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Sono nato e cresciuto subito sotto l'altopiano di Asiago e in questa zona il ricordo delle gesta dei ragazzi della Sassari é ancora molto vivo. Grazie, bellissimo video!
Grazie del video. Su UA-cam scassano i maroni i video degli italiani all'estero che sputano sull'italia e invece ce ne sono di belle storie come questa da raccontare. Tutti i paesi hanno pregi e difetti(tutti!) Noi siamo troppo attenti ai difetti. Video come questo possono essere di ispirazione per fare bene in futuro e per essere fieri di alcune pagine del nostro passato.
Buongiorno, Mi chiamo Efisia Secci nata in Belgio ma il cuore sempre SARDO !! Pour chaque Sarde l'honneur et le courage son primordiales ! Merci pour cette video plus qu'intéressante !! Bravo à vous !!
Sa vida pro sa patria - sono siciliano di Palermo over 70 alto 1.87 in forza a Trieste nel 1973 . Un meraviglioso ricordo di vita nel glorioso 151 fanteria Sassari. Veri uomini. Saluti.
Sono siciliano anch'io ne faccio 70 e pure io ho avuto l'onore di fare il militare, in forza a Trieste, radio fonista 151° Regimento fanteria Sassari C.C.S.R . Non sono sicuro se nel 73 o 74, avevo 2 amici assaltatori che mi hanno evitato di finire a Peschiera, perché stavo picchiando un sott'ufficile che abusava un po troppo dei suoi gradi se non mi avessero fermato loro, tu eri assaltatore per caso. piacere di conoscerti Saluti.
Bellissimo video, anche mio nonno si arruolò volontario nella brigata Sassari, fu anche decorato per le sue imprese , non era né un pastore ne un contadino ma faceva il pescatore , ancora oggi abbiamo pescatori più selvaggi di uno squalo bianco , la brigata era fata anche di questo non dimenticate di citarli , attraversavano a nuoto le gelide acque di fiumi laghi ,minavano i ponti , costruivano ponti barche di fortuna perché molti Sassarini non sapevano nuotare ,sono stato anche io un fante della brigata Sassari e vi assicuro che quello spirito (sa balentia) è ancora molto forte anche nelle nuove generazioni, grazie per averci ricordato 👍👍👍👍🇮🇪
Mio papà ha combattuto anche ad Asiago, era di Romana ,SS era molto fiero d'avere fatto parte della brigata Sassari il suo nome era Pititu Cosimo e io sono l'unica femmina di cinque maschi (i miei fratelli) sono molto contenta che vi siate ricordati di quanto fossero valorosi: grazie
Mio bisnonno fece parte della brigata Sassari, e nella prima guerra mondiale si fece un anno sull'altopiano di Asiago, era nello stesso reparto di Emilio Lussu.
Nonno Giovanni Lai di Irgoli classe 98 caporale nella Brigata Sassari, stessa divisione di Emilio Lussu. Nonno Giovanni era un gigante di 190 cm... Le sue mani erano grandi come badili. Nel suo plotone lo chiamavano " su longu" ... Un giorno di settembre nel 1970 , mi ricordo che avevo 5 anni, gli chiesi: Nonno ma quanti Austriaci hai ammazzato in guerra ??? Lui chinò la testa e rispose: meglio tu non lo sappia mai figlio mio.... Morì nel 73 sordo e quasi cieco dovuto alla scoppio di una granata nella battaglia che avvenne alle porte di Gorizia in cui vide la Brigata Sassari vittoriosa contro un battaglione di Ungheresi.... Per mancanza di superiori diretti, guidò Lui stesso il suo plotone espugnando la città in cui erano insediati gli austroungarici.... Tornò dalla guerra con una medaglia d'argento, gli fu rubata dopo due anni dalla sua casa dove la teneva con molta cura e tristezza infinita..... Nonno Giovanni Lai di Irgoli (nu) classe 98 caporale della Brigata Sassari vittoriosa...
@@francopala3510 Mio nonno Michele Muzzu quando gli facevo la domanda se avesse mai ucciso austriaci , non rispondeva ma diceva : "Sul Carso ho visto l'inferno" augurati di non essere costretto a fare quello che ho fatto io. Saluti a tutti. Salvatore.
Da sempre "innamorato" della Sardegna, del Popolo Sardo e delle sue Tradizioni, nonché della Limba (la Lingua) che, da Torinese di origini Toscane sto studiando e parlo e scrivo ancora maluccio 😆 , non posso che ammirare profondamente lo Spirito ed il Coraggio che da sempre animano questo grande Popolo e, da Italiano, sono felice che faccia parte della nostra martoriata Patria.... AVANTI, FORTZA PARIS !!!.....
@@pieroiginolai1782 Emmo Piero Igino, Deo la pesso comente a Tie... "Menzus Padronu in s'Inferru chi Serbidore in Chelu" (John Milton , unu poeta Ingreso de su 1500).... In pagas paraulas : ...a domo propria...😉
Complimenti ragazzi bellissimo video e sempre un piacere sentire la storia della nostra Italia specialmente x noi sardi sentire le geste della brigata Sassari 👏👏👏😘👋🙏
La nostra Italia????.parla per te ascaro Noi sardi non siamo italiani non lo siamo mai stati E voi ascari siete il cancro della Sardegna Tornate in itaglianistan
due ragazzi da ammirare che propongono le storie della prima guerra mondiale .fossero tutti cosi i giovani d'oggi , onore a voi e alla brigata e a tutti quelli che combatterono nella guerra
Complimenti, avete descritto molto bene una pagina di storia che in tanti non sono a conoscenza. Mio nonno combatté nell'Altopiano di Asigo e venne nominato Cavaliere di Vittorio Veneto.
Molti anni fa sono andato sull'altopiano di Asiago per vedere i posti dove aveva combattuto la brigata Sassari. Avevo letto più volte "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. Sono arrivato su Monte Fior partendo da Foza e passando per Malga Lora. Da Monte Fior, seguendo i luoghi citati da Lussu, sono arrivato a Monte Zebio. Potete immaginare le emozioni che provavo nel vedere i luoghi descritti da Emilio Lussu. Avevo il suo libro aperto alle pagine in cui raccontava dei fanti della Sassari che inseguivano i reparti austroungarici dopo aver fermato i battaglioni bosniaci su Monte Fior.
Anche io sono stato un "Sassarino"classe 1944 a Trieste 151 Brigata Sassari Compagnia Comando si ero nell'ufficio personale ma nonostante questo quelle mostrine mi hanno inorgoglito perché comunque da sardo facevo parte di quella gloriosa Brigata...FORZA PARIS p.s. ho le mostrine gelosamente conservate ...
Grazie, avete fatto un bel video. I miei nonni che hanno fatto parte della "Sassari" saranno fieri che vengano ricordati dopo più di cento anni. Saruddu e trigu, Salvatore Ragas
In forza a Trieste 151° Regimento fanteria Sassari C.C.S.R nel 73/74 con questo video mi avete fatto tornare alla mente dei momenti indimenticabili. Forza paris. Caserma Vittorio Emanuele 3° in via domenico Rossetti, sono trascorsi 50 anni ma è presente nei miei ricordi come se fosse ieri
E' sempre un'emozione sentir parlare della Sassari, gli ultimi che, al comando del giovane maggiore Musino, oltrepassarono, rigorosamente in formazione, il ponte sul Piave, dopo la disfatta di Caporetto...Fortza Paris...❤
Ho avuto la fortuna di conoscere l'ormai generale Giuseppe Musinu, da fante nel 151°, nel 1985; e mi preme ricordare che il reparto comandato da Musinu fu l'ultimo reparto ad attraversare l'ultimo ponte sul Piave, sulla Priula (il 9 novembre 1917) dopo la disfatta di Caporetto; ma, rispetto ai reparti che in precedenza avevano attraversato il fiume fuggendo a rotta di colla, Musinu ordinò di passare il ponte a passo di marcia, mentre ai lati piovevano le bombe austriache! Pazzia? No, solo il senso dell'onore che ci contraddistingue. Sconfitti sì (in quell'occasione) ma non umiliati. Fortza paris!
La brigata Sassari non venne sconfitta neanche durante la battaglia di caporetto semplicemente perché in quel momento Cadorna l'aveva spostata in un altro punto del fronte. I reduci sardi che ho conosciuto di persona infatti parlavano sempre di tradimento di Cadorna ,in quanto anche sapendo in anticipo del tentativo austro tedesco di attacco a caporetto,spostó proprio la brigata in grado di opporsi al nemico. La brigata si dovette ritirare sul Piave per non venire circondata,ma non paartecipó in prima linea ai combattimenti di caporetto.
@@valentinac326 a Thiesi il generale Musinu era considerato dai suoi compaesani tornati dalla guerra un assassino che avrebbe sparato alle spalle ai soldati che durante le battaglie si rifiutavano di avanzare.... dicevano che avesse sparato anche a qualcuno del suo paese...
