continuo a chiedermi come sia possibile che, secondo alcuni, l'Unione Sovietica potesse minimamente considerare l'eventualità di una guerra "reale" con Stati Uniti negli anni che vanno dal 1945 al 1953. L'URSS era in condizioni disperate dopo la fine della seconda guerra mondiale, il numero di morti (soprattutto uomini in età da lavoro - spiace dirlo, ma ha la sua rilevanza) e le distruzioni materiali subite son state qualcosa di completamente inimmaginabile, anche qui dove la guerra l'abbiamo vissuta "sul territorio". Nel 1945 l'economia sovietica era meno di un quinto di quella statunitense, ci fu una ripresa relativamente rapida, ma piena di lacune. Ed anche quando "al meglio" (inizio degli anni '70) il prodotto interno lordo sovietico stentava a raggiungere il 40% di quello americano. Gli effetti demografici, spaventosi, son visibili anche nella Russia (ed ex repubbliche sovietiche slave) di oggi. Nel 1946 la popolazione sovietica ammontava a 170 milioni di abitanti (rispetto ai 191 milioni della fine del 1940), di questi 96 milioni donne e 74 milioni uomini. Davvero non abbiamo idea di quanto sia costata quella vittoria.
Mi dispiace essermi perso una live sul mio periodo storico preferito, tra l'altro coincidenza voleva che io fossi occupato a scrivere un elaborato sull'invasione sovietica in Afghanistan e la nascita del fondamentalismo islamico! Comunque metto già like, anche se me la guarderò domani.
Una live meravigliosa, vorrei anche ricordare una cosa, si critica tanto il blocco sovietico e pesi satellite, ma nessuno critica mai le azioni del blocco occidentale e tutte le sue malefatte anzi spesso vengono giustificate con lo stesso nonchalance che hanno i fascisti quado si parla di crimini di guerra italiani. Per il resto grazie mille per la vostra opera divulgativa mi date un briciolo di speranza per il futuro.
Sto riascoltando a ruota. Riguardo 47:40 (motivi del bombardamento nucleare contro la popolazione civile giapponese) vorrei specificare una cosa. La condizione per vincere una guerra non è l'occupazione del territorio, ma la distruzione dell'armata nemica. Il Giappone ha perso la sua guerra contro gli USA a Midway nel Giugno del 1942 (e cioè in circa 6 mesi) : da allora, sul fronte del Pacifico, fu costretto a restare sulla difensiva. Verso la fine della guerra, il Giappone aveva subito bombardamenti su (quasi) tutte le città. Questi bombardamenti "convenzionali" mietevano vittime paragonabili ad un bombardamento atomico; anche Tokyo subì un pesante bombardamento incendiario nel Marzo del 1945 e venne ridotta in buona parte ad un cumulo di cenere. Come è chiaro, il Giappone non disponeva della forza per fermare o contrastare i bombardamenti (che, ripeto, infliggevano danni paragonabili al bombardamento atomico). La deterrenza nucleare è data dal fatto che, mentre una missione di bombardamento convenzionale può essere contrastata e resa inefficace (se la controparte dispone delle adeguate forze), con l'arma nucleare basta una bomba sola e la città è perduta. Ma il Giappone, come anticipato e testimoniato dai pesanti bombardamenti subiti, non disponeva di queste forze: la deterrenza nucleare è rivolta al rivale chi invece ne dispone (futuri nemici? Unione Sovietica?). Le atomiche sul Giappone non hanno quindi accorciato la guerra di un solo secondo, anche perché non avevano quello scopo. Il Giappone cominciò ad accettare la resa con il coinvolgimento dell'Unione Sovietica l'8 Agosto 1945, che rese la conquista della Cina un sogno irrealizzabile e gli ulteriori sforzi inutili, non per i bombardamenti contro la propria popolazione civile, bombardamenti che comunque non era in grado di fermare indipendentemente dalla loro natura. In breve, se si trattava di incenerire una città giapponese, gli USA lo facevano (e lo hanno fatto) indipendentemente dall'avere l'atomica.
