Il mio prof. di Italiano delle superiori, che ho apprezzato tantissimo e ringrazierei ancor oggi dopo più di 40 anni, una volta disse. La cultura è quel che resta quando hai dimenticato quel che hai imparato (o letto).
@@RobertoMercadini era una citazione di Burrhus Skinner, psicologo comportamentale del 900 :) È bello vedere che esistono persone come te, che questa frase l'hanno capita e la mettono in atto nella loro esistenza.
Verissimo. Purtroppo per quasi tutte le persone, non rimane nulla di ciò che si studia a scuola. La cultura va "coltivata" (scusate il gioco di parole).
Io sono imparando l'Italiano per qualche mesi senza pensare di andare mai in Italia. Semplicemente voleva essere capace di parlarlo e capirlo. Ma ora sono felice di trovare qualcuna utilitá vera: questo canale! Sono stato guardando tuoi video e non posso fermare! :)
Messaggio carino, ma dire che imparare l'italiano sarebbe inutile senza questo canale sarebbe un po' esagerato, non credi? Anche altre cose interessanti sono state in fin dei conti create in questa lingua.
@@albertocassone2001 Anch'io ho iniziato a imparare l'italiano senza progetti di viaggio in Italia. E la prima volta in cui mi sono accorto che ci sono cose interessanti in questa lingua è accaduta quando ho trovato Scottecs. Poi, quando ho guardato il video su Wikipedia di Roberto. Oggi, qualche mese dopo queste scoperte, ho già cominciato a leggere Pirandello, a guardare qualche film di Totò e altri, persino a sentire il cuore balzare dentro il petto mentre leggo Jacopone da Todi. Ma se non fosse il video su Wikipedia di Roberto, la lingua mi sembrerebbe inutile, in quei primi mesi. Scoprire la coltura di un altro paese è un viaggio con molti passi, ma vale la pena. Avanti, Oscar, inoltre a questo eccellente canale ci sono mille altre cose bellissime da scoprire!
@@lorenzobarbuto7704 Grazie! L'ho imparato guardando corsi su UA-cam (sempre più di uno allo stesso tempo, quel che non si spiega in uno si impara nell'altro), leggendo testi introdutori nei vari siti che trovavo e, dal primo momento, provando a usarlo affatto, come ho detto. Cercavo canali UA-cam interessanti, recensioni di videogiochi, tutte le cose che mi interessano. Sempre teoria e pratica!
Allora sei pronto li col blocco note col taccuino? EHH VOLEVI, vole guarda che faccia guarda che faccia, non se l'aspettava. Pensava li col blocco note le dite pronte a scrivere, MADONNA CARA ma fatti i cazzi tua, gua gua voleva saperlo voleva saperlo... Cit. Zeb
Amo questo canale anche perché nel commento prima ci si può imbattere in una discussione su Kant e Dostoevskij e in quello dopo in una citazione a Zeb... semplicemente stupendo
Ho 24 anni, leggo da quando ne avevo circa 16. Da quest'ultimo anno (anche merito della quarantena) ho cominciato a leggere fino a 5 libri al mese, da letteratura a testi politici. Quella rete o connessione tra testi di cui parli comincio ad avvertirla ultimamente, sempre più mi ritrovo a notare un "filo rosso" che collega autori tra loro molto distanti per epoche e formazione, è una bellissima consapevolezza
Ciao Claudio😊Io solo ora (22anni) ho iniziato a sguazzare nel mondo dei libri. Leggo un po' alla sera o al mattino quando mi sveglio però sento che sono molto lenta, tu come fai a leggere così tanto? Ti ritagli buchi durante la giornata o dedichi un tempo specifico ogni giorno?
@@sabrialfaro1788 ciao Sabri, l'anno scorso ero studente e passavo gran parte delle giornate a studiare e cercavo di ritagliarmi dei momenti dove potessi farlo senza che mi sentissi di togliere tempo allo studio. Un'oretta dopo pranzo, un'altra oretta o quasi prima di cenare o dopo, e spesso quando capitava di alzarmi molto presto leggevo anche la mattina prima di cominciare a studiare. Diciamo che leggendo 2 orette al giorno nel giro di una settimana si leggono anche 300-350 pagine
La cosa più bella è quando, nel leggere un libro (o un film o una recita o un qualsiasi altro "testo" o evento), ti si accende la luce, ti si forma un nuovo nodo della rete; quando, in un modo un po' magico, arrivi a percepire le connessioni. E anche questo non è garantito, non accade sempre, e non dipende sempre solo dal testo: anche dalla nostra disposizione all'ascolto.
Mamma mia che lezione, un nodo da solo non vale niente insieme a tanti nodi forma una rete... Sig. Mercadini mi dispiace come si è descritto a 17 anni, io ne ho 14 di anni e la seguo e leggo anche tanto, forse la fortuna di noi ragazzini di oggi sono i social e i canali di divulgazione che possiamo seguire, io così riesco a coltivare passioni che con i miei coetanei non condivido, sono così curioso che tutto quello che non conosco cerco di conoscerlo e lei mi sta insegnando tante cose, grazie
Uno dei tuoi video migliori secondo me Rob, meraviglioso. Ho sempre diffidato di chi dice che devi trovare la tua nicchia in maniera ossessiva, già solo l'idea di infilarmi per sempre in una nicchia mi fa mancare l'aria. Esiste un concetto di cultura diverso dall'iperspecializzazione imperante e tu lo hai espresso meravigliosamente.
@@LilloGeluardi verissimo, ma bisogna stare attenti anche all'estremismo opposto, tipo ogni volta che qualcuno parla di qualsiasi cosa, pensare d'intendersene di tutto tutto tutto, cosa impossibile ovviamente. Diciamo che ogni tipo di cultura è cultura ma oggi esistono estremismi dilaganti, da una parte chi dice che se non ti specializzi in una sola cosa non puoi parlare (cazzate, basta parlare di quel che si sa e farsi dire quel che non si sa) e dall'altra persone che vogliono solo parlare per parlare di tutto senza volerlo capire appieno, la linea per non caderci anche noi compagni è molto sottile, secondo me per ogni cosa bisogna prendersi sempre il giusto tempo di riflessione, e forse oggi non riusciamo più a farlo per l'ipervelocità di fruizione che ci viene propinata, ma possiamo decidere noi i tempi, solo bisogna avere la volontà di farlo. Il pro dei social e internet è la comunicazione, la velocità del potersi informare, il potersi esprimere senza troppa burocrazia tra i piedi e tante altre cose, ma c'è anche un contro enorme, il rischio della superficialità di surfare sulle notizie e sui concetti senza capirli perché attirati immediatamente al concetto successivo, riuscire a trovare un equilibrio è quel che si dovrebbe fare, ovviamente se lo si vuol fare. Altrimenti mi va bene il punto di vista di chiunque :). Scusate il mio essere prolisso e logorroico.
Giuro che non riesco a capire come fai a produrre video di così alta qualità. Rimani un mistero. Ogni video è una piccola grande scoperta. Spunti di riflessione e pillole di grande cultura. Grazie!
Non mi deludi mai Roberto. Fin dal titolo mi son detto. Adesso dice che non esistono, la ritengo la risposta più intelligente a domande simili dal mio punto di vista.
Buongiorno, mi hai fatto tornare a galla un mio vecchio (vecchissimo) ricordo universitario. Il grande Prof. Renato Betti, di algebra lineare e geometria analitica, un giorno a lezione chiese a noi studenti che cosa fosse la matematica, o per lo meno che forma avesse. Tutti pensavamo si aspettasse una risposta in termini matematici, rigorosi. Ci tolse dall'imbarazzo rompendo il silenzio e regalandoci la risposta. Disse che la matematica è una RETE a molte dimensioni e i teoremi sono i suoi nodi, i suoi incroci. Questo vuol dire che il pensiero matematico si articola secondo percorsi sempre nuovi e mai obbligati. I geni matematici aprono "semplicemente" nuove strade e fondano nuovi incroci. Se anche Mercadini ha una visione simile del pensiero colto, allora molto probabilmente il Prof. Betti non si sbagliava. Grazie come sempre per le tue riflessioni (e grazie anche al Prof. Betti!) :-)
Bellissima l’analigia tra la cultura e la rete ferroviaria, ancora complimenti, per una buona cultura e una buona capacità di ragionamento è indispensabile seguire Roberto Mercadini .
