Noleggio - Titoli Professionali e arruolamento

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  • Опубліковано 6 січ 2025

КОМЕНТАРІ • 9

  • @336massimo
    @336massimo 2 роки тому

    Salve come è possibile io ho il titolo di marinaio autorizzato alla pesca. E capo barca al traffico dello stato .e non posso fare il diporto nonostante le patenti che ho sono superiori. Visto che vado per mare da piccolo

  • @stefano_mt75
    @stefano_mt75 2 роки тому

    Il problema non è comprendere che per svolgere una professione serva un titolo (sulla cui bontà di concetto non ci sarebbe bisogno di discutere); bensì sul (UNO) quanto sia - va detto - volutamente complesso per non dire impossibile ottenere il titolo italiano per una persona che non viene da un percorso commerciale marittimo (36 mesi, marina mercantile, nautico, ecc.). E (DUE) sul quanto non sia cmq sufficiente averlo questo titolo per poter essere regolarmente assunti da società di charter, le quali effettuando in larghissima maggioranza “locazione” (e non noleggio) per loro natura giuridica non potranno fornire equipaggio e pertanto assumere nemmeno il più titolato del mondo. Questo è il punto: al netto di chi è in malafede, l’unificazione del percorso formativo commerciale a quello diportistico unita ad una normativa “blindata”, oltre alla molto spesso unica possibilità di formarsi attraverso il “percorso inglese” (con le sue ben esistenti criticità, leggi costi esorbitanti), di fatto è un invito palese allo svolgimento di una professione fuori dalle regole, tanto per le società quanto per i comandanti/skipper. Trovare una complementarietà accettabile per le parti tra aspetto fiscale e formativo, al momento appare ancora molto lontano.

    • @universomare9970
      @universomare9970  2 роки тому

      Non è esattamente così: di marittimi del diporto titolati ce ne sono a bizzeffe, oltre agli Ufficiali del diporto ci sono oltre un migliaio di vecchi "Conduttore imbarcazioni da diporto". La maggior parte di costoro, però, non ha neppure un giorno di imbarco a libretto. Questo perchè nessun armatore ha interesse ad arruolare e fare veri contratti di noleggio

    • @stefano_mt75
      @stefano_mt75 2 роки тому

      @@universomare9970 In quale mondo vede bizzeffe di marittimi titolati? Ha idea di quante imbarcazioni stagionalmente fanno charter (sì, dovrebbe)? Il numero da lei indicato è totalmente insufficiente ed imparagonabile. Lavoro nel campo da decenni, conosco decine di società di charter anche blasonate: i titolati interessati a lavorare in regola sono (siamo) pochissimi. E questo di certo non perché non si abbia voglia di essere in regola o perché non si abbia voluto fare la conversione quando si poteva. Ma poi che discorso è? Non poter lavorare oggi perché non si è convertito il titolo in una breve finestra temporale in passato è una zozzata indefinibile. Come si fa a criticare chi non lo abbia fatto (o lo abbia potuto fare)? La verità è che il modo per essere in regola è infinitamente criticabile e vergognoso, finché non si partirà da questo assunto anche tra gli addetti ai lavori, non si andrà da nessuna parte.

    • @universomare9970
      @universomare9970  2 роки тому

      @@stefano_mt75 Ribadisco: il problema non sono i titolo o i titolati, ma che nessun armatore o soc. di charter vuole arruolare per declinare qualsiasi responsabilità. Il risultato: locazione con skipper pagato dall'utente

    • @stefano_mt75
      @stefano_mt75 2 роки тому

      @@universomare9970 Che non si metta in regola (chiamiamo le cose col loro nome) è sotto la luce del sole. Di certo non lo si fa per svogliatezza di chi vorrebbe farsi assumere e magari ha anche faticato per ottenere titoli che evidentemente non bastano. La locazione con skipper pagato dal locatario (in nero, non potrebbe essere altrimenti) è l’attuale situazione lavorativa della stragrande maggioranza delle barche in acqua da maggio a settembre. E questo perché, riagganciandomi a quello già scritto nel mio primo commento, la stragrande maggioranza delle società di charter fa locazione e non noleggio per arcinote convenienze di costi e tasse. Su questo bisognerebbe lavorare, oltre che sulla decisa semplificazione dell’ottenimento dei titoli per il diporto. Una battaglia su un solo fronte non basta.

    • @universomare9970
      @universomare9970  2 роки тому

      @@stefano_mt75 Per chiamare le cose col loro nome si dice "arruolare" che vuol dire che l'armatore stipula un contratto con il marittimo titolato, lo registra presso l'agenzia delle entrate e lo deposita in Capitaneria, la quale lo trascrive sul ruolino equipaggio, sulla licenza di navigazione dell'unità e sul libretto del marittimo, a fronte della regolare iscrizione dell'armatore all'INPS/INAIL.
      Il marittimo deve essere in possesso di iscrizione a gente di mare, titolo professionale (se al comando), corsi STCW, biennale in corso di validità e GMDSS.
      L'armatore non arruola, non per i costi e tasse (se arruolasse avrebbe ben altri vantaggi economici) ma solo per non gravarsi di responsabilità, difatti gli unici in regola sono coloro che lavorano con imbarcazioni proprie.
      Per avere riscontro di quanto dico sarebbe sufficiente chiedere in Capitaneria quanti sono i ruolini equipaggio registrati o all'INAIL le posizioni in vita.
      Le uniche unità in regola sono le poche grandi unità con bandiera italiana in gran parte a motore, che hanno il beneficio dell'acquisto del gasolio agevolato e le unità battenti bandiera del Commonwealth.