Il Giappone preferì le bombe nucleari per potersi arrendere agli USA che fronteggiare una invasione sovietica proveniente dal nord. Come hai giustamente ricordato i bombardamenti sulle città giapponesi, in particolare quello si Tokyo avevano già fatto un numero spaventoso di morti
È importante menzionare anche ci nella storia del partito repubblicano degli Stati Uniti, ci sono stati due momenti in cui l'ala progressista si è staccata, la prima nel 1872, e la seconda volta con Theodore Roosevelt, che tra l'altro ricordiamo che anche lui aveva portato una lotta al liberismo con l'Antitrust
Guardando alle recenti tensioni tra USA e Federazione Russa viene da chiedersi : è davvero finita nel '91 la Guerra Fredda? Live molto interessante come sempre 😊
in linea puramente teorica la Russia di oggi non rappresenta una vera minaccia, l'economia russa al momento è un quattordicesimo di quella statunitense. Quella sovietica, nel momento migliore, fu poco meno della metà di quella statunitense. C'è qualcosa che ci sfugge.
Semmai dovesse succedere una seconda "guerra fredda", sempre precisando che la guerra fredda fu una battaglia non semplicemente di territorio ma anche politica, ideologica e persino economica, succederà con la Cina, la Russia è un gigante di cartapesta. O forse fra Unione Europea e Cina se riusciremo a integrarci e ad avere interessi geopolitici autonomi da quelli americani
Vi posso assicurare che mai e poi mai il Giappone mollerà gli USA per passare alla Cina. Anzi se solo potesse applicare una politica espansionistica lo farebbe subito
Come al solito live molto interessante e ricca di spunti di riflessione. Se a qualcuno può interessare, anche io con un paio di amici abbiamo fatto una live analizzando la Guerra fredda attraverso tre film ua-cam.com/video/cThs-P7xI0Q/v-deo.html
Buongiorno professore, se ha tempo e se ne ha voglia mi piacerebbe sapere cosa ne pensa sulla sospensione del canale Byoblu, noto canale di disinformazione
Se ne parla all'inizio di questo video. Il commento è principalmente di Mortebianca, quindi sì, potrebbe anche interessare un video apposito di Matteo, che stimo molto (l'unico Matteo probabilmente!)
@@davidebaru7067 Molto, molto semplificata, ha detto che l'hanno chiuso perchè sparavano fake a raffica spacciandole per verità, il problema è che poi qualcuno ci crede veramente
Ottimo video, io però non sottovaluterei troppo la Russia che ha ancora un'enorme influenza sugli altri paesi del mondo e che non mi sembra molto "morta" vedendo il recente caso italiano di spionaggio, caso Savoini, il russiagate, casi noviciok; appoggi in Myamar, invasione Crimea...
La Russia oggi è retta unicamente da Putin, appena se ne va lui non so veramente cosa potrebbe succedere. Non mi piacerebbe vedere una Russia balcanizzata
@@misterfelix5816 Dipende da chi arriva. Poi ci sono stati che si sono sfasciati senza un leader forte (Gheddafi), altri che hanno trovato un dittatore peggiore, altri che sono implosi, altri che sono diventati un pochino più democratici. Chi vivrà vedrà, inutile pensarci ora con un Putin in forma e potente
@@makc9734 esatto, per ora possiamo solo fare congetture. Dubito fortemente che si arriverà a una democrazia che, francamente, la Russia non ha mai avuto. Comunque temo di più la Cina della Russia
@@misterfelix5816 Qui è molto difficile. La Cina è più pericolosa per le idee per nulla democratiche (molto meno perfino della Russia) e per il potere che ha ora. Inoltre stanno per superare gli USA e questo potrebbe fare da scintilla.... Però loro sono una potenza economica a cui potrebbe far comodo restare in un mondo pacifico e globalizzato, mentre la Russia è molto più aggressiva militarmente e vede in una guerra fredda/tiepida il suo modo per restare unità e avere quell'importanza mondiale che si sgretola ogni giorno di più. Ci sono vari modi per risollevare una nazione dopo il suo disfacimento (URSS -> Russia), vedremo....
