Grazie per il video caro Prof. Le volevo chiedere, possibile fare un video esplicativo sul carattere "Cfr" usato nelle note a piè di pagina (oserei dire anche abusato parecchio e abbastanza male) ? In diversi gruppi su Facebook e su telegram molti studenti dicono la loro (e anch'io mi son fatto un'idea e so bene a cosa "potrebbe" esser riferito), ma sono dicerie da studenti appunto. Un tutorial, un parere dettagliato (con esempi diversi ecc..) da un Prof. come lei, sicuramente non guasterebbe a schiarire le idee a centinai di studenti. Tutto questo, con la speranza di non averla disturbato. Buon proseguimento Prof. Vinci 😉 Grazie
ciao Daniele chatgpt e bard non sono molto attendibili. una risposta di bard: "La velocità della luce nel vuoto è di 299.792.458 metri al secondo, che è circa 300.000 km/s. Un anno luce è uguale a 9,461 miliardi di chilometri. Pertanto, il tempo necessario a un fotone per percorrere un anno luce è di: Tempo = Distanza / Velocità Tempo = 9,461 miliardi di km / 300.000 km/s Tempo = 31,536 secondi Questo significa che, nella realtà, un fotone impiegherebbe solo 31,536 secondi per percorrere un anno luce." posso inserirla nella tesi?
Secondo me per alcuni tipi di tesi può essere una base di partenza, ma che andrebbe comunque rielaborato. Le prove che ho fatto io mi hanno restituito testi corretti ma molto superficiali.
Credo che come ogni altro strumento tecnologico, debba essere utilizzato in modo intelligente e consapevole. Basta poco per perdere la nostra capacità creativa e la nostra autonomia. Possiamo usarlo per trovare sinonimi, interpretare testi o dare spunti per la costruzione di un testo che deve essere nostro, perché altrimenti non ne siamo più realmente l'autore. Penso che nella vita tutto sia questione di equilibrio, bisogna essere sempre produttori creativi e non consumatori passivi agli strumenti tecnologici. È molto difficile raggiungere questa consapevolezza, perché penso che la maggior parte delle persone finisca per utilizzare questi strumenti senza senso critico.
Buongiorno professore, io sto utilizzando chatGPT e altre AI semplicemente per parafrase, stando molto attento al fatto che non vengano riportate informazioni aggiuntive non presenti nelle mie fonti. È lecito farlo?
Buongiorno a lei, Andrea. Le suggerisco di mantenere sempre il controllo sul testo generato e di considerarlo come una traccia da rendere personale. Non lasci all'AI l'ultima parola...
@@DanieleVinciMetodologia ma quindi se le informazioni da essa riportate sono comunque le stesse dei testi, ma semplicemente usando sinonimi, posso continuare ad usarlo? L'unica attenzione da porre è nel fatto che non vada al di fuori di ciò che sia il mio materiale, è corretto?
Il problema che pone è molto serio e riguarda l'autorialità del suo testo. Se la tesi ha il suo nome, lei deve esserne l'autore. Limiterei l'uso della parafrasi "intelligente" il più possibile anche perché nessuna AI potrà mai sostituire il suo stile.
ma questo vale anche se sono abbonato alla versione 4? che è decisamente più precisa ed accurata rispetto alla versione 3.5, è sicuramente meno rischioso no??
Devono essere inserite le fonti da cui chatgpt deve prendere le informazioni. Bisogna quindi scegliere l'argomento(io l'ho scelto per piacere), trovare il relatore, cercare tutte le fonti, andare nelle biblioteche e librerie e presi tutti i libri con l'ausilio di chatgp è sicuramente più facile. Non deve scrivere la tesi, deve semplicemente aiutare, magari con i sinonimi, io spesso ho cercato delle alternative a frasi che volevo coinvolgessero emotivamente il lettore, rassicurandomi quando non ricordavo delle parole che non utilizzo quotidianamente, ma erano necessarie.
