VLADIMIRO GIACCHE'. Contro la sinistra neoliberale. Intervista R. Caputo de "La Citta' Futura".

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  • Опубліковано 21 лип 2024
  • Con l'autore della prefazione del libro di Sahra Wagenknecht "La sinistra neoliberale" di Fazi editore cerchiamo di delineare le caratteristiche della sinistra borghese e proviamo a chiarire le reali potenzialità della sinistra guidata dalla Wagenknecht.
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КОМЕНТАРІ • 66

  • @servizioweb1267
    @servizioweb1267 27 днів тому +1

    Grazie ragazzi, siete una fonte di riflessione enorme, grazie ai vostri video si riescono a interpretare e intercettare le tematiche della lotta, uniti si vince.

  • @francescofoti8281
    @francescofoti8281 2 місяці тому +15

    Giacche una mente lucida come poche ogni sua parola e ogni suo ragionamento risulta sempre prezioso

  • @diegoaurelio
    @diegoaurelio 2 місяці тому +6

    finalmente qualcuno che ragiona senza dogmi

  • @Micht2
    @Micht2 22 дні тому +2

    Il problema attuale è la saldatura tra le classi popolari ( il proletariato oggi è minoritario) e le classi medie progressive. Quindi diritti sociali, civili e liberta' politica. Il vecchio operaismo non può aver seguito, se non settario.

  • @francesbean73
    @francesbean73 2 місяці тому +6

    Ve ne prego: fate un altro incontro con il Professor Giacché sul post operaismo di T. Negri. Sono sicura che ne saremmo grati in molti.

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  2 місяці тому +1

      Si, mi sembra un tema molto interessante da discutere. Lo proponiamo per il prossimo incontro, come ne avremo la possibilita'.

    • @francesbean73
      @francesbean73 2 місяці тому

      Grazie compagno

  • @giuseppecolucciapino305
    @giuseppecolucciapino305 Місяць тому +4

    Mi chiedo se questa scomparsa nell'Europa e nell'Occidende capitalistico imperiale della sinistra rivoluzionaria e marxista non abbia analogia con la fase critica del primo '900, cioè sia spiegabile con le intuizioni geniali di Lenin e cioè la lettura del processo rivoluzionario come processo mondiale, cioè periferie coloniali e centro capitalistico imperialista, attualmente accentuato dalla recente globalizzazione, dove, come intuito da Lenin, la spinta propulsiva di tale processo non risiedeva nell'occidente sviluppato, ma bensì nelle periferie coloniali insorgenti, in contrasto con le aristocrazie occidentali e che, tali periferie attualmente sono enerse mettendo in discussione l'ordine imperiale Occidentale. In Europa c'è una crisi generale e duplice, del capitalismo e della vecchia sinistra marxista che aveva beneficiato nei 30 gloriosi di elargizioni e spazi per riconoscimenti di diritti economici, sociali, politici, ma che sono stati progressivamente persi con la caduta dell'URSS e l'avvento del neoliberismo globale degli anni '70 del novecento. Una sinistra europea che cercasse ancora rifugio ( come sembra ancora presente nella cosiddetta dinistra liberale) in politiche di neo aristocratismo allo stato sociale delle classi popolari, sostenendo indirettamente la "resistenza armata" dell'imperialismo Occidentale a conservare il dominio sul mondo è destinata a fallire. Una sinistra marxista europea e rivoluzionaria deve partire da una analisi aggiornate dell'attuale processo mondiale di trasformazione in corso cercando in esso i soggetti e le forze eterogenee che lo compongono, operaiste di classe, femministe, ambientaliste, di genere, religiose, nazionaliste e infipendentiste che variamente lo compongono ed esprimono. È su questa base analitica globale di riferimento che questa sinistra dovrà riposizionarsi ed elaborare obbiettivi in sintonia con tale processo, organizzandosi internazionalmente e politicamente.