A parte che non sto a dirti che cosa meriti chi scappa lasciando i suoi compagni a combattere, io conobbi suoi soldati e colleghi, e so che Musinu era prima di tutto conosciuto per dare l'esempio, e per questo fu sempre amato e rispettato dai soldati che per lui e con lui si sarebbero buttati e si buttavano nel fuoco. Se davvero hai sentito quello che dici e non hai altri motivi invece per parlare così, che invece io penso tu abbia eccome, fai una bella indagine su chi ti avrebbe riferito quanto ti limiteresti a ripetere e probabilmente scoprirai che quell' "eroe" si meritò qualche "incoraggiamento" nel fondoschiena. Vigliaccheria e invidia sono veramente una brutta cosa e non hanno altro che una lingua falsa e lunga per tentare di giustificare quello che hanno coscienza essere il loro infimo profilo, soprattutto quando il calunniato non c'è più... resta il fatto che Musinu, Lussu e tanti altri e le quattro medaglie d'oro, due a ciascuna delle due bandiere del Reggimento, cosa mai più verificatasi nè prima nè dopo la "Sassari" in tutta la storia militare dell'Esercito italiano, resteranno, mentre le tue menzogne non saranno altro che la testimonianza del tentativo cosciente di coprire la propria vergogna da parte di chi non compì il proprio dovere... Da parte di uno che ebbe quattro tra fratelli e cugini del nonno che morirono in quella guerra, di cui una medaglia d'argento al valore militare ed una di bronzo al valor militare. Ciao bella...
Il video è bellissimo, il museo della brigata va visitato per comprendere l'anima e lo spirito che animò e tuttora anima questa meravigliosa brigata ,che dovrebbe essere d'esempio ad ogni italiano, i giovani sardi della guerra 15-18 forse non sapevano con precisione dov'era la terra friulana, ma non hanno esitato a rispondere presente alla chiamata della PATRIA.
Sono Guerrino. Anni sessanta militare a Macomer nel 151 esimo della brigata Sassari. Orgoglioso di questo. E da buon veneto amo ancora la Mia Sardegna terra meravigliosa. Per la cronaca a " go ciapa' na bala de Vernaccia " : ero di Ronda. Manco ' poco che finissi a Gaeta. Mi salvo ' il maresciallo Bezzu. Ciao❤
@@flaviosanna869si muore sempre per altri, comunque il discorso sarebbe lungo... ma se si fa parte di una nazione ci si fa onore sotto le sue bandiere, occorrendo, niente vieta di perseguire altre finalità, ma da uomini leali...
Se non sbaglio il tuo battaglione era di stanza a Cagliari io ho fatto il militare all' 11 Btg "Casale" a Casale Monferrato un salutone di ricordi...👍🇮🇹
D Mi onoro di essere sardo mio nonno materno classe 1897 la combatte tutta la prima guerra .mi racontava tutta la storia con un grande orgoglio.Onore Ai Sassarini.
Mio nonno Francesco Solinas era con il 152 al comando del tenente Musinu. Decorato con medaglia d'argento e croce di guerra e assunto a Cavaliere di Vittorio Veneto che io oggi conservo. E morto a 94 anni io ne ho 58 ho potuto ascoltare la testimonianza diretta di chi era lì. Nei tragici giorni che seguirono Caporetto la Sassari che aveva conservato l'organico in mezzo alla disfatta fu aggregata al corpo d'armata speciale che aveva il compito di ritardare l'avanzata Austro Tedesca. In quel frangente. Il battaglione di Musinu e con esso mio nonno fu l'ultimo ad ritirarsi traversando il Tagliamento. Passando il ponte Musinu dette l'ordine "armas a collu" . I tedeschi resero gli onori. Passato il reparto il ponte viene fatto saltare.
Incredibile testimonianza! Ho sempre letto che i tedeschi continuarono a sparare alle loro spalle ma mi chiedevo come questo fosse possibile senza che fossero colpiti. Posso umilmente chiedere altri dettagli se se li ricorda? Grazie mille
@@alfonsoblasina6068 ormai non ricordo più tante cose come il ponte che era quello della pria sul Piave e non sul Tagliamento il reparto di Musinu risulta essere l'ultimo reparto a chiudere la ritirata di Caporetto. La Sassari e stata l'ultima a ritirarsi e la prima formazione insieme alla Teramo ad attaccare nella battaglia dei tre monti
Ciao anche mio nonno classe 1988 faceva parte della brigata Sassari. .. era un ardito e per mia fortuna come te ho sentito le sue storie di prima mano. È stato ed è ancora il mio mentore per la vita
anni fa visitammo il cimitero della Sassari sull'altipiano di Asiago località Zebio. molto suggestivo davvero e anche ben curato. ebbene in quel settore del fronte così feroce, si confrontarono quelli della Sassari contrapposti ai Bosniaci dell'Impero Austro-Ungarico. quindi due stesse culture pastorali e contadine, con la differenza che; una era di matrice Cristiana, gli altri prevalentemente Islamici. ebbene raccontavano le guide del posto, che oltre ad una grande rivalità, scorreva anche molto sangue, nel senso che la pietà era spesso e volentieri una chimera e molto poco rispettata... in pratica entrambi gli schieramenti facevano molto pochi prigionieri.
Mario Rigoni Stern mi raccontò di aver invitato più volte Emilio Lussu a tornare sull'Altipiano di Asiago, ma Lussu declinò sempre l'invito. Diceva che se fosse tornato ad Asiago avrebbe avuto la sensazione di camminare sul sangue dei suoi soldati e della Brigata Sassari.
Bel filmato e bel documentario .... Ho notato che avete utilizzato le foto che mio nonno il Tenente Scopa , Alfredo Graziani, o Grisoni, come lo chiamava Lussu in 'Un anno sull'Altipiano' , ha scattato durante quei giorni. Lui è al centro della sua squadra di fegatacci al min 5.13 . Sicuramente avrete letto anche il suo libro-diario ... Fanterie Sarde (all'ombra del Tricolore) più crudo, più verista , per cosi dire di quello di Lussu di cui nonno era amico fraterno. Quelle foto e quei ricordi fanno parte della memoria mia famiglia ed è veramente un piacere che siano state utilizzate in un video fatto così bene . Fortza Paris .
Mio nonno - classe novantotto , Brigata Sassari - diceva che nell ' " Altipiano d ' Asiago Alpini e Sassarini avevano stretto un patto di fratellanza ! ".
Gent.le Free Spirit 7772 purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerti, nel 74 sono stato aggregato al Comando del 5 corpo d'armata a vittorio veneto con mansioni di servizi difesa.cordiali saluti e sa vida pro sa patria.
Complimenti per il canale vi sto seguendo Da qualche settimana e trovo i vostri video ben strutturati e realizzati ; voglio farvi giusto una precisazione sul coltello del video non è “sa leppa” ma “ sa resolza “ che sarebbe il coltello a serramanico sardo , invece “sa leppa Detta de chintu (la vita ) era un coltello a lama fissa di grandi dimensioni che infatti si indossava tipo uno spadino . Chiaramente non consentito dal regio esercito infatti i fanti della Sassari utilizzavano sia la baionetta che sa “resolza “.
Complimenti per questo video. Mi piacerebbe che voi parliate della disfatta di Caporetto perché il mio bisnonno l'ha vissuta, è tornato vivo ma molto provato fisicamente e psicologicamente.
Grazie mille! Ci stiamo lavorando anche per quello, richiede molta attenzione visto che la storiografia a riguardo si divide molto in verità e leggende! Però quel video sicuramente arriverà!
Una storia gloriosa, degna della terra sarda, uno dei migliori inni insieme a quello degli alpini, 33, e a quello della fanteria di marina dei San Marco. Tutti inni con un profondo significato, bellissimi.
Io avuto l'onore di indossare questa gloriosa divisa. Primo scaglione 84. 151 btg. Fanteria 7 comuni. Brigata Sassari. Sa vida pro sa Patria. Sono un ex Dimonios.
Uno dei loro più grandi comandanti è stato il Generale Gabriele Berardi, irpino come me (nato a Sant'Angelo dei Lombardi). La caserma di Avellino è a lui dedicata. Il suo nome è sul monumento sul monte San Michele.
Mio nonno si chiamava "M'pera Ragiu! (Pietro Vargiu). Un fabbro, un maniscalco. Capricorno come segno. Un tipo tosto. Ogni tanto lo mandavano in licenza. Mia nonna, Giuseppina, frugava dentro le tasche della divisa del marito in guerra. Trovava dei pidocchi. Insieme a qualche soldo. Lui si era portato delle pinze, non si sa mai. Con le schegge metalliche dei bombardamenti austro-tedeschi fabbricava anelli o braccialetti da rivendere ai commilitoni. Da sardo sardo non ha mai tenuto conto del significato di "terrone". Mi insegnò a cinque anni i principi della matematica (sapeva far di conto). Mi raccontava la guerra, tipo quando erano 85 della brigata sotto un bombardamento austriaco e gli unici sopravvissuti erano rimasti cinque. Lui attribuiva la salvezza a uno scapolario, una immagine della Madonna che portava cucita dentro il bavero della divisa. Era un uomo con le palle. Quando gli domandai, da piccolo come ero, quanti nemici avesse ucciso... lui non ha risposto.