Splendido video. La valutazione della cultura di una persona come la rete di possibili interconnessioni che le è possibile fare, mi mancava, e mi sembra un concetto bellissimo
Complimenti per l uso di metafore così semplici e accessibili a tutti per far comprendere concetti che, per certa gente, sono ignoti ed inarrivabili... Adoro il modo in cui riesci a semplificare concetti complessi e lì rendi accessibili a più persone possibile
Una storia simile a quella delle Confessioni di Sant'Agostino la potrei raccontare anche io con i Malavoglia. Mi ricordo che ce lo avevano fatto leggere per ben due volte alle superiori (in quinta ginnasio e in secondo liceo) e per ben due volte non lo avevo letto. Avevo superato entrambe le verifiche studiando dai riassunti fatti dai miei compagni e usando ciò che avevo sentito dire del libro da varie persone che lo avevano letto. Alla consegna dell'ultima delle due verifiche la professoressa ci fece un discorso dicendoci che quel libro non si poteva non leggere, che chiunque con un minimo di cultura avrebbe dovuto conoscerlo. Così decisi di leggerlo. A quel tempo mi ricordo che avevo un lavoretto nel dopo scuola e per leggere quel libro e riuscire anche a studiare dormivo sì e no 3/4 ore a notte, ma non successe mai nulla. Ogni volta che finivo un capitolo mi dicevo "al prossimo avrò l'illuminazione. Sicuramente capirò tutto", ma anche quando lessi l'ultima parola non successe assolutamente nulla. Lo rilessi altre due volte per essere sicuro di averlo fatto in maniera corretta e scelsi due edizioni diverse cercando l'illuminazione nei commenti, nelle prefazioni, nelle note, ma anche ora a distanza di anni quel libro da solo non mi ha fatto raggiungere nessuna illuminazione.
Letto bomba atomica, acquistato l'altro ieri alle ore 16. Studio lavoro a tempo pieno seguo corsi esterni, è un momento intenso. Iniziato l'altro ieri ore 16 finito ieri notte ore 01:50 am. Capolavoro. Complimenti.
Anche a me questo video fa pensare alla frase di un mio professore illuminato che un giorno mi disse: "la cultura non è sapere le cose, ma sapere dove trovarle"... e anche cosa farne, aggiungerei io. Grande Roberto!
Bellissimo video e stupendo messaggio! Solo che mi viene in mente una piccola battuta. In realtà un libro che non si può non leggere (non tutto, ci mancherebbe) c'è: il vocabolario!
Mercadini che invita a inizio video a prendere appunti su carta e penna per poi prenderci alla sprovvista ricorda in maniera inquietante "EH VOLEVI" di Zeb89
Grazie Roberto. Poco tempo fa avevo iniziato a mettere per iscritto una mia piccola personale riflessione sulla cultura, e questo tuo video non solo legittima la mia tesi ma la arricchisce. Come del resto mi ha arricchito ogni tuo video. Spero un giorno di poterla condividere con te! Grazie ancora
Ho letto il titolo e una voce Mercadiniana nella mia testa ha iniziato a dire "ma no! Ma NO! MaCosaVuolDireCheNonSiPuòLeggere! Questo titolo non si può leggere!" 😂 Poi ho visto il video ❤️
Ciao Roberto! Ti seguo e ti stimo tantissimo. Sono d'accordo con ciò che hai detto nel video, ma sono anche affezionato alle classiche classifiche (perdona la ridondanza), da cui spesso ho tratto consigli di lettura. Io credo infatti che le classifiche (le chiamo così, le top N, diciamo, dei libri consigliati) abbiano senso se con un determinato scopo. E cioè non "i 10 libri da leggere assolutamente", ma semplicemente "i 10 libri che ho apprezzato di più, che vi consiglio più vivamente, che mi hanno più appassionato". Magari anche distinguendo tra i 5 romanzi, i 10 saggi, le 3 raccolte di poesie, i 5 romanzi storici, d'avventura, ecc. In questo senso che ne pensi? Saresti disposto a realizzare una tua personale classifica? Ti saluto e ti rinnovo i miei complimenti e la mia stima
Roberto grazie e complimenti. Non so se l'hai fatto consapevolmente ma da fisico ti dico che hai accennato proprio punti salienti di Teoria delle Reti: distinzione dei nodi fra pochi hub molto collegati e molti altri nodi poco collegati; stabilità della rete rispetto alla rimozione di un qualsiasi nodo (anche paradossalmente "la Bibbia"). Forse hai "dimenticato" solo la faccenda dei gradi di separazione che anche in questa analogia rete-cultura trova la sua proiezione. Sempre grazie, appena ho i soldi ti patreono, un saluto a tutti gli altri commentatori, e a chi interessa consiglio di leggere Barabasi
Però si può chiedere quali libri ti hanno cambiato la vita? Per esempio, nel mio caso il libro fondamentale è stato "A volte ritornano" di King. Perché l'ho letto da ragazzino è mi è piaciuto talmente tanto che poi ho scoperto la gioia della lettura e, di conseguenza, la ricerca di nuove emozioni: dai super classici, ai saggi, dalle biografie ai libercoli da viaggio in treno.
E poi ci sono io che mi creo una rete di connessioni coi video di youtube. L'incipit di questo video è meravigliosamente parallelo all' "eh volevi" di Zeb.
Comunque a volte capita di leggere dei libri cosi' belli che quando li si finisce ci viene da dire '' e ora che faccio?, non potro mai leggere niente di meglio''', insomma dei viaggioni pazzeschi.
io alle 5.30: “ basta sono stanco di studiare, vado a guardare un video per riposarmi su youtube “ sempre io alle 5.35 dopo 5 minuti di un tuo video: “ gabri cosa fai, devi tornare a studiare “
Ciao Roberto, l'esempio delle stazioni te lo ruberò, in senso buono, per usarlo anche io perché 1) è geniale e 2) è una metafora anche della neuroplasticità cerebrale, la quale agisce su più vie neurali e grazie a ciò riusciamo a fare collegamenti impensabili e rende meraviglioso e affascinante lo studio del cervello (di cui mi occupo per lavoro). Ti ringrazio tanto e ti saluto
non avevo mai letto "la nausea", a scuola credevo di non aver bisogno sentendomici immerso da sempre: poi mi aspettavo un saggio palloso in quel libricino, e lo studio "di rete" mi dipingeva l'autore come un padre spirituale... quindi non volevo sgualcirmene l'idea. leggerlo prima di questa settimana forse mi avrebbe risparmiato di caderci nella vita e diventarlo in questa pandemia. maledetto tossicone d'un sartre! (no l'ho degradato nel mio cuore eh! se possibile lo amo più di prima) ti ringrazio per la terapia che sei stato rob, e questo video è oro colato, ma ho appena dato il punto di vista contrario al tuo... credo che morirò paguro. titolo "l'importanza del nodo", per la serie, appena terminata, "estremi logici opposti" (la presentazione... alla fine)
ah ho capito! l'inizio del video è stato fuorviante per me! comunque, bel video e mi trovo pienamente d'accordo, poichè anche a me è capitato di capire e riconoscere aspetti attraverso una lettura capillare! Aggiungerei che anche viaggiare, non solo con la mente leggendo, ma scoprendo nuovi posti e culture, aggiunge maglie alla rete che è, effettivamente, come giustamente hai detto, il nostro bagaglio culturale che ci rende liberi di saper dire la nostra ovunque e con chiunque! Bravo!
TU SEI UN CAZZO DI GENIO!!! Hai spiegato LA BLOCK CHAIN usando un linguaggio non informatico, mi piacerebbe molto incontrarti e fare due chiacchere con te..la cultura è un percorso, la cultura è fatta di esperienze, la cultura è un'insieme di cose, una rete. Mi piacerebbe che tu fossi insegnante dei miei figli....gli farò vedere i tuoi video, tanto ormai è qui che si sta spostando la cultura, su youtube.
Complimenti Roberto, sappi che sei di ispirazione per molti giovani che conosco, me compreso: nel mio piccolo canale tento anche io di fare video con collegamenti tra vicende storiche, libri e poesie, ma il tuo livello è incredibile. Spero con il tempo, con l'esercizio e con lo studio di avvicinarmi a te.
penso che si siano create più connessioni nel mio cervello nell'ultimo mio anno di vita, ossia da quando guardo i tuoi video, che in tutti gli anni precedenti
D'accordissimo con te, Roberto. Ergo, se la cultura è dovuta a una rete composta di più letture, ne consegue che l'essere colti è soprattutto la capacità di saper interconnettere le cose che si è letto. Il segreto, quindi, è nutrire la propria rete di letture interessanti, quindi si tratta non tanto di leggere cose colte, ma di esser colti noi nel saper cosa leggere.
Allora ci toccherà chiederti quali i sono i 5 libri che, pur non essendo essenziali, possono rappresentare autostrade della cultura, i nodi con il maggior numero potenziale di collegamenti.
