Anna Bonaiuto - da Platone, "Protagora"

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  • Опубліковано 30 бер 2020
  • da Platone, Protagora, 320c-322d
    Interpretazione di Anna Bonaiuto
    Traduzione di Federico Condello
    "Come risvegliati all'improvviso in un mondo sconosciuto, ci sentiamo smarriti e impotenti, con un grande bisogno di capire cosa sta accadendo attorno a noi e dentro di noi. A fronte delle nostre parole, che rischiano di suonare inadeguate, abbiamo pensato di ricorrere ancora una volta alle parole di coloro - i classici - che hanno scritto per noi e di noi. Anche se loro risposte ci appaiono superate, le loro domande rimangono intatte, attuali, urgenti: silenzio e ascolto, cura e amicizia, lontananza e prossimità, vita e limite, cadute e speranza.
    Come un filosofo dell’antichità, siamo convinti che la parola, anche quella umana, «compie azioni divine: essa può spegnere la paura, eliminare la sofferenza, alimentare la gioia, accrescere la compassione».
    Ed ecco allora le voci di Omero e Virgilio, Eschilo e Platone, Sofocle e Aristotele, Seneca e Agostino, Lucrezio e Marco Aurelio: maestri di pensiero lungo, interpretati da protagonisti del teatro e del cinema. Sono artisti che, ormai da quasi un ventennio, con fedeltà e generosità accompagnano e nobilitano le iniziative del Centro Studi «La permanenza del classico» durante i giovedì di maggio nell'Aula Magna di Santa Lucia."
    Ivano Dionigi
    Direttore del Centro Studi «La permanenza del classico»
    dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
    www.permanenza....

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