Avessi avuto un prof di fisica così, mi sarei innamorato della materia. Non esistono materie ostiche, ma professori non sempre adatti all'insegnamento.
@@mauriziomarchesin3911 ti ripeto, dipende dagli alunni. Per esempio a me il tedesco non piace. Non è colpa della mia professoressa, semplicemente a me non piace. Stessa cosa vale per filosofia. Sono d'accordo che alcune volte dipende dal professore, ma non sempre
Ciao, da studente di fisica trovo i tuoi video sempre molto interessanti e ben fatti, volevo farti due domande, una semplicemente per curiosità, sei un fisico teorico? L'altra, secondo te, al momento, le migliori candidate a diventare in futuro una teoria del tutto (intesa come unificazione delle 4 interazioni fondamementali) hanno il potenziale per risolvere effettivamente questo problema? Magari continuando a studiare teoria delle stringhe o quantum loop gravity? Oppure pensi che una teoria del tutto che possa risolvere questo problema nel modo più naturale, debba essere formulata in altro modo, magari attraverso un modello diverso da quelli precedentemente adottati che possa far emergere le 4 interazioni in modo spontaneo? Premetto che sono al secondo anno di fisica e pur volendo fare fisica teorica, non ho ancora approfondito la teoria delle stringhe se non a livello divulgativo, quindi non so esattamente come possa unificare le 4 interazioni e con quale livello di spontaneità, quindi scusami se la domanda può sembrare mal formulata cercherò di scriverla in modo più diretto. Secondo te la "teoria del tutto" deve essere rincorsa all'interno di teorie già esistenti quali teoria delle stringhe ad esempio, oppure è necessario un cambio di approccio? Scusa ancora per la probabile confusione. Grazie :)
Grazie per il chiarimento. Dal tuo discorso emerge chiaramente che la grossa sfida futura sarà quella di riuscire a spiegare e prevedere i fenomeni via via più complessi. Qual'è la scienza che li studia?
Bravo, hai messo bene a fuoco qualcosa di cui da 'apprendista', ne avevo vago sospetto , tu hai colpito il cuore....(es. bicchier d'acqua) .possiamo fare .."arrivare" ad ottime ....approssimazioni ...( fisica statistica) ....ma non oltre . Grazie
rappresenta le funzioni d'onda di singole particelle che vanno a occupare un unico stato quantistico, cioè vanno a formare un condensato di Bose Einstein. La simulazione è stata realizzata dall'University of British Columbia.
Ciao, volevo dirti che sei il divulgatore migliore che io abbia mai avuto il piacere di ascoltare e scusa per la domanda che non è propiamente a tema teoria del tutto ma che comunque ha a che fare con la relativitá generale: Se un osservatore si posizionasse ad una distanza dalla terra (o da una massa in generale) abbastanza lunga da essere accelerato verso la superficie per un tempo sufficiente a raggiungere e superare la velocitá della luce non si creerebbe una contraddizione con la relativitá ristretta? Scusami se magari ho trascusare qualche palese aspetto che mi avrebbe permesso di rispondermi da solo
ma se noi arrivassimo effetivamente a questa teoria del tutto, che quindi ci spiegherebbe alcuni fenomeni all'inerno di corpi come i buchi neri, secondo te le informazioni derivate dallo studio di questi corpi con quella teoria potrebbe avvicinarci di più ad una conoscenza esatta della realtà?
Illuminante per un profano come me. Mi chiedevo infatti come caspita potevate descrivere i fenomeni della realtà così complessa con le equazioni. Solo con le trasformazioni Galileiane c'è da perdesi nella descrizione del gatto che attraversa la strada, rispetto all'autobus che arriva...se poi l'osservatore è in movimento.... Ora mi è più chiaro (o meglio meno oscuro) se mi dici che descrivete solo porzioni piccolissime di realtà.
