SCUOLA ITALIANA: futuro e presente dell'educazione e dell'istruzione

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  • Опубліковано 26 чер 2024
  • Sulla scia di molti video riguardanti la scuola italiana ( ‪@breakingitaly‬, ‪@MicheleBoldrin‬, ‪@rickdufer‬, ‪@MarcoCrepaldi‬, ‪@RobertoMercadini‬, ‪@arnaldopangia‬) e grazie al mio lavoro come docente, affrontiamo il tema della scuola dall'interno. Che cosa funziona e che cosa non funziona dell'educazione e dell'istruzione in Italia? Si possono rivoluzionare? I miei desideri, le mie considerazioni e la mia proposta.
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КОМЕНТАРІ • 14

  • @letiziagiovannalenci5232
    @letiziagiovannalenci5232 3 роки тому +3

    Bellissimo video... Ha trasmesso tutta la passione che ha per il suo lavoro.
    La scuola merita rispetto e gli studenti hanno bisogno di molto di più per poter affrontare con più consapevolezza il futuro.

  • @oresteionutjusttravel
    @oresteionutjusttravel 3 роки тому +2

    Bellisimo video😊

  • @gloriasberlati7838
    @gloriasberlati7838 3 роки тому +2

    Come non condividere tutte le speranze, i sogni e le illusioni che hai illustrato!!!

  • @benedettadigirolami5412
    @benedettadigirolami5412 3 роки тому +2

    👏👏😍

  • @grazvendra16
    @grazvendra16 3 роки тому +1

    Ah ecco! Sei un giovane collega! Io insegno arte e immagine alle medie. Complimenti per i tuoi video, i miei ragazzi hanno apprezzato e ben compreso quello sull'Unesco! Hanno fatto delle ottime verifiche! Ho sviluppato l'argomento della globalizzazione dell'arte e appunto la funzione dell'Unesco. Comunque alcuni temi che qui hai citato noi alle medie li trattiamo, io ad esempio ora sto facendo dei lavori di pittura basati sulle emozioni ed arriverò allo spirituale nell'arte di Kandinsji.

    • @GEOchannelAB
      @GEOchannelAB  3 роки тому +1

      Grazie mille Graziella! Sono contento sia stato utile! In effetti è uno dei miei video più apprezzati 😊

  • @giannipaladini2929
    @giannipaladini2929 3 роки тому

    La nota del Comitato Tecnico Scientifico n.104 del 31/08/2020, costituisce tuttora la raccomandazione tecnica di riferimento per l’utilizzo delle mascherine a scuola da parte degli alunni e viene citata successivamente anche da tutte le altre norme emanate in materia sotto forma di linee-guida. In essa il CTS afferma tra l’altro che:
    “… il CTS richiama anche quanto espresso dall’Oms il 21 agosto scorso rispetto all’uso delle mascherine chirurgiche in ambito scolastico differenziandole per fasce di età; fra 6 e 11 anni: uso condizionato alla situazione epidemiologica locale, prestando comunque attenzione al contesto socio-culturale e a fattori come la compliance del bambino nell’utilizzo della mascherina chirurgica e il suo impatto sulle capacità di apprendimento. dai 12 anni in poi: utilizzare le stesse previsioni di uso degli adulti…”
    Tuttavia, se si va a leggere la nota congiunta OMS-UNICEF del 21 Agosto 2020, si scopre che essa dice qualcosa di più e di diverso rispetto a quanto riportato dal CTS, come si evince dal seguente stralcio, nel quale, dopo aver premesso che “non vi sono ancora sufficienti prove sulla capacità di trasmissione dell’infezione da Covid-19 da parte dei minori e sui vantaggi dell’uso delle mascherine nei bambini per il contrasto al Covid-19”, si afferma che:
    “…sul fondamento dei risultati di confronti e ricerche, UNICEF e OMS hanno suggerito di:
    - non prevedere l’uso della mascherina nei bambini sino ai 5 anni di età,
    - adottare, per i bambini dai 6 agli 11 anni, un approccio basato sui profili di rischio, tenendo conto (a) dell’intensità della trasmissione del Covid-19 nell’area nella quale il bambino si trova e dei dati aggiornati sul rischio di infezione e trasmissione in questa fascia di età, (b) del contesto sociale e culturale di riferimento, quali usi, abitudini, comportamenti e regole sociali che influenzano le interazioni della comunità e della popolazione, soprattutto in relazione ai minori, (c) della capacità dei bambini di adeguarsi ad un uso appropriato della mascherina e della presenza di una supervisione appropriata di un adulto; (d) dell’impatto potenziale della mascherina sulla capacità di apprendimento e sullo sviluppo psicologico, nonché (e) le ulteriori specifiche valutazioni riferite alla convivenza con persone più anziane, alla frequenza della scuola, alle attività sportive, alle disabilità o altre malattie; infine, per i bambini e adolescenti dai 12 anni in su, seguire la guida OMS per l’uso delle mascherine negli adulti…”.
    Da quanto sopra si evince che il CTS e il Governo, pur omettendo di richiamarli per intero, ritengono validi ed operanti i suggerimenti di OMS-UNICEF. Ne deriva quindi che il personale scolastico e i dirigenti, valutando le più complete informazioni fornite da quegli organismi rispetto a quelle sommarie del CTS, possano legittimamente modulare l’utilizzo delle mascherine in classe da parte degli alunni, valutando ciò che è più logico ed appropriato per il loro sviluppo, sia sotto il profilo socio-educativo che sanitario.

