Ruoppolo Teleacras - "Santa Maria del Gesù", 6 arresti

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  • Опубліковано 4 вер 2024
  • Il servizio di Angelo Ruoppolo ( / 40129859538 ) Teleacras Agrigento dell’ 11 dicembre 2015.
    I Carabinieri e la Dda imperversano in uno dei mandamenti storici della città. A Palermo 6 arresti. Svelati anche un omicidio e un tentato omicidio.
    Ecco il testo :
    I Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale e la Direzione distrettuale antimafia di Palermo hanno arrestato 6 indagati, a vario titolo, per omicidio, tentato omicidio, associazione mafiosa e possesso di armi. Le indagini ruotano intorno alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù e tramite le intercettazioni è stato scoperto che i vertici dello stesso clan, che è una delle più antiche famiglie di Cosa nostra della città, sono stati designati attraverso elezioni. Gli investigatori li hanno intercettati dentro una sala da barba intenti a discutere delle nuove votazioni. E si è svolto il dibattito, tra i fautori del voto palese e del voto segreto. Si discute di franchi tiratori e di alleanze necessarie per designare tutte le cariche all'interno del mandamento, fra dichiarazioni di voto e rinunce alla candidatura. Durante la riunione forse si scherza troppo, e allora le parole di Natale Gambino sono state : "Quando parliamo di Cosa nostra, parliamo di Cosa nostra... quando dobbiamo babbiare, babbiamo". Poi Salvatore Profeta : "La famiglia tutta dobbiamo fare per votazione", "Sì, così dobbiamo fare". Poi ancora Gambino : “Ma perché non lo possiamo fare ad alzata di mano?". E Profeta : "Allora, alziamo la mano e li contiamo". Poi, il capo del mandamento, Giuseppe Greco, appena eletto, è ossequiato con un bacio in fronte, come testimoniato dalle fotografie. E dunque, a capitanare la cosca di Santa Maria del Gesù sarebbe stato uno scarcerato eccellente per la strage di via D’Amelio, Giuseppe Greco, consigliere del capo, Salvatore Profeta. E quindi sarebbe rientrato in attività anche un altro degli scarcerati per la strage Borsellino, Natale Gambino, anche lui accusato dal falso pentito Vincenzo Scarantino. E ancora dalle indagini sarebbe emersa la responsabilità della cosca nell'omicidio di Salvatore Mirko Sciacchitano, 29 anni, e nel ferimento di Antonino Arizzi, a Palermo il 3 ottobre scorso. Tre sicari hanno sparato, e due dei padrini del clan hanno assistito a distanza alla esecuzione, seduti all'interno di un'automobile dove è stata nascosta una microspia. E la microspia ha registrato il rumore dei colpi sparati, e poi anche uno dei boss che canticchia. Sciacchitano sarebbe stato punito per aver partecipato, poche ore prima di essere ucciso, al ferimento di Luigi Cona, ritenuto contiguo a Cosa nostra. Oltre a Giuseppe Greco, 53 anni, e a Natale Gambino, 57 anni, sono stati arrestati Domenico Ilardi, 19 anni, Gabriele Pedalino, 19 anni, Lorenzo Scarantino, 21 anni, e Francesco Urso, 32 anni.

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