  • @lucanicolazzi4916
    @lucanicolazzi4916 Місяць тому +1

    BRAVISSIMO PROF GRAZIE

  • @diegoaurelio
    @diegoaurelio 2 місяці тому +4

    Questo lo diceva già Carlo Formenti nel volume "La variante populista"

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  2 місяці тому +1

      Ti consiglio di dare anche un'occhiata alle due interviste che abbiamo fatto con Carlo Formenti dove si toccano temi molto interessanti in relazione ai suoi ultimi due libri:
      1) Guerra e rivoluzione. Le macerie dell'impero : ua-cam.com/video/Cu4vchihlus/v-deo.html
      1) Guerra e rivoluzione: elogio dei socialismi imperfetti : ua-cam.com/video/h3hXl6i7f60/v-deo.html

  • @sergiopaderi
    @sergiopaderi Місяць тому

    Ottima intervista. Vladimiro si conferma una delle menti più interessanti e lucide che abbiamo.

  • @Liana-bu1pt
    @Liana-bu1pt 2 місяці тому +2

    Io l' avevo salutata come LA nuova Luxemburg... Ora non osa nemmeno accennare a Israele.... No comment

  • @quendorausgareth4910
    @quendorausgareth4910 2 місяці тому +10

    Sono tedesco e al mio parere il problema con il nuovo partito della Wagenknecht e' non che questo sia un partito rossobruno (definirlo cosi sarebbe abbastanza essaggerato), ma che e' un partito interclassista. La stessa Wagenknecht dice "non siamo DieLinke 2.0", e sulla lista per le europee il numero due e' un'ex-socialdemocrato e amico di Schröder che non si e' mai pentito della controriforma Hartz IV. L'argomento principale e unificante del Bündnis Sarah Wagenknecht sta nel opporsi alla follia guerrafondaia omnipresente nel dibattito pubblico. Quei pocchi che si definiscono sinistra di classe non sono entusiasti della Wagenkecht (che non e' piu la "Sarah rossa" di vent'anni fa), ma visto che veviamo in tempi pericolosi molto probabile la voteranno.

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  2 місяці тому +1

      Punto di vista interessante, che vale la pena approfondire in dettaglio!

    • @marc0fa669
      @marc0fa669 2 місяці тому +10

      Io invece sono italiano ma vivo da 15 anni in Baviera. Sono d'accordo con te ma oltre all'opposizione alla politica guerrafondaia aggiungerei la follia sanitaria e soprattutto economica data la crisi che sta imperversando nella società tedesca.
      La Sahra Wagenknecht non è più la Sahra di 20 anni fa, ma anche la Germania non è la stessa di 20 anni fa e comunque è da sempre stata contraria alle politiche neoliberiste di Bruxelles. La guerra in Ucraina è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

    • @quendorausgareth4910
      @quendorausgareth4910 2 місяці тому +2

      ​​@@marc0fa669Io lo direi cosi: La Wagenknecht ha messo da parte tutta la terminologia marxista ed e' passata ad un populismo di sinistra. Sta ancora attaccando i grandi molopoli (big tech, big pharma, la lobby dell'industria bellica, la corruzione al'livello dell'UE), pero lo fa in un modo che va bene anche per la piccola borghesia. La campagna si riferisce molto fortemente ai piccoli imprenditori fuori dalle aree metropolitane che fino a pocchi anni fa erano la base elettorale dei democristiani (con gli anni di Helmut Kohl come gli anni d'oro) e che oggi sono minacciati dal complesso finanziario-digitale, dall'economia "verde", che erano colpiti dai lock-down e che adesso sono colpiti dai prezzi d'energia e che in oltre sono abbastanta estranei alla cultura progressista-metropolitana (spesso snobista, e' vero). Forse la Wagenknecht mira a quello che una volta fu chiamato "fronte antimonopolista".

  • @PL1960
    @PL1960 2 місяці тому +9

    Questa donna è una delle poche speranze delle politica europea

  • @margabdes4553
    @margabdes4553 Місяць тому

    🙏🙏

  • @fabiomax56
    @fabiomax56 29 днів тому +3

    se volessi tornare a fare politica di sinistra attiva oggi in Italia dove andare? chi c'è che ha posizioni simili anti liberiste/ue/€/nato?