Da quello che scrive sembra che chatgpt possa aiutare anche nella ricerca delle fonti. Bisogna però stare attenti che, a oggi, le indicazioni bibliografiche fornite sono spesso "allucinazioni", ovvero non esistono. Diverso è il discorso dell'aiuto alla stesura. Qui suggerisco di mantenere il controllo e di non farsi "prendere la mano" creando un testo anonimo che non ha più nulla di nostro.
No, quello non va fatto per una questione proprio personale, ma io con l'ausilio di chatgpt ho ricercato delle fonti, se erano inesistenti semplicemente non le ho considerate. Personalmente ho preferito il sostegno e il supporto, anche psicologico devo dire, delle bibliotecarie carinissime della mia città, ma l'intelligenza artificiale mi ha aiutato ad "accorciare i tempi". Da non sottovalutare poi le istruzioni che chatgpt può fornire per formattare la pagina word. Scusate sono con il telefono e non riesco a rileggere ciò che ho scritto, mi auguro sia corretto!
Sto scrivendo la tesi proprio ora. È una tesi compilativa, sto citando tutti gli articoli scientifici per ogni concetto espresso. Strutturo il tutto io e scrivo a parole mie, poi però chiedo a ChatGPT di corregge il testo. Me lo riformula in modo “pulito”: rielaborato con la giusta sintassi. Secondo me non è plagio perché ChatGPT mi fa solo da “correttore di forma” però i rilevatori di AI mi leggono il testo come “generato”…anche se non è vero. È plagio o posso stare tranquillo… 😅
Caro Mattia, consiglierei di stare attenti nell'uso dell'AI: più ci si affida all'AI e meno si sviluppano le nostre capacità. Mettere a posto la sintassi è parte del processo di scrittura. Più lo si pratica e più lo si sviluppa. Per quel che riguarda il "plagio", direi che, a seconda dei casi, potrebbe trattarsi piuttosto di "falsa attribuzione" (far credere che sia mio quel che ha elaborato, in modo nuovo, qualcun altro). Buon lavoro!
È il dubbio di tutti. Quando uso l'AI dov'è il confine tra me come autore del testo e "un altro" che fa il lavoro per me? È vero che la Tesi è stata scritta proprio da me (come indicato nel frontespizio)? L'AI si limita "solo" a riscrivere meglio le mie idee? Non è come se chiedessi a un amico di mettermi a posto quello che ho scritto? Come vede ho più domande che risposte 🤔
Caro Davide, può essere una possibilità. Dubito, però, che ci si fermerà ad una semplice correzione ortografica (anche Word sottolinea i possibili errori).
Beh io lo sto usando per sistemare la sintassi ponendo domande giuste non solo una prima domanda superficiale Il testo del risultato è coerente con la materia, usando Bing Ai di Microsoft , l intelligenza artificiale va a pescare sul web anche le fonti che ne pensa di ciò?
Caro Davide, in effetti, l'IA sembra in grado di limare il testo (ma non mi fiderei a occhi chiusi). Per quel che riguarda le fonti, l'IA non mi dice cosa usa (se non un generico rimando a informazioni sul Web).
Ma se io scrivo il testo di mio buttando giu delle idee e poi me le faccio sistemare da chatgpt crea problemi? perchè tipo i siti che rilevano la presenza di ai rilevano questa cosa ma il contenuto sono nozioni non prese da chatgpt semplicemente chatgpt le ha sistemate e scritte a modo suo può essere un problema? a me ha detto il relatore che potevo darlo a chatgpt per controllare errori e farmelo sistemare...
Utilizzo ChatGPT per aiutarmi nella parafrasi dei testi. A mio parere, è una versione evoluta di un dizionario dei sinonimi e dei contrari. Cito la fonte nella mia tesi, ma non il dizionario da cui ho ricavato il termine o la parafrasi della frase. .
I libri, gli articoli, e i saggi di tutti i professori sono praticamente 90% cipiati e pieni di citazioni, e mo' gli studenti nn possono utilizzare chatgpt per aiutarsi ?
