“Accadde a Lisbona” è una miniserie televisiva italiana del 1974 che rappresenta uno dei vertici della produzione RAI degli anni '70, tanto per la sua intricata trama quanto per l’eccezionale interpretazione del protagonista Paolo Stoppa. Diretto da Daniele D'Anza, con una sceneggiatura scritta dallo stesso regista insieme a Luigi Lunari, questo sceneggiato è una vera perla del piccolo schermo, capace di affascinare e tenere incollati gli spettatori grazie a una combinazione di tensione, dramma e una narrazione intelligente. La trama di "Accadde a Lisbona" è basata su un personaggio storico realmente esistito: Arturo Virgilio Alves Reis, un truffatore portoghese la cui audace frode finanziaria sconvolse il Portogallo degli anni '20. Paolo Stoppa porta in vita questo enigmatico e complesso personaggio con una profondità e un carisma che rendono lo sceneggiato un'esperienza avvincente. Alves Reis è un uomo spregiudicato, capace di ideare uno dei raggiri più sorprendenti del suo tempo: la falsificazione di titoli di Stato che gli permette di arricchirsi enormemente a spese del governo portoghese. Il racconto si sviluppa tra gli intricati meccanismi della truffa, le tensioni politiche e le sfide personali del protagonista, il tutto ambientato nella suggestiva cornice di una Lisbona d’epoca, ricostruita con grande cura. Paolo Stoppa è senza dubbio il cuore pulsante di questo sceneggiato. La sua interpretazione di Alves Reis è semplicemente magistrale, offrendo al pubblico un personaggio ricco di sfumature, al contempo affascinante e inquietante. Stoppa riesce a trasmettere con incredibile efficacia la duplice natura del truffatore: da un lato l'uomo brillante e carismatico, capace di incantare chiunque incontri, dall'altro il freddo calcolatore, privo di scrupoli e disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. La recitazione di Stoppa è vibrante, intensa, e domina la scena in ogni momento, facendo emergere la complessità psicologica di Alves Reis con una naturalezza che solo i grandi attori possiedono. Ogni parola, ogni gesto di Stoppa è studiato nei minimi dettagli per restituire allo spettatore un ritratto realistico e credibile di un uomo che è tanto un genio quanto un criminale. Il cast di supporto contribuisce anch’esso al successo dello sceneggiato, con interpretazioni solide e ben calibrate. Maria Fiore, nel ruolo della moglie di Alves Reis, offre una performance toccante, rappresentando il volto umano e vulnerabile di un uomo consumato dall’avidità e dall’ambizione. Paolo Ferrari, Alessandro Sperlì, Enzo Tarascio, Vittorio Sanipoli, Walter Maestosi e Ottavio Fanfani completano il quadro con interpretazioni impeccabili, che arricchiscono ulteriormente la narrazione. Tuttavia, è inevitabile che la figura di Stoppa sovrasti tutti, portando ogni scena in cui appare a un livello superiore di intensità drammatica. La regia di Daniele D'Anza è altrettanto meritevole di lode, con una messa in scena elegante e un ritmo narrativo ben dosato che mantiene viva l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. D'Anza riesce a catturare l'essenza del periodo storico, utilizzando una fotografia ricca di chiaroscuri e scenografie che evocano perfettamente l’atmosfera di una Lisbona sospesa tra modernità e tradizione. “Accadde a Lisbona” è un capolavoro televisivo che non solo racconta una storia affascinante e ricca di colpi di scena, ma offre anche un'occasione unica per ammirare la grandezza di Paolo Stoppa, un attore che ha saputo dare vita a uno dei personaggi più memorabili della televisione italiana. La sua interpretazione è un vero tour de force, che rende questa miniserie un’opera imperdibile per tutti gli appassionati di buona televisione e di storie avvincenti.
Incredibile ma questa è una storia vera,l'unica inesattezza e' che il protagonista era un giovane ingegnere,non ancora trentenne,mentre il personaggio interpretato da Paolo Stoppa,ovviamente era un uomo anzianotto!
Corrado Pirrè Chi meglio di lui avrebbe potuto interpretarlo ? Io ho visto tutta la serie decine di volte e per me Paolo Stoppa è Alves Reis , o meglio Alves Dos Reis , per antonomasia
@@pietrominat3439 Arturo Virgilio Alves Reis il più famoso truffatore del 900 !Ovviamente grande interpretazione di Paolo Stoppa ,insuperabile attore !
Alves Reis si faceva chiamare ingegnere, ma non lo era, avendo dovuto abbandonare anzitempo il corso di laurea per problemi economici familiari ( il padre era un modesto cangalheiro, cioe' conducente di carro funebre con cavalli).
