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  • Опубліковано 8 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 35

  • @PA0L0REFUT0
    @PA0L0REFUT0 2 місяці тому +12

    Ringrazio moltissimo, l'argomento è meritevole di essere iper approfondito secondo me.

  • @JacopoBonzanini
    @JacopoBonzanini 2 місяці тому +11

    Video interessantissimo. Sul fatto che ci sia una macro produzione di articoli scientifici è oggettivo e lo vedo anch'io, nonostante la mia ancor scarsa esperienza nell'ambiente, nel mondo della nutrizione da cui provengo. Se lei giustamente si lamenta di ciò che viene prodotto nelle scienze sociali, la inviterei a vedere cosa accade in nutrizione. Opinionismo talmente elevato da rendere ogni discreto studioso e ricercatore moderatissimo nelle sue esternazioni (sull'alcohol che lei cita all'inizio del video, un buon esperto direbbe: "le linee guida (AIRC et similia) hanno per ora mostrato i seguenti risultati: non c'è una dose sicura di alcohol per i giovani, mentre sembra possa essere di qualche beneficio in certe dosi per adulti over 40". Una frase - semplificata, me ne rendo conto, dato che non ci sono dati e numeri, ma era per farmi capire - di questo tipo verrebbe percepita come noiosa o pericolosa o inutile, perché molti vogliono la frase "si deve fare x attraverso y ed ecco che sarai z". Purtroppo sì, questi sono gli effetti di ciò che lei chiama "democrazia compiuta".
    Scusi il corposo preambolo e arrivo al punto: il problema non è forse il meccanismo d'entrata e non la concorrenza? Ritengo sia il modo con cui si entra nel dibattito scientifico a determinare quel tipo di concorrenza spesso su temi insignificanti, creando più caos che chiarezza. Se in qualche modo (come non ne ho idea in questo momento) disincentivare un certo modo di fare ricerca, forse la concorrenza sarebbe più sana e porterebbe a risultati migliori e più fruibili dagli stessi professionisti del settore. La scienza odierna è un perfetto esempio di come l'aumento della quantità porti spesso ad una diminuzione della qualità. Grazie ancora prof.
    P.S. Ho capito un punto fondamentale del suo pensiero proprio riflettendo su questo video: il suo "scagliarsi" contro le materie umanistiche ha come sostrato concettuale il timore (fondato) che le materie scientifiche vengano invase dal "metodo umanistico", detto in altri termini dall'opinionismo. Spero di non averle messo in bocca concetti che non le appartengono.

    • @Johnny_Savage
      @Johnny_Savage Місяць тому +2

      @@albertopascali-q5q l'Economia va avanti come disciplina utilizzando il metodo scientifico, ergo è una scienza. Poi ci sono quelli che cercano di negarlo perché in realtà vogliono sostenere proprie opinioni invece di usare il metodo scientifico, ma appunto costoro non dovrebbero mai essere definiti economisti.

    • @utherdent7228
      @utherdent7228 27 днів тому

      ​@@albertopascali-q5q cazzata, solita obiezione fatta da chi non ha la più pallida idea di cosa sia il metodo scientifico e si basa sui 2 libri scemi di epistemologia che circolano.
      Molti degli esperimenti del cern non sono ripetibili: lo sapevi?

  • @paolopanizzon1840
    @paolopanizzon1840 2 місяці тому +6

    Mentre finivo il PhD (behavioral ecology) mi sono creato l'idea che la carriera accademica non selezioni per la qualità della ricerca a causa degli incentivi distorti: chi avanza in carriera deve prima di tutto essere in grado di pubblicare tanto e popolare, trovare fondi e stare dietro al massimo numero di progetti in contemporanea, rendendo il suo lavoro di ricerca secondario. Ho notato che l'incentivo è molto nel networking fine a sé stesso, che tanto poi qualcuno che ti fa le analisi o che ti pubblica lo trovi. Nel mio campo, con scarsa applicazione pratica, il risultato che ho visto è che idee nuove e "groundbraking" non sono incentivate per via della difficoltà e della mancanza di convenienza. È lo stesso problema esposto nel video?

  • @matteogarzetti
    @matteogarzetti 2 місяці тому +2

    52:40 🎉🎉🎉
    Hallelujah! Riprende il ciclo sull'inattualitá del liberalismo!

  • @mattiamisiti3176
    @mattiamisiti3176 2 місяці тому +11

    UA-cam dovrebbe svegliarsi sul fatto delle live in background dato che è un bug vecchio. Nel mio caso va bene perché mi obbliga a seguirle attentamente.