@@alfonsoblasina6068fu la Regione a subire perdite percentuali più alte di più del trenta per cento rispetto alla media nazionale, in valori assoluti non avrebbe mai potuto, non era per niente popolosa, come sempre del resto.
Credo che dovreste realizzare anche un video sulla Brigata Liguria che nei giorni del 14-15-16 giugno del 1916 si immolò letteralmente sulle pendici del monte Zovetto - Val Magnaboschi riuscendo a fermare quei contingenti austroungarici della Strafexpedition che , altrimenti , sarebbero scesi facilmente in pianura e in poche ora sarebbero arrivati a Vicenza . I due reggimenti 157 e 158 furono decorati di medaglia d'oro e sullo Zovetto oggi si trova un monumento che la città di Genova fece erigere a loro memoria .
Bel video. Grazie! Mi piacerebbe vederne uno sulla medaglia collettiva che la Brigata meritò per le battaglie del Bosco Triangolare e del Bosco Lancia, se non erro vicino l'Isonzo. Tra quei valorosi c'era anche mio nonno, del quale conservo orgogliosamente la medaglia e il decreto. Se non sbaglio, quelle imprese e quei riconoscimenti costituirono un primato e soprattutto il capovolgimento delle sorti della guerra. Forse anche un modo per evitarne l'ulteriore prolungamento con chissà quanti altri caduti. Grazie
Ciao grazie mille! ne abbiano parlato proprio in questo video, dove ci siamo recati in loco per raccontare quegli avvenimenti. Qui sotto il link del video ua-cam.com/video/snkS6ifM4DE/v-deo.html
sul fronte orientale ci fu un fatto ben noto dove la brigata fu accusata di insubordinazione se non di ammutinamento, ai folli ordini dei comandanti ma subito dopo la brigata si riscatto dalle infamanti accuse (fatti noti d'allora ma purtroppo oggi mi sfugge per ora la fonte.. )
Buongiorno ragazzi e complimenti per l'ottimo lavoro, bravi bravi bravi! Per caso siete in grado di vedere il giudizio che veniva dato dai comandi austriaci ai due reggimenti che componevano la Brigata Lazio? Grazie ancora
Ciao grazie mille dei complimenti! Per quanto riguarda la brigata Lazio dal libro risulta scritto :" Buona brigata, prese parte alla 6,7,8,9 e 10 battaglia dell'Isonzo. Medaglia d'argento al valore"
@@viribusunitisww1 Grazie mille per la risposta, lo zio di mio nonno è caduto tra le fila della brigata dopo ferite riportate in combattimento proprio sul San Michele.
Anche i miei bisnonni sono stati sul fronte Basilio Sanna e Francesco Scanu da Uta. Basilio ricevette anche una medaglia, ci sono delle carte firmate dal generale Diaz, purtroppo non li ho mai conosciuto e non ho idea di dove abbia combattuto sarebbe bello poter trovare informazioni
Ciao ragazzi, complimenti per il video. Arrivo qui a casissimo (anzi grazie all'algoritmo). Sto preparando la tesi magistrale sul film Uomini Contro che notoriamente è stato ispirato da Un anno sull'altipiano. Vi consiglio caldamente di recuperare anche gli altri memoriali, anche perché quello di Lussu è un romanzo parecchio rimaneggiato dallo stesso autore. Tra i tanti cito Graziani, Motzo, Fontana. Consiglio anche la lettura della storiografia (Cadeddu, Pozzato) per integrare in maniera più obiettiva ciò che si legge nei diari. Fois direi che è comunque la massima esperta di Brigata Sassari, quindi avete fatto bene a partire da lei. vorrei chiedervi il titolo del film di cui si faceva accenno nel video al punto di Giuseppe Dessì. Sarebbe molto utile per la mia ricerca. Un grazie di cuore e ancora bravi
Ciao! Grazie mille! Si diciamo che da Lussu abbiamo preso solo qualche stralcio del diario proprio in quanto non sempre lucido. Il film si chiama "La trincea" di Giuseppe Dessì lo puoi trovare anche qua su UA-cam. Chiaramente da prendere come uomini contro con le pinze, in quanto parzialmente romanzato. Augurissimi per la tesi!
Sardegna uno, Germania zero! Per difendere confini che non sono mai stati nostri. Quando incontrate un sardo, inchinatevi di fronte a lui. Voi non lo sapete, ma la maggior parte del sangue versato era quello sardo (dove erano il lombardi i veneti i romagnoli i toscani gli umbri gli alpini i calabri i pugliesi i siciliani'). I libri di storia hanno da essere riscritti. Un capolavoro letterario? Un anno sull'altipiano, Emilio Lussu, Einaudi.
Si dice che essendo pastori che non parlavano italiano e avevano abitudini che gli altri commilitoni disprezzavano dopo aver subito si organizzarono e in soli duecento sbaragliarono una forza di commilitoni enormemente superiore. Per evitare di punirli duramente sì penso' di riunirli in una brigata di valore eccezionale
Che scazzottate vi siano state nessuno lo nega, che questa sia l'origine della decisione di creare una Brigata su base quasi totalmente regionale, lasciamo perdere...
Salve, si trova in vendita online a prezzi esorbitanti, come tutti i manuali d'epoca è tuttavia consultabile presso il museo di Rovereto da quanto sappiamo. Se aveva curiosità di sapere la "valutazione" di una brigata possiamo farglielo sapere noi!
Per la precisione guspinesa a punta (sa leppa è più una piccola sciabola) se posso suggerire un libro a riguardo: sa kuspidesa, del maestro Elio Dessi. Racconta le gesta del nonno caimano del piave
@@giorgiopintus5520 entrambi coltelli sardi ma completamente diversi: il primo è una sorta di sciabola, il secondo di dimensioni più ridotte è a serramanico
Nel linguaggio comune anche il coltello da tasca tipo "pattadesa", per capirci, può essere genericamente chiamato leppa (propriamente a manico fisso, di dimensioni ben maggiori, a lama leggermente ricurva ed in disuso al più tardi dai primissimi anni del "novecento").
Un altro plauso va senz'altro a questi due ragazzi, non solo per la loro preparazione, la loro chiarezza nell'esposizione e la fluidità della peraltro sempre avvincente narrazione, ma anche per la loro obiettivita' di giudizio e la loro totale e lodevole mancanza di pregiudizi a danno dei sardi, purtroppo spesso vittime di razzismo al Nord.....davvero encomiabile tutti e due!
Mi duole informare i creatori del video che i sardi era sempre stati divisi e fino alla prima guerra mondiale, non vi era una vera coesione tra loro, sempre stati in competizione, almeno fino alla creazione della Brigata Sassari. La creazione della brigata in realtà e altrettanto interessante come storia, perché, sebbene sia nata per il razzismo perpetuato nei loro confronti dal resto degli italiani, ha avuto i suoi risvolti positivi nell'unire i sardi veramente sotto un unica bandiera. A differenza della maggior parte degli italiani, i sardi avevano dalla loro il fatto che, per via delle faide che erano abituati a combattere tra loro, avevano acquisito delle abilità di combattimento da guerriglia. Tra l'altro, l'età per imparare a sparare era intorno ai 12-13 anni, non appena fossero stati in grado di imbracciare un arma, almeno per chi potesse permettersi un fucile che era spesso un moschetto a palla asciutta. La capacità di mimetizzarsi era molto diffusa tra i pastori, abituati persino a fumare con la brace all'interno della bocca, per passare inosservati di notte quanto di giorno. Tanto che, i sigari manufatti in Sardegna erano di formato diverso dal resto d'Italia, per agevolare tale pratica. Tanto avvezzi al mimetismo che sapevano sfruttare le fasi lunari, cosa che poi misero in pratica nell'assalto partito dalla trincea dei Razzi, dove, scivolando con il favore delle tenebre sotto i fili spinati austriaci, si nascosero a ridosso della trincea nemica attendendo il momento giusto per sorprendere il nemico. Piano ideato dal Maggiore Dessì, che rivoluzionò le pratiche di assalto italiano riuscendo dove nessun teorico della guerra dello stato maggiore era riuscito prima.
Ma chiaro che non potevano definirsi un popolo coeso sotto il punto di vista territoriale. Lo erano invece sotto il punto di vista comportamentale e caratteriale, era questo che li univa. Consiglio di leggere il libro della Fois, il più grande scritto sulla nascita della brigata Sassari e sul popolo Sardo. Poi altra cosa, immagino che il discorso fatto sul razzismo e sulla nascita della brigata si rifaccia alla storiella degli artiglieri sardi nel porto di Genova. Ecco mi spiace dirlo ma è una bufala che ha come unica fonte la testimonianza orale di qualche soldato a decine di anni di distanza. Poi il sensazionalismo della notizia l'ha fatta diventare un mito popolare, ma non ha nessunissimo fondamento storico.