La cosa assurda è che la fisica, in quanto scienza fondamentale, risolve con l'uso della matematica, solo problemi semplici. Il moto di un pendolo ad esempio, ha un'equazione "ellittica", di cui si conosce la soluzione solo approssimata. Ed è solo un pendolo! In generale il moto di tre corpi non si sa risolvere...Il problema però e delle nostre scarse capacità matematiche. Inoltre, i matematici, non si occupano (se non in piccola parte) della fisica e non sviluppano la matematica necessaria alla fisica, ma svolgono ricerche slegate da essa. Sono dispettosi 😃 Anzi, spesso sono i fisici a "suggerire" coi loro problemi ai matematici temi di ricerca(equazioni alle derivate parziali, distribuzioni, teoria dei gruppi). Se la fisica avesse maggiori mezzi matematici, potrebbe spiegare NEL DETTAGLIO tutti i fenomeni..anche il comportamento umano. Infatti un uomo è fatto di atomi e gli atomi obbediscono alla fisica...Una domanda buffa: visto che gli uomini obbediscono alle leggi fisiche, chi ci garantisce che siano "programmati" per trovare le equazioni giuste? A proposito: il problema della fisica è anche..fisico..Infatti, anche se avessimo un calcolatore in grado di risolvere l'equazione di Shrodinger per un "sistema umano", dopo, per prevederne il comportamento, dovremmo "misurare" lo stato iniziale di miliardi di atomi e questo non si sa fare. D'altra parte, è proprio per questo spazio lasciato vuoto dalla fisica che si sono sviluppate le altre scienze. A volte infatti, per studiare un fenomeno naturale, non c'è bisogno di conoscerlo col dettaglio che la fisica consente, ma basta avere informazioni parziali. É così che nascono la biologia e le scienze naturali, le quali non usano il metodo scientifico ma altri (come quello analogico). Ad ogni modo, la matematica consente la descrizione più precisa della realtà dal punto di vista logico. Seguono fisica, chimica e biologia. Il resto è fuffa.
Heisenberg docet... XD... avrei una riflessione, ormai da cento anni conosciamo il legame indissolubile fra Osservatore e Osservato, fino ad ora abbiamo studiato, piuttosto bene credo, l'Osservato, da poco abbiamo cominciato a studiare l'Osservante con le neuroscenze..... non sarà che magari le troveremo li le risposte ad alcune domande che ora ci sfuggono? non so, ma forse necessitiamo di un totale cambio di paradigma... ciao e grazie
@@omgmaster9985 non ho la pretesa...:).. più che altro è logica spicciola, se le premesse risultano sbagliate, lo è anche la teoria seguente... se dovesse risultare che la realtà che percepiamo è "abbastanza" differente dalla vera realtà... beh, è facile trarre le conseguenze... vedremo :)
@@antoniobandini3177 L'osservatore non è necessariamente una persona, qua sennò si ricade nella mq travisata da qualche pseudoscienziato. In ogni caso penso sarà necessario un radicale cambio di paradigma. Chissà.
@@Gicopiro si, il pericolo di cadere in idee "new age" esiste, ma quando ci sono10 alla 200 universi possibili e noi, guarda caso, siamo proprio in quello giusto... il principio antropico non è che mi soddisfi molto..e preferirei delle vecchie e sane leggi fisiche che lo spiegassero, comunque hai ragione te, in poche parole non si possono spiegare concetti così e si rischia di passare per conta balle, ciao e grazie
Non sarebbe meglio dire che una teoria del tutto potenzialmente potrebbe descrivere tutto, ma praticamente non lo possiamo fare perché richiederebbe conoscere gli stati iniziali di tutte le particelle e servirebbe poi per i calcoli una potenza troppo elevata inimmaginabile?
@@b4byf4c3455451n Nessuna direzione, nell'olomovimento dipende tutto dall'osservatore e dal suo grado di relazionarsi con l'ologramma che costrituisce la realta. Il movimento e le distanze sono illusorie altrimenti come si spiegherebbe Entanglement?
Plank non ha mai detto che la coscienza "sia una forza fonadamentale", ha semplicemente detto che la coscienza è fondamentale, con riferimento all'interpretazione di Copenaghen. Non serviamoci della scienza per far dire alla scienza cose con con essa non c'entrano nulla.
@@b4byf4c3455451n (ma è un nick o una password?) "sia una forza fondamentale" citando Plank lo ha scritto Nightek1, per cui stavo rispondendo a lui. Ma se vuoi commentare puoi farlo.
ma se mancasse l’elemento per realizzare la teoria del tutto ? mi spiego meglio , forse all’origine dei tempi c’erano degli elementi che funzionavano in un certo modo e che poi col tempo sono spariti o trasformati , per cui ci manca l’elemento primario che magari c’è ancora ma è rarissimo e lontanissimo da noi su cui fare degli studi.
Bravo ;) strano capire tutto senza aver passato ancora fisica1 però😅 mi domando .. Cmq per quelli che hanno commentato dico si tocca studiare anche se il prof nn ci va a genio tocca studiare la conoscenza è la chiave di tutto e dell'evoluzione della specie umana. 😀
Una teoria del tutto non spiegherebbe comunque "il tutto" dal momento che non chiarirebbe le questioni sulla materia/energia oscura e relativa espansione cosmica, ecc o sbaglio?