    • @giacomoceceroni3521
      @giacomoceceroni3521 2 місяці тому +4

      È una cosa imbarazzante... pago e mi peggiorano io servizio

  • @lucamariot5689
    @lucamariot5689 2 місяці тому +7

    Sicuramente nelle scienze sociali questo problema è molto più esacerbato, ma devo dire da esperienza personale che anche in area STEM (mi riferisco ovviamente ad informatica che è il campo che conosco meglio) esiste e sta diventando sempre più prominente. L'inondazione di paper, di nuovi journal e di conferenze offre anche lì una grande varietà di possibili manipolazioni, più o meno sottili. E la cosa deprimente è che anche cercando di ribattere a questi fenomeni, per es. pubblicando paper di rebuttal o di critica come mi è già capitato di fare con altri colleghi, è sostanzialmente inutile.

    • @RiccardoPazzi
      @RiccardoPazzi 2 місяці тому

      A tuo avviso quali sono i settori dell'informatica dove questa cosa è più evidente? Io vedo sempre più filoni di ricerca tra informatica (soprattutto ML) e scienze sociali, che trasformano problemi tecnici in problemi sociali/ideologici.

    • @lucamariot5689
      @lucamariot5689 2 місяці тому

      @@RiccardoPazzi Sì, l'area AI è particolarmente suscettibile all'olio di serpente ideologico, complice anche l'hype che sta imperversando in questi ultimi anni. Su due piedi, mi viene in mente tutta quella fuffa su affective computing, o sulla predizione di outcome sociali tramite metodi di ML. Ma anche da altre parti più insospettabili si notano questi fenomeni. L'esperienza personale di debunking a cui mi riferico sopra è nell'area degli algoritmi di ottimizzazione bioispirati (dove un trend classico è: prendi l'ennesimo animaletto/pianta/fenomeno naturale, e tira fuori un paper su un "novel optimization algorithm" basato su questa metafora). In security e crittografia questa cosa si verifica meno spesso, forse per una questione culturale: lo stesso campo di ricerca si occupa di come un sistema può essere abusato.

  • @matteogarzetti
    @matteogarzetti 2 місяці тому +1

    Buonasera tattico. Ora ascolto.

  • @anonimous__user
    @anonimous__user 2 місяці тому

    Attendevo una live su di questo argomento da tempo! Like immediato 😃

  • @LegalmenteParlando
    @LegalmenteParlando Місяць тому

    C’è un corso all’Università di Chicago sulla scrittura efficace che affronta molto bene, nella lezione introduttiva, la questione dell’inflazione dei paper accademici. Quello che cercano di fare con questo corso è educare gli studenti a scrivere pensando al problema da risolvere e pensando a come possa essere utile per il resto della comunità il contributo che si sta dando… nel mondo del diritto la faccenda è drammatica, ci sono poche riviste serie (federnotizie e poche altre) in mezzo ad una giungla di giornaletti dove l’unico contributo è un commento a sentenza copiato da altri, giusto per darsi della visibilità (che poi nemmeno arriva)

  • @matteogarzetti
    @matteogarzetti 2 місяці тому +1

    Grazie mille!
    Riflessione assolutamente da diffondere ai quattro venti, sperando che arrivi in certi dipartimenti universitari!!!

  • @docholl93
    @docholl93 Місяць тому

    MOOOLTI punti interessanti in questo video.

  • @renzonimis8102
    @renzonimis8102 Місяць тому

    algo, que ritmo!

  • @leonardochiocchetti
    @leonardochiocchetti 2 місяці тому +1

    Nel mio campo (filosofia antica), di solito chi ha tante pubblicazioni, soprattutto se relativamente giovane, non è un grande studioso-anche se ci sono eccezioni, ovviamente. Mi sembra che tale consapevolezza sia diffusa, anche nelle varie commissioni, ma molto spesso le varie regole burocratiche premiano questo tipo di comportamenti.

