Si, Gabriele ha ragione! In fisica teorica solitamente tutte le costanti vengono poste uguali a uno, in modo che ci si puo' concentrare sui veri calcoli. Poi se uno le vuole nella formula finale basta fare un'analisi dimensionale e metterle al posto giusto!
caro Giorgio, ho un problema da sottoporti: derivando un vettore le componenti di un vettore b rispetto alla coordinata x si ottiene un tensore di rango 2. Mi potresti scrivere la dimostrazione? Grazie Ti saluto cordialmente Roberto
Beh ma è immediato. La derivata covariante aumenta di uno il grado di covarianza di un tensore, quindi anche di un vettore che avendo rango 1 passa a 2.
un plauso per la stupenda lezione; sono dubbioso riguardo il segno del d'alembertiano, in quanto su wikipedia si afferma che esso è definito dalla differenza fra il Laplaciano (preso con segno positivi) e la derivata seconda rispetto al tempo (avente segno negativo). Il segno risulta essere forse ininfluente? Attualmente studio la teoria della relatività generale. Ho diversi problemi per quanto concerne alcune dimostrazioni; potrei (qualche volta) approfittare del tuo sapere? Ti ringrazio salutandoti cordialmente.
In relatività (sia generale che ristretta), abbiamo arbitrarietà nella scelta della segnatura cioè possiamo scegliere di mettere positive le coordinate spaziali e negativa quella temporale oppure negative quelle spaziali e positiva quella temporale. Per intenderci l'invariante relativistico può essere sia: ds² = -c² dt² + dx² + dy² + dz² che: ds² = +c² dt² - dx² - dy² - dz² l'importante è rimanere coerenti con la scelta fatta durante tutta la dimostrazione. Di conseguenza cambierà il d'alambertiano. Chiedimi pure se hai bisogno, dopodiché non è detto che io sia in grado di risponderti!!! ahaha Grazie per il commento positivo!
Nell’elenco che segue, alcune dimostrazioni non mi sono chiare, come: 1- dimostrazione delle due identità di Bianchi prof. Luigi (da dove si parte e dove si arriva) che legano le derivate covarianti del tensore di curvatura. 2- tensore stress - energia 3- qualche dimostrazione semplice sulle connessioni, la simbologia mi è incomprensibile. Ho letto Il viaggio perfetto del pro. AMADORI ARRIGO, che allego il link: www.learningsources.altervista.org/BIBLIOTECA_DI_MATEMATICA/Il%20Viaggio%20Perfetto%20(geometria%20differenziale)%20-%20Amadori%20(ed%20Matematicamente).pdf e, praticamente mi è tutto chiaro, a parte varie incertezze che sono: 4- Dalla formula (4.64) pag 122 alla (4.89) pag 132 non so ricavare perchè alcune componenti del tensore di Riemann sono uguali a zero. 5- Ne la teoria generale della relatività il cui link è: www.fisicamente.net/FISICA_2/GENERAL_RELATIVITY.pdf del par. 2.5 non ho capito nulla. Concludendo, sono arrivato al traguardo che mi ero prefisso, cioè la dimostrazione dell’equazione di campo di Einstein; Se però, per le mie incetezze, potessi avere le dimostrazioni richieste, come è nel tuo solito, ne sarei felice. Se addirittura potresti fare dei video sugli argomenti da me richiesti, penso che faresti felice tante persone (e ti assicuro, sono proprio tante le persone che apprezzerebbero il tuo splendido modo di spiegare). Ti ringrazio e ti saluto per l’attenzione rivoltami.
Ok, Rob. Grazie per le proposte, le tengo in considerazione nel momento in cui ho un po' di tempo libero. Per ora non prometto nulla ma ci do un'occhiata!
caro Giorgio se vuoi veramente comprendere la RR, per favore dedica qualche minuto all'eminente scenziato e ricercatore al seguente link:ua-cam.com/video/EGNyeIzZNiw/v-deo.html ;)
Caro Rob, ho visto il video che mi hai consigliato e ne ho visti anche alcuni correlati. Purtroppo non credo che l'autore di quei video sia né uno scienziato né un ricercatore e le idee che propone oltre a essere molto confuse, non rispecchiano una vera conoscenza scientifica ma un tentativo di interpretare concetti complessi senza avere le conoscenze e gli strumenti adeguati. Non approvo neanche l'arroganza con cui definisce Einstein come "uno scienziato dell'asilo Mariuccia". Sono d'accordo a mettere sempre in dubbio idee e concetti anche se consolidati da anni, ma nel suo caso lo fa solo con presunzione e senza conoscere veramente le teorie di Einstein. In ogni caso ti ringrazio per la condivisione.
salve, vorrei chiederle perché all'inizio dove scrive le equazioni di Maxwell non scrive anche le costanti dielettriche e magnetiche
Si, Gabriele ha ragione! In fisica teorica solitamente tutte le costanti vengono poste uguali a uno, in modo che ci si puo' concentrare sui veri calcoli. Poi se uno le vuole nella formula finale basta fare un'analisi dimensionale e metterle al posto giusto!