Caro Antonio, essere copiato ed essere "pieno di citazioni" sono due cose diverse. Nel primo caso sto commettendo il reato di plagio, che è molto grave sia per per i professori sia per gli studenti. Se invece cito e indico la fonte, e lo faccio in modo intelligente, sto facendo una ricerca documentata. Nel tutorial non dico di non usare ChatGpt, ricordo piuttosto che per la ricerca accademica, in particolare la Tesi, è uno strumento che (per ora) ha importanti criticità. Sul plagio le segnalo un mio tutorial: ua-cam.com/video/ltud4Ghgins/v-deo.html
@@DanieleVinciMetodologia infatti la tesi dovrebbe essere proprio eliminata, mantenuta solo per chi vuole fare il dottoraro. È assurdo che dopo che ho fatto tutti gli esami, debba perdere tempo, e salute per scrivere una cosa su un argomento trito e.ritrito, e che nel migliore dei casi il prof usa come ferma-tavolo
@@antoniomelchionna966 Difficilmente ho concordato tanto con un commento. Media del 29.8 con esami della LM completati in 22 mesi (dodici anni fa), ma mai laureata perché non sono in grado di scrivere quell'elaborato di merda utile solo a chi è convinto che il proprio parere conti qualcosa (infatti pagano addirittura Amazon per farsela pubblicare, i convinti 🤦🏻). Se mi iscrivo a un corso di Laurea è per imparare, non per dire la mia e discutere le mie cento paginette scopiazzate a destra e a manca. Un giorno forse elimineranno 'sta boiata e io otterrò un titolo, ma riflettevo che l'unica garanzia di non aver usato chatgpt è proprio non scrivere alcuna tesi
Ma se l'intelligenza artificiale fosse utilizzata esclusivamente per una riformulazione? In modo tale da presentare un elaborato più scorrevole a livello di lettura.
L'idea è interessante. Occorre fare dei test. Starei comunque attento, perché "riformulare" può significare facilmente "dire cose diverse". Senza contare che ognuno ha un proprio stile che, in questo modo, potrebbe andare perso.
buongiorno, sono una studentessa di 52 anni dislessica e , un po' per la dislessia ma anche per una mente che è stata poco allenata a formulare concetti, mi trovo in grandissima difficoltà nell'iniziare la tesi magistrale. quellq della triennale l'ho fatta completamente da sola e rileggendola ora mi sembra fatta veramente male, soprattutto nel linguaggio. Nella magistrale vorrei fare meglio e pensavo di farmi aiutare dall'IA per buttare giù i punti chiave, per comprendere meglio il percorso da seguire; una volta focalizzati i punti ricercare i testi e scrivere una bozza e alla fine farmi aiutare dai tutor del servizio tesi della mia università per sistemarla o per riformulare concetti scritti male. Cosa ne pensa? Per chi come me è dislessico o ha difficoltà nel comprendere ciò che legge, scrivere una tesi mette davvero timore
Più che altro professore Chatgpt non fa affermazioni specifiche, come nel caso degli autori. Pone solo delle risposte grossolane e orientative, ma che aiutano comunque a comprendere meglio. Nel mio caso, l'idea partiva da me, ma mi sono fatto aiutare con alcune frasi di chiusura (non citazioni), correzione della sintassi ecc..
Grazie per il video caro Prof.
Le volevo chiedere, possibile fare un video esplicativo sul carattere "Cfr" usato nelle note a piè di pagina (oserei dire anche abusato parecchio e abbastanza male) ?
In diversi gruppi su Facebook e su telegram molti studenti dicono la loro (e anch'io mi son fatto un'idea e so bene a cosa "potrebbe" esser riferito), ma sono dicerie da studenti appunto.
Un tutorial, un parere dettagliato (con esempi diversi ecc..) da un Prof. come lei, sicuramente non guasterebbe a schiarire le idee a centinai di studenti.
Tutto questo, con la speranza di non averla disturbato.
Buon proseguimento Prof. Vinci 😉
Grazie
Caro Bruno, preparerò un breve video per chiarire bene l'uso del cfr.
@@DanieleVinciMetodologia Grazie Mille Prof. Vinci 🙂Gentile come sempre.
