Il sionismo è il vero nemico degli ebrei?

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  • Опубліковано 6 лют 2025
  • Provo a sintetizzare, con le parole di Alan, il motivo per cui Israele non può pretendere di fare con la belligeranza ciò che, oggi, sta facendo.
    La pretesa sionista in Palestina, richiesta fatta molto prima dell'arrivo di Hitler sulla scena mondiale e dell'Olocausto nazista, si basava sul "legame storico" degli ebrei in quella terra. La prima presentazione ufficiale della richiesta fu fatta in un memorandum dell'Organizzazione Sionista Mondiale, alla Conferenza di Pace di Parigi, alla fine della Prima Guerra Mondiale. Esortava le potenze alleate vincitrici “a riconoscere il titolo storico del popolo ebraico in Palestina e il diritto degli ebrei di ricostituire in quei territori la loro casa nazionale.” Qual era, in realtà, il "legame storico" che, secondo il sionismo, dava agli ebrei di tutto il mondo il "titolo storico" per pretendere la Palestina? E possibile rispondere a questa domanda con una sola frase: la prima occupazione ebraica della Palestina fu solo un episodio, un periodo relativamente breve, durante la lunga storia di un paese arabo che fu costantemente occupato da potenze straniere, e di cui gli antichi ebrei furono solo una delle tante.
    Nel mondo occidentale, il conflitto arabo-israeliano è percepito come una lotta tra due popoli con una uguale pretesa alla stessa terra. Come vedremo ora, l'idea che vi siano due domande uguali per la stessa terra non è una questione seria.
    I primi abitanti della Palestina furono i Cananei. Diedero al paese il proprio nome, “la terra di Canaan”, come è scritto nella Bibbia. I Cananei erano gli abitanti del paese nel 3000 A.C., circa 1800 anni antecedenti la prima occupazione ebraica. I Cananei avevano una civiltà avanzata per il loro tempo e vivevano in città. Avevano fondato Gerusalemme che sarebbe diventata la capitale della Palestina. Anche se appartenevano a una razza con una comune civiltà e la stessa lingua, quella araba, i Cananei non possedevano una struttura politica unitaria. Canaan fu divisa in città-stato governate da principi o da re.
    Circa nel 1730 A.C., le tribù ebraiche dalla Caldea (il moderno Iraq meridionale) migrarono a Canaan, ma non si stabilirono lì. Attraversarono Canaan e finirono in Egitto, dove vissero sotto il dominio dei faraoni per diversi secoli.
    Nel 1200 A.C., vi furono due penetrazioni nella terra di Canaan, una fatta dagli ebrei, l'altra dai Filistei. La penetrazione ebraica si svolse in circa 200 anni e non determinò lo spostamento degli abitanti originari. Gli ebrei (i futuri israeliti) si stabilirono nelle regioni prevalentemente deserte. Durante questo lungo periodo di assestamento, essi non ebbero un regno o un governo centrale. Vivevano suddivisi in dodici tribù ed erano governati da giudici.
    Inizialmente, i Filistei occuparono la costa meridionale di Canaan e la pianura marittima in un punto a nord di Japho (Jaffa). Erano conosciuti come "Gente di Mare". Si ritiene che provenissero dall'Illiria, dopo aver attraversato Creta nel loro cammino verso Canaan. (L'Illyria era la parte nord-occidentale della penisola balcanica che, da circa il 10° secolo A.C., fu abitata da un popolo indo-europeo). I Filistei diedero alla terra di Canaan il suo nuovo nome, Philistia, da cui è derivata la parola Palestina. L’ambizione dei Filistei era di conquistare tutta la Palestina e, per questo motivo, erano costantemente in guerra con gli ebrei.
    Intorno al 1020 A.C., gli ebrei si resero conto che, se avessero continuato a operare su base tribale, non sarebbero stati in grado di resistere agli aggressivi attacchi dei Filistei. Per non essere sconfitti gli ebrei avrebbero dovuto organizzarsi. Con questo convincimento si arrivò alla nomina di Saul come primo re d'Israele. In realtà Saul fu un re più nel titolo che nella sostanza. La sua capitale, a Globeah, era una semplice e rustica fortezza. (Non esisteva un "regno" degno di un re). La responsabilità principale di Saul fu quella di coordinare le azioni militari delle tribù d'Israele.
    Saul fu un eroe tragico. Era mentalmente instabile se non addirittura pazzo. A un certo punto dichiarò apertamente la sua intenzione di uccidere Davide, il giovane suonatore d'arpa che avrebbe preso il suo posto e stabilito il primo vero regno ebraico in Palestina. Sotto la sua guida, gli Israeliti non furono mai abbastanza forti da infliggere un colpo definitivo ai Filistei, ma impedirono loro di dominare tutta la Palestina.
    Davide divenne re nel 1000 A.C. circa, quando Saul fu ucciso in battaglia contro i Filistei sul monte Gilboa. Davide fece molto più che coordinare le azioni militari delle tribù d'Israele: le unì sotto il suo dominio. Hebron fu la sua prima capitale, a sud di Gerusalemme. Nel 1006 A.C., probabilmente, tolse Gerusalemme ai Gebusei, un sottogruppo dei Cananei. Da li, Davide governò fino alla sua morte, avvenuta nel 972 A.C. Suo figlio, Salomone, regnò per quarant' anni e costruì il tempio ebraico.
    Dopo la morte di Salomone, nel 932 A.C., le tribù …
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КОМЕНТАРІ • 8