@@makc9734 esatto la Cina in questo momento sta applicando un neocolonialismo massiccio, soprattutto in Africa. Con gli Stati Uniti in declino l'unica potenza che potrebbe cercare di fare da contro altare è l'Europa, ma dovremmo prima iniziare a stabilire interessi politici autonomi anche da quelli americani se necessario. Ad esempio in Iran, dove è palese che ci sia stato un conflitto fra UE e Trump (grandissimo geniaccio la cui qualsiasi strategia che ha condotto all'estero si è rivelata un fallimento)
ti apprezzo sempre moltissimo ma, una cosa che dimentichi, se posso permettermi, è che colui che fa impresa, che in genere non lo fa con l'intento di sfruttare ma di creare un profitto ( per se chiaramente) investe un CAPITALE a rischio su una sua idea e sul lavoro di dipendenti ( che possono essere a loro volta fannulloni, ladri e/o profittatori, è la natura umana) e tale CAPITALE può crescere, diminuire o essere azzerato; la volontà di rischiare contraddistingue chi fa impresa da chi non la fa... chi fa il dipendente al massimo perde il lavoro e viene di solito tutelato per un periodo, chi fa impresa rischia, spesso, TUTTO!
@@deluigiroberto4744 è comunque un capitale di rischio, e dipende da che attrezzi ti servono per la tua impresa e nulla vieta a chiunque di fare altrettanto, se fare il dipendente o aprire una tua attività è una scelta libera e individuale, fortunatamente;
@@francescoberini certamente, il problema sorge quando quelli che non ci riescono e falliscono o non fanno abbastanza profitti pretendono di essere salvati dallo stato, col ricatto di lasciare a casa i dipendenti. mi riferisco sopratutto ai pesci grossi ovviamente
@@deluigiroberto4744 beh, se in questo ti riferisci a partecipate tipo Alitlalia ( che ci è costata quanto l'acquisto di Airfrance e Lufthansa insieme) non posso che essere pienamente d'accordo con te, ma li c'è un problema di pessimi managment troppo vicini ai partiti politici e di eccessive tutele sindacali nei confronti di certe categorie; ma la mia critica si riferiva ad un preconcetto di chi oggi come oggi si definsce Marxiano e vede nei piccoli professionisti dei "prenditori" che sfruttano la mano d'opera altrui tout court e nel dipendente pubblico colui che è puro e non evade mai ( come se i gli insegnanti non facessero ripetizioni a nero, pompieri, carabinieri non avessero seconde attività sottobanco, per non parlare dei babypensionati etc etc), una visione un tantino ingenua e anacronistica nella società odierna in cui ormai i veri proletari o sono precari o hanno partita iva...
Accoppiata pazzesca ragazzi. Non vedo l'ora di studiare filosofia all'università, anche grazie a voi😍!
Vedo questo video dopo un anno ed e' meraviglioso sapere che esistono insegnanti così passionali onesti e soprattutto stabilire i fatti storici veri
.
Quasi 3 ore volate via in un attimo. È un piacere sentirvi. Complimenti
Purtroppo sono riuscito a seguire solo l'ultima mezz'ora, son qui a recuperarla tutta quanta
continuo a chiedermi come sia possibile che, secondo alcuni, l'Unione Sovietica potesse minimamente considerare l'eventualità di una guerra "reale" con Stati Uniti negli anni che vanno dal 1945 al 1953. L'URSS era in condizioni disperate dopo la fine della seconda guerra mondiale, il numero di morti (soprattutto uomini in età da lavoro - spiace dirlo, ma ha la sua rilevanza) e le distruzioni materiali subite son state qualcosa di completamente inimmaginabile, anche qui dove la guerra l'abbiamo vissuta "sul territorio". Nel 1945 l'economia sovietica era meno di un quinto di quella statunitense, ci fu una ripresa relativamente rapida, ma piena di lacune. Ed anche quando "al meglio" (inizio degli anni '70) il prodotto interno lordo sovietico stentava a raggiungere il 40% di quello americano. Gli effetti demografici, spaventosi, son visibili anche nella Russia (ed ex repubbliche sovietiche slave) di oggi. Nel 1946 la popolazione sovietica ammontava a 170 milioni di abitanti (rispetto ai 191 milioni della fine del 1940), di questi 96 milioni donne e 74 milioni uomini. Davvero non abbiamo idea di quanto sia costata quella vittoria.
