Puntata molto interessante! Ma quale è l'origine evolutiva di tanti tipi di neurotrasmettitori?? Non ne bastava 1? Da un punto di vista evolutivo, quali sono i vantaggi di usare tanti neurotrasmettitori, e gli svantaggi?
Ottima domanda. La risposta immediata del “come” è, purtroppo, non lo so, anche se non credo si sappia con precisione. Presumo (sto ipotizzando nel momento stesso in cui scrivo) che siano emersi progressivamente con l’emergere di funzioni cerebrali diversificate. Il che ci porta al “perché”: i neurotrasmettitori diversi rispondono ad esigenze diverse. Se avessimo unicamente un neurotrasmettitore potremmo probabilmente esercitare solo una funzione e non sarebbe granché utile. Per esempio, il fatto che esistano il glutammato eccitatorio e il GABA inibitorio permette che si possano alternare stimoli eccitatori nei neuroni che controllano muscoli agonisti da contrarre e stimoli inibitori nei neuroni dei muscoli antagonisti da rilassare contemporaneamente - se esistesse solo il glutammato, contrarremmo tutto e non ci muoveremo, quindi non sarebbe molto utile. Altri neurotrasmettitori svolgono funzioni specifiche e adattate ai rispettivi recettori, per cui servono molecole diverse. Alcuni neurotrasmettitori (esempio classico la noradrenalina) devono interfacciarsi poi non solo all’interno del sistema nervoso ma anche all’esterno con il sistema endocrino. Insomma, per riassumere, tanti neurotrasmettitori servono perché le funzioni che svolgono sono molto diverse e agiscono su recettori e pathway diversi.
Buongiorno dottore, volevo chiedere come mai nei casi di scoliosi anche severa, oltre i 50° Cobb, le innervazioni degli arti non subiscono danneggiamenti? O non sono quantomeno limitate? Grazie.
Solo una piccola precisazione, la colorazione argentica dovrebbe averla utilizzata per la prima volta Golgi a Pavia, Cajal ha poi ampliato la teoria del neurone e insieme i due hanno vinto il Nobel per la medicina nei primi del novecento
bellissima puntata! grazie mille Giulio!
Eccoci!
Grazie!
Puntata molto interessante! Ma quale è l'origine evolutiva di tanti tipi di neurotrasmettitori?? Non ne bastava 1? Da un punto di vista evolutivo, quali sono i vantaggi di usare tanti neurotrasmettitori, e gli svantaggi?
Ottima domanda. La risposta immediata del “come” è, purtroppo, non lo so, anche se non credo si sappia con precisione. Presumo (sto ipotizzando nel momento stesso in cui scrivo) che siano emersi progressivamente con l’emergere di funzioni cerebrali diversificate.
Il che ci porta al “perché”: i neurotrasmettitori diversi rispondono ad esigenze diverse. Se avessimo unicamente un neurotrasmettitore potremmo probabilmente esercitare solo una funzione e non sarebbe granché utile. Per esempio, il fatto che esistano il glutammato eccitatorio e il GABA inibitorio permette che si possano alternare stimoli eccitatori nei neuroni che controllano muscoli agonisti da contrarre e stimoli inibitori nei neuroni dei muscoli antagonisti da rilassare contemporaneamente - se esistesse solo il glutammato, contrarremmo tutto e non ci muoveremo, quindi non sarebbe molto utile. Altri neurotrasmettitori svolgono funzioni specifiche e adattate ai rispettivi recettori, per cui servono molecole diverse. Alcuni neurotrasmettitori (esempio classico la noradrenalina) devono interfacciarsi poi non solo all’interno del sistema nervoso ma anche all’esterno con il sistema endocrino.
Insomma, per riassumere, tanti neurotrasmettitori servono perché le funzioni che svolgono sono molto diverse e agiscono su recettori e pathway diversi.
Ti vorrei come insegnante! Grazie mille
Buongiorno dottore, volevo chiedere come mai nei casi di scoliosi anche severa, oltre i 50° Cobb, le innervazioni degli arti non subiscono danneggiamenti? O non sono quantomeno limitate? Grazie.
Ottima domanda, risponderò in uno dei prossimi video.
Dove sta la live sul tatto?
👍👏👏👏
Mio commento tattico
Solo una piccola precisazione, la colorazione argentica dovrebbe averla utilizzata per la prima volta Golgi a Pavia, Cajal ha poi ampliato la teoria del neurone e insieme i due hanno vinto il Nobel per la medicina nei primi del novecento
Tattico