Davide Colombo ho scritto ciò perché con teoria del tutto si intende quella teoria in grado di spiegare le 4 forze in modo completo. Se invece si intende una teoria del tutto in senso proprio allora è un altro discorso
certo ma forse ho usato il termine "completa" in modo forviante. Intendevo una teoria del tutto in senso stretto, come descritta nel video. Sono convinto che una teoria del genere possa essere comunque in grado di spiegare almeno la materia oscura. Quello che intendevo è che non avendo ancora una teoria del genere, non possiamo escludere a priori che possa o meno far emergere dalle equazioni la materia oscura e l'energia oscura.
La sensazione che mi è rimasta dopo avere ascoltato questo tuo video, è che più che una "Teoria del tutto" a noi servirebbe una "Matematica del Tutto", cioè degli strumenti logico-matematici che siano in grado di portarci in spazi, campi analitici che si trovino "oltre" la barriera dell'Indeterminazione che Heisenberg ha scaraventato, per così dire, sul nostro cammino. Una matematica che ci permetta di emanciparci da questa schiavitù del Probabilismo Ontico. Insomma ci serve una "supercazzola galattica".
@@istilius Veramente stavo solo filosofeggiando, oltretutto in maniera piuttosto scadente e maldestra. Mi sembrava chiaro, vista la conclusione del post. Comunque la così detta "teoria delle variabili nascoste" mi sembra che sia già stata quasi completamente confutata sia a livello teorico ( da John Bell ) sia a quello sperimentale, adesso però non ricordo da chi.
Infatti. La struttura più intima dello spazio sembra oramai definitivamente aleatoria. Ma il "definitvamente" potrebbe anche essere relativo ad una visione non completa. Concordo sul fatto che ci vorrebbe una bella "supercazzola galattica".
Trovo la spiegazione poco convincente. Non capisco perche l'incapacità di trovare le soluzioni "esatte" sia un impedimento alla capacità di descrivere il tutto. Per descrivere la realtà vanno benissimo le soluzioni numeriche, una soluzione numerica può essere resa arbitrariamente precisa con potenza di calcolo e tempi sufficenti.
il problema è che le equazioni della meccanica quantistica per sistemi a molte particelle sono così complicate che anche numericamente si fa fatica. Questo è perché sono formulate non nello spazio 3D ma in uno spazio che ha 3*N dimensioni (N è il numero di particelle) e quindi la complessità aumenta esponenzialmente
@@luckyluckydog123 ok, ma in linea di principio è possibile descrivere anche i sistemi complessi a molte particelle con soluzioni numeriche, basta utilizzare tempi di calcolo sufficientemente lunghi. Quella che dici tu non è una limitazione in principio.
«Se non siamo in grado di fare previsioni sul comportamento di un nucleo atomico, immaginiamo quanto più fondamentalmente imprevedibile sia il comportamento dell'intero universo, anche disponendo della teoria unificata delle particelle elementari e conoscendo la condizione iniziale dell'universo stesso. Al di sopra e al di là di quei principi presumibilmente semplici, ogni storia alternativa dell'universo dipende dai risultati di un numero inconcepibilmente grande di eventi accidentali.» Gell Mann
@@mattiarecchi4024 Concordo con il tuo dubbio: Dai poli dei buchi-neri si notano delle "emissioni relativistiche di energia" che, secondo la teoria, non dovrebbero verificarsi se neanche la luce può sfuggire al suo orizzonte degli eventi. L'accelerazione gravitazionale sull'orizzonte degli eventi di un buco-nero, per riuscire a "fermare" anche i fotoni, dovrebbe valere almeno c/sec² (30,6 milioni di volte l'accelerazione gravitazionale sulla superficie terrestre)! Come si spiegherebbe questo fatto?
Tutto dipende dalla dimensione. Supponiamo che un osservatore venga miniaturizzato a 10 miliardi di volte più piccolo dell'atomo e cominci ad osservare l'ambiente che lo circonda. Forse si accorgerebbe che le leggi che lo governano sono le stesse di quello macro.
Molto interessante. Spesso infatti il termine Tutto viene scorrettamente inteso per cercare di avvalorare tesi atee di megalomani che pensano di poter sapere tutto nel vero senso della parola ed escludere quindi l'esistenza stessa di Dio. Senza capire ovviamente che se non si dà per scontata l'esistenza di Dio, si rimane fuori dalla logica e, di conseguenza, ovviamente anche dalla scienza.
e una bella sfida...sono troppo srtani igli esperimenti nella fisica quantistica...la materia non esite senza una coscienza che l osserva sono cresciuto in Francia i Francesi sono più svegli
ciao Soufians...vai sulle mie playlist...comunque ti d ho i canali...ideas i science...espace des science...questi sono quelli ufficiali Francesi...e seguo anche...aurelien barrau...science etonnante...Hugo Lisoir...