Ottimo video
Grazie Giacomo
ciao Daniele chatgpt e bard non sono molto attendibili. una risposta di bard: "La velocità della luce nel vuoto è di 299.792.458 metri al secondo, che è circa 300.000 km/s. Un anno luce è uguale a 9,461 miliardi di chilometri. Pertanto, il tempo necessario a un fotone per percorrere un anno luce è di:
Tempo = Distanza / Velocità
Tempo = 9,461 miliardi di km / 300.000 km/s
Tempo = 31,536 secondi
Questo significa che, nella realtà, un fotone impiegherebbe solo 31,536 secondi per percorrere un anno luce." posso inserirla nella tesi?
Caro Mauro, il problema dell'IA è che a volte è veritiera, altre volte è verosimile, altre volte è soggetta a evidenti "allucinazioni".
Secondo me per alcuni tipi di tesi può essere una base di partenza, ma che andrebbe comunque rielaborato. Le prove che ho fatto io mi hanno restituito testi corretti ma molto superficiali.
Cara Chiara, condivido la sua impressione.
Credo che come ogni altro strumento tecnologico, debba essere utilizzato in modo intelligente e consapevole. Basta poco per perdere la nostra capacità creativa e la nostra autonomia. Possiamo usarlo per trovare sinonimi, interpretare testi o dare spunti per la costruzione di un testo che deve essere nostro, perché altrimenti non ne siamo più realmente l'autore. Penso che nella vita tutto sia questione di equilibrio, bisogna essere sempre produttori creativi e non consumatori passivi agli strumenti tecnologici. È molto difficile raggiungere questa consapevolezza, perché penso che la maggior parte delle persone finisca per utilizzare questi strumenti senza senso critico.
Cara Maria Paula, riassumerei dicendo che bisognerebbe usare l'intelligenza artificiale in modo umano e intelligente.
Buongiorno professore, io sto utilizzando chatGPT e altre AI semplicemente per parafrase, stando molto attento al fatto che non vengano riportate informazioni aggiuntive non presenti nelle mie fonti. È lecito farlo?
Buongiorno a lei, Andrea. Le suggerisco di mantenere sempre il controllo sul testo generato e di considerarlo come una traccia da rendere personale. Non lasci all'AI l'ultima parola...
@@DanieleVinciMetodologia ma quindi se le informazioni da essa riportate sono comunque le stesse dei testi, ma semplicemente usando sinonimi, posso continuare ad usarlo? L'unica attenzione da porre è nel fatto che non vada al di fuori di ciò che sia il mio materiale, è corretto?
Il problema che pone è molto serio e riguarda l'autorialità del suo testo. Se la tesi ha il suo nome, lei deve esserne l'autore. Limiterei l'uso della parafrasi "intelligente" il più possibile anche perché nessuna AI potrà mai sostituire il suo stile.
ma questo vale anche se sono abbonato alla versione 4? che è decisamente più precisa ed accurata rispetto alla versione 3.5, è sicuramente meno rischioso no??
Sarei sempre molto prudente anche nell'uso della versione più recente.
Devono essere inserite le fonti da cui chatgpt deve prendere le informazioni. Bisogna quindi scegliere l'argomento(io l'ho scelto per piacere), trovare il relatore, cercare tutte le fonti, andare nelle biblioteche e librerie e presi tutti i libri con l'ausilio di chatgp è sicuramente più facile. Non deve scrivere la tesi, deve semplicemente aiutare, magari con i sinonimi, io spesso ho cercato delle alternative a frasi che volevo coinvolgessero emotivamente il lettore, rassicurandomi quando non ricordavo delle parole che non utilizzo quotidianamente, ma erano necessarie.
Da quello che scrive sembra che chatgpt possa aiutare anche nella ricerca delle fonti. Bisogna però stare attenti che, a oggi, le indicazioni bibliografiche fornite sono spesso "allucinazioni", ovvero non esistono. Diverso è il discorso dell'aiuto alla stesura. Qui suggerisco di mantenere il controllo e di non farsi "prendere la mano" creando un testo anonimo che non ha più nulla di nostro.