Il valore dei soldati sardi era gia' conosciuto dai tempi Del Regno di Sardegna. Infatti l'italia era nata come regno di Sardegna e dopo Italia. L'inno dei Savoia era in lingua Sarda
Bravi, mi fa piacere che dei ragazzi giovani si interessino a questi fatti di guerra che hanno comportato il sacrificio di tanti ragazzi ventenni da una parte e dall'altra. Un mio prozio ci lasciò le penne a bosco malo nei pressi di doberdò per "scoppio di bombarda". Faceva parte come barrelliere della brigata Lombardia. La madre impazzì per il dolore (era l'unico maschio di 7 figli). Mi piacerrbbe saperne di più sulle vicende di questa brigata così come mi piacerebbe avere qualche notizia sulle battaglie che hanno intetessato la dorsale del col dell'orso-solaroli-spinoncia e monte tomba sul massiiccio del Grappa di cui so poco o nulla. Dimenticavo: sono anche io appassionato delle vicende della grande guerra e ho visitato diversi luoghi dove questa è passata. Recentemente sono stato sull'Asolone e sul col Moschin dove sono ancora ben visibili le trincee ed il terreno è tuttora butterato dalle buche scavate dalle granate dell'artigleria. 👏
Grazie mille! Prima o poi faremo un video anche sul grappa! Per quanto riguarda la brigata Lombardia ricordo per certo che fu una brigata di valore comprovato e riconosciuto sia dai comandi italiani che agli occhi degli austriaci.
Stiamo cercando di recuperare quel libro, purtroppo online costa tantissimo e i siti dove si possono trovare in formato PDF sono sempre più rari! Appena avremo ritrovato quei file risponderemo alla tua domanda
@@viribusunitisww1 grazie. A parte che dopo aver visto il vostro bellissimo video ho fatto anche io delle ricerche e ho visto che il titolo è "die italienische Armee im Felde 1917", quindi è da vedere se è stato scritto prima o dopo Caporetto, perché dopo la Lambro è stata sciolta e non più ricostituita.
@@bastiancontrario860 grazie ad un prezioso aiuto abbiamo recuperato il manuale. Della brigata Lambro dice: "brigata molto buona, ha combattuto le battaglie dell'isonzo n. 7° 9° 10° e 11° "
Ciao grazie mille per i complimenti!Adesso che si è aperta la bella stagione, ed essendo abbastanza vicini, abbiamo in programma di girare alcuni video direttamente sul posto ! La battaglia dei tre monti potrebbe essere tra i papabili 😉
Che la gente del nord Italia guardi questo video e la smettesse di giudicare le persone x il peso o la bellezza degl abiti. La forza è dentro se stessi non ciò che si vede fuori.
C'è solo una precisazione da fare, il coltello sardo che avete fatto vedere è una arresoja o arresorza/arresolza in base alla zona di appartenenza cambia un po il nome, SA LEPA è un coltello a lama fissa usato sempre dai pastori ma è simile a una daga
Se guardi i commenti abbiamo ricevuto quasi 10 nomi diversi 😅 purtroppo il nome evidentemente varia da zona a zona quindi abbiamo tenuto quello che abbiamo trovato nei libri ☺️
Non cambia da zona a zona, sa lepa è un coltello a lama fissa e s'arresoja è a serramanico, molti erroneamente chiamano s'arresoja.. lepa ma sono due coltelli diversi
Come quello del san Michele bellissimo video bravi , proprio ieri sono stati lì alla trincea delle frasche, posto stupendo ,pure il monumento di filippo Corridoni. Secondo me comunque i sardi avevano la meglio sui bosniaci ( pia alti e grossi ) x il semplice fatto che attaccavano in numero maggiore, si avevano la meglio ma anche più perdite
La Sassari ha un triste primato, la maggior percentuale di caduti rispetto alle altre brigate, i sardi non disertavano, ma attaccavano, credo che la precisazione sul numero sia opinabile, soprattutto quando ti trovi davanti i nidi di mitragliatrici
Chi attacca deve sempre essere in vantaggio numerico, non ce la farà mai in inferiorità numerica a meno che non si trovi di fronte soldati di carta... ma non era questo il caso che si presentava nei fatti che qui si ricordano e le perdite degli attaccanti erano enormi (a fine guerra 130 per cento di perdite totali sarde a fronte del 110 per cento nazionale, la Brigata ricostituita TRE volte per le perdite subite), tranquillo che chi arrivava alle trincee nemiche non era in superiorità numerica. Se vuoi un esempio informati su quanto fece Raimondo Scintu...
Ciao! Vi ricordiamo di iscrivervi al canale per rimanere sempre aggiornati sui nostri nuovi video. Iscrivendovi ci aiuterete a sostenere la nostra missione! A voi non costa nulla, ma per noi vale molto! Grazie!
Sono nato e cresciuto subito sotto l'altopiano di Asiago e in questa zona il ricordo delle gesta dei ragazzi della Sassari é ancora molto vivo. Grazie, bellissimo video!
Grazie che vi ricordate dei sacrifici dei nostri nonni . Ci conforta per i tanti sacrifici fatti
Grazie del video. Su UA-cam scassano i maroni i video degli italiani all'estero che sputano sull'italia e invece ce ne sono di belle storie come questa da raccontare. Tutti i paesi hanno pregi e difetti(tutti!) Noi siamo troppo attenti ai difetti. Video come questo possono essere di ispirazione per fare bene in futuro e per essere fieri di alcune pagine del nostro passato.
Buongiorno,
Mi chiamo Efisia Secci nata in Belgio ma il cuore sempre SARDO !! Pour chaque Sarde l'honneur et le courage son primordiales ! Merci pour cette video plus qu'intéressante !!
Bravo à vous !!
Sa vida pro sa patria - sono siciliano di Palermo over 70 alto 1.87 in forza a Trieste nel 1973 . Un meraviglioso ricordo di vita nel glorioso 151 fanteria Sassari. Veri uomini. Saluti.
Sono siciliano anch'io ne faccio 70 e pure io ho avuto l'onore di fare il militare, in forza a Trieste, radio fonista 151° Regimento fanteria Sassari C.C.S.R . Non sono sicuro se nel 73 o 74, avevo 2 amici assaltatori che mi hanno evitato di finire a Peschiera, perché stavo picchiando un sott'ufficile che abusava un po troppo dei suoi gradi se non mi avessero fermato loro, tu eri assaltatore per caso. piacere di conoscerti Saluti.
Io sono emiliano...ho fatto il militare nel 71 come voi nel 151...
Concordo pienamente i Vs. sentimenti.
Tottu Paris...Ajo👍💪avete fatto un ottimo ricordo. Grz ❤️mio nonno era li❤
Semplicemente grandi grandissimi ragazzi, un grazie per l’eternita’❤
Bellissimo video, anche mio nonno si arruolò volontario nella brigata Sassari, fu anche decorato per le sue imprese , non era né un pastore ne un contadino ma faceva il pescatore , ancora oggi abbiamo pescatori più selvaggi di uno squalo bianco , la brigata era fata anche di questo non dimenticate di citarli , attraversavano a nuoto le gelide acque di fiumi laghi ,minavano i ponti , costruivano ponti barche di fortuna perché molti Sassarini non sapevano nuotare ,sono stato anche io un fante della brigata Sassari e vi assicuro che quello spirito (sa balentia) è ancora molto forte anche nelle nuove generazioni, grazie per averci ricordato 👍👍👍👍🇮🇪
Anche io ho fatto il militare nel 151
Mio papà ha combattuto anche ad Asiago, era di Romana ,SS era molto fiero d'avere fatto parte della brigata Sassari il suo nome era Pititu Cosimo e io sono l'unica femmina di cinque maschi (i miei fratelli) sono molto contenta che vi siate ricordati di quanto fossero valorosi: grazie
Mio bisnonno lo stesso, era di Putifigari a qualche km da romana
Sono abruzzese e sono orgogliosamente "tifoso" della BRIGATA SASSARI
Grazie per questo video!!!
Mio bisnonno fece parte della brigata Sassari, e nella prima guerra mondiale si fece un anno sull'altopiano di Asiago, era nello stesso reparto di Emilio Lussu.
Era nel 152 regimento della Brigata Sassari ? Se si, senza dubbio conobbe Guido Brunner.
@@giovannabarberini4327 si, io purtroppo non lo mai conosciuto.
Nonno Giovanni Lai di Irgoli classe 98 caporale nella Brigata Sassari, stessa divisione di Emilio Lussu. Nonno Giovanni era un gigante di 190 cm... Le sue mani erano grandi come badili. Nel suo plotone lo chiamavano " su longu" ... Un giorno di settembre nel 1970 , mi ricordo che avevo 5 anni, gli chiesi: Nonno ma quanti Austriaci hai ammazzato in guerra ??? Lui chinò la testa e rispose: meglio tu non lo sappia mai figlio mio.... Morì nel 73 sordo e quasi cieco dovuto alla scoppio di una granata nella battaglia che avvenne alle porte di Gorizia in cui vide la Brigata Sassari vittoriosa contro un battaglione di Ungheresi.... Per mancanza di superiori diretti, guidò Lui stesso il suo plotone espugnando la città in cui erano insediati gli austroungarici.... Tornò dalla guerra con una medaglia d'argento, gli fu rubata dopo due anni dalla sua casa dove la teneva con molta cura e tristezza infinita..... Nonno Giovanni Lai di Irgoli (nu) classe 98 caporale della Brigata Sassari vittoriosa...