@Dino Sauro il tuo commento è prezioso. La fisica convenzionale è senza definizioni un tentativo lo fa Penrose con la teoria della coscienza. La tradizione italiana conserva delle inedite letture superiori che si traducono in definizioni utili per la fisica. La fisica sono vettori e scalari che collegano molto in ridotte lettere. Si passa prima per le esplicitazioni della filosofia in campo psicologico per poi ricollegare attraverso la tecnica che produce numero. Il caso rimane tale fin tanto che rimane scollegato l'effetto dalla causa, il ricollegare le cause agli effetti è ciò che porta a compimento la fisica decodificando con l'equazione in ultimo. Prima dell'equazione il lavoro, l'esperienza sensata, la tecnica insomma il metodo galileiano l'ordinanento dei numeri. Il pensiero è a fior di metafora equiparabile al software, il corpo umano hardware in umido fotonico ossia che scambia informazione anche attraverso il fotone, fotogeno ossia che emette infrarosso. Solo qui un mondo tutto da esplorare ancora. Ad oggi la psicologia si sorregge su definizioni in via di superamento come il concetto di inconscio, un entità che si fa gli affari suoi, il quale dimostra tutto e niente. L'inconscio è conscio a modo suo. In termini fisici stretti è lecito ridefinire la parola inconscio con la parola esecuzione sorretta da una corposa serie di definizioni che in ultima analisi ricadono sulla scia sperimentale in un teorema fondamentale della cibernetica: il teorema del buon regolatore. Questo l'inizio ed un passaggio obbligato è per i teoremi dell'incompletezza di Godel associati all'indicibilità, al tempo e all'entropia. Allora si incomincia a fare chiarezza a livello soggettivo e si incomincia a trovare riscontri oggettivi al di fuori di noi stessi attraverso lo strumento linguaggio veicolato da vincoli sul comportamento, il linguaggio per il corpo è un vero e proprio codice operativo. Capisco che essere fuori dal vivo dell'argomento è difficile anche solo immaginare a causa della limitatezza rappresentativa tuttavia la strada pare essere possibile in questi termini ossia psicologia con nuove definizioni almeno per quanto il mio cimento, che ormai ha compiuto un lustro, ha decodificato.
La nostra mente è un insieme di processi, processi cognitivi. La metafora informatica è la strada dove trovare analogie. La tecnologia è anche una nostra proiezione.
Avessi avuto un prof di fisica così, mi sarei innamorato della materia. Non esistono materie ostiche, ma professori non sempre adatti all'insegnamento.
Bè, dipende anche dagli alunni.
@@Fil13 l'alunno che cerca la fisica in internet forse qualche motivazione l'avrà avuta.
@@mauriziomarchesin3911 ti ripeto, dipende dagli alunni. Per esempio a me il tedesco non piace. Non è colpa della mia professoressa, semplicemente a me non piace. Stessa cosa vale per filosofia. Sono d'accordo che alcune volte dipende dal professore, ma non sempre
Io mi sarei innamorato del professore
@@Fil13 può non piacerti, ma allora tocca all'insegnante non farti pesare la materia. Se il professore non è carismatico è dura andare avanti.
Ciao, da studente di fisica trovo i tuoi video sempre molto interessanti e ben fatti, volevo farti due domande, una semplicemente per curiosità, sei un fisico teorico? L'altra, secondo te, al momento, le migliori candidate a diventare in futuro una teoria del tutto (intesa come unificazione delle 4 interazioni fondamementali) hanno il potenziale per risolvere effettivamente questo problema? Magari continuando a studiare teoria delle stringhe o quantum loop gravity? Oppure pensi che una teoria del tutto che possa risolvere questo problema nel modo più naturale, debba essere formulata in altro modo, magari attraverso un modello diverso da quelli precedentemente adottati che possa far emergere le 4 interazioni in modo spontaneo? Premetto che sono al secondo anno di fisica e pur volendo fare fisica teorica, non ho ancora approfondito la teoria delle stringhe se non a livello divulgativo, quindi non so esattamente come possa unificare le 4 interazioni e con quale livello di spontaneità, quindi scusami se la domanda può sembrare mal formulata cercherò di scriverla in modo più diretto. Secondo te la "teoria del tutto" deve essere rincorsa all'interno di teorie già esistenti quali teoria delle stringhe ad esempio, oppure è necessario un cambio di approccio? Scusa ancora per la probabile confusione. Grazie :)
Intanto, congrats x gli oltre 20.000 iscritti👍👍👍 Spiegazione ai limiti della perfezione universitaria! GRAZIE!!!