@@davide.0LG1471 sicuramente c'è della soggettività nella risposta. Il numero di collegamenti che un nuovo libro ti apre è proporzionale al numero di libri che uno ha già letto, ai settori in cui uno è più esperto e che ha approfondito di più. In questo senso la lettura della Bibbia per un contandino di un remoto villaggio vietnamita rappresenta soltanto un piccolo nodo isolato, mentre per un gesuita del 1300 questa rappresenta un vero e proprio crocevia della sua rete-cultura. Nonostante questa soggettività intrinseca però mi verrebbe da dire che una classificazione pseudo-oggettiva delle porte che ti apre un dato libro può essere fatta, un pò come per le reference di un articolo scientifico. Mi spiego meglio. Nessuno ha mai letto tutti i libri del pianeta così nessuno può davvero conoscere o cogliere tutti i collegamenti diretti e indiretti che un dato libro può avere, eppure c'è in tutti noi una vaga idea che la Bibbia possa essere più culturalmente più rilevante (nel senso che aumenta i maggiormente i collegamenti della rete) del Manuale del Perfetto Imbianchino. Sarebbe quindi interessante avere, da una persona comunque con un certa cultura, la sua personale lista di libri più "influenti" (senza nulla togliere al messaggio di questo specifico video).
@@teleboi si ma devi anche concordare che questa rilevanza è semplicemente effetto della cultura cristiana in cui siamo immersi in quanto occidentali. Quindi a Roberto puoi chiedergli semmai quali libri sono i più divulgativi, ricchi, interessanti riguardo a un certo tipo di cultura, a un certo argomento. Non esiste la cultura generale.
@@davide.0LG1471 sì senz'altro. Io davo per scontato di parlare della cultura occidentale, quella di cui faccio parte io, e immagino anche Mercadini e buona parte dei fruitori di questo video. (Poi si potrebbe dire che anche il termine "cultura occidentale" è talmente vago e contiene al suo interno tante sfaccettature così diverse che il problema rimane, ma vabbeh, non complichiamoci troppo la vita).
Che vídeo cosí bello, ben spiegato l'argomento, di una cosa son sicuro: più ti ascolto e più mi sento un ......asino con il desiderio di imparare. Grazie
Bravo. Bella l'idea della cultura come rete individualmente composta dal lettore/studioso. Aggiungo: è importante non perdere la modalità sequenziale di apprendimento, per estrapolare i singoli nodi che comporranno la rete. Nella lettura "puntiforme" favorita da web, social media, supporti digitali, siamo più facilmente indotti a trasformare i "punti" in "nodi" senza poterli selezionare con criteri personali. Questo produce una forte tendenza alla sterotipizzazione e scoraggia l'interpretazione creativa. Insomma, si passerebbe, nella migliore delle ipotesi, dalla cultura al mero nozionismo.
I libri giusti da leggere sono quelli che rivelano chi sei veramente. Io ho letto "cosi parlà Zarathustra" a 17 anni e ho capito che quelle teorie del superuomo, dell'eterno ritorno, della morte di Dio, le sentivo tremendamente vicino alla mia sensibilità. Lo stesso Nietzsche, genio universale, avendo letto più di 5-6 mila libri, diceva che sono davvero pochi i libri che ci toccano nel profondo.
Erp tentato di non vederlo vistp il titolo ma ovviamente conoscendoti l ho aperto. Cultura enciclopedica e cultura di vita. Una delle mie prime personali distinzioni elaborato, andavo forse alle medie. Ritengo quasi superfluo studiare se è fine a se stesso, se non senti la rete di commenti, pensieri ed anche pazzie intorno
Mi ritrovo con i tuoi ragionamenti, anche io da diverso tempo penso che non esistano i libri che uno DEVE leggere, soprattutto mi da fastidio il fatto implicito che si imponga qualcosa agli altri stilando una lista del genere (anche se credo in buona fede nella stragrande maggioranza dei casi). Tuttalpiù uno può fare una lista dei libri che consiglia fortemente di leggere. Detto questo, un'altra cosa volevo dire: l'origine delle specie è veramente un bel libro, io l'ho letto e l'ho trovato molto ben scritto, scorrevole (chiaramente non a livello di, diciamo, un romanzo best-seller, ma diciamo che poco ci manca) e stimolante mi sento di consigliarlo a chiunque sia interessato all'evoluzione naturale e/o a Darwin, e da alcune cose che hai detto nel video, lo consiglierei in particolare a te, Roberto. Tra l'altro ho letto anche l'origine dell'uomo (si potrebbe pensare come alla seconda parte dell'origine delle specie), ma questo non me la sentirei di consigliarlo altrettanto perché, sebbene sia comunque interessante, l'ho trovato un po meno scorrevole e meno godibile.
Grazie Roberto per il tuo concetto di RETE e di NODI (i singoli libri). Scrivo poco, leggo molto e dipingo sin da piccolo. Provo a scrivere sui miei libri...Ci ho visto qualcosa del metodo scientifico nelle tue immaginazioni, tipo: facciamo finta che io non abbia mai letto il libro x o y ecc. Ciao.
Ciao Roberto, bel video, come sempre ricco di spunti interessanti, ma secondo me non hai parlato dei 5 libri che bisognerebbe leggere. Il tuo discorso, secondo me, affronta il concetto di cultura affermando (in modo condivisibile) che nessun libro da solo può esaurire un ramo dello scibile, ovvero che la cultura non si può ridurre a una sola voce o opinione. Invece un libro può essere imprescindibile quando, effettivamente, la vita della persona sarebbe diversa (peggiore?) se fosse cancellato dalla sua memoria proprio quel libro. Diversa, magari peggiore, ma non culturalmente più povera. Naturalmente, è una risposta moolto soggettiva! E' come Don Chisciotte con i romanzi cavallereschi: toglili i suoi migliori 5 e sarà un altro: cancellami lui dalla mia memoria e io sarò un pochino di meno. Saluti
Roberto mi parli dei 5, 10, 3, 1 youtuber che non puoi non seguire? Certo, te ne dico uno, imprescindibile, da seguire assolutamente: Roberto Mercadini.
Ragionevole come posizione, condivido sicuramente il punto di vista. In linea con i modelli più accreditati di come è organizzata la memoria, che sembra organizzata in reti semantiche. Poi più in generale, sulla cultura e la conoscenza ci sono tantissime definizioni e prospettive diverse, ma è almeno in parte un altro discorso.
io nella rete ho messo anche la " Bomba Atomica " un bel libro che esplode in mille scorie, formando un mosaico di verità che si incastrano insieme alle altre che già ci sono. Questo reticolato ora è più ricco e vorrei elogiare il suo contenuto che arricchisce il mio povero intelletto che sa sempre più di non sapere, grazie al tuo libro, bene, ti ringrazio per averlo scritto. Complimenti poeta parlante!
Ciao Roberto e complimenti per il video! Personalmente credo valga la pena di "acculturarsi" non tanto per il piacere di definirsi "colto", ma per cercare di essere all'altezza di quante più situazioni possibili. Ad esempio, se un giorno dovessi temere tremendamente la morte, cercherei di trovare conforto pensando a quel birichino di Epicuro. Ammetto che qualche anno fa mi sono sentito in colpa per non sapere abbastanza cose sul mondo e perciò sono spesso alla ricerca di libri di divulgazione. Ritengo che la cultura sia qualcosa di "multiforme", nel senso che può riguardare molte cose (es. cultura letteraria, cultura videoludica, cultura storica, ecc.), le quali sono spesso interconnesse. Come te penso non esista il c.d. libro fondamentale ed imprescindibile. Al massimo si possono consigliare libri che su uno o più argomenti danno delle infarinatura e delle linee guida.
43 Anni? Avrei detto 34! Grazie per aver sdoganato il mito per cui basta il libro giusto per saper pensare. Come dici tu, più si legge e più si capisce. Comprendo che per chi non è versato possa risultare difficile, ma è una strada in salita per cui quando si arriva al picco più alto poi è tutta discesa. Bisogna sbattere la testa, a volte leggere anche cose che vanno contro le proprie idee, proprio per confermare o allargare la propria visione delle cose. È l'unico modo per diventare autocoscienti.
Interessantissimo come sempre. Però attenzione, il testo di Darwin si chiama “The origin of species” ;) Grazie sempre per gli spunti di riflessione che ci doni.
Mi piacerebbe, se già non lo hai fatto, un tuo commento sul testo de 'l'arte della guerra' e sulla sua utilità nella vita di tutti i giorni, visto che secondo i critici risulta essere un libro di grande attualità. Sei un grande ! E grazie !
Nel Medioevo ai laureati, non mi ricordo più di quale università, il magnifico rettore diceva "ora chiudi i libri e pensa con la tua testa". Per quanto riguarda l'esempio della rete ferroviaria fa riflettere che Matera (capitale della cultura europea) non è mai stata collegata alla rete ferroviaria italiana anzi non ha nemmeno la stazione.