@@francopala3510 Mio nonno Michele Muzzu quando gli facevo la domanda se avesse mai ucciso austriaci , non rispondeva ma diceva : "Sul Carso ho visto l'inferno" augurati di non
essere costretto a fare quello che ho fatto io. Saluti a tutti. Salvatore.
@@PROGAMER-co5yq in che reparto era....era 151 o 152 ...??
Da sempre "innamorato" della Sardegna, del Popolo Sardo e delle sue Tradizioni, nonché della Limba (la Lingua) che, da Torinese di origini Toscane sto studiando e parlo e scrivo ancora maluccio 😆 , non posso che ammirare profondamente lo Spirito ed il Coraggio che da sempre animano questo grande Popolo e, da Italiano, sono felice che faccia parte della nostra martoriata Patria....
AVANTI, FORTZA PARIS !!!.....
Si poded'esser frade, chen'a aere sa mantessi mama!
In Amistade Gianfra'!
Dimonios! Aiò, Fortza paris!
@@antonellofarina7301 Gratzias Compa'....S'istima est su mantessi!...
A nos bìdere luego...
Unu abbrazzu mannu. Gianfra'
Fortza Paris fintzas at s'independentzya !
@@pieroiginolai1782
Emmo Piero Igino,
Deo la pesso comente a Tie...
"Menzus Padronu in s'Inferru chi Serbidore in Chelu" (John Milton , unu poeta Ingreso de su 1500)....
In pagas paraulas : ...a domo propria...😉
@@gianfrancolodezzano Si permitis "padronu" est italyanidzadu , sa vera parahula.Sarda est Mere .
Complimenti ragazzi bellissimo video e sempre un piacere sentire la storia della nostra Italia specialmente x noi sardi sentire le geste della brigata Sassari 👏👏👏😘👋🙏
La nostra Italia????.parla per te ascaro
Noi sardi non siamo italiani non lo siamo mai stati
E voi ascari siete il cancro della Sardegna
Tornate in itaglianistan
due ragazzi da ammirare che propongono le storie della prima guerra mondiale .fossero tutti cosi i giovani d'oggi , onore a voi e alla brigata e a tutti quelli che combatterono nella guerra
Complimenti, avete descritto molto bene una pagina di storia che in tanti non sono a conoscenza. Mio nonno combatté nell'Altopiano di Asigo e venne nominato Cavaliere di Vittorio Veneto.
👏👏👏 sono un artiglierie alpino della Julia .... ma davanti alla Brigata Sassari .... sto sull'attenti, grande onore a rispetto a quegli uomini !!
Te si un omo anca ti da rispettare 👍🖐
Grazie !
Grazie e bravi mio nonno era uno di quelli , onore alla brigata Sassari forza paris sempre
Molti anni fa sono andato sull'altopiano di Asiago per vedere i posti dove aveva combattuto la brigata Sassari. Avevo letto più volte "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu. Sono arrivato su Monte Fior partendo da Foza e passando per Malga Lora. Da Monte Fior, seguendo i luoghi citati da Lussu, sono arrivato a Monte Zebio. Potete immaginare le emozioni che provavo nel vedere i luoghi descritti da Emilio Lussu. Avevo il suo libro aperto alle pagine in cui raccontava dei fanti della Sassari che inseguivano i reparti austroungarici dopo aver fermato i battaglioni bosniaci su Monte Fior.
Anche io sono stato un "Sassarino"classe 1944 a Trieste 151 Brigata Sassari Compagnia Comando si ero nell'ufficio personale ma nonostante questo quelle mostrine mi hanno inorgoglito perché comunque da sardo facevo parte di quella gloriosa Brigata...FORZA PARIS p.s. ho le mostrine gelosamente conservate ...
Grazie, avete fatto un bel video.
I miei nonni che hanno fatto parte della "Sassari" saranno fieri che vengano ricordati dopo più di cento anni.
Saruddu e trigu, Salvatore Ragas
Anche i miei, Edoardo Pinna e Giovanni Meirani ❤
Cosi' come tutti noi siamo fieri dei tuoi nonni, che non finiremo mai di ringraziare......un saluto da Saverio di Cisternino ( Brindisi)
Onore ai tuoi Nonni.🇮🇹
Saluti da Catania
In forza a Trieste 151° Regimento fanteria Sassari C.C.S.R nel 73/74 con questo video mi avete fatto tornare alla mente dei momenti indimenticabili. Forza paris. Caserma Vittorio Emanuele 3° in via domenico Rossetti, sono trascorsi 50 anni ma è presente nei miei ricordi come se fosse ieri
Sono stato a Monte Zebio nel 2003,adAsiago,Foza.Mi rimarrà un ricordo indelebile per tutta la vita.Forza Paris 👍👍👍👍👍👍👍
Ragazzi , complimenti sinceri per il vostro lavoro , continuate così e sempre "FORZA PARIS " !
E' sempre un'emozione sentir parlare della Sassari, gli ultimi che, al comando del giovane maggiore Musino, oltrepassarono, rigorosamente in formazione, il ponte sul Piave, dopo la disfatta di Caporetto...Fortza Paris...❤
Ho avuto la fortuna di conoscere l'ormai generale Giuseppe Musinu, da fante nel 151°, nel 1985; e mi preme ricordare che il reparto comandato da Musinu fu l'ultimo reparto ad attraversare l'ultimo ponte sul Piave, sulla Priula (il 9 novembre 1917) dopo la disfatta di Caporetto; ma, rispetto ai reparti che in precedenza avevano attraversato il fiume fuggendo a rotta di colla, Musinu ordinò di passare il ponte a passo di marcia, mentre ai lati piovevano le bombe austriache! Pazzia? No, solo il senso dell'onore che ci contraddistingue. Sconfitti sì (in quell'occasione) ma non umiliati. Fortza paris!
@@guglielmopireddu4201il generale Musinu di Thiesi? Io lo vidi da piccola, mentre frequentavo le elementari nel suo paese...
La brigata Sassari non venne sconfitta neanche durante la battaglia di caporetto semplicemente perché in quel momento Cadorna l'aveva spostata in un altro punto del fronte. I reduci sardi che ho conosciuto di persona infatti parlavano sempre di tradimento di Cadorna ,in quanto anche sapendo in anticipo del tentativo austro tedesco di attacco a caporetto,spostó proprio la brigata in grado di opporsi al nemico. La brigata si dovette ritirare sul Piave per non venire circondata,ma non paartecipó in prima linea ai combattimenti di caporetto.
@@valentinac326 a Thiesi il generale Musinu era considerato dai suoi compaesani tornati dalla guerra un assassino che avrebbe sparato alle spalle ai soldati che durante le battaglie si rifiutavano di avanzare.... dicevano che avesse sparato anche a qualcuno del suo paese...
A parte che non sto a dirti che cosa meriti chi scappa lasciando i suoi compagni a combattere, io conobbi suoi soldati e colleghi, e so che Musinu era prima di tutto conosciuto per dare l'esempio, e per questo fu sempre amato e rispettato dai soldati che per lui e con lui si sarebbero buttati e si buttavano nel fuoco.
Se davvero hai sentito quello che dici e non hai altri motivi invece per parlare così, che invece io penso tu abbia eccome, fai una bella indagine su chi ti avrebbe riferito quanto ti limiteresti a ripetere e probabilmente scoprirai che quell' "eroe" si meritò qualche "incoraggiamento" nel fondoschiena.
Vigliaccheria e invidia sono veramente una brutta cosa e non hanno altro che una lingua falsa e lunga per tentare di giustificare quello che hanno coscienza essere il loro infimo profilo, soprattutto quando il calunniato non c'è più... resta il fatto che Musinu, Lussu e tanti altri e le quattro medaglie d'oro, due a ciascuna delle due bandiere del Reggimento, cosa mai più verificatasi nè prima nè dopo la "Sassari" in tutta la storia militare dell'Esercito italiano, resteranno, mentre le tue menzogne non saranno altro che la testimonianza del tentativo cosciente di coprire la propria vergogna da parte di chi non compì il proprio dovere...
Da parte di uno che ebbe quattro tra fratelli e cugini del nonno che morirono in quella guerra, di cui una medaglia d'argento al valore militare ed una di bronzo al valor militare.
Ciao bella...
Il video è bellissimo, il museo della brigata va visitato per comprendere l'anima e lo spirito che animò e tuttora anima questa meravigliosa brigata ,che dovrebbe essere d'esempio ad ogni italiano, i giovani sardi della guerra 15-18 forse non sapevano con precisione dov'era la terra friulana, ma non hanno esitato a rispondere presente alla chiamata della PATRIA.