  • @maddalenabissoli5026
    @maddalenabissoli5026 3 роки тому +1

    Aggiungerei che ciascuna scuola è un sistema.. interconnesso ad altri sistemi.. una proposta potrebbe essere aprire maggiori possibilità di sperimentazione cosicché il cambiamento sia calato nei diversi contesti, graduale, non imposto e allo stesso tempo arricchente per l’intera “rete” di sistemi..

  • @maddalenabissoli5026
    @maddalenabissoli5026 3 роки тому +2

    Un interessante intreccio di prospettive orientate al futuro e radicamento nel presente della scuola ☺️👍🏽

  • @insolitotramtravel
    @insolitotramtravel 3 роки тому +2

    Sono d'accordo sostanzialmente su tutto, dai desideri all'analisi fatta coi piedi per terra. Tante volte nel fare ipotesi e voli pindarici ci si dimentica delle limitazioni esterne che portano una cosa ad essere quella che è.
    L'unica cosa su cui forse non sono d'accordo è il desiderio che hai espresso, nell'elenco, di permettere a ogni studente di scegliere le proprie materie.
    Per quanto bello sia in teoria, si rischia di incanalare troppo gli studenti in un percorso che magari, solo qualche anno dopo, si accorgono non facesse per loro. Succede già agli universitari e succede già ora anche alle superiori dove gli indirizzi già settorializzano gli amibiti di apprendimento escludendo alcune materie troppo lontane dall'indirizzo. Alcune cose le cambierei (vedi il latino allo scientifico, secondo me sostanzialmente inutile, che va a rubare ore a materie come l'informatica - o quantomeno lo faceva al mio tempo), ma direi che rimane comunque molto difficile insegnare tanto di più (o tanto diversamente) da quanto non venga fatto oggi.
    L'idea dell'offerta formativa individuale è, invece, davvero bella, anche se ho paura che richieda grossi sforzi ai docenti e/o una quantità di docenti ancora maggiori di quelli che già servono ora.
    D'accordo in tal senso, sui ragionamenti sul corpo docente.
    Io fortunatamente sono capitato in una classe dove i prof erano (quasi) tutti oro, dove abbiamo ragionato spesso su attualità, politica, quotidianità. Dove sento che i prof, col senno di poi, ci hanno aiutato davvero a crescere. Svecchiare l'età non credo sia il nocciolo della questione. Bisogna svecchiare la mentalità...e credo che fortunatamente i miei prof fossero già (quasi) tutti svecchiati :)

    • @GEOchannelAB
      @GEOchannelAB  3 роки тому

      Ciao Chris! Grazie del commento 😊 In effetti consentire agli studenti di scegliere determinate materie potrebbe essere un rischio. Ci si dovrebbe ragionare su parecchio. Anzitutto credo dovrebbe essere una possibilità solo per gli alunni dell’attuale triennio delle superiori e poi magari la preferenza dovrebbe poter essere esprimibile su una rosa ridotta di discipline (1 su 3, per dire). D’altra parte si tratta di un’idea astratta. Ne andrebbero verificate in concreto la desiderabilità (soprattutto interrogando in merito gli studenti) e l’eventuale fattibilità pratica.

    • @insolitotramtravel
      @insolitotramtravel 3 роки тому

      @@GEOchannelAB Si potrebbe essere sondata, ma ho paura che, anche se limitata al triennio, possa risultare troppo "veicolante". Dare la possibilità di scelta potrebbe essere la via e credo che l'attuale ora di religione dovrebbe essere la candidata per questo tipo di iniziativa.

  • @resentedgshow9823
    @resentedgshow9823 10 місяців тому

    ti sei dimenticato Matteo Saudino aka Barbasophia.