Vero ma la capitale europea della cultura è una città designata per il periodo di un anno che ha la possibilità di mettere in mostra il suo sviluppo culturale, ovviamente si tratta di città di rilievo storico, ma non vuol dire che siano meglio o abbiano una cultura migliore di altre che non lo sono state. Non specifico per te che sicuramente lo sai, ma per chi potrebbe leggere e con la superficialità di oggi capisse male la definizione che hai espresso. Non si sa mai. Esiste gente convinta ci si possa candidare per il Nobel a forza di leggere male le notizie :)
@@vvvv4913 appunto, mi raccontava mio padre, nato a Pisticci nel 1917, che il treno, con il quale andava a Matera per frequentare la scuola, in curva procedeva così piano che potevano scendere, farsi un pezzo a piedi e poi risalire. È ancora così? Forse questa era la ragione per cui non lo ho mai sentito dire parolacce: perché fin da ragazzo si era abituato ad avere tanta, tanta ma tanta pazienza
ciao Roberto, sono d'accordo con te, tuttavia ho un dubbio: che possiamo dire dei libri che consideriamo delle Opere d'Arte? (es. Divina Commedia) Infatti questo discorso della "rete" non è applicabile all'Arte: togliere dalla "rete" una composizione di Bach, il David di Michelangelo o La Notte Stellata di Van Gogh, la impoverirebbe e creerebbe dei "buchi" non sostituibili da altro, perché sono opere uniche, universali ed eterne. Non possiamo fare lo stesso discorso per alcuni libri? (in particolare Poesia e Letteratura)
Ti chiederei di trattare dei libri che hai amato di più, quelli che hai letto più volte, quelli che ti hanno stravolto il modo di pensare o di immaginare...mi sembra una richiesta diversa da quelle che hai citato ( i.e. Non sto chiedendo:” dimmi subito con quali libri (possibilmente meno di 6 e meno di 180 pagine ognuno) posso diventare colto quanto teeee”)
Potrebbe essere interessante anche: "I cinque libri che non puoi leggere", nel senso di quelli che non si riescono più a reperire. Azzardo, definendoli i libri estinti. Quelli di cui si ha memoria, altri né parlano, ma il testo è andato perduto... O forse non è mai esistito. Ti piace questo spunto? Complimenti per tutto!
è come quando studi uno strumento e ti dicono di studiare al punto di poterti dimenticare quello che hai studiato per interpretare bene un pezzo. Non ricordi più le spiegazioni né gli appunti (che potrebbero anche essere stati a quel punto diversi o di diversa quantità) perché sei arrivato al punto da poter interiorizzarli. Con la lettura però, ovviamente, il discorso è molto più ampio
ciò che affermi alla fine del video non è estremo, io mi sono fatto una cultura su Biglino senza leggere una riga dei suoi libri o vedere una frame dei sui video, ma grazie a persone che hanno fatto video come il tuo mi sono fatto un idea e credo non valga la pena spenderci il mio tempo. Grazie per i ragionamenti che stimoli
Volevo esprimere un pensiero che è più un dubbio su questa "visione degli internauti", la tua metafora che mi sembra mettere tutto sullo stesso piano. Secondo me il mattone delle fondamenta non vale il mattone del tetto. Oserei dire chi ha orecchie per intendere intenda, però possiamo mettere pure in discussione questa cosa. Mi chiedo in che dimensione queste due metafore possono essere conciliabili, vediamo se riesco a spiegarmi bene: un punto fra l'importanza di certi concetti e la ricchezza di tutte le fonti. Ho provato a sintetizzare tutto quello che avevo in testa, vi prego di non fraintendere
Prof, è la prima volta che la vedo, il discorso è chiaro e non fa una piega. Ponendo la domanda in altri termini, per chi come me non è un gran leggitore.. ah no si dice lettore, ma che ogni tanto legge qualcosa “quali libri ti sono piaciuti molto e consiglieresti fra gli ultimi che hai letto?” 🧐
Riguardo all'idea cha hai della cultura sono perfettamente d'accordo... la parola cultura deriva dal latino colere "coltivare" ed è connettere ciò cha sappiamo in modo da costruire una reta così che i nostri e la nostra fantasia possano viaggiare su questa rete, per cui c'è un'analogia tra cultura e reti neurali, e infatti quando i neuroni si connettono gli uni agli altri attraverso le sinapsi si attivano delle aree e funzioni superiori come il pensieri emergono da queste aree attivate...
Nell'ultima puntata (mi pare) del famoso programma "Parola mia", uno dei pochi programmi "storici" di cultura della tv, il prof. Beccaria, di fronte a questa domanda, rispose "La Sacra Bibbia", indipendentemente da quello a cui credesse (o meno) il lettore.
Ti adoro. Esprimi quello che nascostamente penso ma con padronanza magistrale dei termini, dando luce ai miei. Ho però delle domande per te: Non credi che siano fondamentali dei nodi "interpretativi"? Un esempio di questi nodi possono essere degli assiomi matematici, che ti guidano nella comprensione dei calcoli successivi. Oppure nodi per la fisica, che ti dicano che dietro un oggetto che cade c'è una forza e via dicendo. Così la chimica, meccanica, paleontologia, la storia, la geografia, la grammatica... Sono validi esempi per essere considerati "fissi"? Ce ne sono per la letteratura ad esempio? Vorrei poi chiederti cosa pensi delle mappe concettuali, rappresentazione grafico-spaziale dei nodi? Inoltre... Come fai a conoscere tanti libri nuovi da comprare? L'entropia con te è ai massimi livelli quando ci sono dei libri di mezzo o è la sola curiosità di leggere le "fonti"/"nodi attorno" ad altri libri?
Il mio prof. di Italiano delle superiori, che ho apprezzato tantissimo e ringrazierei ancor oggi dopo più di 40 anni, una volta disse. La cultura è quel che resta quando hai dimenticato quel che hai imparato (o letto).
È la stessa frase che mi disse la mia professoressa di lettere!
@@RobertoMercadini era una citazione di Burrhus Skinner, psicologo comportamentale del 900 :)
È bello vedere che esistono persone come te, che questa frase l'hanno capita e la mettono in atto nella loro esistenza.
@@artiko888 Ah, ecco! Grazie mille per avermi rivelato l'autore!
Verissimo. Purtroppo per quasi tutte le persone, non rimane nulla di ciò che si studia a scuola.
La cultura va "coltivata" (scusate il gioco di parole).
@@RobertoMercadini Fantastico! Magari entrambi citavano, o il mio prof. era stato prof. anche della tua :-D
Io sono imparando l'Italiano per qualche mesi senza pensare di andare mai in Italia. Semplicemente voleva essere capace di parlarlo e capirlo. Ma ora sono felice di trovare qualcuna utilitá vera: questo canale! Sono stato guardando tuoi video e non posso fermare! :)
Messaggio carino, ma dire che imparare l'italiano sarebbe inutile senza questo canale sarebbe un po' esagerato, non credi? Anche altre cose interessanti sono state in fin dei conti create in questa lingua.
@@albertocassone2001 Anch'io ho iniziato a imparare l'italiano senza progetti di viaggio in Italia. E la prima volta in cui mi sono accorto che ci sono cose interessanti in questa lingua è accaduta quando ho trovato Scottecs. Poi, quando ho guardato il video su Wikipedia di Roberto.
Oggi, qualche mese dopo queste scoperte, ho già cominciato a leggere Pirandello, a guardare qualche film di Totò e altri, persino a sentire il cuore balzare dentro il petto mentre leggo Jacopone da Todi. Ma se non fosse il video su Wikipedia di Roberto, la lingua mi sembrerebbe inutile, in quei primi mesi.
Scoprire la coltura di un altro paese è un viaggio con molti passi, ma vale la pena. Avanti, Oscar, inoltre a questo eccellente canale ci sono mille altre cose bellissime da scoprire!
@@PedroHLima12 complimenti parli davvero bene! Posso chiederti come l’hai imparato?
@@lorenzobarbuto7704 Grazie!
L'ho imparato guardando corsi su UA-cam (sempre più di uno allo stesso tempo, quel che non si spiega in uno si impara nell'altro), leggendo testi introdutori nei vari siti che trovavo e, dal primo momento, provando a usarlo affatto, come ho detto. Cercavo canali UA-cam interessanti, recensioni di videogiochi, tutte le cose che mi interessano. Sempre teoria e pratica!
Grazie mille ! È un concetto che provo a esprimere da sempre, ma tu, come sempre, l'hai espresso in maniera ineccepibile...
Allora sei pronto li col blocco note col taccuino? EHH VOLEVI, vole guarda che faccia guarda che faccia, non se l'aspettava. Pensava li col blocco note le dite pronte a scrivere, MADONNA CARA ma fatti i cazzi tua, gua gua voleva saperlo voleva saperlo...
