, cioè più lontano dalla verticale, e quindi il ribaltamento richiede una frenata MOLTO più brusca.
grazie mille per questi fantastici video didattici!!!
Spiegazione Chiara e semplice. Grazie
Spiegato meravigliosamente 😀
Molto istruttivo... Grazie 1000...👏🏻👏🏻👏🏻
Chiaro e competente bravo!
Mi sto guardando tutti i vostri video, davvero ben fatti. Io da motociclista con un solo dito sul freno non riesco proprio, mi sembra di non avere abbastanza forza, devo sempre usare due dita.
Uguale… stesso problema 😅👍🏼
ottima spiegazione e poi naturalmente allenamento a catinelle :)
lo facevo giù per mia "convinzione" ma la spiegazione tecnica ci sta proprio bene
👍👍👍grazie
Ciao appena arrivata una haibike xduro all mountain col motore Flyon..purtroppo mentre freno un pochino deciso in discesa su asfalto saltella la forcella anteriore e il concess mi ha detto che è normale…🤔tra l’altro nel rodaggio è consigliabile una frenata intermittente?grazie👋👋🚲🚲
Da anche motociclista sconsiglio di invertire i freni MTB per il discorso familiarità, che è inesistente come problema. Anzi, da esperienza personale, feci questa prova proprio perchè credevo di dover mantenere l' abitudine a avere a destra il freno anteriore...risultato? boccata alla prima curva.
Ciao… io non ho mai provato ad invertire i freni… ma per sicurezza quando inizio la discesa do sempre due colpetti con il freno dietro per essere sicuro… 😬🤦🏼♂️😱😅👍🏼
Io da motociclista utilizzo maggiormente il freno anteriore perchè avendo più carico è più facilmente modulabile, uso il posteriore per far derapare la ruota oppure in aiuto di quello anteriore per evitare di bloccare la ruota anteriore. A tal proposito vorrei chiedere se sia conveniente utilizzare una pinza freno più potente ( tipo 4 pistoncini) solo all' anteriore. Come viene utilizzato sulle moto.
Grazie.
stefano colautti ciao! Io personalmente preferisco i 4 postoncini su anteriore e posteriore, però avere un freno più potente sull' anteriore e senza dubbio meglio, rispetto ad averlo sul posteriore. Io utilizzo i magura mt7, sono potenti e decisamente modulari. Buone pedalate!
@@MTBITALY Grazie mille x il consiglio. Io ho una e-bike THOK e mi hanno consigliato di cominciare con gli ZEE della Shimano ( x non svenarmi). X ora in attesa che ci liberino cerco da imparare dai tuoi video, purtroppo non sono bravo come voi.
03:10 scusa ma come si fa ad evitare di frenare da inizio a fine discesa?
Eh, ci vuole fegato, se parli di muri. Se invece intendi discesa da un colle, io freno ad intermittenza senza tirare troppo, in modo da non sbilanciarmi
Ciao Zarbonida, la tua domanda é più che lecita perché la nostra spiegazione e interpretabile. Per inizio e fine discesa intendiamo inizio e fine PERCORSO in discesa che normalmente ha anche dei pezzi in piano. Evitare di tirare le leve dei freni su pezzi in piano, oppure frenare un po' di più per rallentare molto e poi lasciare i freni per qualche secondo nelle parti con meno pendenza per non stressare al massimo ed in continuazione l' impianto frenante.
Musica troppo alta
Sono capitato qui per caso cercando video su mtb. Belle spiegazioni. Da totale neofita della mtb ma da ingegnere mi permetto di precisare un concetto a chi interessa capire grossolanamente un po' di fisica:
1. in frenata il corpo del ciclista non è svincolato completamente dal telaio ma è collegato soprattutto dalle braccia al manubrio. Stare in piedi non solo fa avanzare il corpo per l'inerzia - ma non avanza il corpo rispetto alla bici ma rispetto Ai PIEDI che sono sui pedali: cioè è il nostro torace che ha inerzia rispetto ai giunti delle gambe -ma sposta il baricentro più in avanti e produce una forza sul manubrio.
E' una forza cosiddetta apparente nel senso che la misura il sistema bicicletta come se fosse fermo e vedesse il corpo del ciclista prendere una accelerazione in avanti. Nella realtà l'osservatore a terra vede il corpo del ciclista che rimane alla velocità della bici ma la bici avere una decelrazione. Tutti i punti del corpo della bici subiscono lo stesso effetto, tranne quelli della ruota.
2. trattando la bici e il ciclista come fossero un corpo unico, quando si frena si genera un momento - forza per braccio - dato dalla accelerazione della bici in avanti rispetto alla ruota anteriore per il peso della bici per il braccio che , se la ruota non è bloccata, va dal perno della ruota anteriore al baricentro dell'insieme bici + corpo.
Se il baricentro è molto alto l'angolo che il braccio risultante forma è "più verticale", cioè basta una modesta decelerazione per determinare una forza che viene applicata al baricentro e lo fa ruotare in avanti rispetto all'asse della ruota riuscendo a vincere la gravità e quindi può farlo ribaltare - salto concetti di trigonometria intuitivi -
Se la ruota è inchiodata è anche peggio perché il braccio parte dal punto di appoggio della gomma, non dal centro della ruota, e va al baricentro e l'angolo che forma col terreno è più vicino ai 90° di quello del primo caso. Portando il corpo indietro il braccio è molto inclinato invece, cioè più lontano dalla verticale, e quindi il ribaltamento richiede una frenata MOLTO più brusca.
Spiegazione esauriente, però la prossima volta ti consiglio di non mettere la musica...copre troppo il parlato...ciao