Grazie per il chiarimento. Dal tuo discorso emerge chiaramente che la grossa sfida futura sarà quella di riuscire a spiegare e prevedere i fenomeni via via più complessi. Qual'è la scienza che li studia?
Grazie per la bella spiegazione.
Grazie per la piccola lezione, mi serviva per un argomento 👏✋
Bravo, hai messo bene a fuoco qualcosa di cui da 'apprendista', ne avevo vago sospetto , tu hai colpito il cuore....(es. bicchier d'acqua) .possiamo fare .."arrivare" ad ottime ....approssimazioni ...( fisica statistica) ....ma non oltre . Grazie
Puoi mettere in condivisione delle dispense di relatività e di meccanica quantistica?
Grazie mille.
Grade attenzione per la comprensione degli argomenti...bravo💪💪✌
9:50 che simulazione è?
rappresenta le funzioni d'onda di singole particelle che vanno a occupare un unico stato quantistico, cioè vanno a formare un condensato di Bose Einstein. La simulazione è stata realizzata dall'University of British Columbia.
@@RandomPhysics ciao, ma è una gif o un estratto da un video? è troppo bella e non riesco a trovarla su google
Tuttavia sarebbe importante, da un punto di vista filosofico, una teoria che spieghi le quattro forze
Ciao, volevo dirti che sei il divulgatore migliore che io abbia mai avuto il piacere di ascoltare e scusa per la domanda che non è propiamente a tema teoria del tutto ma che comunque ha a che fare con la relativitá generale:
Se un osservatore si posizionasse ad una distanza dalla terra (o da una massa in generale) abbastanza lunga da essere accelerato verso la superficie per un tempo sufficiente a raggiungere e superare la velocitá della luce non si creerebbe una contraddizione con la relativitá ristretta? Scusami se magari ho trascusare qualche palese aspetto che mi avrebbe permesso di rispondermi da solo
argomento tra i piû interessanti, mi piacerebbe esserci ancora quando si scoprirà qualcosa di nuovo e sicuro ...
Ciao. Sto verificando proprio adesso le implicazioni della teoria. Ti farò sapere 🤣
ma se noi arrivassimo effetivamente a questa teoria del tutto, che quindi ci spiegherebbe alcuni fenomeni all'inerno di corpi come i buchi neri, secondo te le informazioni derivate dallo studio di questi corpi con quella teoria potrebbe avvicinarci di più ad una conoscenza esatta della realtà?
Illuminante per un profano come me. Mi chiedevo infatti come caspita potevate descrivere i fenomeni della realtà così complessa con le equazioni. Solo con le trasformazioni Galileiane c'è da perdesi nella descrizione del gatto che attraversa la strada, rispetto all'autobus che arriva...se poi l'osservatore è in movimento....
Ora mi è più chiaro (o meglio meno oscuro) se mi dici che descrivete solo porzioni piccolissime di realtà.
La cosa assurda è che la fisica, in quanto scienza fondamentale, risolve con l'uso della matematica, solo problemi semplici. Il moto di un pendolo ad esempio, ha un'equazione "ellittica", di cui si conosce la soluzione solo approssimata. Ed è solo un pendolo! In generale il moto di tre corpi non si sa risolvere...Il problema però e delle nostre scarse capacità matematiche. Inoltre, i matematici, non si occupano (se non in piccola parte) della fisica e non sviluppano la matematica necessaria alla fisica, ma svolgono ricerche slegate da essa. Sono dispettosi 😃 Anzi, spesso sono i fisici a "suggerire" coi loro problemi ai matematici temi di ricerca(equazioni alle derivate parziali, distribuzioni, teoria dei gruppi). Se la fisica avesse maggiori mezzi matematici, potrebbe spiegare NEL DETTAGLIO tutti i fenomeni..anche il comportamento umano. Infatti un uomo è fatto di atomi e gli atomi obbediscono alla fisica...Una domanda buffa: visto che gli uomini obbediscono alle leggi fisiche, chi ci garantisce che siano "programmati" per trovare le equazioni giuste? A proposito: il problema della fisica è anche..fisico..Infatti, anche se avessimo un calcolatore in grado di risolvere l'equazione di Shrodinger per un "sistema umano", dopo, per prevederne il comportamento, dovremmo "misurare" lo stato iniziale di miliardi di atomi e questo non si sa fare. D'altra parte, è proprio per questo spazio lasciato vuoto dalla fisica che si sono sviluppate le altre scienze. A volte infatti, per studiare un fenomeno naturale, non c'è bisogno di conoscerlo col dettaglio che la fisica consente, ma basta avere informazioni parziali. É così che nascono la biologia e le scienze naturali, le quali non usano il metodo scientifico ma altri (come quello analogico). Ad ogni modo, la matematica consente la descrizione più precisa della realtà dal punto di vista logico. Seguono fisica, chimica e biologia. Il resto è fuffa.
