Gustave Courbet, Jean-François Millet, Honoré Daumier, protagonisti del Realismo Francese e “presa d

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  • Опубліковано 6 жов 2024
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    In Europa il secondo Ottocento si apre con grandi trasformazioni e novità che alimentano il campo sociale, filosofico e artistico. Nella sfera dell’arte prende avvio il Realismo, un nuovo sistema d’indagine della realtà, con criteri di totale oggettività. Questo si configura come l’esigenza di rappresentare il proprio tempo. L’arte, libera dal dominio dell’idea e dagli eccessi della fantasia, diviene dunque imitazione del vero. Si sviluppa, quindi, un interesse per la contemporaneità, che porta gli artisti a cambiare il soggetto delle loro opere. Paesaggi, scene di vita domestiche, immagini di città o ritratti, sono quindi rappresentati con una sincera intenzione di cogliere la verità delle cose, senza i limiti imposti dalla tradizione o da visioni idealizzate. La Natura viene indagata con uno spirito scientifico e gli artisti, di conseguenza, diventano “presa diretta” del proprio tempo. Nel Realismo è dunque il presente, con la sua estrema durezza, a fornire nuovi soggetti per pittura e scultura.
    Soprattutto i protagonisti del Realismo Francese, Courbet, Daumier e Millet, rivelano la drammaticità della condizione dei lavoratori, operai e contadini. Questa concezione è evidente soprattutto nelle opere “L’Angelus” di Millet, “Il vagone di terza classe” di Daumier e nel dipinto “Gli spaccapietre” di Courbet.

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