  • @DavideUggeriVonStier-f4v
    @DavideUggeriVonStier-f4v 12 днів тому

    Un po' di storia a questi indottrinati fanatici non può fare che bene. Bel lavoro

  • @arkangelty9752
    @arkangelty9752 12 днів тому

    E quindi? Con questo che vorresti dimostrare?
    Israele è importante per il popolo ebraico non solo per la sua storia legata alla terra, ma anche per il significato spirituale e profetico che essa rappresenta. L'Esilio, che ha durato millenni, non ha mai cancellato il legame profondo che gli ebrei hanno con la terra di Israele. La Torah stessa ci parla di questa terra come di un dono divino, una promessa che Dio ha fatto agli antenati del popolo ebraico, Abrahamo, Isacco e Giacobbe. Anche durante l'esilio, il popolo ebraico ha sempre mantenuto la sua identità culturale e religiosa in relazione alla terra di Israele, pregando per il suo ritorno e conservando una speranza di redenzione.
    L'importanza di Israele oggi risiede anche nel suo ruolo simbolico: è il centro spirituale del popolo ebraico, il luogo dove la presenza di Dio è percepita in modo particolare, come descritto nei nostri testi sacri. La terra di Israele è il luogo dove il popolo ebraico, attraverso la storia, ha vissuto le proprie vicissitudini, ma anche dove è sempre rimasta viva la speranza di un ritorno, che si è realizzato nel XX secolo con la creazione dello Stato di Israele. Non si tratta solo di una questione geografica, ma di un segno di speranza e di fede in un futuro in cui il popolo ebraico, indipendentemente dalle difficoltà storiche, è tornato a essere padrone della sua terra.

    • @DavideUggeriVonStier-f4v
      @DavideUggeriVonStier-f4v 12 днів тому +1

      ti hanno avvisato che l'hasbara non funziona più? Mischiare mito religioso e storia, se non fosse che ci sono morti ammazzati tutti i giorni, sarebbe quantomeno risibile. Malauguratamente questo tentativo di nascondere dietro ad una guerra di religione, un obiettivo territoriale vi si è rivoltato contro. Aggiungo che i veri semiti non sono sicuramente terze e quarte generazione persone importate dall'europa. La vostra storiella raccontala quanto vuoi, il mondo ha visto il vero progetto in Israele.

    • @arkangelty9752
      @arkangelty9752 12 днів тому

      @ Bro letteralmente hai citato il mito dell’esodo come se fosse una fonte storica🤣🤣🤣 Ma poi lo sai vero che il 70% della popolazione israeliana non ha un background europeo? La maggior parte delle comunità ebraiche ha origini comuni nel Levante, l'area che include l'odierna Israele, Giordania, Libano e Siria. Questo è evidente nella somiglianza genetica con altre popolazioni mediorientali, come i drusi e i palestinesi.studi GENETICI sul cromosoma Y hanno mostrato che molte comunità ebraiche condividono marcatori genetici con altre popolazioni del Levante, confermando origini patrilineari comuni.
      Un esempio è l'aplogruppo J1, associato alla regione mediorientale. Questi studi confermano la narrazione storica della Bibbia e di altre fonti storiche sulla dispersione e sull'origine comune degli ebrei. Inoltre, mostrano come le comunità ebraiche abbiano mantenuto una forte coesione culturale e religiosa nonostante matrimoni misti e interazioni con altre popolazioni. Frate mi piace debunkare le persone, saluta tik tok che ti dedico un post👋🏻

    • @raulcesari4115
      @raulcesari4115 12 днів тому

      @@DavideUggeriVonStier-f4v Gli ebrei sono un popolo religioso e i testi sacri sono TUTTO, quindi non hanno storia.

    • @andrym90
      @andrym90  12 днів тому

      Gli anti-sionisti, tra gli ebrei religiosi, non vogliono cacciare o trucidare i palestinesi. I sionisti, al contrario, lo stanno facendo.

    • @arkangelty9752
      @arkangelty9752 12 днів тому

      @@andrym90esistono solo due gruppi ebraici antisionisti, tra quelli i Naturei Karta, non ammessi in nessun’altra sinagoga del mondo che non sia la loro. Perfino gli ebrei antisionisti chiamano la terra Israele.