@@GabrieleDimaggio ciao Gabriele, ti ritrovo pure qui ahaha. Ora mi sto chiedendo se hai un video su ciò...altri potresti farlo???
caro Giorgio, ho un problema da sottoporti:
derivando un vettore le componenti di un vettore b rispetto alla coordinata x si ottiene un tensore di rango 2.
Mi potresti scrivere la dimostrazione?
Grazie
Ti saluto cordialmente
Roberto
Beh ma è immediato. La derivata covariante aumenta di uno il grado di covarianza di un tensore, quindi anche di un vettore che avendo rango 1 passa a 2.
@@StefanoBusnelliGuru bella la risposta dopo 7 anni
un plauso per la stupenda lezione; sono dubbioso riguardo il segno del d'alembertiano, in quanto su wikipedia si afferma che esso è definito dalla differenza fra il Laplaciano (preso con segno positivi) e la derivata seconda rispetto al tempo (avente segno negativo). Il segno risulta essere forse ininfluente?
Attualmente studio la teoria della relatività generale. Ho diversi problemi per quanto concerne alcune dimostrazioni; potrei (qualche volta) approfittare del tuo sapere?
Ti ringrazio salutandoti cordialmente.
In relatività (sia generale che ristretta), abbiamo arbitrarietà nella scelta della segnatura cioè possiamo scegliere di mettere positive le coordinate spaziali e negativa quella temporale oppure negative quelle spaziali e positiva quella temporale. Per intenderci l'invariante relativistico può essere sia:
ds² = -c² dt² + dx² + dy² + dz²
che:
ds² = +c² dt² - dx² - dy² - dz²
l'importante è rimanere coerenti con la scelta fatta durante tutta la dimostrazione. Di conseguenza cambierà il d'alambertiano.
Chiedimi pure se hai bisogno, dopodiché non è detto che io sia in grado di risponderti!!! ahaha
Grazie per il commento positivo!
Nell’elenco che segue, alcune dimostrazioni non mi sono chiare, come:
1- dimostrazione delle due identità di Bianchi prof. Luigi (da dove si parte e dove si arriva) che legano le derivate covarianti del tensore di curvatura.
2- tensore stress - energia
3- qualche dimostrazione semplice sulle connessioni, la simbologia mi è incomprensibile.
Ho letto Il viaggio perfetto del pro. AMADORI ARRIGO, che allego il link:
www.learningsources.altervista.org/BIBLIOTECA_DI_MATEMATICA/Il%20Viaggio%20Perfetto%20(geometria%20differenziale)%20-%20Amadori%20(ed%20Matematicamente).pdf e, praticamente mi è tutto chiaro, a parte varie incertezze che sono:
4- Dalla formula (4.64) pag 122 alla (4.89) pag 132 non so ricavare perchè alcune componenti del tensore di Riemann sono uguali a zero.
5- Ne la teoria generale della relatività il cui link è:
www.fisicamente.net/FISICA_2/GENERAL_RELATIVITY.pdf
del par. 2.5 non ho capito nulla.
Concludendo, sono arrivato al traguardo che mi ero prefisso, cioè la dimostrazione dell’equazione di campo di Einstein;
Se però, per le mie incetezze, potessi avere le dimostrazioni richieste, come è nel tuo solito, ne sarei felice.
Se addirittura potresti fare dei video sugli argomenti da me richiesti, penso che faresti felice tante persone (e ti assicuro, sono proprio tante le persone che apprezzerebbero il tuo splendido modo di spiegare).
Ti ringrazio e ti saluto per l’attenzione rivoltami.
Ok, Rob. Grazie per le proposte, le tengo in considerazione nel momento in cui ho un po' di tempo libero. Per ora non prometto nulla ma ci do un'occhiata!
Grazie 😊
Ciao! Credo ci sia un errore nella forma finale: l'indice del vettore J dev'essere quello che non viene sommato cioè nu. No?
Si si, esatto!!! grazie Luca!!!
mi potresti spiegare la differenza tra vettore covariante e controvariante.
grazie
Rob Mo uno è un vettore l'altro uno scalare
Quello con le componenti controvarianti è un vettore, l'altro è una forma lineare (differenziale).
caro Giorgio se vuoi veramente comprendere la RR, per favore dedica qualche minuto all'eminente scenziato e ricercatore al seguente link:ua-cam.com/video/EGNyeIzZNiw/v-deo.html ;)
Caro Rob, ho visto il video che mi hai consigliato e ne ho visti anche alcuni correlati. Purtroppo non credo che l'autore di quei video sia né uno scienziato né un ricercatore e le idee che propone oltre a essere molto confuse, non rispecchiano una vera conoscenza scientifica ma un tentativo di interpretare concetti complessi senza avere le conoscenze e gli strumenti adeguati. Non approvo neanche l'arroganza con cui definisce Einstein come "uno scienziato dell'asilo Mariuccia". Sono d'accordo a mettere sempre in dubbio idee e concetti anche se consolidati da anni, ma nel suo caso lo fa solo con presunzione e senza conoscere veramente le teorie di Einstein. In ogni caso ti ringrazio per la condivisione.
Applausi da un ignorante
Ahaha eppure l'algoritmo di youtube ti ha portato a questo video