Cit. Zeb
Amo questo canale anche perché nel commento prima ci si può imbattere in una discussione su Kant e Dostoevskij e in quello dopo in una citazione a Zeb... semplicemente stupendo
ti prego voglio il montaggio col voiceover ahahahahahahah
Ho 24 anni, leggo da quando ne avevo circa 16. Da quest'ultimo anno (anche merito della quarantena) ho cominciato a leggere fino a 5 libri al mese, da letteratura a testi politici. Quella rete o connessione tra testi di cui parli comincio ad avvertirla ultimamente, sempre più mi ritrovo a notare un "filo rosso" che collega autori tra loro molto distanti per epoche e formazione, è una bellissima consapevolezza
Ciao Claudio😊Io solo ora (22anni) ho iniziato a sguazzare nel mondo dei libri. Leggo un po' alla sera o al mattino quando mi sveglio però sento che sono molto lenta, tu come fai a leggere così tanto? Ti ritagli buchi durante la giornata o dedichi un tempo specifico ogni giorno?
@@sabrialfaro1788 ciao Sabri, l'anno scorso ero studente e passavo gran parte delle giornate a studiare e cercavo di ritagliarmi dei momenti dove potessi farlo senza che mi sentissi di togliere tempo allo studio. Un'oretta dopo pranzo, un'altra oretta o quasi prima di cenare o dopo, e spesso quando capitava di alzarmi molto presto leggevo anche la mattina prima di cominciare a studiare. Diciamo che leggendo 2 orette al giorno nel giro di una settimana si leggono anche 300-350 pagine
@@claudiomirabella3790 grazie per la tua risposta, metterò in pratica :D
Roberto, farai mai un video con una panoramica dei libri nella tua libreria?
"bookshelf tour" pareva brutto
Sarebbe assurdo, bellissimo, non finirebbe più.
Mamma mia che meraviglia sarebbe fantastico
La cosa più bella è quando, nel leggere un libro (o un film o una recita o un qualsiasi altro "testo" o evento), ti si accende la luce, ti si forma un nuovo nodo della rete; quando, in un modo un po' magico, arrivi a percepire le connessioni. E anche questo non è garantito, non accade sempre, e non dipende sempre solo dal testo: anche dalla nostra disposizione all'ascolto.
Mamma mia che lezione, un nodo da solo non vale niente insieme a tanti nodi forma una rete...
Sig. Mercadini mi dispiace come si è descritto a 17 anni, io ne ho 14 di anni e la seguo e leggo anche tanto, forse la fortuna di noi ragazzini di oggi sono i social e i canali di divulgazione che possiamo seguire, io così riesco a coltivare passioni che con i miei coetanei non condivido, sono così curioso che tutto quello che non conosco cerco di conoscerlo e lei mi sta insegnando tante cose, grazie
Grazie a te per questo messaggio, Andrea!
Continua ad essere curioso! 😊
Uno dei tuoi video migliori secondo me Rob, meraviglioso.
Ho sempre diffidato di chi dice che devi trovare la tua nicchia in maniera ossessiva, già solo l'idea di infilarmi per sempre in una nicchia mi fa mancare l'aria. Esiste un concetto di cultura diverso dall'iperspecializzazione imperante e tu lo hai espresso meravigliosamente.
Temevo di essere l'unico a soffrire il "nicchilismo" odierno (passatemi il neologismo).
@@milanfanas siamo almeno in due quindi 😅
@@milanfanas neologismo approvato
@@LilloGeluardi verissimo, ma bisogna stare attenti anche all'estremismo opposto, tipo ogni volta che qualcuno parla di qualsiasi cosa, pensare d'intendersene di tutto tutto tutto, cosa impossibile ovviamente. Diciamo che ogni tipo di cultura è cultura ma oggi esistono estremismi dilaganti, da una parte chi dice che se non ti specializzi in una sola cosa non puoi parlare (cazzate, basta parlare di quel che si sa e farsi dire quel che non si sa) e dall'altra persone che vogliono solo parlare per parlare di tutto senza volerlo capire appieno, la linea per non caderci anche noi compagni è molto sottile, secondo me per ogni cosa bisogna prendersi sempre il giusto tempo di riflessione, e forse oggi non riusciamo più a farlo per l'ipervelocità di fruizione che ci viene propinata, ma possiamo decidere noi i tempi, solo bisogna avere la volontà di farlo. Il pro dei social e internet è la comunicazione, la velocità del potersi informare, il potersi esprimere senza troppa burocrazia tra i piedi e tante altre cose, ma c'è anche un contro enorme, il rischio della superficialità di surfare sulle notizie e sui concetti senza capirli perché attirati immediatamente al concetto successivo, riuscire a trovare un equilibrio è quel che si dovrebbe fare, ovviamente se lo si vuol fare. Altrimenti mi va bene il punto di vista di chiunque :).
Scusate il mio essere prolisso e logorroico.
@@Br0ckLesn4r Here comes the pain!
Giuro che non riesco a capire come fai a produrre video di così alta qualità. Rimani un mistero. Ogni video è una piccola grande scoperta. Spunti di riflessione e pillole di grande cultura. Grazie!
La premessa mi ha subito rincuorato
Quanto sei BELLO! Hai una faccia che trasmette positività, ascoltarti poi è un piacere, ma sei proprio BELLO! Fattelo dire!
Sei illuminante roberto! ho 19 anni e quando ti guardo porti queste domande, arricchisco spesso la mia "rete" personale.
Non mi deludi mai Roberto. Fin dal titolo mi son detto. Adesso dice che non esistono, la ritengo la risposta più intelligente a domande simili dal mio punto di vista.
Hai spiegato molto bene un concetto complicato: definire la cultura. Grazie.
Aspettiamo i 5 libri che non si possono leggere
Quoto
Suona promettente ahahaha
1) Codex Seraphinianus - Luigi Serafini
2) Necronomicon -Abdul Alhazred
3) Cent mille miliards de poèmes - Queneau
4) Margites - Omero
5) Le lasagne dell'arcivescovo di Canterbury -Shakespeare
@@nemonemo151 Aggiungerei il manoscritto Voynich che porta il "non si può leggere" a tutto un altro livello
@@muppetzboy9738 Caspita non m'è venuto in mente! 😅
Mi sento a casa in questo canale
Buongiorno, mi hai fatto tornare a galla un mio vecchio (vecchissimo) ricordo universitario. Il grande Prof. Renato Betti, di algebra lineare e geometria analitica, un giorno a lezione chiese a noi studenti che cosa fosse la matematica, o per lo meno che forma avesse. Tutti pensavamo si aspettasse una risposta in termini matematici, rigorosi. Ci tolse dall'imbarazzo rompendo il silenzio e regalandoci la risposta. Disse che la matematica è una RETE a molte dimensioni e i teoremi sono i suoi nodi, i suoi incroci. Questo vuol dire che il pensiero matematico si articola secondo percorsi sempre nuovi e mai obbligati. I geni matematici aprono "semplicemente" nuove strade e fondano nuovi incroci. Se anche Mercadini ha una visione simile del pensiero colto, allora molto probabilmente il Prof. Betti non si sbagliava. Grazie come sempre per le tue riflessioni (e grazie anche al Prof. Betti!) :-)
Bellissima l’analigia tra la cultura e la rete ferroviaria, ancora complimenti, per una buona cultura e una buona capacità di ragionamento è indispensabile seguire Roberto Mercadini .
Splendido video. La valutazione della cultura di una persona come la rete di possibili interconnessioni che le è possibile fare, mi mancava, e mi sembra un concetto bellissimo
Complimenti per l uso di metafore così semplici e accessibili a tutti per far comprendere concetti che, per certa gente, sono ignoti ed inarrivabili...
Adoro il modo in cui riesci a semplificare concetti complessi e lì rendi accessibili a più persone possibile
Una storia simile a quella delle Confessioni di Sant'Agostino la potrei raccontare anche io con i Malavoglia.
Mi ricordo che ce lo avevano fatto leggere per ben due volte alle superiori (in quinta ginnasio e in secondo liceo) e per ben due volte non lo avevo letto. Avevo superato entrambe le verifiche studiando dai riassunti fatti dai miei compagni e usando ciò che avevo sentito dire del libro da varie persone che lo avevano letto. Alla consegna dell'ultima delle due verifiche la professoressa ci fece un discorso dicendoci che quel libro non si poteva non leggere, che chiunque con un minimo di cultura avrebbe dovuto conoscerlo.
Così decisi di leggerlo.
A quel tempo mi ricordo che avevo un lavoretto nel dopo scuola e per leggere quel libro e riuscire anche a studiare dormivo sì e no 3/4 ore a notte, ma non successe mai nulla.
Ogni volta che finivo un capitolo mi dicevo "al prossimo avrò l'illuminazione. Sicuramente capirò tutto", ma anche quando lessi l'ultima parola non successe assolutamente nulla.