  • @orfeopezzotti
    @orfeopezzotti Місяць тому

    Mio commento tattico 👍

  • @tregua87
    @tregua87 2 місяці тому +2

    Partendo dal fatto che osservo un simile trend anche in altre discipline (sono postdoc in CS).
    Vorrei domandarti: vorresti un mondo con meno ricercatori e piu' slezione delle ricerche? Quindi credo anche con una maggiore distribuzione di grant etc.
    O credi che, alla fine, piu' ricercatori portino comunque a qualcosa di nuovo, anche solo per il fatto che qualcuno qualcosa di buono lo fara'..
    Io onestamente non ho un opinione netta, credo di tendere a pensare che la democratizzazione sia inevitabile e che dovremmo trovare nuovi modi per adattare il sistema di ricerca allo stato attuale. Per esempio cambiando il ruolo delle riviste/venue. Sarei anche disposto a parlarne giusto per avere uno scambio di idee, non sono sicuro di avere le risposte e una chiaccherata potrebbe aiutarmi.

    • @lucamariot5689
      @lucamariot5689 2 місяці тому

      Concordo con la tua idea, vedi mio commento sopra re paper flood in computer science. Noto tra l'altro che ti occupi anche tu di cybersecurity, e quello che vedo ultimamente come program committee member di top venues tipo NDSS e CCS mi sta inquietando non poco. Di certo, è un fenomeno con cui bisognerà fare i conti prima o poi.

    • @tregua87
      @tregua87 2 місяці тому +1

      @@lucamariot5689 Ciao! Credo di averti visto in un qualche video discutere proprio di flood publishing. Tra l'altro, vedo che sei a Twente. Dovresti conoscere Andrea Continella :)
      Che mondo piccolo.

    • @lucamariot5689
      @lucamariot5689 2 місяці тому +1

      @@tregua87 Altroché, siamo colleghi nello stesso gruppo :) Sì, adesso che mi ci fai pensare abbiamo fatto un minidibattito qualche tempo fa in una delle puntate di STEM news.

    • @tregua87
      @tregua87 2 місяці тому +1

      @@lucamariot5689 cool! Tornando al discorso accademico, lo trovo interessante da approfondire. Avete in programma di discuterne ancora in futuro?

    • @lucamariot5689
      @lucamariot5689 2 місяці тому +1

      @@tregua87 Non abbiamo alcuna puntata specifica in programma a breve, ma l'argomento interessa tutta la redazione STEM di LO, quindi molto probabilmente ci torneremo.

  • @davidetosches6014
    @davidetosches6014 Місяць тому

    Ero curioso di sapere cosa ne pensi dell'oligopolio delle case editrici o perché non esistono business model diversi. Per esempio qualcuno che pubblica gli articoli corrispondendo una fee agli autori per i diritti d'autore in stile Spotify (per dirne una, magari è insensata)

  • @StefanoColombini59
    @StefanoColombini59 Місяць тому +3

    Per quello che vale ti confermo che una mia parente che ha lavorato nel campo della ricerca in scienze biologiche ha cambiato lavoro esattamente perché i dati venivano sistematicamente modificati per ottenere i risultati graditi al committente committente...

  • @eddie79it1
    @eddie79it1 2 місяці тому

    andro' a guardare il processo... credo smettero' di argomentare con persone che "israele e' come calimero, piccolo e nero e tutti ce l'hanno con loro"

  • @riccardofabris1260
    @riccardofabris1260 2 місяці тому

    Tl;dr se la ricerca del profitto come obiettivo vi fa schifo, guardate che belle cose produce la ricerca della popolarità 😅 (NB ovvio che dietro ci sia sempre il profitto, intendo metrica di primo livello)

  • @riccardo2283
    @riccardo2283 2 місяці тому

    Anche a me pare palese il problema, in particolare in psicologia. Trovo di continuo psichiatri, psicologi e medici (sui social in particolare) che citano articoli che fanno scoperte incredibili che se poi vai a guardare provano ben poco. Moltissime volte sembrano dei riti magici (quelli sopratutto che tendono al cognitivo comportentale). Devo dire che piano piano sto imparando a diffidare di risultati strani e verificare fin da subito anche le idee ampliamente accettate. Primo ero un po' gullible, però dopo un po' mi accorgevo che tutte queste teorie non portavano da nessuna parte, erano inutili e non mi davano alcun potere predittivo o esplicativo. Ora seleziono un po' più a priori. Tuttavia, sull'alcool credo che il problema sia rispetto agli incidenti stradali che causa e alla degradazione psicologica che accompagna, non so, spero che non siano in molti a sostenere che bisogni abolire l'alcool perchè cancerogeno o porti altre malattie. Il danno più grave che porta è la dipendenza diffusa e gli incidenti stradali. Non ho mai guardato i dati a riguardo (e non saprei dove trovarli) ma mi sembra una cosa abbastanza evidente. Forse sono i dati contraddicono? (È una domanda sincera, non una retorica)