Tezuka NON ha inventato il manga Shojo

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  • Опубліковано 24 жов 2024

КОМЕНТАРІ • 10

  • @reginageorge358
    @reginageorge358 Рік тому +5

    Ottima esposizione e chiarezza, ho apprezzato tantissimo tutte le fonti elencate, finalmente qualcuno che non parla per luoghi comuni, sentito dire o per conoscenza generale errata, ma con prove e professionalità!
    Si percepisce quanto ti sei impegnato nelle ricerche, ti faccio i miei complimenti 😮
    A questo punto la curiosità verso il video sul sul Gruppo 24 aumenta!
    Speriamo arrivi presto ❤

    • @latavernadellalbatro
      @latavernadellalbatro  Рік тому

      Lieto che questa modalità sia piaciuta ❤️, il tuo commento alimenta la mia sindrome dell'impostore ma mi dona una gioia immensa.
      Sul video del gruppo 24 beh le modalità di ricerca saranno le stesse, ma i video che usciranno (spoiler? Forse) saranno mooolto diversi nelle modalità. Spero che ti possano piacere nella loro stranezza

  • @nomanganoparty
    @nomanganoparty Рік тому +5

    Vorrei giusto puntualizzare che non si parla di shojo come genere ma come target per indicare un prodotto studiato per un pubblico, per questo viene indicata come cultura shojo; non che dal tuo discorso non si evinca una buona comprensione del mezzo o degli stereotipi di genere al quale può essere legato, ma perché per i più non è così e si rilega la lettrice all'angolo degli stilemi descritti.
    Hai fatto un bellissimo discorso sulla parità di genere e gli archetipi previsti dal racconto d'azione, difatti Tezuka ha controvoglia scritto storie "da vendere" a un pubblico femminile e non "per" quel pubblico.
    Conosco l'articolo citato e hai fatto un ottimo lavoro di comunicazione. Kasho con i suoi personaggi androgini e il suo debutto su Shojo Sekai ha avuto un impatto forte nel manga; ambiguo a tal punto da aver varcato i confini e incuriosito anche nell'ambiente ero-guro, ma si sa, l'arte va avanti per contaminazioni.
    Non aggiungo altro perché seppur abbia sintetizzato al massimo è un commento bello lungo, ho comunque molto apprezzato il video, grazie!

    • @latavernadellalbatro
      @latavernadellalbatro  Рік тому +2

      ma infatti il fulcro centrale della narrazione del video è la distinzione fra target shoujo e genere sho-jo (poi sulla confusione dei nomi dobbiamo ringraziare i giapponesi che ci tengono a non avere più di 2 terminologie diverse XD). La cosa divertente è che stando appunto alla saggistica citata noi potremmo avere un fumetto di genere sho-jo (che potrebbe essere paragonato ad un cinematografico "spaghetti western" e quindi legato a tempo, contenuto e modalità) e di target shonen. Si ovviamente è fantasticare nell'effettivo non succede ma è una fantasticheria divertente se ci pensi da fare.
      Questo è riconducibile ad una serie di discorsi complessi ed articolati che in ambito accademico vengono sviscerati: se un prodotto è fatto da uomini per donne secondo la loro visione stereotipata possiamo veramente parlare di un prodotto per ragazze considerando che di tale c'é solo l'etichetta editoriale? Questo genere che i saggisti giapponesi descrivono può effettivamente essere considerato un punto di rottura con le narrazioni precedenti? La creazione di un genere in questo caso per raggruppare degli autori si lega anche al target o è semplicemente un elemento legato alla forma e contenuto?
      Quello che tu citi con la differenza del "da vendere/per" è un dibattito accesissimo nell'ambito dei nuovi media in ambito accademico, merita di essere affrontato e sono contento che nel pubblico emerga anche la voglia di discuterne che denota una certa passione ed intelligenza.

    • @nomanganoparty
      @nomanganoparty Рік тому +1

      @@latavernadellalbatro assolutamente, il divertimento sta nel porsi domande e osservare, le risposte sono quasi relative; a meno che tu non debba vendere in prima persona, a quel punto la risposta giusta è sempre "finché funziona è giusto" 🤣

  • @fabioborio2901
    @fabioborio2901 Рік тому +5

    Il video che mancava

  • @Iltempodeicartoni
    @Iltempodeicartoni Рік тому

    Ho ascoltato con attenzione, ma proprio non riesco a vedere sessismo in Osamu Tezuka (nell’opera Zaffiro). Per i suoi tempi è stata un’opera incredibile, la principessa a cavallo che difendeva i deboli contro le ingiustizie... non era qualcosa di “già visto”. Il “mondo” veniva dalla Biancaneve disneyana. E infatti Tezuka ne riprende le atmosfere, perfino Zaffiro somiglia un po’ a Biancaneve così come Madame Hell alla regina cattiva, ma ribalta completamente le situazioni e le caratteristiche dei personaggi. Una genialata per quei tempi.

  • @GaucheEtVeule
    @GaucheEtVeule Рік тому +1

    Ottima narrazione nel video, una volta che si arriva ad analizzare Ribon no Kishi la risposta è ormai ovvia.
    Talmente evidente che mi sono stupito della mia stupidità per non averci pensato prima.
    [bibliografia poi molto yay, e mi piace quanto sia aggiornata, se contiamo l'uscita recente dell'ultima testata di Manga Academica]

  • @Gek98
    @Gek98 Рік тому

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