Lo rilessi altre due volte per essere sicuro di averlo fatto in maniera corretta e scelsi due edizioni diverse cercando l'illuminazione nei commenti, nelle prefazioni, nelle note, ma anche ora a distanza di anni quel libro da solo non mi ha fatto raggiungere nessuna illuminazione.
Non funziona così, al posto di leggere lo stesso libro più volte comprane altri e vedi che funzionerà
Ok, allora consigliami 138.000 libri per crearmi una rete
La sua voce é ipnotica Mr Mercadini quando riapriranno i teatri spero di poter assistere ad un suo monologo, le auguro il meglio
Andrea
si chiama roberto non andrea
@@astrobarrel ... si è firmato...
Che meraviglia!! Sei sempre sorprendente e illuminante!!!
il concetto di cultura come nessuno l’aveva mai spiegata, bravissimo come sempre
Letto bomba atomica, acquistato l'altro ieri alle ore 16. Studio lavoro a tempo pieno seguo corsi esterni, è un momento intenso. Iniziato l'altro ieri ore 16 finito ieri notte ore 01:50 am. Capolavoro. Complimenti.
Sheesh solo fortuna
Anche a me questo video fa pensare alla frase di un mio professore illuminato che un giorno mi disse: "la cultura non è sapere le cose, ma sapere dove trovarle"... e anche cosa farne, aggiungerei io. Grande Roberto!
Bellissimo video e stupendo messaggio!
Solo che mi viene in mente una piccola battuta. In realtà un libro che non si può non leggere (non tutto, ci mancherebbe) c'è: il vocabolario!
Mercadini che invita a inizio video a prendere appunti su carta e penna per poi prenderci alla sprovvista ricorda in maniera inquietante "EH VOLEVI" di Zeb89
È fortunata tua figlia, sei un bravo papà 👍🏻😃
Grazie Roberto. Poco tempo fa avevo iniziato a mettere per iscritto una mia piccola personale riflessione sulla cultura, e questo tuo video non solo legittima la mia tesi ma la arricchisce. Come del resto mi ha arricchito ogni tuo video. Spero un giorno di poterla condividere con te! Grazie ancora
Hai un modo di spiegare e gesticolare meraviglioso. Bravo e simpatico.
Salve Prof. Bellissima lezione...! Grazie! Consiglio una new entry da non sottovalutare PADRONEGGIA LA TUA MENTE, VIVI UNA VITA FELICE.
Romanzo distopico: La Fine del Silenzio Di George Ernest
Ho letto il titolo e una voce Mercadiniana nella mia testa ha iniziato a dire "ma no! Ma NO! MaCosaVuolDireCheNonSiPuòLeggere! Questo titolo non si può leggere!" 😂
Poi ho visto il video ❤️
Ho trovato per caso questo video... E mi sono iscritta prima che finisse! Complimenti per come ha trattato l'argomento... Grazie!
Ciao Roberto! Ti seguo e ti stimo tantissimo. Sono d'accordo con ciò che hai detto nel video, ma sono anche affezionato alle classiche classifiche (perdona la ridondanza), da cui spesso ho tratto consigli di lettura. Io credo infatti che le classifiche (le chiamo così, le top N, diciamo, dei libri consigliati) abbiano senso se con un determinato scopo. E cioè non "i 10 libri da leggere assolutamente", ma semplicemente "i 10 libri che ho apprezzato di più, che vi consiglio più vivamente, che mi hanno più appassionato". Magari anche distinguendo tra i 5 romanzi, i 10 saggi, le 3 raccolte di poesie, i 5 romanzi storici, d'avventura, ecc. In questo senso che ne pensi? Saresti disposto a realizzare una tua personale classifica? Ti saluto e ti rinnovo i miei complimenti e la mia stima
Roberto grazie e complimenti. Non so se l'hai fatto consapevolmente ma da fisico ti dico che hai accennato proprio punti salienti di Teoria delle Reti: distinzione dei nodi fra pochi hub molto collegati e molti altri nodi poco collegati; stabilità della rete rispetto alla rimozione di un qualsiasi nodo (anche paradossalmente "la Bibbia"). Forse hai "dimenticato" solo la faccenda dei gradi di separazione che anche in questa analogia rete-cultura trova la sua proiezione. Sempre grazie, appena ho i soldi ti patreono, un saluto a tutti gli altri commentatori, e a chi interessa consiglio di leggere Barabasi
Gentile Mercadini, lei è e rimane sempre piacevolmente illuminante. Condivido ogni singola parola espressa!
Però si può chiedere quali libri ti hanno cambiato la vita? Per esempio, nel mio caso il libro fondamentale è stato "A volte ritornano" di King. Perché l'ho letto da ragazzino è mi è piaciuto talmente tanto che poi ho scoperto la gioia della lettura e, di conseguenza, la ricerca di nuove emozioni: dai super classici, ai saggi, dalle biografie ai libercoli da viaggio in treno.
Attendo "I 5 libri che non si possono proprio sentire".
Devi aggiungere due o tre zeri XD
Sono semplicemente contento della fortuna della figlia di Roberto ad avere un papà che le racconta queste favole
E poi ci sono io che mi creo una rete di connessioni coi video di youtube. L'incipit di questo video è meravigliosamente parallelo all' "eh volevi" di Zeb.
La migliore definizione di "Cultura" che abbia mai sentito.
Comunque a volte capita di leggere dei libri cosi' belli che quando li si finisce ci viene da dire '' e ora che faccio?, non potro mai leggere niente di meglio''', insomma dei viaggioni pazzeschi.
io alle 5.30: “ basta sono stanco di studiare, vado a guardare un video per riposarmi su youtube “
sempre io alle 5.35 dopo 5 minuti di un tuo video: “ gabri cosa fai, devi tornare a studiare “
Ciao Roberto, l'esempio delle stazioni te lo ruberò, in senso buono, per usarlo anche io perché 1) è geniale e 2) è una metafora anche della neuroplasticità cerebrale, la quale agisce su più vie neurali e grazie a ciò riusciamo a fare collegamenti impensabili e rende meraviglioso e affascinante lo studio del cervello (di cui mi occupo per lavoro).
Ti ringrazio tanto e ti saluto
il discorso è delicatissimo .e ti ringrazio per la profonda onestà. mi hai riannodato di gioia
non avevo mai letto "la nausea", a scuola credevo di non aver bisogno sentendomici immerso da sempre: poi mi aspettavo un saggio palloso in quel libricino, e lo studio "di rete" mi dipingeva l'autore come un padre spirituale... quindi non volevo sgualcirmene l'idea.
leggerlo prima di questa settimana forse mi avrebbe risparmiato di caderci nella vita e diventarlo in questa pandemia.
maledetto tossicone d'un sartre! (no l'ho degradato nel mio cuore eh! se possibile lo amo più di prima)
ti ringrazio per la terapia che sei stato rob, e questo video è oro colato,
ma ho appena dato il punto di vista contrario al tuo... credo che morirò paguro.
titolo "l'importanza del nodo", per la serie, appena terminata, "estremi logici opposti"
(la presentazione... alla fine)
ah ho capito! l'inizio del video è stato fuorviante per me! comunque, bel video e mi trovo pienamente d'accordo, poichè anche a me è capitato di capire e riconoscere aspetti attraverso una lettura capillare! Aggiungerei che anche viaggiare, non solo con la mente leggendo, ma scoprendo nuovi posti e culture, aggiunge maglie alla rete che è, effettivamente, come giustamente hai detto, il nostro bagaglio culturale che ci rende liberi di saper dire la nostra ovunque e con chiunque! Bravo!
TU SEI UN CAZZO DI GENIO!!! Hai spiegato LA BLOCK CHAIN usando un linguaggio non informatico, mi piacerebbe molto incontrarti e fare due chiacchere con te..la cultura è un percorso, la cultura è fatta di esperienze, la cultura è un'insieme di cose, una rete.
Mi piacerebbe che tu fossi insegnante dei miei figli....gli farò vedere i tuoi video, tanto ormai è qui che si sta spostando la cultura, su youtube.
Complimenti Roberto, sappi che sei di ispirazione per molti giovani che conosco, me compreso: nel mio piccolo canale tento anche io di fare video con collegamenti tra vicende storiche, libri e poesie, ma il tuo livello è incredibile. Spero con il tempo, con l'esercizio e con lo studio di avvicinarmi a te.
penso che si siano create più connessioni nel mio cervello nell'ultimo mio anno di vita, ossia da quando guardo i tuoi video, che in tutti gli anni precedenti
D'accordissimo con te, Roberto. Ergo, se la cultura è dovuta a una rete composta di più letture, ne consegue che l'essere colti è soprattutto la capacità di saper interconnettere le cose che si è letto. Il segreto, quindi, è nutrire la propria rete di letture interessanti, quindi si tratta non tanto di leggere cose colte, ma di esser colti noi nel saper cosa leggere.
