quindi una azienda che ha immobilizzazioni per 1.860.000 ed patrimonio netto di 760.000 e attivo circolante di 250.000 e debiti per 1.328.500 di cui a breve 573.500 come la giudichi? prossima al fallimento?
@@LucaFerriniDifensoreTributario Non mi trovo, o meglio, mi sarei aspettato un'altra risposta secondo quanto spiegato nel video. Se l'attivo + il passivo dello stato patrimoniale devono essere uguali, allora nell'esempio posto da Antonio avremo: immobilizzazioni + attivo circolante = patrimonio netto + debiti ........ se non ho fatto male i conti risulta 2 110 000 = 2 088 500. Detto ciò, c'è un errore nei numeri dell'esempio, oppure un errore nella spiegazione non precisa?
Come si spiega il caso di un azienda che registra una riduzione di fatturato e, contemporaneamente, un aumento di crediti, cosa può essere successo? Devo sostenere un esame universitario e nel bilancio assegnatomi riscontro quanto sopra ma non riesco a capire da cosa dipenda, può aiutarmi? Grazie
Non so quanto possa servire rispondere dopo 10 mesi. Tuttavia, i crediti possono anche sorgere al di fuori della gestione operativa/caratteristica. Potrebbero essere crediti sorti dalla gestione accessoria/patrimoniale ( non rappresentano strettamenteil fatturato, ma sono altri ricavi A5 del Conto economico) , o in seguito ad un disinvestimento. Ad esempio se cedo un macchinario a valore contabile, dal punto di vista reddituale, a parte la situazione iva, non vi è traccia ( fosse ceduto a minore/maggior prezzo del valore contabile si registrerebbe una minusvalenza/plusvalenza) mentre potrebbe sorgere un cospicuo credito nei confronti dell'acquirente. Questi sono casi diciamo operativi, potrebbe poi accadere che il motivo della consistenza di alcuni crediti sia dovuta alla mancata svalutazione/stralcio degli stessi, ormai non più esigibili o alla spopositata concessione di dilazioni dei crediti.
Ti adoro, sei stato chiarissimo e in più hai usato il mio concetto preferito : l'equilibrio.
potresti fare un video dove dai dei consigli per superare l'esame da commercialista?
Sempre al top
Potresti fare un video anche con alcune "dritte" per "giudicare" un conto economico, cosi come hai fatto questo per lo stato patrimoniale?
Utile utile....un maturando
Eccellente
Sono qui per pako 👍🏼👍🏼
quindi una azienda che ha immobilizzazioni per 1.860.000 ed patrimonio netto di 760.000 e attivo circolante di 250.000 e debiti per 1.328.500 di cui a breve 573.500 come la giudichi? prossima al fallimento?
costarella antonio non mi sembra messa benissimo!
@@LucaFerriniDifensoreTributario Non mi trovo, o meglio, mi sarei aspettato un'altra risposta secondo quanto spiegato nel video. Se l'attivo + il passivo dello stato patrimoniale devono essere uguali, allora nell'esempio posto da Antonio avremo: immobilizzazioni + attivo circolante = patrimonio netto + debiti ........ se non ho fatto male i conti risulta 2 110 000 = 2 088 500. Detto ciò, c'è un errore nei numeri dell'esempio, oppure un errore nella spiegazione non precisa?
Come si spiega il caso di un azienda che registra una riduzione di fatturato e, contemporaneamente, un aumento di crediti, cosa può essere successo? Devo sostenere un esame universitario e nel bilancio assegnatomi riscontro quanto sopra ma non riesco a capire da cosa dipenda, può aiutarmi? Grazie
Non so quanto possa servire rispondere dopo 10 mesi. Tuttavia, i crediti possono anche sorgere al di fuori della gestione operativa/caratteristica. Potrebbero essere crediti sorti dalla gestione accessoria/patrimoniale ( non rappresentano strettamenteil fatturato, ma sono altri ricavi A5 del Conto economico) , o in seguito ad un disinvestimento. Ad esempio se cedo un macchinario a valore contabile, dal punto di vista reddituale, a parte la situazione iva, non vi è traccia ( fosse ceduto a minore/maggior prezzo del valore contabile si registrerebbe una minusvalenza/plusvalenza) mentre potrebbe sorgere un cospicuo credito nei confronti dell'acquirente. Questi sono casi diciamo operativi, potrebbe poi accadere che il motivo della consistenza di alcuni crediti sia dovuta alla mancata svalutazione/stralcio degli stessi, ormai non più esigibili o alla spopositata concessione di dilazioni dei crediti.