No, quello non va fatto per una questione proprio personale, ma io con l'ausilio di chatgpt ho ricercato delle fonti, se erano inesistenti semplicemente non le ho considerate. Personalmente ho preferito il sostegno e il supporto, anche psicologico devo dire, delle bibliotecarie carinissime della mia città, ma l'intelligenza artificiale mi ha aiutato ad "accorciare i tempi". Da non sottovalutare poi le istruzioni che chatgpt può fornire per formattare la pagina word. Scusate sono con il telefono e non riesco a rileggere ciò che ho scritto, mi auguro sia corretto!
L'aiuto delle bibliotecarie, psicologico e metodologico, mi sembra un'ottima idea 🙂
Sto scrivendo la tesi proprio ora. È una tesi compilativa, sto citando tutti gli articoli scientifici per ogni concetto espresso. Strutturo il tutto io e scrivo a parole mie, poi però chiedo a ChatGPT di corregge il testo. Me lo riformula in modo “pulito”: rielaborato con la giusta sintassi. Secondo me non è plagio perché ChatGPT mi fa solo da “correttore di forma” però i rilevatori di AI mi leggono il testo come “generato”…anche se non è vero. È plagio o posso stare tranquillo… 😅
Caro Mattia, consiglierei di stare attenti nell'uso dell'AI: più ci si affida all'AI e meno si sviluppano le nostre capacità. Mettere a posto la sintassi è parte del processo di scrittura. Più lo si pratica e più lo si sviluppa. Per quel che riguarda il "plagio", direi che, a seconda dei casi, potrebbe trattarsi piuttosto di "falsa attribuzione" (far credere che sia mio quel che ha elaborato, in modo nuovo, qualcun altro). Buon lavoro!
Mattia ho il tuo stesso problema e onestamente ho un dubbio, te sei riuscito a capire?
@@virginiakhalil6550 stesso dubbio
È il dubbio di tutti. Quando uso l'AI dov'è il confine tra me come autore del testo e "un altro" che fa il lavoro per me? È vero che la Tesi è stata scritta proprio da me (come indicato nel frontespizio)? L'AI si limita "solo" a riscrivere meglio le mie idee? Non è come se chiedessi a un amico di mettermi a posto quello che ho scritto? Come vede ho più domande che risposte 🤔
Mi scusi, e se lo strumento venisse utilizzato come correttore di bozze per sintassi e grammatica?
Caro Davide, può essere una possibilità. Dubito, però, che ci si fermerà ad una semplice correzione ortografica (anche Word sottolinea i possibili errori).
Beh io lo sto usando per sistemare la sintassi ponendo domande giuste non solo una prima domanda superficiale
Il testo del risultato è coerente con la materia, usando Bing Ai di Microsoft , l intelligenza artificiale va a pescare sul web anche le fonti che ne pensa di ciò?
Caro Davide, in effetti, l'IA sembra in grado di limare il testo (ma non mi fiderei a occhi chiusi). Per quel che riguarda le fonti, l'IA non mi dice cosa usa (se non un generico rimando a informazioni sul Web).
Ma se io scrivo il testo di mio buttando giu delle idee e poi me le faccio sistemare da chatgpt crea problemi? perchè tipo i siti che rilevano la presenza di ai rilevano questa cosa ma il contenuto sono nozioni non prese da chatgpt semplicemente chatgpt le ha sistemate e scritte a modo suo può essere un problema? a me ha detto il relatore che potevo darlo a chatgpt per controllare errori e farmelo sistemare...
Segua i consigli del suo relatore, stando però attento a ciò che viene aggiunto da ChatGpt.
Utilizzo ChatGPT per aiutarmi nella parafrasi dei testi. A mio parere, è una versione evoluta di un dizionario dei sinonimi e dei contrari. Cito la fonte nella mia tesi, ma non il dizionario da cui ho ricavato il termine o la parafrasi della frase.
.
Bisogna stare attenti a non farsi prendere la mano perché basta poco e l'autore non sono più io...