Dopo questo video mi son deciso a iscrivermi al canale, farà anch’esso parte della “rete” della mia cultura, grazie Roberto, sei grande 👍
Come sempre... GRAZIE ROBERTO!!
Allora ci toccherà chiederti quali i sono i 5 libri che, pur non essendo essenziali, possono rappresentare autostrade della cultura, i nodi con il maggior numero potenziale di collegamenti.
Lui ti dirà che questi sono soggettivi
@@davide.0LG1471 sicuramente c'è della soggettività nella risposta. Il numero di collegamenti che un nuovo libro ti apre è proporzionale al numero di libri che uno ha già letto, ai settori in cui uno è più esperto e che ha approfondito di più. In questo senso la lettura della Bibbia per un contandino di un remoto villaggio vietnamita rappresenta soltanto un piccolo nodo isolato, mentre per un gesuita del 1300 questa rappresenta un vero e proprio crocevia della sua rete-cultura.
Nonostante questa soggettività intrinseca però mi verrebbe da dire che una classificazione pseudo-oggettiva delle porte che ti apre un dato libro può essere fatta, un pò come per le reference di un articolo scientifico. Mi spiego meglio. Nessuno ha mai letto tutti i libri del pianeta così nessuno può davvero conoscere o cogliere tutti i collegamenti diretti e indiretti che un dato libro può avere, eppure c'è in tutti noi una vaga idea che la Bibbia possa essere più culturalmente più rilevante (nel senso che aumenta i maggiormente i collegamenti della rete) del Manuale del Perfetto Imbianchino.
Sarebbe quindi interessante avere, da una persona comunque con un certa cultura, la sua personale lista di libri più "influenti" (senza nulla togliere al messaggio di questo specifico video).
@@teleboi si ma devi anche concordare che questa rilevanza è semplicemente effetto della cultura cristiana in cui siamo immersi in quanto occidentali. Quindi a Roberto puoi chiedergli semmai quali libri sono i più divulgativi, ricchi, interessanti riguardo a un certo tipo di cultura, a un certo argomento. Non esiste la cultura generale.
@@davide.0LG1471 sì senz'altro. Io davo per scontato di parlare della cultura occidentale, quella di cui faccio parte io, e immagino anche Mercadini e buona parte dei fruitori di questo video. (Poi si potrebbe dire che anche il termine "cultura occidentale" è talmente vago e contiene al suo interno tante sfaccettature così diverse che il problema rimane, ma vabbeh, non complichiamoci troppo la vita).
Che vídeo cosí bello, ben spiegato l'argomento, di una cosa son sicuro: più ti ascolto e più mi sento un ......asino con il desiderio di imparare. Grazie
Ho pensato ed avuto la tua stessa identica impressione...
Però continuo a vedere i suoi video...
Cosi magari mi sentirò meno asino.
Ciao
É bello, quando qualcuno ti fa vedere qualcosa, da un altra prospettiva. Grazie Roberto..
Bravo. Bella l'idea della cultura come rete individualmente composta dal lettore/studioso. Aggiungo: è importante non perdere la modalità sequenziale di apprendimento, per estrapolare i singoli nodi che comporranno la rete. Nella lettura "puntiforme" favorita da web, social media, supporti digitali, siamo più facilmente indotti a trasformare i "punti" in "nodi" senza poterli selezionare con criteri personali. Questo produce una forte tendenza alla sterotipizzazione e scoraggia l'interpretazione creativa. Insomma, si passerebbe, nella migliore delle ipotesi, dalla cultura al mero nozionismo.
Che bella voce che hai 🥹
Bel video! 😊
I libri giusti da leggere sono quelli che rivelano chi sei veramente. Io ho letto "cosi parlà Zarathustra" a 17 anni e ho capito che quelle teorie del superuomo, dell'eterno ritorno, della morte di Dio, le sentivo tremendamente vicino alla mia sensibilità. Lo stesso Nietzsche, genio universale, avendo letto più di 5-6 mila libri, diceva che sono davvero pochi i libri che ci toccano nel profondo.
Il mio commento non porta niente di più a quello che già è evidente ma Roberto, sei una persona fantastica, trovo sempre preziose le tue riflessioni.
Erp tentato di non vederlo vistp il titolo ma ovviamente conoscendoti l ho aperto. Cultura enciclopedica e cultura di vita. Una delle mie prime personali distinzioni elaborato, andavo forse alle medie. Ritengo quasi superfluo studiare se è fine a se stesso, se non senti la rete di commenti, pensieri ed anche pazzie intorno
Mi ritrovo con i tuoi ragionamenti, anche io da diverso tempo penso che non esistano i libri che uno DEVE leggere, soprattutto mi da fastidio il fatto implicito che si imponga qualcosa agli altri stilando una lista del genere (anche se credo in buona fede nella stragrande maggioranza dei casi). Tuttalpiù uno può fare una lista dei libri che consiglia fortemente di leggere. Detto questo, un'altra cosa volevo dire: l'origine delle specie è veramente un bel libro, io l'ho letto e l'ho trovato molto ben scritto, scorrevole (chiaramente non a livello di, diciamo, un romanzo best-seller, ma diciamo che poco ci manca) e stimolante mi sento di consigliarlo a chiunque sia interessato all'evoluzione naturale e/o a Darwin, e da alcune cose che hai detto nel video, lo consiglierei in particolare a te, Roberto. Tra l'altro ho letto anche l'origine dell'uomo (si potrebbe pensare come alla seconda parte dell'origine delle specie), ma questo non me la sentirei di consigliarlo altrettanto perché, sebbene sia comunque interessante, l'ho trovato un po meno scorrevole e meno godibile.
Che bella la tua visione della cultura ! Grazie.
Grazie Roberto per il tuo concetto di RETE e di NODI (i singoli libri). Scrivo poco, leggo molto e dipingo sin da piccolo. Provo a scrivere sui miei libri...Ci ho visto qualcosa del metodo scientifico nelle tue immaginazioni, tipo: facciamo finta che io non abbia mai letto il libro x o y ecc. Ciao.
Ammirazione pura per il suo bellissimo e saggio pensiero
Ciao Roberto, bel video, come sempre ricco di spunti interessanti, ma secondo me non hai parlato dei 5 libri che bisognerebbe leggere. Il tuo discorso, secondo me, affronta il concetto di cultura affermando (in modo condivisibile) che nessun libro da solo può esaurire un ramo dello scibile, ovvero che la cultura non si può ridurre a una sola voce o opinione. Invece un libro può essere imprescindibile quando, effettivamente, la vita della persona sarebbe diversa (peggiore?) se fosse cancellato dalla sua memoria proprio quel libro. Diversa, magari peggiore, ma non culturalmente più povera. Naturalmente, è una risposta moolto soggettiva! E' come Don Chisciotte con i romanzi cavallereschi: toglili i suoi migliori 5 e sarà un altro: cancellami lui dalla mia memoria e io sarò un pochino di meno. Saluti
Roberto mi parli dei 5, 10, 3, 1 youtuber che non puoi non seguire? Certo, te ne dico uno, imprescindibile, da seguire assolutamente: Roberto Mercadini.
Ragionevole come posizione, condivido sicuramente il punto di vista. In linea con i modelli più accreditati di come è organizzata la memoria, che sembra organizzata in reti semantiche. Poi più in generale, sulla cultura e la conoscenza ci sono tantissime definizioni e prospettive diverse, ma è almeno in parte un altro discorso.
Bellissima immagine, non avevo mai pensato alla cultura in questo modo...grazie :)
Perfetta spiegazione, bellissima l'idea della cultura essere una rete. Magnifico.
io nella rete ho messo anche la " Bomba Atomica " un bel libro che esplode in mille scorie, formando un mosaico di verità che si incastrano insieme alle altre che già ci sono. Questo reticolato ora è più ricco e vorrei elogiare il suo contenuto che arricchisce il mio povero intelletto che sa sempre più di non sapere, grazie al tuo libro, bene, ti ringrazio per averlo scritto. Complimenti poeta parlante!
Ciao Roberto e complimenti per il video!
Personalmente credo valga la pena di "acculturarsi" non tanto per il piacere di definirsi "colto", ma per cercare di essere all'altezza di quante più situazioni possibili.
Ad esempio, se un giorno dovessi temere tremendamente la morte, cercherei di trovare conforto pensando a quel birichino di Epicuro.
Ammetto che qualche anno fa mi sono sentito in colpa per non sapere abbastanza cose sul mondo e perciò sono spesso alla ricerca di libri di divulgazione.