Heisenberg docet... XD... avrei una riflessione, ormai da cento anni conosciamo il legame indissolubile fra Osservatore e Osservato, fino ad ora abbiamo studiato, piuttosto bene credo, l'Osservato, da poco abbiamo cominciato a studiare l'Osservante con le neuroscenze..... non sarà che magari le troveremo li le risposte ad alcune domande che ora ci sfuggono? non so, ma forse necessitiamo di un totale cambio di paradigma... ciao e grazie
Antonio Bandini bello spunto di riflessione, mi ricorda la filosofia
della scienza (epistemologia) novecentesca
@@omgmaster9985 non ho la pretesa...:).. più che altro è logica spicciola, se le premesse risultano sbagliate, lo è anche la teoria seguente... se dovesse risultare che la realtà che percepiamo è "abbastanza" differente dalla vera realtà... beh, è facile trarre le conseguenze... vedremo :)
@@antoniobandini3177 L'osservatore non è necessariamente una persona, qua sennò si ricade nella mq travisata da qualche pseudoscienziato. In ogni caso penso sarà necessario un radicale cambio di paradigma. Chissà.
@@Gicopiro si, il pericolo di cadere in idee "new age" esiste, ma quando ci sono10 alla 200 universi possibili e noi, guarda caso, siamo proprio in quello giusto... il principio antropico non è che mi soddisfi molto..e preferirei delle vecchie e sane leggi fisiche che lo spiegassero, comunque hai ragione te, in poche parole non si possono spiegare concetti così e si rischia di passare per conta balle, ciao e grazie
In 10:28 nell'equazione di campo di Einstein ci dovrebbe stare il tensore di ricci
vero 👍 dovrebbe stare al posto del tensore G. Avrei dovuto controllare meglio l'immagine
@@RandomPhysics sì infatti
Non sarebbe meglio dire che una teoria del tutto potenzialmente potrebbe descrivere tutto, ma praticamente non lo possiamo fare perché richiederebbe conoscere gli stati iniziali di tutte le particelle e servirebbe poi per i calcoli una potenza troppo elevata inimmaginabile?
Alcuni scienziati (Max Planck) ritengono che la coscienza sia un forza fondamentale dell'universo. Cosa ne pensi?
Serio?
Coscienza?
Buffo
@@b4byf4c3455451n Nessuna direzione, nell'olomovimento dipende tutto dall'osservatore e dal suo grado di relazionarsi con l'ologramma che costrituisce la realta. Il movimento e le distanze sono illusorie altrimenti come si spiegherebbe Entanglement?
Plank non ha mai detto che la coscienza "sia una forza fonadamentale", ha semplicemente detto che la coscienza è fondamentale, con riferimento all'interpretazione di Copenaghen. Non serviamoci della scienza per far dire alla scienza cose con con essa non c'entrano nulla.
@@b4byf4c3455451n (ma è un nick o una password?) "sia una forza fondamentale" citando Plank lo ha scritto Nightek1,
per cui stavo rispondendo a lui. Ma se vuoi commentare puoi farlo.
ma se mancasse l’elemento per realizzare la teoria del tutto ? mi spiego meglio , forse all’origine dei tempi c’erano degli elementi che funzionavano in un certo modo e che poi col tempo sono spariti o trasformati , per cui ci manca l’elemento primario che magari c’è ancora ma è rarissimo e lontanissimo da noi su cui fare degli studi.
Questo non si può sapere visto che non sappiamo bene cosa sia il tempo e se le proprietà fisiche chiamo con esso
Bravo ;) strano capire tutto senza aver passato ancora fisica1 però😅 mi domando .. Cmq per quelli che hanno commentato dico si tocca studiare anche se il prof nn ci va a genio tocca studiare la conoscenza è la chiave di tutto e dell'evoluzione della specie umana. 😀
Fisica quantica applicata alla religione 4nobili verità giudizio universale e d"io" e A
Interessante ma dovresti rendere i tuoi video più interattivi
Una teoria del tutto non spiegherebbe comunque "il tutto" dal momento che non chiarirebbe le questioni sulla materia/energia oscura e relativa espansione cosmica, ecc o sbaglio?