  • @giudiciserena394
    @giudiciserena394 Місяць тому

    Ma Pasolini, non diceva questo?

  • @iorio9023
    @iorio9023 2 місяці тому +1

    Troppo elevato.

  • @MsArgentana
    @MsArgentana 2 місяці тому

    CHEEE? UN ORGIA MORIGERATA 🤣🤣🤣🤣😎

  • @TueLesPigeons
    @TueLesPigeons 5 днів тому

    Nella teorizzazione di Karl Marx, il comunismo è un modello sociale ed economico caratterizzato dall'assenza di classi e dello stato che mira a eliminare le disuguaglianze economiche tra i cittadini attraverso la proprietà collettiva dei mezzi di produzione. Nella teoria comunista, l'economia è pianificata in modo democratico e la distribuzione delle risorse è basata sulle capacità e i bisogni individuali.
    Per superare il capitalismo, la teoria di Marx prevede una fase intermedia, definita socialismo o dittatura del proletariato, durante la quale lo stato è mantenuto come strumento per realizzare la transizione verso il comunismo. In questa fase la proprietà privata dei mezzi di produzione dei beni è progressivamente abolita attraverso l’esproprio. La pianificazione economica non è da subito democratica ma più probabilmente centralizzata: un comitato coordina la trasformazione dei mezzi di produzione e la distribuzione equa delle risorse.
    Nel Manifesto del Partito Comunista, Marx non spiega come affrontare il dissenso politico nel passaggio dal capitalismo al socialismo. L’esperienza pratica dei regimi socialisti, come Unione Sovietica, Cina maoista, e la Corea popolare, mostra che il dissenso alle nuove politiche collettiviste è in genere stato neutralizzato con strumenti limitativi della libertà personale, come la rieducazione, il carcere, o la morte. Il diritto di sciopero è reso illegale o fortemente limitato, riducendo il potere negoziale dei lavoratori. Ad esempio, si pensi alla violenta repressione degli scioperi nella Repubblica Democratica Tedesca (1953), e nei regimi socialisti di Polonia e Ungheria (1956).
    Ma come mai si verificano dissenso e resistenze?
    Individui o gruppi che precedentemente detenevano vantaggi economici o status sociale sotto il capitalismo possono resistere alle riforme socialiste che minacciano di ridurre o eliminare tali vantaggi. La perdita di privilegi personali, potere economico, o autonomia può portare a forme di dissenso sia aperte che occulte.
    La promessa marxista di distribuire le risorse "da ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni" può essere difficile da realizzare in pratica. Disaccordi sulla definizione di "bisogni" e "capacità" possono creare conflitti e dissenso riguardo a come le risorse vengono allocate e distribuite. La pianificazione economica centralizzata può portare a inefficienze, scarsità, e decisioni che non riflettono le reali necessità o desideri dei lavoratori, generando dissenso e dubbi rispetto alla capacità del regime socialista di farvi fronte.
    Infine, secondo molti critici, la teoria di Marx sottovaluta l’esistenza fattori culturali e psicologici che potrebbero influenzare l'accettazione del comunismo. Le persone potrebbero dissentire non solo su base economica, ma anche per ragioni di identità culturale, abitudini o valori personali.
    Nessun regime socialista è riuscito a transitare con successo al sistema comunista.

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  5 днів тому

      vedo che sei tornato a sparare le tue caxxate a sproposito e fuori tema, dopo qualche giorno...(tra l'altro facendo i tuoi "copia e incolla" ridicoli ed altamente infantili) - eri andato in vacanza?

    • @TueLesPigeons
      @TueLesPigeons 5 днів тому

      @@TracceDiClasse puoi replicare se vuoi, usando toni civili magari

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  5 днів тому

      @@TueLesPigeons non replico alle idiozie...quando sarai in grado di argomentare seriamente un discorso e non fare copia incolla come prodotti da ChatGPT, quando creerai un discorso di senso compiuto relativo al tema trattato, allora replichero'...al momento i tuoi commenti, i dis-like, etc...sono utili solo all'algoritmo di UA-cam, per far aumentare l' "engagement"...