Mi dispiace essermi perso una live sul mio periodo storico preferito, tra l'altro coincidenza voleva che io fossi occupato a scrivere un elaborato sull'invasione sovietica in Afghanistan e la nascita del fondamentalismo islamico! Comunque metto già like, anche se me la guarderò domani.
Meravigliosi!! Nulla da aggiungere. Un enorme grazie!
Siete CARINISSIMI!!!!!!!
Live strepitosa, come al solito!
Una live meravigliosa, vorrei anche ricordare una cosa, si critica tanto il blocco sovietico e pesi satellite, ma nessuno critica mai le azioni del blocco occidentale e tutte le sue malefatte anzi spesso vengono giustificate con lo stesso nonchalance che hanno i fascisti quado si parla di crimini di guerra italiani.
Per il resto grazie mille per la vostra opera divulgativa mi date un briciolo di speranza per il futuro.
In Italia, perchè noi facciamo parte del blocco occidentale. Non so se in est Europa o in Sud America le cose stiano così, anzi
Bello! Mortebianca che non si palesa è praticamente come sentirlo alla radio ;)
Sto riascoltando a ruota. Riguardo 47:40 (motivi del bombardamento nucleare contro la popolazione civile giapponese) vorrei specificare una cosa. La condizione per vincere una guerra non è l'occupazione del territorio, ma la distruzione dell'armata nemica.
Il Giappone ha perso la sua guerra contro gli USA a Midway nel Giugno del 1942 (e cioè in circa 6 mesi) : da allora, sul fronte del Pacifico, fu costretto a restare sulla difensiva.
Verso la fine della guerra, il Giappone aveva subito bombardamenti su (quasi) tutte le città. Questi bombardamenti "convenzionali" mietevano vittime paragonabili ad un bombardamento atomico; anche Tokyo subì un pesante bombardamento incendiario nel Marzo del 1945 e venne ridotta in buona parte ad un cumulo di cenere.
Come è chiaro, il Giappone non disponeva della forza per fermare o contrastare i bombardamenti (che, ripeto, infliggevano danni paragonabili al bombardamento atomico).
La deterrenza nucleare è data dal fatto che, mentre una missione di bombardamento convenzionale può essere contrastata e resa inefficace (se la controparte dispone delle adeguate forze), con l'arma nucleare basta una bomba sola e la città è perduta. Ma il Giappone, come anticipato e testimoniato dai pesanti bombardamenti subiti, non disponeva di queste forze: la deterrenza nucleare è rivolta al rivale chi invece ne dispone (futuri nemici? Unione Sovietica?).
Le atomiche sul Giappone non hanno quindi accorciato la guerra di un solo secondo, anche perché non avevano quello scopo.
Il Giappone cominciò ad accettare la resa con il coinvolgimento dell'Unione Sovietica l'8 Agosto 1945, che rese la conquista della Cina un sogno irrealizzabile e gli ulteriori sforzi inutili, non per i bombardamenti contro la propria popolazione civile, bombardamenti che comunque non era in grado di fermare indipendentemente dalla loro natura.
In breve, se si trattava di incenerire una città giapponese, gli USA lo facevano (e lo hanno fatto) indipendentemente dall'avere l'atomica.
Il Giappone preferì le bombe nucleari per potersi arrendere agli USA che fronteggiare una invasione sovietica proveniente dal nord. Come hai giustamente ricordato i bombardamenti sulle città giapponesi, in particolare quello si Tokyo avevano già fatto un numero spaventoso di morti
Io e Lei, professore, sposiamo una stessa battaglia molto importante oggi: la RESPONSABILITà
Bellissima live!
ottima live, come sempre piena di spunti interessanti!
