L'esame di Chimica - Mauro Sambi legge Primo Levi

Oggi è il giorno della memoria delle vittime della Shoah. Ricorre nell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. Per onorare il ricordo delle vittime delle persecuzioni nazifasciste e delle leggi razziali abbiamo chiesto al Prof. Mauro Sambi, docente del Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova, di leggere per noi un brano tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi.
Levi fu partigiano, internato ad Auschwitz, scrittore e soprattutto fu un chimico. Lo fu quando si laureò a pieni voti presso l’Università di Torino e lo fu quando, dopo la liberazione, tornò in Italia. Lo fu anche in Auschwitz dove per sopravvivere dovette superare un esame di Chimica.
Di quei momenti prima di affrontare l’esame Levi scrive: “Io so che non sono della stoffa di quelli che resistono, sono troppo civile, penso ancora troppo, mi consumo al lavoro. Ed ora so anche che mi salverò se diventerò Specialista, e diventerò Specialista se supererò un esame di chimica.”

[@alfredoboso6361]

La retorica è spesso illusoria, e non di rado ingannevole. Ciò che rimane sono purtroppo i morti. E purtroppo valgono tra i morti ciò vale tra i vivi: Vi sono morti rilevanti e morti meno rilevanti