    • @TueLesPigeons
      @TueLesPigeons 5 днів тому

      @@TracceDiClasse hai replicato definendole idiozie. grazie.

  • @TueLesPigeons
    @TueLesPigeons Місяць тому

    Ah che belli questi video stile DDR.

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  Місяць тому +2

      Tu infatti continua a guardarli, che magari impari qualcosa…la speranza è comunque l’ultima a morire, anche per quelli come te…

    • @TueLesPigeons
      @TueLesPigeons Місяць тому

      @@TracceDiClasse ma che cavolo devo imparare. Raccontate favole da un secolo e ancora non avete capito 1) che il comunismo non può funzionare im quanto sia in teoria che in pratica non è compatibile con la variabilità dei comportamenti umani, che deve per forza costringere e reprimere, 2) che non riconoscere i limiti della teoria era scusabile ai tempi di Marx, problematico ai tempi di Lenin, grave ai tempi di Gorbaciov, patetico e in alcuni casi fraudolento oggi, 3) che il popolo ha mangiato la foglia, dopo gli esperimenti fallimentari ha capito che la teoria comunista non ha applicazioni pratiche ed è anzi dannosa, e non vota più la sinistra di area comunista proprio per questo. Ma voi continuate a credervi eroi incompresi, così non andate in depressione.

    • @maurolascorza5010
      @maurolascorza5010 Місяць тому +1

      Per uno che ascolta Radio Free Europe può esser uno shock... ti capisco 🙄

    • @user-yv4ri2nj6g
      @user-yv4ri2nj6g Місяць тому +1

      Magari oltre allo stile ci fosse ancora proprio la DDR!A quei tempi si poteva tifare per un tedesco senza vergognarsi.🎉

    • @TueLesPigeons
      @TueLesPigeons Місяць тому

      @@user-yv4ri2nj6g ma ripigliati

  • @giancarlotorchio2373
    @giancarlotorchio2373 Місяць тому

    Mi sembra ad es che nel libro - gli ipocriti - critichi i liberali di sinistra. Temo che ci sia strumentalità nel vostro discorso. Approfondirò, ma temo di sbagliarmi poco.

    • @TracceDiClasse
      @TracceDiClasse  Місяць тому +1

      Si la critica e' ai liberali di Sinistra, infatti e' tradotto proprio come : "contro la sinistra neoliberale". Ovvio che la ci sono le colpe maggiori. Nonostante tutto, si presentano nel libro anche istanze in cui la critica viene mossa anche a certi atteggiamenti della sinistra neo-liberale acquisiti e fatti propri anche da una parte della sinistra. Non e' un caso che comunque la stessa Wagenknecht sia uscita dalla Linke oggi, mentre quando scrisse il libro c'era dentro...dunque tali processi che lei aveva visto per la sinistra neoliberale, oggi, dati alla mano, sono stati anche fatti propri da quella sinistra che si definiva piu' radicale.

  • @francescofoti8281
    @francescofoti8281 2 місяці тому +3

    Grande Wladimiro gliele hai SUONATE a DOVERE a quel Troskista dell' intervistatore che nn faceva altro che cercare di interromperti a più nn posso.

    • @lucaplacidichannel
      @lucaplacidichannel 2 місяці тому +8

      Ciao, ti assicuro che Renato non è assolutamente trotzkista e che in realtà conosce molto bene Giacché da anni, nel senso che hanno anche collaborato insieme. Se prendi il libro di Giacchè ‘la fabbrica del falso’ Vladimiro lo menziona tra i ringraziamenti; la ragione per cui lo interrompeva - a mio avviso - era solo per assicurarsi che nulla fosse dato per scontato e che si ricostruisse tutto il pensiero anche per i non addetti ai lavori.

    • @utocarraro1181
      @utocarraro1181 2 місяці тому

      ​@@lucaplacidichannel non credo sia trotzkista; non sembra averne i mezzi. Lo direi più uno da centro sociale, un "casarniano", ovvero una nullità innamorata dell'immigrazione clandestina incontrollata.

    • @francesbean73
      @francesbean73 2 місяці тому +1

      Ma stai scherzando?