I libri, gli articoli, e i saggi di tutti i professori sono praticamente 90% cipiati e pieni di citazioni, e mo' gli studenti nn possono utilizzare chatgpt per aiutarsi ?
Caro Antonio, essere copiato ed essere "pieno di citazioni" sono due cose diverse. Nel primo caso sto commettendo il reato di plagio, che è molto grave sia per per i professori sia per gli studenti. Se invece cito e indico la fonte, e lo faccio in modo intelligente, sto facendo una ricerca documentata. Nel tutorial non dico di non usare ChatGpt, ricordo piuttosto che per la ricerca accademica, in particolare la Tesi, è uno strumento che (per ora) ha importanti criticità. Sul plagio le segnalo un mio tutorial: ua-cam.com/video/ltud4Ghgins/v-deo.html
@@DanieleVinciMetodologia infatti la tesi dovrebbe essere proprio eliminata, mantenuta solo per chi vuole fare il dottoraro. È assurdo che dopo che ho fatto tutti gli esami, debba perdere tempo, e salute per scrivere una cosa su un argomento trito e.ritrito, e che nel migliore dei casi il prof usa come ferma-tavolo
Coraggio, Antonio! Non perda la salute e magari, dando uno sguardo a qualche tutorial di questo canale, perderà meno tempo 😉
@@antoniomelchionna966 Difficilmente ho concordato tanto con un commento. Media del 29.8 con esami della LM completati in 22 mesi (dodici anni fa), ma mai laureata perché non sono in grado di scrivere quell'elaborato di merda utile solo a chi è convinto che il proprio parere conti qualcosa (infatti pagano addirittura Amazon per farsela pubblicare, i convinti 🤦🏻). Se mi iscrivo a un corso di Laurea è per imparare, non per dire la mia e discutere le mie cento paginette scopiazzate a destra e a manca. Un giorno forse elimineranno 'sta boiata e io otterrò un titolo, ma riflettevo che l'unica garanzia di non aver usato chatgpt è proprio non scrivere alcuna tesi
@kastelorizo7910 Forse, chissà, se avesse preparato la tesi oggi, questi tutorial le avrebbero dato una mano per semplificare le cose.
Ma se l'intelligenza artificiale fosse utilizzata esclusivamente per una riformulazione? In modo tale da presentare un elaborato più scorrevole a livello di lettura.
L'idea è interessante. Occorre fare dei test. Starei comunque attento, perché "riformulare" può significare facilmente "dire cose diverse". Senza contare che ognuno ha un proprio stile che, in questo modo, potrebbe andare perso.
buongiorno, sono una studentessa di 52 anni dislessica e , un po' per la dislessia ma anche per una mente che è stata poco allenata a formulare concetti, mi trovo in grandissima difficoltà nell'iniziare la tesi magistrale. quellq della triennale l'ho fatta completamente da sola e rileggendola ora mi sembra fatta veramente male, soprattutto nel linguaggio. Nella magistrale vorrei fare meglio e pensavo di farmi aiutare dall'IA per buttare giù i punti chiave, per comprendere meglio il percorso da seguire; una volta focalizzati i punti ricercare i testi e scrivere una bozza e alla fine farmi aiutare dai tutor del servizio tesi della mia università per sistemarla o per riformulare concetti scritti male. Cosa ne pensa? Per chi come me è dislessico o ha difficoltà nel comprendere ciò che legge, scrivere una tesi mette davvero timore
Cara Paola, sarei sempre prudente nell'uso dell'IA. Occorre evitare il rischio che, alla fine, il testo non sia più scritto da me...
Più che altro professore Chatgpt non fa affermazioni specifiche, come nel caso degli autori. Pone solo delle risposte grossolane e orientative, ma che aiutano comunque a comprendere meglio. Nel mio caso, l'idea partiva da me, ma mi sono fatto aiutare con alcune frasi di chiusura (non citazioni), correzione della sintassi ecc..
Condivido i due aggettivi: grossolane e orientative (ma orientative verso dove?) 🙂