@Valerio Ghilardi, in sostanza è la modalità tipica del Rinascimento veneto di costruire il senso dello spazio e della profondità usando il solo colore. Al posto della prospettiva di matrice fiorentina, Bellini, Giorgione, Tiziano e i loro allievi riescono a farci percepire gli elementi che sono in primo piano, quelli in secondo piano e quelli sul fondo "soltanto" giustapponendo toni di colori caldi e di colori freddi o toni contrastati dello stesso colore modulato. Per farti capire ancora meglio: guarda un qualunque dipinto degli autori che ti ho citato. Vedrai che sul fondo, laddove il cielo si incontra con le montagne o l'orizzonte, i veneti impiegano sempre un accostamento di colore caldo (il giallo-arancio) e di colore freddo (azzurro-blu). Noi oggi sappiamo che sono colori complementari (concetto sconosciuto nella logica di colori di natura vegetale, minerale, animale che non potevano essere collocati su un'unica scala puramente visiva), e l'effetto che creano è quello di "sfondare lo spazio", dare aria all'opera, farci percepire la lontananza, la distanza e costruire quindi il senso di profondità prospettica, senza l'uso della prospettiva!
Grazie mille per la condivisione 🙂
Grazie a te!
Ciao! È considerato manierista o rinascimentale? Spiegazione molto interessante
@martabini5463, assolutamente rinascimentale! Grazie
Grazie Maestra.
@Mario Tessa, Ilaria Andreoli è una super professionista!
Lei ha il dono di non annoiare mai
@Stefano Negri, però questa volta è merito di Ilaria Andreoli!
Ma cosa si intende per "pittura tonale?" Grazie
@Valerio Ghilardi, in sostanza è la modalità tipica del Rinascimento veneto di costruire il senso dello spazio e della profondità usando il solo colore. Al posto della prospettiva di matrice fiorentina, Bellini, Giorgione, Tiziano e i loro allievi riescono a farci percepire gli elementi che sono in primo piano, quelli in secondo piano e quelli sul fondo "soltanto" giustapponendo toni di colori caldi e di colori freddi o toni contrastati dello stesso colore modulato. Per farti capire ancora meglio: guarda un qualunque dipinto degli autori che ti ho citato. Vedrai che sul fondo, laddove il cielo si incontra con le montagne o l'orizzonte, i veneti impiegano sempre un accostamento di colore caldo (il giallo-arancio) e di colore freddo (azzurro-blu). Noi oggi sappiamo che sono colori complementari (concetto sconosciuto nella logica di colori di natura vegetale, minerale, animale che non potevano essere collocati su un'unica scala puramente visiva), e l'effetto che creano è quello di "sfondare lo spazio", dare aria all'opera, farci percepire la lontananza, la distanza e costruire quindi il senso di profondità prospettica, senza l'uso della prospettiva!
@@RaffaellaArpiani Mille grazie, molto chiara.