Ritengo che la cultura sia qualcosa di "multiforme", nel senso che può riguardare molte cose (es. cultura letteraria, cultura videoludica, cultura storica, ecc.), le quali sono spesso interconnesse. Come te penso non esista il c.d. libro fondamentale ed imprescindibile. Al massimo si possono consigliare libri che su uno o più argomenti danno delle infarinatura e delle linee guida.
43 Anni? Avrei detto 34!
Grazie per aver sdoganato il mito per cui basta il libro giusto per saper pensare. Come dici tu, più si legge e più si capisce. Comprendo che per chi non è versato possa risultare difficile, ma è una strada in salita per cui quando si arriva al picco più alto poi è tutta discesa. Bisogna sbattere la testa, a volte leggere anche cose che vanno contro le proprie idee, proprio per confermare o allargare la propria visione delle cose. È l'unico modo per diventare autocoscienti.
Da grande voglio essere come Mercadini...
Oh no cazzo sono già grande
Interessantissimo come sempre. Però attenzione, il testo di Darwin si chiama “The origin of species” ;)
Grazie sempre per gli spunti di riflessione che ci doni.
Mi piacerebbe, se già non lo hai fatto, un tuo commento sul testo de 'l'arte della guerra' e sulla sua utilità nella vita di tutti i giorni, visto che secondo i critici risulta essere un libro di grande attualità. Sei un grande ! E grazie !
Nel Medioevo ai laureati, non mi ricordo più di quale università, il magnifico rettore diceva "ora chiudi i libri e pensa con la tua testa".
Per quanto riguarda l'esempio della rete ferroviaria fa riflettere che Matera (capitale della cultura europea) non è mai stata collegata alla rete ferroviaria italiana anzi non ha nemmeno la stazione.
Vero ma la capitale europea della cultura è una città designata per il periodo di un anno che ha la possibilità di mettere in mostra il suo sviluppo culturale, ovviamente si tratta di città di rilievo storico, ma non vuol dire che siano meglio o abbiano una cultura migliore di altre che non lo sono state. Non specifico per te che sicuramente lo sai, ma per chi potrebbe leggere e con la superficialità di oggi capisse male la definizione che hai espresso. Non si sa mai. Esiste gente convinta ci si possa candidare per il Nobel a forza di leggere male le notizie :)
Ce l'ha la stazione
@@vvvv4913 sì lo so, ha quella nuova progettata dall'Arch. Boeri, ma non è collegata ancora alla rete nazionale purtroppo
@@brunofilippolapadula506 le ferrovie Appulo lumache
@@vvvv4913 appunto, mi raccontava mio padre, nato a Pisticci nel 1917, che il treno, con il quale andava a Matera per frequentare la scuola, in curva procedeva così piano che potevano scendere, farsi un pezzo a piedi e poi risalire. È ancora così? Forse questa era la ragione per cui non lo ho mai sentito dire parolacce: perché fin da ragazzo si era abituato ad avere tanta, tanta ma tanta pazienza
Non ci sono libri imprescindibili... Ma su UA-cam ci sono canali che non si può fare a meno di vedere ed ascoltare: il tuo è uno di questi!
quali sono gli altri?
Bravo.... come la RETE quantica. Tutto è connesso, e lo fa la nostra mente. Universo è mente.
ciao Roberto, sono d'accordo con te, tuttavia ho un dubbio: che possiamo dire dei libri che consideriamo delle Opere d'Arte? (es. Divina Commedia)
Infatti questo discorso della "rete" non è applicabile all'Arte: togliere dalla "rete" una composizione di Bach, il David di Michelangelo o La Notte Stellata di Van Gogh, la impoverirebbe e creerebbe dei "buchi" non sostituibili da altro, perché sono opere uniche, universali ed eterne.
Non possiamo fare lo stesso discorso per alcuni libri? (in particolare Poesia e Letteratura)
Ti chiederei di trattare dei libri che hai amato di più, quelli che hai letto più volte, quelli che ti hanno stravolto il modo di pensare o di immaginare...mi sembra una richiesta diversa da quelle che hai citato ( i.e. Non sto chiedendo:” dimmi subito con quali libri (possibilmente meno di 6 e meno di 180 pagine ognuno) posso diventare colto quanto teeee”)
Che bravo. Dio ha parlato di lei e ci ha dichiarato il suo 'titolo'. Che bravissimo!
Potrebbe essere interessante anche: "I cinque libri che non puoi leggere", nel senso di quelli che non si riescono più a reperire. Azzardo, definendoli i libri estinti. Quelli di cui si ha memoria, altri né parlano, ma il testo è andato perduto... O forse non è mai esistito. Ti piace questo spunto? Complimenti per tutto!
è come quando studi uno strumento e ti dicono di studiare al punto di poterti dimenticare quello che hai studiato per interpretare bene un pezzo. Non ricordi più le spiegazioni né gli appunti (che potrebbero anche essere stati a quel punto diversi o di diversa quantità) perché sei arrivato al punto da poter interiorizzarli. Con la lettura però, ovviamente, il discorso è molto più ampio
il moi prof. di disegno diceva: la differenza tra un uomo di cultura e un uomo solo istruito la fa la conoscenza della storia dell'arte
ciò che affermi alla fine del video non è estremo, io mi sono fatto una cultura su Biglino senza leggere una riga dei suoi libri o vedere una frame dei sui video, ma grazie a persone che hanno fatto video come il tuo mi sono fatto un idea e credo non valga la pena spenderci il mio tempo. Grazie per i ragionamenti che stimoli
Volevo esprimere un pensiero che è più un dubbio su questa "visione degli internauti", la tua metafora che mi sembra mettere tutto sullo stesso piano. Secondo me il mattone delle fondamenta non vale il mattone del tetto. Oserei dire chi ha orecchie per intendere intenda, però possiamo mettere pure in discussione questa cosa. Mi chiedo in che dimensione queste due metafore possono essere conciliabili, vediamo se riesco a spiegarmi bene: un punto fra l'importanza di certi concetti e la ricchezza di tutte le fonti. Ho provato a sintetizzare tutto quello che avevo in testa, vi prego di non fraintendere
Prof, è la prima volta che la vedo, il discorso è chiaro e non fa una piega.
Ponendo la domanda in altri termini, per chi come me non è un gran leggitore.. ah no si dice lettore, ma che ogni tanto legge qualcosa “quali libri ti sono piaciuti molto e consiglieresti fra gli ultimi che hai letto?”
🧐
Mi piace ascoltarla!!!
Mi manca tantissimo, dialogare con persone come lei. 😑😐😶🤔🤗
Pienamente d'accordo. La Rete a cui ti riferisci è quella delle sinapsi neuronali che cresce man mano che si vive, sì sperimenta e si usa il cervello.
Grande libro quello di Dawkins.
Grande Roberto! Sempre contenuti top!
ciao Rob, abbiamo questo problema in università, tutti i prof danno per scontato che noi certi libri li abbiamo letti, che sappiamo tutto... bel video
Riguardo all'idea cha hai della cultura sono perfettamente d'accordo... la parola cultura deriva dal latino colere "coltivare" ed è connettere ciò cha sappiamo in modo da costruire una reta così che i nostri e la nostra fantasia possano viaggiare su questa rete, per cui c'è un'analogia tra cultura e reti neurali, e infatti quando i neuroni si connettono gli uni agli altri attraverso le sinapsi si attivano delle aree e funzioni superiori come il pensieri emergono da queste aree attivate...
Nell'ultima puntata (mi pare) del famoso programma "Parola mia", uno dei pochi programmi "storici" di cultura della tv, il prof. Beccaria, di fronte a questa domanda, rispose "La Sacra Bibbia", indipendentemente da quello a cui credesse (o meno) il lettore.
Ti adoro. Esprimi quello che nascostamente penso ma con padronanza magistrale dei termini, dando luce ai miei. Ho però delle domande per te:
Non credi che siano fondamentali dei nodi "interpretativi"? Un esempio di questi nodi possono essere degli assiomi matematici, che ti guidano nella comprensione dei calcoli successivi. Oppure nodi per la fisica, che ti dicano che dietro un oggetto che cade c'è una forza e via dicendo. Così la chimica, meccanica, paleontologia, la storia, la geografia, la grammatica... Sono validi esempi per essere considerati "fissi"? Ce ne sono per la letteratura ad esempio?
Vorrei poi chiederti cosa pensi delle mappe concettuali, rappresentazione grafico-spaziale dei nodi?
Inoltre... Come fai a conoscere tanti libri nuovi da comprare? L'entropia con te è ai massimi livelli quando ci sono dei libri di mezzo o è la sola curiosità di leggere le "fonti"/"nodi attorno" ad altri libri?
Bel video. Grande Roberto. Perché non ci parli un giorno di musica. Magari se c'è qualche gruppo o artista rock che ti piace👋😉