Certe zone della Basilicata sono praticamente identiche. Mancano solo le moschee (anche se per un certo periodo ci sono stati anche i musulmani). Doveva essere ben strano vivere in quel periodo dove nel tuo paese c'era un signore longobardo e magari in quello vicino c'era una guarnigione araba che si dava alle razzie e poco lontano invece c'era una fortezza bizantina. Il paese dove è nata mia madre, Rivello, porta ancora i segni della separazione tra la comunità longobarda e quella bizantina
@@italiastoria riporto da wikipedia "Le origini della città si fanno risalire all'Alto Medioevo; tuttavia, i numerosi reperti archeologici (rinvenuti nella contrada detta, appunto, "Città") fanno supporre che Rivello sia l'erede della città lucana - esistente già dal periodo preromano - di Sirinos. Notoria è la divisione, a partire dal medioevo, della città in due distinti quartieri, quello superiore, i cui abitanti, detti bardàv'ti, erano legati uno alla chiesa di rito latino (San Nicola di Bari) e quello inferiore, i cui abitanti, bardàsci, erano fautori della parrocchia di rito greco (Santa Maria del Poggio). Resistono ancora nella toponomastica ("Fonte dei Lombardi" e "Piazza dei Greci"), riferimenti alle due etnie contrapposte, che diedero vita alla città: longobardi, sicuramente stanziatisi a seguito delle invasioni barbariche, e greci, probabilmente provenienti, a seguito della sua distruzione da parte dei Saraceni, dalla vicina Velia da cui si dice derivi il nome moderno (Rivello ovvero Re-Velia)." Sul sito del comune però viene riportato che la divisione non risale all'arrivo dei profughi di Velia che erano di rito latino, ma ad un'occupazione bizantina successiva. Riporto: "Oltre i profughi cilentani, certamente contribuirono altre popolazioni a formare il nucleo urbano. I Longobardi del Ducato di Benevento si stabilirono nella parte "alta" dell'abitato dove sulla Motta edificarono una delle roccaforti più avanzate del territorio. I Bizantini occuparono invece il Poggio, cioè la parte "'bassa" intorno all'anno 1000 e le Comunità Basiliane. [...] I due gruppi principali però, non riuscirono a prevalere gli uni sugli altri e giunsero così ad una insolita coesistenza. La conseguenza fu lo svilupparsi di due relativi centri distinti, con due culture, usi, tradizioni e soprattutto religioni diverse. I Velini e i Longobardi praticarono il culto latino nella chiesa di San Nicola, i Bizantini il rito greco presso la chiesa di Santa Maria del Poggio. Questa diversità portò a dispute e lotte tra gli opposti cleri e, di conseguenza, tra gli abitanti dei quartieri per molti secoli. All'inizio ed alla fine del paese per questo motivo c'erano due porte che, la sera o in caso di invasione nemica, venivano chiuse. A testimoniare la presenza di queste popolazioni rimangono ancora visibili i resti di due fontane, quella dei Longobardi e quella dei Greci costruite nelle zone da essi rispettivamente occupate, dove le donne dell'epoca andavano ad attingere acqua e a lavare quando non avevano grossi carichi da portare al fiume e che servivano anche per abbeverare gli animali." Bisognerebbe fare una ricerca sulle fonti. In ogni caso c'è una toponomastica abbastanza esplicita e ancora oggi c'è una diffidenza campanilistica tra gli abitanti della parte alta e della parte bassa
Certe zone della Basilicata sono praticamente identiche. Mancano solo le moschee (anche se per un certo periodo ci sono stati anche i musulmani). Doveva essere ben strano vivere in quel periodo dove nel tuo paese c'era un signore longobardo e magari in quello vicino c'era una guarnigione araba che si dava alle razzie e poco lontano invece c'era una fortezza bizantina. Il paese dove è nata mia madre, Rivello, porta ancora i segni della separazione tra la comunità longobarda e quella bizantina
Curioso! In che senso? Mi riferisco a Rivello
@@italiastoria riporto da wikipedia
"Le origini della città si fanno risalire all'Alto Medioevo; tuttavia, i numerosi reperti archeologici (rinvenuti nella contrada detta, appunto, "Città") fanno supporre che Rivello sia l'erede della città lucana - esistente già dal periodo preromano - di Sirinos. Notoria è la divisione, a partire dal medioevo, della città in due distinti quartieri, quello superiore, i cui abitanti, detti bardàv'ti, erano legati uno alla chiesa di rito latino (San Nicola di Bari) e quello inferiore, i cui abitanti, bardàsci, erano fautori della parrocchia di rito greco (Santa Maria del Poggio).
Resistono ancora nella toponomastica ("Fonte dei Lombardi" e "Piazza dei Greci"), riferimenti alle due etnie contrapposte, che diedero vita alla città: longobardi, sicuramente stanziatisi a seguito delle invasioni barbariche, e greci, probabilmente provenienti, a seguito della sua distruzione da parte dei Saraceni, dalla vicina Velia da cui si dice derivi il nome moderno (Rivello ovvero Re-Velia)."
Sul sito del comune però viene riportato che la divisione non risale all'arrivo dei profughi di Velia che erano di rito latino, ma ad un'occupazione bizantina successiva. Riporto:
"Oltre i profughi cilentani, certamente contribuirono altre popolazioni a formare il nucleo urbano. I Longobardi del Ducato di Benevento si stabilirono nella parte "alta" dell'abitato dove sulla Motta edificarono una delle roccaforti più avanzate del territorio. I Bizantini occuparono invece il Poggio, cioè la parte "'bassa" intorno all'anno 1000 e le Comunità Basiliane. [...] I due gruppi principali però, non riuscirono a prevalere gli uni sugli altri e giunsero così ad una insolita coesistenza. La conseguenza fu lo svilupparsi di due relativi centri distinti, con due culture, usi, tradizioni e soprattutto religioni diverse. I Velini e i Longobardi praticarono il culto latino nella chiesa di San Nicola, i Bizantini il rito greco presso la chiesa di Santa Maria del Poggio.
Questa diversità portò a dispute e lotte tra gli opposti cleri e, di conseguenza, tra gli abitanti dei quartieri per molti secoli.
All'inizio ed alla fine del paese per questo motivo c'erano due porte che, la sera o in caso di invasione nemica, venivano chiuse.
A testimoniare la presenza di queste popolazioni rimangono ancora visibili i resti di due fontane, quella dei Longobardi e quella dei Greci costruite nelle zone da essi rispettivamente occupate, dove le donne dell'epoca andavano ad attingere acqua e a lavare quando non avevano grossi carichi da portare al fiume e che servivano anche per abbeverare gli animali."
Bisognerebbe fare una ricerca sulle fonti. In ogni caso c'è una toponomastica abbastanza esplicita e ancora oggi c'è una diffidenza campanilistica tra gli abitanti della parte alta e della parte bassa
Ma dimmi una che cavolo significa panorama da Arizona e Messico, quelli sono panorami Turchi. Preparati prima di dare aria alla bocca.
Maddai, non lo sapevo