Beh non è detto, bisognerebbe avere una teoria del tutto completa e dimostrata per poterlo dire.
Davide Colombo ho scritto ciò perché con teoria del tutto si intende quella teoria in grado di spiegare le 4 forze in modo completo. Se invece si intende una teoria del tutto in senso proprio allora è un altro discorso
certo ma forse ho usato il termine "completa" in modo forviante. Intendevo una teoria del tutto in senso stretto, come descritta nel video. Sono convinto che una teoria del genere possa essere comunque in grado di spiegare almeno la materia oscura. Quello che intendevo è che non avendo ancora una teoria del genere, non possiamo escludere a priori che possa o meno far emergere dalle equazioni la materia oscura e l'energia oscura.
Davide Colombo inteso, nulla da obiettare
un ragazzo di ottima presenza, intelligente-colto.
è di lugano?...sento che parla italiano
Meglio, è alto atesino! 😂
Ok, tutto molto chiaro. Una sola domanda: si può andare in vacanza nelle zone esotiche dell'universo?
La sensazione che mi è rimasta dopo avere ascoltato questo tuo video, è che più che una "Teoria del tutto" a noi servirebbe una "Matematica del Tutto", cioè degli strumenti logico-matematici che siano in grado di portarci in spazi, campi analitici che si trovino "oltre" la barriera dell'Indeterminazione che Heisenberg ha scaraventato, per così dire, sul nostro cammino. Una matematica che ci permetta di emanciparci da questa schiavitù del Probabilismo Ontico. Insomma ci serve una "supercazzola galattica".
Stai auspicando un ritorno alla concezione delle variabili nascoste?
@@istilius Veramente stavo solo filosofeggiando, oltretutto in maniera piuttosto scadente e maldestra. Mi sembrava chiaro, vista la conclusione del post. Comunque la così detta "teoria delle variabili nascoste" mi sembra che sia già stata quasi completamente confutata sia a livello teorico ( da John Bell ) sia a quello sperimentale, adesso però non ricordo da chi.
Infatti. La struttura più intima dello spazio sembra oramai definitivamente aleatoria. Ma il "definitvamente" potrebbe anche essere relativo ad una visione non completa. Concordo sul fatto che ci vorrebbe una bella "supercazzola galattica".
Il sogno di Einstain 😅
Einstein*
mero errore di battitura 😊
Il problema è che la fisica si avvale della matematica, che non è adatta totalmente a risolvere questo dolemma.
la teoria del tutto non spiega tutto! Eccellente osservazione
Come se una teoria del tutto possa poi racchiudere facilmente soluzioni a problemi più “terreni” come quello delle turbolenze nei fluidi. (Ad esempio)
Trovo la spiegazione poco convincente. Non capisco perche l'incapacità di trovare le soluzioni "esatte" sia un impedimento alla capacità di descrivere il tutto. Per descrivere la realtà vanno benissimo le soluzioni numeriche, una soluzione numerica può essere resa arbitrariamente precisa con potenza di calcolo e tempi sufficenti.
il problema è che le equazioni della meccanica quantistica per sistemi a molte particelle sono così complicate che anche numericamente si fa fatica. Questo è perché sono formulate non nello spazio 3D ma in uno spazio che ha 3*N dimensioni (N è il numero di particelle) e quindi la complessità aumenta esponenzialmente
@@luckyluckydog123 ok, ma in linea di principio è possibile descrivere anche i sistemi complessi a molte particelle con soluzioni numeriche, basta utilizzare tempi di calcolo sufficientemente lunghi. Quella che dici tu non è una limitazione in principio.
«Se non siamo in grado di fare previsioni sul comportamento di un nucleo atomico, immaginiamo quanto più fondamentalmente imprevedibile sia il comportamento dell'intero universo, anche disponendo della teoria unificata delle particelle elementari e conoscendo la condizione iniziale dell'universo stesso. Al di sopra e al di là di quei principi presumibilmente semplici, ogni storia alternativa dell'universo dipende dai risultati di un numero inconcepibilmente grande di eventi accidentali.» Gell Mann
Nei buchi neri qual'è l'interazione fondamentale prevalente? Quella di gravità??