Sono Guerrino. Anni sessanta militare a Macomer nel 151 esimo della brigata Sassari. Orgoglioso di questo. E da buon veneto amo ancora la Mia Sardegna terra meravigliosa. Per la cronaca a " go ciapa' na bala de Vernaccia " : ero di Ronda. Manco ' poco che finissi a Gaeta. Mi salvo ' il maresciallo Bezzu. Ciao❤
Bravo te ghe fatto benone un goto de vernaccia non se lassa indrio😂😂😂🖐
Ciao Guerrino ❤
Uomini di onore coraggiosì e di fiducia anno una sola parola. Decisi e deteminati. Il loro moto.e l unionad fa la forza popolo fiero.
questo canale è oro!!
Grandi ragazzi, grazie per esserci stati.
Onore ai sardi! Soldati valorosi senza paura... Italia se desta
Ma per favore ,onore di che,di morire per altri
@@flaviosanna869si muore sempre per altri, comunque il discorso sarebbe lungo... ma se si fa parte di una nazione ci si fa onore sotto le sue bandiere, occorrendo, niente vieta di perseguire altre finalità, ma da uomini leali...
Non sono sardo ma ho avuto l’onore di servire nel 151 battaglione fanteria “Settecomuni”. SA VIDA PRO SA PATRIA.
Traduzione per i continentali LAVITA PER LA PATRIAAAAAAAA
Se non sbaglio il tuo battaglione era di stanza a Cagliari io ho fatto il militare all' 11 Btg "Casale" a Casale Monferrato un salutone di ricordi...👍🇮🇹
Grazie per questo bel video, Fortza Paris!
D
Mi onoro di essere sardo mio nonno materno classe 1897 la combatte tutta la prima guerra .mi racontava tutta la storia con un grande orgoglio.Onore Ai Sassarini.
Onore ai dimonios vero incubo dell' impero Austro ungarico ...i veri vincitori della prima guerra mondiale orgoglio di un popolo e di una regione❤
Bravo bimbo, e cosa hanno fatto gli austroungarici ai sardi che gnorranti come capre, non sapevano manco dove fosse l'Austria.
Mio nonno Francesco Solinas era con il 152 al comando del tenente Musinu. Decorato con medaglia d'argento e croce di guerra e assunto a Cavaliere di Vittorio Veneto che io oggi conservo.
E morto a 94 anni io ne ho 58 ho potuto ascoltare la testimonianza diretta di chi era lì.
Nei tragici giorni che seguirono Caporetto la Sassari che aveva conservato l'organico in mezzo alla disfatta fu aggregata al corpo d'armata speciale che aveva il compito di ritardare l'avanzata Austro Tedesca.
In quel frangente. Il battaglione di Musinu e con esso mio nonno fu l'ultimo ad ritirarsi traversando il Tagliamento. Passando il ponte Musinu dette l'ordine "armas a collu" . I tedeschi resero gli onori. Passato il reparto il ponte viene fatto saltare.
At coddhu hat at exser nadu !
Incredibile testimonianza! Ho sempre letto che i tedeschi continuarono a sparare alle loro spalle ma mi chiedevo come questo fosse possibile senza che fossero colpiti. Posso umilmente chiedere altri dettagli se se li ricorda? Grazie mille
@@alfonsoblasina6068 ormai non ricordo più tante cose come il ponte che era quello della pria sul Piave e non sul Tagliamento il reparto di Musinu risulta essere l'ultimo reparto a chiudere la ritirata di Caporetto. La Sassari e stata l'ultima a ritirarsi e la prima formazione insieme alla Teramo ad attaccare nella battaglia dei tre monti
@@francescosolinas8125 il ponte della Priula
Ciao anche mio nonno classe 1988 faceva parte della brigata Sassari. .. era un ardito e per mia fortuna come te ho sentito le sue storie di prima mano. È stato ed è ancora il mio mentore per la vita
SEMPLICEMENTE BRAVI...MIO NONNO ERA A CAPORETTO......SPERO IN DIO CHE I GIOVANI GUARDINO QUESTI VIDEO......PER CRESCERE....👍🙋
Bravi ragazzi, bellissimo video
Storie da raccontare nelle scuole italiane❤. Sabbe anche interessante parlare della brigata Catanzaro
anni fa visitammo il cimitero della Sassari sull'altipiano di Asiago località Zebio. molto suggestivo davvero e anche ben curato.
ebbene in quel settore del fronte così feroce, si confrontarono quelli della Sassari contrapposti ai Bosniaci
dell'Impero Austro-Ungarico.
quindi due stesse culture pastorali e contadine, con la differenza che; una era di matrice Cristiana, gli altri prevalentemente Islamici.
ebbene raccontavano le guide del posto, che oltre ad una grande rivalità, scorreva anche molto sangue, nel senso che la pietà
era spesso e volentieri una chimera e molto poco rispettata... in pratica entrambi gli schieramenti facevano molto pochi prigionieri.
Mario Rigoni Stern mi raccontò di aver invitato più volte Emilio Lussu a tornare sull'Altipiano di Asiago, ma Lussu declinò sempre l'invito. Diceva che se fosse tornato ad Asiago avrebbe avuto la sensazione di camminare sul sangue dei suoi soldati e della Brigata Sassari.
Bel filmato e bel documentario .... Ho notato che avete utilizzato le foto che mio nonno il Tenente Scopa , Alfredo Graziani, o Grisoni, come lo chiamava Lussu in 'Un anno sull'Altipiano' , ha scattato durante quei giorni. Lui è al centro della sua squadra di fegatacci al min 5.13 . Sicuramente avrete letto anche il suo libro-diario ... Fanterie Sarde (all'ombra del Tricolore) più crudo, più verista , per cosi dire di quello di Lussu di cui nonno era amico fraterno. Quelle foto e quei ricordi fanno parte della memoria mia famiglia ed è veramente un piacere che siano state utilizzate in un video fatto così bene . Fortza Paris .
❤
Bravi davvero, bel video interessante e coinvolgente
Mio nonno
- classe novantotto , Brigata Sassari - diceva che nell '
" Altipiano d ' Asiago Alpini e Sassarini avevano stretto un patto di fratellanza ! ".
Bel video! Bravi!
Gent.le Free Spirit 7772 purtroppo non ho avuto il piacere di conoscerti, nel 74 sono stato aggregato al Comando del 5 corpo d'armata a vittorio veneto con mansioni di servizi difesa.cordiali saluti e sa vida pro sa patria.
Veramente bravi e ben documentati. Fortza Paris!
Complimenti per il canale vi sto seguendo Da qualche settimana e trovo i vostri video ben strutturati e realizzati ; voglio farvi giusto una precisazione sul coltello del video non è “sa leppa” ma “ sa resolza “ che sarebbe il coltello a serramanico sardo , invece “sa leppa Detta de chintu (la vita ) era un coltello a lama fissa di grandi dimensioni che infatti si indossava tipo uno spadino . Chiaramente non consentito dal regio esercito infatti i fanti della Sassari utilizzavano sia la baionetta che sa “resolza “.
Grazie della precisazione e grazie per i complimenti!
111
😅😂
😊😊😊😊😊😊
Ben fatto, unico neo alcune foto non consone.
Grazie bellissimo video ❤
❤ orgoglio sardo ..il 152' reggimento venne costituito nel mio paese SINNAI, alle porte di Cagliari. ❤
Complimenti per questo video. Mi piacerebbe che voi parliate della disfatta di Caporetto perché il mio bisnonno l'ha vissuta, è tornato vivo ma molto provato fisicamente e psicologicamente.
Grazie mille! Ci stiamo lavorando anche per quello, richiede molta attenzione visto che la storiografia a riguardo si divide molto in verità e leggende! Però quel video sicuramente arriverà!
@@viribusunitisww1 grazie per il lavoro che avete fatto e svolgerete. Ho vissuto 50 anni in Veneto vicino all'Altopiano di Asiago.
bravi ragazzi, bel servizio alla memoria comune del nostro paese! perche un popolo senza memoria della sua storia e un' paese senza futuro
Una storia gloriosa, degna della terra sarda, uno dei migliori inni insieme a quello degli alpini, 33, e a quello della fanteria di marina dei San Marco.
Tutti inni con un profondo significato, bellissimi.
Io avuto l'onore di indossare questa gloriosa divisa. Primo scaglione 84. 151 btg. Fanteria 7 comuni. Brigata Sassari. Sa vida pro sa Patria. Sono un ex Dimonios.
anche io ex 151btg 7comuni nel luglio 84, tutto l'anno a cagliari , chissà se ci siamo mai incontrati .
Forza paris 💪
Anche io un ex demonios, 5/88, 151° BTG.
Forza Paris!!!
Sassarino una volta sassarino x sempre ❤
Uno dei loro più grandi comandanti è stato il Generale Gabriele Berardi, irpino come me (nato a Sant'Angelo dei Lombardi). La caserma di Avellino è a lui dedicata. Il suo nome è sul monumento sul monte San Michele.