Bellissima live, comunque apprezzo la coerenza del sigaro cubano mentre si parla di guerra fredda 30:24
Barb-ero e Barb-asophia insieme evento del secolo!!!!
Eroina a Sofia
Voglio farmi di ero a Sofia con una che si chiama Sofia ascoltandomi Barbero e Barbasophia
2:27:37 ...E Maremma Buhaiola! Morte mi diventa Hoscano!
Comunque avete affrontato in quasi tre ore quello che è un intero corso di storia contemporanea eh eh eh, una vera impresa
È importante menzionare anche ci nella storia del partito repubblicano degli Stati Uniti, ci sono stati due momenti in cui l'ala progressista si è staccata, la prima nel 1872, e la seconda volta con Theodore Roosevelt, che tra l'altro ricordiamo che anche lui aveva portato una lotta al liberismo con l'Antitrust
Bellissimo
Grandi!!!
Prossimo argomento rivoluzione cubana?
Viva !
Gli USA hanno rivolto la propria mania di controllo all'estero, l'URSS sui propri cittadini 😅
Guardando alle recenti tensioni tra USA e Federazione Russa viene da chiedersi : è davvero finita nel '91 la Guerra Fredda?
Live molto interessante come sempre 😊
in linea puramente teorica la Russia di oggi non rappresenta una vera minaccia, l'economia russa al momento è un quattordicesimo di quella statunitense. Quella sovietica, nel momento migliore, fu poco meno della metà di quella statunitense. C'è qualcosa che ci sfugge.
Semmai dovesse succedere una seconda "guerra fredda", sempre precisando che la guerra fredda fu una battaglia non semplicemente di territorio ma anche politica, ideologica e persino economica, succederà con la Cina, la Russia è un gigante di cartapesta. O forse fra Unione Europea e Cina se riusciremo a integrarci e ad avere interessi geopolitici autonomi da quelli americani
stiamo ancora aspettando l'invito di montemagno
Non mi invita
Vi posso assicurare che mai e poi mai il Giappone mollerà gli USA per passare alla Cina. Anzi se solo potesse applicare una politica espansionistica lo farebbe subito
2:13:12
1:50:52
44:50
Ho guardato il film su Staòin suggerito e devo dire che era una vera schifezza.
Come al solito live molto interessante e ricca di spunti di riflessione. Se a qualcuno può interessare, anche io con un paio di amici abbiamo fatto una live analizzando la Guerra fredda attraverso tre film ua-cam.com/video/cThs-P7xI0Q/v-deo.html
Cod Black Ops 1
Buongiorno professore, se ha tempo e se ne ha voglia mi piacerebbe sapere cosa ne pensa sulla sospensione del canale Byoblu, noto canale di disinformazione
Se ne parla all'inizio di questo video. Il commento è principalmente di Mortebianca, quindi sì, potrebbe anche interessare un video apposito di Matteo, che stimo molto (l'unico Matteo probabilmente!)
@@davidebaru7067 mah oddio, qualche argomentazione in più l'hanno portata eh
@@davidebaru7067 Molto, molto semplificata, ha detto che l'hanno chiuso perchè sparavano fake a raffica spacciandole per verità, il problema è che poi qualcuno ci crede veramente
Strepitosi!!!!!
Prof, ma conosce davvero il personaggio con cui ha fatto duetto? Penso di no... Un abbraccio
uniti fate 300 di qi
Ottimo video, io però non sottovaluterei troppo la Russia che ha ancora un'enorme influenza sugli altri paesi del mondo e che non mi sembra molto "morta" vedendo il recente caso italiano di spionaggio, caso Savoini, il russiagate, casi noviciok; appoggi in Myamar, invasione Crimea...
La Russia oggi è retta unicamente da Putin, appena se ne va lui non so veramente cosa potrebbe succedere. Non mi piacerebbe vedere una Russia balcanizzata
@@misterfelix5816 Dipende da chi arriva.
