Massimo Cacciari, Natalino Irti | Tra lettera e spirito | festivalfilosofia 2023

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  • Опубліковано 30 вер 2024
  • festivalfilosofia 2023 | parola
    Dibattiti
    Massimo Cacciari, Natalino Irti
    Tra lettera e spirito. Nessun medio?
    Sabato 16 settembre 2023, ore 16.30
    Modena Piazza Grande - Sito Unesco
    Quali scarti tra spirito delle leggi e parola scritta che le codifica? Quali scarti tra il linguaggio della sentenza e l’emanazione del verdetto?
    Massimo Cacciari è professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro dell’Accademia dei Lincei. Ha svolto attività politica ed è presente nel dibattito pubblico, dopo essere stato co-fondatore e co-direttore di alcune delle riviste che hanno segnato la vita politica, culturale e filosofica italiana tra gli anni ’60 e ’90. Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Si è occupato di filosofia teoretica, politica e di estetica, indagando anche le questioni relative al diritto. Ha ricevuto diversi riconoscimenti e ha tenuto lezioni, corsi e conferenze presso numerose università e istituzioni europee. Tra le sue opere recenti: Dell’Inizio (Torino 1990, 2001 4a ed.); Ama il prossimo tuo (con Enzo Bianchi, Bologna 2011); Il potere che frena (Milano 2013); Labirinto filosofico (Milano 2014); Filologia e filosofia (Bologna 2015); Re Lear. Padri, figli, eredi (Caserta 2015); Occidente senza utopie (con Paolo Prodi, Bologna 2016); Generare Dio (Bologna 2017); La mente inquieta. Saggio sull’Umanesimo (Torino 2019); Elogio del diritto (con Natalino Irti e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); Il lavoro dello spirito (Milano 2020); La città. Nuova edizione (Rimini 2021); Paradiso e naufragio (Torino 2022). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia.
    Natalino Irti è professore emerito di Diritto privato presso l’Università di Roma “La Sapienza” e socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, nonché presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli. È stato membro del Consiglio Nazionale Forense e ha ricoperto incarichi nel settore pubblico e privato, oltre ad aver diretto diverse riviste giuridiche. Dopo saggi di rigorosa tecnica giuridica, nei quali ha elaborato un’originale interpretazione del Codice civile a difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini nelle epoche di crisi istituzionali, ha indagato anche le forme di un neopositivismo giuridico e ha aperto un assiduo dialogo con le discipline filosofiche, affidandolo a libri pubblicati insieme ad Emanuele Severino e a Massimo Cacciari. Tra le sue pubblicazioni: Dialogo su diritto e tecnica (con Emanuele Severino, Roma-Bari 2001); Norma e luoghi. Problemi di geo-diritto (Roma-Bari 2001); Nichilismo giuridico (Roma-Bari 2004); Diritto senza verità (Roma-Bari 2011); L’uso giuridico della natura (Roma-Bari 2013); Del salire in politica. Il problema tecnocrazia (Torino 2014); Un diritto incalcolabile (Torino 2016); Elogio del diritto (con Massimo Cacciari e un saggio di Werner Jaeger, Milano 2019); Riconoscersi nella parola (Bologna 2020); Viaggio tra gli obbedienti (Milano 2021). È stato il curatore della rubrica “Lo Spettatore” nell’edizione domenicale de “Il Sole 24 Ore”, i cui elzeviri sono stati pubblicati nella raccolta omonima: Lo Spettatore (Milano 2023).
    www.festivalfil...
    © Il video è di proprietà del Consorzio per il festivalfilosofia

КОМЕНТАРІ • 6

  • @lionellopontoni89
    @lionellopontoni89 9 місяців тому +1

    Grazie Professori e MAESTRI DI VITA VIVENTE.

  • @marziagazzani3757
    @marziagazzani3757 Рік тому +2

    Grandissimi Maestri!! Grazie !!

  • @antoniobitonti3388
    @antoniobitonti3388 9 місяців тому

    Che giustizia sia legalità, il prof. Irti non può dirlo con riferimento agli ord. giuridici che, come il nostro, sono a costituzione rigida, e certamente egli lo sa. Perché dunque? Perché tace che il giudice non può e quindi non deve applicare la legge in contrasto con la costituzione? Perché? Nella costituzione ci sono i criteri ai quali il prof. Irti faceva riferimento per giudicare la legge, non i fatti, la legge. Lo sa ogni studente al primo anno di giurisprudenza.
    Resta un mistero questo, ma non tanto misterioso in fondo.

  • @mariapiagardini7316
    @mariapiagardini7316 Рік тому +1

    Importante contributo a un tema difficile e sfuggente

  • @antoniobitonti3388
    @antoniobitonti3388 9 місяців тому

    Ma che risarcimento, agli assolti (non prosciolti, assolti, innocenti cioè) lo stato italiano non rimborsa nessuna spesa, nessuna, e l'avvocato se lo paga da solo l'innocente, altro che risarcimento danni da pena-processo!

  • @davidcaldarozzi6556
    @davidcaldarozzi6556 5 місяців тому

    Prof Irti, Maestro del diritto.