Bravissimi ❤💪🏻
Mio nonno si chiamava "M'pera Ragiu! (Pietro Vargiu). Un fabbro, un maniscalco. Capricorno come segno. Un tipo tosto. Ogni tanto lo mandavano in licenza. Mia nonna, Giuseppina, frugava dentro le tasche della divisa del marito in guerra. Trovava dei pidocchi. Insieme a qualche soldo. Lui si era portato delle pinze, non si sa mai. Con le schegge metalliche dei bombardamenti austro-tedeschi fabbricava anelli o braccialetti da rivendere ai commilitoni. Da sardo sardo non ha mai tenuto conto del significato di "terrone". Mi insegnò a cinque anni i principi della matematica (sapeva far di conto). Mi raccontava la guerra, tipo quando erano 85 della brigata sotto un bombardamento austriaco e gli unici sopravvissuti erano rimasti cinque. Lui attribuiva la salvezza a uno scapolario, una immagine della Madonna che portava cucita dentro il bavero della divisa. Era un uomo con le palle. Quando gli domandai, da piccolo come ero, quanti nemici avesse ucciso... lui non ha risposto.
La brigata Sassari fu' rifondata 4 volte e la Sardegna e' stata la regione con la percentuale piu' alta di caduti .
Veramente fu la regione a subire più perdite in totale. Il record in percentuale l'ebbe la Basilicata.
@@alfonsoblasina6068 non credo
@@alfonsoblasina6068fu la Regione a subire perdite percentuali più alte di più del trenta per cento rispetto alla media nazionale, in valori assoluti non avrebbe mai potuto, non era per niente popolosa, come sempre del resto.
Bravi per il video
Credo che dovreste realizzare anche un video sulla Brigata Liguria che nei giorni del 14-15-16 giugno del 1916 si immolò letteralmente sulle pendici del monte Zovetto - Val Magnaboschi riuscendo a fermare quei contingenti austroungarici della Strafexpedition che , altrimenti , sarebbero scesi facilmente in pianura e in poche ora sarebbero arrivati a Vicenza . I due reggimenti 157 e 158 furono decorati di medaglia d'oro e sullo Zovetto oggi si trova un monumento che la città di Genova fece erigere a loro memoria .
Bel video. Grazie! Mi piacerebbe vederne uno sulla medaglia collettiva che la Brigata meritò per le battaglie del Bosco Triangolare e del Bosco Lancia, se non erro vicino l'Isonzo.
Tra quei valorosi c'era anche mio nonno, del quale conservo orgogliosamente la medaglia e il decreto.
Se non sbaglio, quelle imprese e quei riconoscimenti costituirono un primato e soprattutto il capovolgimento delle sorti della guerra. Forse anche un modo per evitarne l'ulteriore prolungamento con chissà quanti altri caduti.
Grazie
Ciao grazie mille! ne abbiano parlato proprio in questo video, dove ci siamo recati in loco per raccontare quegli avvenimenti. Qui sotto il link del video ua-cam.com/video/snkS6ifM4DE/v-deo.html
sul fronte orientale ci fu un fatto ben noto dove la brigata fu accusata di insubordinazione se non di ammutinamento, ai folli ordini dei comandanti ma subito dopo la brigata si riscatto dalle infamanti accuse (fatti noti d'allora ma purtroppo oggi mi sfugge per ora la fonte..
)
Mio nonno ,era della brigata sassari, si chiamava Cipriano Monne❤
❤onore a Voi❤️
Bel filmato molto interessante bravi
Non siete voi continentali,che avete tenuto le trincee.
Così dice la canzone che avete usato nella sigla iniziale.
Bravi ragazzi. Da sardo vi ringrazio. Fortza Paris!!!
Buongiorno ragazzi e complimenti per l'ottimo lavoro, bravi bravi bravi!
Per caso siete in grado di vedere il giudizio che veniva dato dai comandi austriaci ai due reggimenti che componevano la Brigata Lazio? Grazie ancora
Ciao grazie mille dei complimenti! Per quanto riguarda la brigata Lazio dal libro risulta scritto :" Buona brigata, prese parte alla 6,7,8,9 e 10 battaglia dell'Isonzo. Medaglia d'argento al valore"
@@viribusunitisww1 Grazie mille per la risposta, lo zio di mio nonno è caduto tra le fila della brigata dopo ferite riportate in combattimento proprio sul San Michele.
Scusate un video sui lupi di Toscana bresciani e bergamaschi 77 e 78 reggimento?
Anche i miei bisnonni sono stati sul fronte Basilio Sanna e Francesco Scanu da Uta. Basilio ricevette anche una medaglia, ci sono delle carte firmate dal generale Diaz, purtroppo non li ho mai conosciuto e non ho idea di dove abbia combattuto sarebbe bello poter trovare informazioni
Ciao ragazzi, complimenti per il video. Arrivo qui a casissimo (anzi grazie all'algoritmo). Sto preparando la tesi magistrale sul film Uomini Contro che notoriamente è stato ispirato da Un anno sull'altipiano.
Vi consiglio caldamente di recuperare anche gli altri memoriali, anche perché quello di Lussu è un romanzo parecchio rimaneggiato dallo stesso autore. Tra i tanti cito Graziani, Motzo, Fontana. Consiglio anche la lettura della storiografia (Cadeddu, Pozzato) per integrare in maniera più obiettiva ciò che si legge nei diari. Fois direi che è comunque la massima esperta di Brigata Sassari, quindi avete fatto bene a partire da lei.
vorrei chiedervi il titolo del film di cui si faceva accenno nel video al punto di Giuseppe Dessì. Sarebbe molto utile per la mia ricerca.
Un grazie di cuore e ancora bravi
Ciao! Grazie mille! Si diciamo che da Lussu abbiamo preso solo qualche stralcio del diario proprio in quanto non sempre lucido.
Il film si chiama "La trincea" di Giuseppe Dessì lo puoi trovare anche qua su UA-cam. Chiaramente da prendere come uomini contro con le pinze, in quanto parzialmente romanzato.
Augurissimi per la tesi!
Sono il bisnipote di Graziani, il tenente “scopa” dell’Anno sull’altipiano! Grazie per la menzione di mio bisnonno
Video stupendo
Sardegna uno, Germania zero! Per difendere confini che non sono mai stati nostri. Quando incontrate un sardo, inchinatevi di fronte a lui. Voi non lo sapete, ma la maggior parte del sangue versato era quello sardo (dove erano il lombardi i veneti i romagnoli i toscani gli umbri gli alpini i calabri i pugliesi i siciliani'). I libri di storia hanno da essere riscritti. Un capolavoro letterario? Un anno sull'altipiano, Emilio Lussu, Einaudi.
complimenti!!Grazie
Si dice che essendo pastori che non parlavano italiano e avevano abitudini che gli altri commilitoni disprezzavano dopo aver subito si organizzarono e in soli duecento sbaragliarono una forza di commilitoni enormemente superiore. Per evitare di punirli duramente sì penso' di riunirli in una brigata di valore eccezionale
Che scazzottate vi siano state nessuno lo nega, che questa sia l'origine della decisione di creare una Brigata su base quasi totalmente regionale, lasciamo perdere...
Complimenti per il video, sapreste dirmi dove poter consultare quella pubblicazione sulle varie brigate italiane?
Salve, si trova in vendita online a prezzi esorbitanti, come tutti i manuali d'epoca è tuttavia consultabile presso il museo di Rovereto da quanto sappiamo.
Se aveva curiosità di sapere la "valutazione" di una brigata possiamo farglielo sapere noi!
@@viribusunitisww1 grazie mille, se possibile mi interesserebbe sapere la valutazione della brigata Venezia
@@fededv99 ciao certo. Il manuale dice: " cattiva brigata, forte tendenza alla diserzione, l'84 reggimento era in Libia"
Onore e rispetto x la SASSARI 🖤🤚
Da sardo posso solo ringraziarvi ❤❤
Stiamo lavorando per riuscire a girare un video anche in Sardegna! Speriamo di riuscire ☺️
Potreste raccontare della nascita del Regno di Sardegna al regno d'Italia
QUALCHE ANNO FA LA BRIGATA SASSARI RICEVETTE A VICENZA LA CITTADINANZA ONORARIA ONORARIA.
Vi seguo da poco, quindi se non lo avete già fatto potreste fare un video su i bersaglieri
Ciao! Certamente è in programma un video per quasi ogni reparto dell'esercito nella Prima guerra mondiale!
GABRIEL
🙏
❤
Buon Natale a tutto il reggimento.
Ciao . Video interessante . Perché non parlate delle decimazioni ....mio nonno è " sopravvissuto " a 2 ......
Per la precisione guspinesa a punta (sa leppa è più una piccola sciabola) se posso suggerire un libro a riguardo: sa kuspidesa, del maestro Elio Dessi. Racconta le gesta del nonno caimano del piave
Complimenti
Il coltello che fatte vedere è sa Lesorja , sa Lepa è un altro tipo di coltello.