Poi ci sono stati che si sono sfasciati senza un leader forte (Gheddafi), altri che hanno trovato un dittatore peggiore, altri che sono implosi, altri che sono diventati un pochino più democratici.
Chi vivrà vedrà, inutile pensarci ora con un Putin in forma e potente
@@makc9734 esatto, per ora possiamo solo fare congetture. Dubito fortemente che si arriverà a una democrazia che, francamente, la Russia non ha mai avuto. Comunque temo di più la Cina della Russia
@@misterfelix5816 Qui è molto difficile.
La Cina è più pericolosa per le idee per nulla democratiche (molto meno perfino della Russia) e per il potere che ha ora.
Inoltre stanno per superare gli USA e questo potrebbe fare da scintilla....
Però loro sono una potenza economica a cui potrebbe far comodo restare in un mondo pacifico e globalizzato, mentre la Russia è molto più aggressiva militarmente e vede in una guerra fredda/tiepida il suo modo per restare unità e avere quell'importanza mondiale che si sgretola ogni giorno di più.
Ci sono vari modi per risollevare una nazione dopo il suo disfacimento (URSS -> Russia), vedremo....
@@makc9734 esatto la Cina in questo momento sta applicando un neocolonialismo massiccio, soprattutto in Africa. Con gli Stati Uniti in declino l'unica potenza che potrebbe cercare di fare da contro altare è l'Europa, ma dovremmo prima iniziare a stabilire interessi politici autonomi anche da quelli americani se necessario. Ad esempio in Iran, dove è palese che ci sia stato un conflitto fra UE e Trump (grandissimo geniaccio la cui qualsiasi strategia che ha condotto all'estero si è rivelata un fallimento)
ti apprezzo sempre moltissimo ma, una cosa che dimentichi, se posso permettermi, è che colui che fa impresa, che in genere non lo fa con l'intento di sfruttare ma di creare un profitto ( per se chiaramente) investe un CAPITALE a rischio su una sua idea e sul lavoro di dipendenti ( che possono essere a loro volta fannulloni, ladri e/o profittatori, è la natura umana) e tale CAPITALE può crescere, diminuire o essere azzerato; la volontà di rischiare contraddistingue chi fa impresa da chi non la fa... chi fa il dipendente al massimo perde il lavoro e viene di solito tutelato per un periodo, chi fa impresa rischia, spesso, TUTTO!
Quel rischio non giustifica ricchezze esorbitanti
Basta aprire una srl e si rischia solo il capitale sociale (in genere bassissimo )
@@deluigiroberto4744 è comunque un capitale di rischio, e dipende da che attrezzi ti servono per la tua impresa e nulla vieta a chiunque di fare altrettanto, se fare il dipendente o aprire una tua attività è una scelta libera e individuale, fortunatamente;
@@francescoberini certamente, il problema sorge quando quelli che non ci riescono e falliscono o non fanno abbastanza profitti pretendono di essere salvati dallo stato, col ricatto di lasciare a casa i dipendenti. mi riferisco sopratutto ai pesci grossi ovviamente
@@deluigiroberto4744 beh, se in questo ti riferisci a partecipate tipo Alitlalia ( che ci è costata quanto l'acquisto di Airfrance e Lufthansa insieme) non posso che essere pienamente d'accordo con te, ma li c'è un problema di pessimi managment troppo vicini ai partiti politici e di eccessive tutele sindacali nei confronti di certe categorie; ma la mia critica si riferiva ad un preconcetto di chi oggi come oggi si definsce Marxiano e vede nei piccoli professionisti dei "prenditori" che sfruttano la mano d'opera altrui tout court e nel dipendente pubblico colui che è puro e non evade mai ( come se i gli insegnanti non facessero ripetizioni a nero, pompieri, carabinieri non avessero seconde attività sottobanco, per non parlare dei babypensionati etc etc), una visione un tantino ingenua e anacronistica nella società odierna in cui ormai i veri proletari o sono precari o hanno partita iva...
Ma scusate, forse che si Democratici americani non sono liberisti pure loro? Corrente di Sansers a parte che è più di tipo socialdemocratico
Greta è marionetta dei genitori