“Lo straniero” di Camus secondo Raffaele La Capria
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- Опубліковано 4 жов 2024
- Fedor Dostoevskij sosteneva che "Se non ci fosse Dio, tutto sarebbe permesso". Per Albert Camus, ricorda lo scrittore Raffaele La Capria nel corso di questa intervista, Dio non esiste e l'uomo che si trova da solo di fronte all'universo vive senza alcuna legge morale, secondo i limiti che egli stesso si impone. Ne Lo straniero (1942), il protagonista Meursault è un piccolo uomo comune, estraneo al mondo e alle sue leggi, è l'uomo che vive la vita come una serie di piccole esperienze equivalenti, senza riconoscere alcun senso di ordine trascendentale e divino. L'indifferenza con cui il protagonista della storia di Camus compie le sue azioni discende dalla consapevolezza della sua estraneità al mondo e alla natura, che si traduce, nella vita di tutti i giorni, in gesti meccanici, privi di senso, e, anche se estremi come un assassinio, equivalenti. Nella prima parte del breve romanzo, Camus riesce a rendere perfettamente questa condizione esistenziale del protagonista con uno stile fatto di frasi concise, che restituiscono l'immediatezza degli atti compiuti. Il lettore comprende appieno ciò che è realmente avvenuto solo nella seconda parte del romanzo, dove si racconta del processo che Meursault affronta e dove Camus, nel ripercorrere tutti gli episodi già narrati, cambia non solo il giudizio su quei fatti, vissuti innocentemente dal protagonista, ma anche la scrittura, che assume uno stile più descrittivo e complesso.
Analisi bellissima che restituisce pienamente il valore del libro di Camus. Due grandi scrittori.
Tra i miei libri preferiti in cima alla classifica. Bellissimo intervento. 👍👍👍
Ottima chiave di lettura. Complimenti.
Di fronte alla perfezione ogni aggiunta è soltanto sperfluea.
Mi arrendo all evidenza e mi inchino alla sua intelligenza.
Con piacere
Il finale è da applausi scroscianti
Interpretazione interessante di un libro che consiglio vivamente!
Veronica Garreffa Grazie per il consiglio, ero indeciso se leggere uno dei capolavori della letteratura universale o meno
L'ho preso in biblioteca, conto di iniziarlo stasera
sensazionale
Libro molto attuale... molte persone oggi non vivono cosi'?
Sentire parlare di " karma ", ugualmente di commozione nel senso che anche i " bruti " piangono ( si può dire anche i ricchi ", riferendosi non solo ai migranti ma al " sapiens", che da sempre spero si estingua., mi si commuove l'intestino. Tutto ciò deriva da una labile coscienza condizionata dall'ambiente e dalle frequentazioni, ove mai si è cercato di creare un proprio spirito critico, una propria identità. Certo è difficile quando gli imput sono vicini, si preferisce leggere sintesi piuttosto che i grandi, o Murakama piuttosto che Tolstoj, ma non desidero infierire. Lascio a La Capria e a Camus il compito...
ottima lettura, perfetta.
RePapero1 straordinario il libro e straordinaria l'interpretazione e la spiegazione lucida che ne da' La Capria
confrontare la capria con Saviano e"doloroso ( per Saviano)
Infatti. Ho trovato interessante questo intervento di Sergio Arecco ua-cam.com/video/rHnVYag08oc/v-deo.html
la proprietà e l'idoneità gergal-filosofica utilizzata in questo video è a dir poco......approssimativa.......
Perchè?
Io non sento nulla
la realtà sezionata sotto una lente che riduce tutto a formula ...
...su un granello di sabbia chiamato Terra
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