Sempre coltello sardo e sa lippa o resolza for za paris
@@giorgiopintus5520 entrambi coltelli sardi ma completamente diversi: il primo è una sorta di sciabola, il secondo di dimensioni più ridotte è a serramanico
Nel linguaggio comune anche il coltello da tasca tipo "pattadesa", per capirci, può essere genericamente chiamato leppa (propriamente a manico fisso, di dimensioni ben maggiori, a lama leggermente ricurva ed in disuso al più tardi dai primissimi anni del "novecento").
Grandi eroi.❤❤
La Sassari è una brigata modello
Molto bravi
Grazie mille!
Un altro plauso va senz'altro a questi due ragazzi, non solo per la loro preparazione, la loro chiarezza nell'esposizione e la fluidità della peraltro sempre avvincente narrazione, ma anche per la loro obiettivita' di giudizio e la loro totale e lodevole mancanza di pregiudizi a danno dei sardi, purtroppo spesso vittime di razzismo al Nord.....davvero encomiabile tutti e due!
Mi duole informare i creatori del video che i sardi era sempre stati divisi e fino alla prima guerra mondiale, non vi era una vera coesione tra loro, sempre stati in competizione, almeno fino alla creazione della Brigata Sassari. La creazione della brigata in realtà e altrettanto interessante come storia, perché, sebbene sia nata per il razzismo perpetuato nei loro confronti dal resto degli italiani, ha avuto i suoi risvolti positivi nell'unire i sardi veramente sotto un unica bandiera. A differenza della maggior parte degli italiani, i sardi avevano dalla loro il fatto che, per via delle faide che erano abituati a combattere tra loro, avevano acquisito delle abilità di combattimento da guerriglia. Tra l'altro, l'età per imparare a sparare era intorno ai 12-13 anni, non appena fossero stati in grado di imbracciare un arma, almeno per chi potesse permettersi un fucile che era spesso un moschetto a palla asciutta. La capacità di mimetizzarsi era molto diffusa tra i pastori, abituati persino a fumare con la brace all'interno della bocca, per passare inosservati di notte quanto di giorno. Tanto che, i sigari manufatti in Sardegna erano di formato diverso dal resto d'Italia, per agevolare tale pratica. Tanto avvezzi al mimetismo che sapevano sfruttare le fasi lunari, cosa che poi misero in pratica nell'assalto partito dalla trincea dei Razzi, dove, scivolando con il favore delle tenebre sotto i fili spinati austriaci, si nascosero a ridosso della trincea nemica attendendo il momento giusto per sorprendere il nemico. Piano ideato dal Maggiore Dessì, che rivoluzionò le pratiche di assalto italiano riuscendo dove nessun teorico della guerra dello stato maggiore era riuscito prima.
Ma chiaro che non potevano definirsi un popolo coeso sotto il punto di vista territoriale. Lo erano invece sotto il punto di vista comportamentale e caratteriale, era questo che li univa. Consiglio di leggere il libro della Fois, il più grande scritto sulla nascita della brigata Sassari e sul popolo Sardo.
Poi altra cosa, immagino che il discorso fatto sul razzismo e sulla nascita della brigata si rifaccia alla storiella degli artiglieri sardi nel porto di Genova. Ecco mi spiace dirlo ma è una bufala che ha come unica fonte la testimonianza orale di qualche soldato a decine di anni di distanza. Poi il sensazionalismo della notizia l'ha fatta diventare un mito popolare, ma non ha nessunissimo fondamento storico.
due ragazzi italiani bravissimi!
Il valore dei soldati sardi era gia' conosciuto dai tempi
Del Regno di Sardegna.
Infatti l'italia era nata come regno di Sardegna e dopo Italia.
L'inno dei Savoia era in lingua Sarda
Bene grazie x i racconti
Bravi, mi fa piacere che dei ragazzi giovani si interessino a questi fatti di guerra che hanno comportato il sacrificio di tanti ragazzi ventenni da una parte e dall'altra. Un mio prozio ci lasciò le penne a bosco malo nei pressi di doberdò per "scoppio di bombarda". Faceva parte come barrelliere della brigata Lombardia. La madre impazzì per il dolore (era l'unico maschio di 7 figli). Mi piacerrbbe saperne di più sulle vicende di questa brigata così come mi piacerebbe avere qualche notizia sulle battaglie che hanno intetessato la dorsale del col dell'orso-solaroli-spinoncia e monte tomba sul massiiccio del Grappa di cui so poco o nulla.
Dimenticavo: sono anche io appassionato delle vicende della grande guerra e ho visitato diversi luoghi dove questa è passata. Recentemente sono stato sull'Asolone e sul col Moschin dove sono ancora ben visibili le trincee ed il terreno è tuttora butterato dalle buche scavate dalle granate dell'artigleria. 👏
Grazie mille! Prima o poi faremo un video anche sul grappa!
Per quanto riguarda la brigata Lombardia ricordo per certo che fu una brigata di valore comprovato e riconosciuto sia dai comandi italiani che agli occhi degli austriaci.
un ricordo anche per gli "arditi" al col moschin...
@@claudiovarnerin5795 e anche per i granatieri dec Cengio e la brigata Liguria sul Pasubio e gli Alpini su tutti i fronti
grazie ragazzi bravi Fortza Paris
Bello ,ma un video su Umberto Toti?
Mi potete dire come era valutata in quella pubblicazione austriaca la brigata Lambro, reggimenti 205 e 206?
Ve ne sarei molto grato.
Stiamo cercando di recuperare quel libro, purtroppo online costa tantissimo e i siti dove si possono trovare in formato PDF sono sempre più rari! Appena avremo ritrovato quei file risponderemo alla tua domanda
@@viribusunitisww1 grazie. A parte che dopo aver visto il vostro bellissimo video ho fatto anche io delle ricerche e ho visto che il titolo è "die italienische Armee im Felde 1917", quindi è da vedere se è stato scritto prima o dopo Caporetto, perché dopo la Lambro è stata sciolta e non più ricostituita.
@@bastiancontrario860 grazie ad un prezioso aiuto abbiamo recuperato il manuale. Della brigata Lambro dice: "brigata molto buona, ha combattuto le battaglie dell'isonzo n. 7° 9° 10° e 11° "
@@viribusunitisww1 grazie, grazie, grazie ♥️. C'era mio nonno.
Bel filmato, con una ricostruzione fedele delle vicende. A quando un vostro lavoro sulla Battaglia dei tre Monti ?
Ciao grazie mille per i complimenti!Adesso che si è aperta la bella stagione, ed essendo abbastanza vicini, abbiamo in programma di girare alcuni video direttamente sul posto ! La battaglia dei tre monti potrebbe essere tra i papabili 😉
Che la gente del nord Italia guardi questo video e la smettesse di giudicare le persone x il peso o la bellezza degl abiti. La forza è dentro se stessi non ciò che si vede fuori.
C'è solo una precisazione da fare, il coltello sardo che avete fatto vedere è una arresoja o arresorza/arresolza in base alla zona di appartenenza cambia un po il nome, SA LEPA è un coltello a lama fissa usato sempre dai pastori ma è simile a una daga
Se guardi i commenti abbiamo ricevuto quasi 10 nomi diversi 😅 purtroppo il nome evidentemente varia da zona a zona quindi abbiamo tenuto quello che abbiamo trovato nei libri ☺️
Non cambia da zona a zona, sa lepa è un coltello a lama fissa e s'arresoja è a serramanico, molti erroneamente chiamano s'arresoja.. lepa ma sono due coltelli diversi
Grazie della precisazione ☺️ purtroppo non essendo sardi ci siamo basati sui libri 😅
@@viribusunitisww1 grazie a voi perché cmq il vostro video è stato molto interessante ed esaustivo. Grazie ragazzi🤙💯
Isardihannodatolavltapertuttinoi. Vivaisardi
Come quello del san Michele bellissimo video bravi , proprio ieri sono stati lì alla trincea delle frasche, posto stupendo ,pure il monumento di filippo Corridoni.
Secondo me comunque i sardi avevano la meglio sui bosniaci ( pia alti e grossi ) x il semplice fatto che attaccavano in numero maggiore, si avevano la meglio ma anche più perdite
La Sassari ha un triste primato, la maggior percentuale di caduti rispetto alle altre brigate, i sardi non disertavano, ma attaccavano, credo che la precisazione sul numero sia opinabile, soprattutto quando ti trovi davanti i nidi di mitragliatrici
Chi attacca deve sempre essere in vantaggio numerico, non ce la farà mai in inferiorità numerica a meno che non si trovi di fronte soldati di carta... ma non era questo il caso che si presentava nei fatti che qui si ricordano e le perdite degli attaccanti erano enormi (a fine guerra 130 per cento di perdite totali sarde a fronte del 110 per cento nazionale, la Brigata ricostituita TRE volte per le perdite subite), tranquillo che chi arrivava alle trincee nemiche non era in superiorità numerica. Se vuoi un esempio informati su quanto fece Raimondo Scintu...