Fernanda Pivano e l'idea del Mare.

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  • Опубліковано 16 вер 2024
  • " L'idea del Mare" un opera di Marco Nereo Rotelli.
    Un intensa intervista a Fernanda Pivano ed interventi di scrittura .

КОМЕНТАРІ • 16

  • @alexio222
    @alexio222 15 років тому

    Addio grande Nanda. Grazie per tutto quello che ci hai regalato.

  • @kwijyboo
    @kwijyboo 15 років тому

    (parte 2)
    Solo con te,
    il reale è razionale
    solo con te,
    non ci vuole un genio per capirlo.
    anche uno come me,
    che bello ha creduto sempre e solo
    un bel corpo scolpito,
    puo' nei tuo occhi ritrovare
    l'amore per la bellezza
    di un pensiero infinito.

  • @WalterPietro
    @WalterPietro 15 років тому

    ... cammineremo ancora con Te, sui sentieri di mare e traguarderemo insieme i cespugli per vederne le scaglie.
    Ciao Fernanda.
    Walter

  • @kwijyboo
    @kwijyboo 15 років тому

    sei capace di illuminarti
    e di illuminare con un sorriso
    gli occhi stretti e le gote piene
    fanno dimenticare ogni parola
    non si può seguire il discorso
    se dal tuo viso esplode la luce dell'amore
    poi alzi gli occhi e cerchi una parola
    li richiudi e la pronunci dolcemente:
    mare, mare, mare
    ci si perde in questo oceano di bellezza
    se fossi lì, ti vorrei abbracciare
    questa è la vera bellezza:
    la bellezza del Vero
    non conosce alcuna estetica
    è pura simbiosi, fra il pensiero
    e ciò che è reale

  • @EVS_
    @EVS_ 12 років тому

    Lei è una luce che mi rimarrà per sempre.

  • @reference78
    @reference78 13 років тому

    I love you

  • @anninaa
    @anninaa 15 років тому

    ...con la speranza che ne nascano tante come lei!

  • @stellaconverse
    @stellaconverse 15 років тому

    "Il genio è una bestia strana, sai? Mica ce l'hanno tutti il genio!".
    non è stata... è STRAORDINARIA!

  • @Xchhjjgfhnjrsxbjjkmkjj
    @Xchhjjgfhnjrsxbjjkmkjj 4 роки тому

    😎👍👍

  • @oettam85
    @oettam85 15 років тому

    Quando muore una persona con la luce ci si sente tutti un po' più bui.

  • @armandovalcavi4281
    @armandovalcavi4281 5 років тому

    NOIATRI ZENEIXI GHEMMO QUARCOSA IN CIU'................................
    NOI GENOVESI ABBIAMO QUALCOSA IN PIU'
    AVE FERNANDA E AVE FABRIZIO!!!!!!!!!!!!!!!