“Accadde a Lisbona” è una miniserie televisiva italiana del 1974 che rappresenta uno dei vertici della produzione RAI degli anni '70, tanto per la sua intricata trama quanto per l’eccezionale interpretazione del protagonista Paolo Stoppa. Diretto da Daniele D'Anza, con una sceneggiatura scritta dallo stesso regista insieme a Luigi Lunari, questo sceneggiato è una vera perla del piccolo schermo, capace di affascinare e tenere incollati gli spettatori grazie a una combinazione di tensione, dramma e una narrazione intelligente.
La trama di "Accadde a Lisbona" è basata su un personaggio storico realmente esistito: Arturo Virgilio Alves Reis, un truffatore portoghese la cui audace frode finanziaria sconvolse il Portogallo degli anni '20. Paolo Stoppa porta in vita questo enigmatico e complesso personaggio con una profondità e un carisma che rendono lo sceneggiato un'esperienza avvincente. Alves Reis è un uomo spregiudicato, capace di ideare uno dei raggiri più sorprendenti del suo tempo: la falsificazione di titoli di Stato che gli permette di arricchirsi enormemente a spese del governo portoghese. Il racconto si sviluppa tra gli intricati meccanismi della truffa, le tensioni politiche e le sfide personali del protagonista, il tutto ambientato nella suggestiva cornice di una Lisbona d’epoca, ricostruita con grande cura.
Paolo Stoppa è senza dubbio il cuore pulsante di questo sceneggiato. La sua interpretazione di Alves Reis è semplicemente magistrale, offrendo al pubblico un personaggio ricco di sfumature, al contempo affascinante e inquietante. Stoppa riesce a trasmettere con incredibile efficacia la duplice natura del truffatore: da un lato l'uomo brillante e carismatico, capace di incantare chiunque incontri, dall'altro il freddo calcolatore, privo di scrupoli e disposto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. La recitazione di Stoppa è vibrante, intensa, e domina la scena in ogni momento, facendo emergere la complessità psicologica di Alves Reis con una naturalezza che solo i grandi attori possiedono. Ogni parola, ogni gesto di Stoppa è studiato nei minimi dettagli per restituire allo spettatore un ritratto realistico e credibile di un uomo che è tanto un genio quanto un criminale.
Il cast di supporto contribuisce anch’esso al successo dello sceneggiato, con interpretazioni solide e ben calibrate. Maria Fiore, nel ruolo della moglie di Alves Reis, offre una performance toccante, rappresentando il volto umano e vulnerabile di un uomo consumato dall’avidità e dall’ambizione. Paolo Ferrari, Alessandro Sperlì, Enzo Tarascio, Vittorio Sanipoli, Walter Maestosi e Ottavio Fanfani completano il quadro con interpretazioni impeccabili, che arricchiscono ulteriormente la narrazione. Tuttavia, è inevitabile che la figura di Stoppa sovrasti tutti, portando ogni scena in cui appare a un livello superiore di intensità drammatica.
La regia di Daniele D'Anza è altrettanto meritevole di lode, con una messa in scena elegante e un ritmo narrativo ben dosato che mantiene viva l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. D'Anza riesce a catturare l'essenza del periodo storico, utilizzando una fotografia ricca di chiaroscuri e scenografie che evocano perfettamente l’atmosfera di una Lisbona sospesa tra modernità e tradizione.
“Accadde a Lisbona” è un capolavoro televisivo che non solo racconta una storia affascinante e ricca di colpi di scena, ma offre anche un'occasione unica per ammirare la grandezza di Paolo Stoppa, un attore che ha saputo dare vita a uno dei personaggi più memorabili della televisione italiana. La sua interpretazione è un vero tour de force, che rende questa miniserie un’opera imperdibile per tutti gli appassionati di buona televisione e di storie avvincenti.
Incredibile ma questa è una storia vera,l'unica inesattezza e' che il protagonista era un giovane ingegnere,non ancora trentenne,mentre il personaggio interpretato da Paolo Stoppa,ovviamente era un uomo anzianotto!
Corrado Pirrè Chi meglio di lui avrebbe potuto interpretarlo ? Io ho visto tutta la serie decine di volte e per me Paolo Stoppa è Alves Reis , o meglio Alves Dos Reis , per antonomasia
@@pietrominat3439 Arturo Virgilio Alves Reis il più famoso truffatore del 900 !Ovviamente grande interpretazione di Paolo Stoppa ,insuperabile attore !
Alves Reis si faceva chiamare ingegnere, ma non lo era, avendo dovuto abbandonare anzitempo il corso di laurea per problemi economici familiari ( il padre era un modesto cangalheiro, cioe' conducente di carro funebre con cavalli).
LA seconds puntata non ce