@@poseidone5 penso che in scala teorica sia quella in quanto è la forza di gravità ad essere massiccia tanto da risucchiare la luce
Per le teorie attuali l'interno dei buchi neri "non esiste"
@@mattiarecchi4024 mi riferivo non solo all'interno ma anche alle prossimità
@@zen2887 nelle prossimità dell'orizzonte degli eventi mi viene da dire che la gravità è regina assoluta ma non sono assolutamente certo
@@mattiarecchi4024 Concordo con il tuo dubbio: Dai poli dei buchi-neri si notano delle "emissioni relativistiche di energia" che, secondo la teoria, non dovrebbero verificarsi se neanche la luce può sfuggire al suo orizzonte degli eventi. L'accelerazione gravitazionale sull'orizzonte degli eventi di un buco-nero, per riuscire a "fermare" anche i fotoni, dovrebbe valere almeno c/sec² (30,6 milioni di volte l'accelerazione gravitazionale sulla superficie terrestre)! Come si spiegherebbe questo fatto?
Tutto dipende dalla dimensione. Supponiamo che un osservatore venga miniaturizzato a 10 miliardi di volte più piccolo dell'atomo e cominci ad osservare l'ambiente che lo circonda. Forse si accorgerebbe che le leggi che lo governano sono le stesse di quello macro.
No
Molto interessante. Spesso infatti il termine Tutto viene scorrettamente inteso per cercare di avvalorare tesi atee di megalomani che pensano di poter sapere tutto nel vero senso della parola ed escludere quindi l'esistenza stessa di Dio. Senza capire ovviamente che se non si dà per scontata l'esistenza di Dio, si rimane fuori dalla logica e, di conseguenza, ovviamente anche dalla scienza.
e una bella sfida...sono troppo srtani igli esperimenti nella fisica quantistica...la materia non esite senza una coscienza che l osserva sono cresciuto in Francia i Francesi sono più svegli
Ciao Cris, mi daresti il nome di qualche bravo divulgatore scientifico Francese? Grazie!
ciao Soufians...vai sulle mie playlist...comunque ti d ho i canali...ideas i science...espace des science...questi sono quelli ufficiali Francesi...e seguo anche...aurelien barrau...science etonnante...Hugo Lisoir...
Gentilissimo, Grazie mille.
Teoria del tutto: come minimo deve contemplare anche la materia psicologica.
Altrimenti che tutto è..!?
@Dino Sauro il tuo commento è prezioso. La fisica convenzionale è senza definizioni un tentativo lo fa Penrose con la teoria della coscienza. La tradizione italiana conserva delle inedite letture superiori che si traducono in definizioni utili per la fisica. La fisica sono vettori e scalari che collegano molto in ridotte lettere. Si passa prima per le esplicitazioni della filosofia in campo psicologico per poi ricollegare attraverso la tecnica che produce numero. Il caso rimane tale fin tanto che rimane scollegato l'effetto dalla causa, il ricollegare le cause agli effetti è ciò che porta a compimento la fisica decodificando con l'equazione in ultimo. Prima dell'equazione il lavoro, l'esperienza sensata, la tecnica insomma il metodo galileiano l'ordinanento dei numeri. Il pensiero è a fior di metafora equiparabile al software, il corpo umano hardware in umido fotonico ossia che scambia informazione anche attraverso il fotone, fotogeno ossia che emette infrarosso. Solo qui un mondo tutto da esplorare ancora. Ad oggi la psicologia si sorregge su definizioni in via di superamento come il concetto di inconscio, un entità che si fa gli affari suoi, il quale dimostra tutto e niente. L'inconscio è conscio a modo suo. In termini fisici stretti è lecito ridefinire la parola inconscio con la parola esecuzione sorretta da una corposa serie di definizioni che in ultima analisi ricadono sulla scia sperimentale in un teorema fondamentale della cibernetica: il teorema del buon regolatore. Questo l'inizio ed un passaggio obbligato è per i teoremi dell'incompletezza di Godel associati all'indicibilità, al tempo e all'entropia. Allora si incomincia a fare chiarezza a livello soggettivo e si incomincia a trovare riscontri oggettivi al di fuori di noi stessi attraverso lo strumento linguaggio veicolato da vincoli sul comportamento, il linguaggio per il corpo è un vero e proprio codice operativo.
Capisco che essere fuori dal vivo dell'argomento è difficile anche solo immaginare a causa della limitatezza rappresentativa tuttavia la strada pare essere possibile in questi termini ossia psicologia con nuove definizioni almeno per quanto il mio cimento, che ormai ha compiuto un lustro, ha decodificato.
La nostra mente è un insieme di processi, processi cognitivi. La metafora informatica è la strada dove trovare analogie. La tecnologia è anche una nostra proiezione.