  • @nicme2784
    @nicme2784 7 років тому +1

    Premetto che la Pivano è stata straordinaria per aver contribuito alla diffusione della letteratura americana nelle librerie italiane, primo fra tutti con la sua carriera da traduttrice. Ma per il resto nutro dei dubbi. La Pivano ha sempre guardato gli scrittori, anzi li ha osservati da vicino (si vedano le sue amicizie con i ragazzacci della Beat Generation e con mostri sacri come Hemingway). E' stata più una promoter, una testimone di questi geni che le passavano accanto. Ma lei stessa non è mai stata una scrittrice, quindi il suo contributo a livello di lettere è abbastanza scarno, malgrado le sue traduzioni. Inoltre mi spiace dirlo ma le sue considerazioni su Pavese e Hemingway (c'è anche un altro video, sempre una sua testimonianza) sono più sulla persona, non sull'artista-scrittore. Ad esempio, Pavese secondo lei ha fondato l'Italia letteraria: l'Italia letteraria c'era da parecchio tempo, con nomi quali Borgese, De Sanctis e tanti altri, per non parlare degli scrittori dell'epoca (Pirandello, Svevo, Tozzi ecc.). Semmai Pavese ha solo reso più accessibile al pubblico il gusto americano per mezzo delle sue traduzioni (Melville, Lewis, Steinbeck), un gusto che davanti al fascismo sapeva di libertà e antifascismo, ma che purtroppo è perdurato anche nella Repubblica, già libera e antifascista, non aiutando di certo l'identità nazionale (molti scrittori, mentre si propagandava la cultura americana, cercavano invece di definire i caratteri nazionali, giocando all'interno, non esaltando l'esterno). Pavese è un grande scrittore, non nego di certo questo; forse non di successo (non sono digeribili le sue opere, come non lo sono quelle di Tozzi, certo, ma davanti ad un pubblico come il nostro più interessato al comico che al tragico è difficile sperare nel successo con opere del genere) ma di sicuro le sue opere sono più profonde di molta letteratura a lui coeva. Pavese però si è diretto in direzioni alquanto strane, più di suo gusto che per editoria (antropologia, etnologia, tutte materie proprie della sua poetica), e si è visto come poco hanno durato. Era un po' un disperso alla fine, come anche nella vita privata (c'aveva provato anche con lei, che era una sua allieva; era inevitabile un suo rifiuto...), e infatti il suo peso letterario oggi è percepito solo da pochi. Su Hemingway a sua volta lei parla di uno stile che in Italia non c'era mai stato: è un'affermazione un po' generica, perché quello stile proto-minimalista, reso speciale grazie all'originale uso dell'understatement, non era così diverso da quello di tanti scrittori veristi o popolari (tralasciando il linguaggio in sé, ma anche Queneau sintatticamente ricalca l'estrema semplicità di Hemingway, anche se con l'uso della neolingua francese). Poi la figura stessa di Hemingway è contraddittoria: lei ne parla bene, ma molto sono stati i suoi detrattori, anche nella vita privata (le innumerevoli amanti, i guai legali per via delle sue manie psichiche, i rapporti con le autorità segrete quali CIA e FBI, le sue idee reazionarie e idealistiche sulla corrida, tauromachia molto edulcorata nella mente dell'autore, e non pura violenza animale come oggi è accreditata). Lei stessa sulle cause del suo suicidio fa un sunto gentile verso Hemingway, ma abbastanza diverso da quello ufficiale, arrivando a criticare le cure a cui era sottoposto (le TEC erano all'epoca molto violente, anche nel dosaggio, ma purtroppo necessarie laddove non erano ancora stati sintetizzati gli antipsicotici) e gli effetti su di lui (danni alla memoria li ha avuti, su questo non c'è molto da discutere, ma è vero anche che il suo modus vivendi dapprima della cura era diventato per Hemingway e i suoi cari ormai insopportabile). La Pivano è un'innamorata della Letteratura, e già questo me la rende più che simpatica, ma come tutti le sue affermazioni oramai vanno prese cum grano salis, essendo frutto di un'esperienza non analitica, ma passionale. E con le passioni non si fa Letteratura; la si trasmette e la si sostiene, ma non la si costruisce. Per la costruzione bisogna essere un poco scientifici, logici e pragmatici, e questo comporta ad autocritiche e ridimensionamenti. Lei tutto ciò non mi sembra l'abbia fatto. Ha promosso, ma mai criticato. Ed è un peccato, perché sarebbe interessante vedere come questo gusto americano ha influenzato la vita letteraria italiana, e se questi effetti siano positivi o negativi. Ci penseranno altri. Ora lei può riposare.

    • @paolomanzana6671
      @paolomanzana6671 7 років тому

      Niccolò Mencucci ma sei fuori?? ma hai letto gli scritti della Pivano???

    • @paolomanzana6671
      @paolomanzana6671 7 років тому

      Niccolò Mencucci non credo che tu conosca la letteratura e neppure la profondità e cultura della Pivano. leggi studia e non scrivere su youtube

  • @Giona3
    @Giona3 15 років тому

    Poca cultura?Gia è tanto se si puo chiamare cultura altro che!!!