Una domanda per Fabio/Alessio: dove sarebbe il problema nel garantire una protezione da violenze causate da motivi quali l’orientamento (tra l’altro la legge tutelava tutti gli orientamenti) o la disabilità? A questo punto se bastano le disposizioni generali del codice penale al posto della legge Zan lo stesso si può dire della Legge Mancino, quindi dovremmo abolire anche questa legge? Grazie mille
Grande Fabio! La chiarezza dei suoi punti di vista può solo essere figlia di una vita ricca di esperienze e di lavoro. Ridurre il perimetro dello stato è forse la cosa più difficile da realizzare, ma purtroppo la più impellente.
In qualunque paese civile nel perimetro dello stato è compreso il reddito minimo garantito, che invece in questa live viene attaccato (in Italia viene chiamato erroneamente "reddito di cittadinanza). Il perimetro dello stato non può essere ristretto a tal punto da gettare nel fuoco i diritti fondamentali.
Ti ringrazio perché l'ho sentito, il mio cervello ha richiamato qualcosa ma non riuscivo a capire a chi assomigliasse. Pazzesco sembra esattamente lui.
Credo che la tassa di successione sia la più giusta delle tasse. Nel senso: la tassa di successione toglie a chi ha tanto ma non ha meriti per avere tanto e sulla quale non possiamo dire che ha la potenzialità di dare tanto alla società, mentre tutte le altre tasse tolgono a chi ha tanto ma ha avuto meriti per avere tanto. Come dice Fabio Scacciavillani, in un certo senso tende nella direzione di permettere a tutti di essere nello stesso punto di partenza, anche se in termini di svantaggio. Ciò detto, il fatto che sia la più giusta non significa che sia giusta, soprattutto in un sistema in cui poi i soldi vengono sprecati.
“La storia di tutti i Paesi attesta che la classe operaia colle sue sole forze è in grado di elaborare soltanto una coscienza tradunionista, cioè la convinzione della necessità di unirsi in sindacati, di condurre la lotta contro i padroni, di reclamare dal governo questa o quella legge necessaria agli operai, ecc.” VLADIMIR LENIN
Di gente che vuole togliere il reddito minimo garantito non ce n'è già abbastanza nella politica italiana? Bisogna aggiungerne altra per essere sicuri di gettare nel fuoco i diritti umani?
Il reddito deve essere redistribuito? Non in maniera sistematica, ma solo a chi ha un reddito al di sotto della soglia della povertà assoluta. Cioè, se uno ha un reddito di 1'500 euro in Italia non è che gli dai 100 euro al mese, ma se ha un reddito di 200 euro al mese invece qualcosa gli dai, altrimenti finisce in mezzo alla strada. Non si tratta di pagare l'Iphone a chi con un po' di sforzi se lo può comprare da solo, ma di non lasciare che una persona finisca in stati di povertà disumani. Il reddito minimo garantito era sostenuto anche da Milton Friedman, a dimostrazione del fatto che non serve essere socialisti per capire che sia necessario. Che dire poi della Svizzera, che viene continuamente menzionata come "paradiso liberale"? L'assistenza sociale (equivalente del reddito di cittadinanza) ce l'ha dal 1974. Qualcuno lo faccia presente a Istituto Liberale e ai suoi ospiti che attaccano il reddito di cittadinanza. Questo canale dovrebbe chiamarsi "Conservatori americani" o anche "Vaffanculo i poveri". In quanto invece al ceto medio-basso (e torniamo a chi prende 1'500 euro al mese in Italia), a queste persone non occorre dare soldi, ma se mai evitare di prendergliene troppi, quindi fissare un limite a imposte e tasse per questa fascia. Quindi una volta definito il perimetro dello stato (per esempio giustizia, strade, sanità) e definita la spesa che serve per mantenerlo, per evitare di superare la soglia massima di imposizione per il ceto medio-basso occorrerà andare a prendere i soldi che ancora mancano dalle persone più abbienti. Meno soldi prendi dalle persone più abbienti e più ne prendi da quelle meno abbienti: è semplice matematica.
@lone wolf Cosa c'entra Marx? Io sono un liberale sociale e sono cosciente del fatto che le mie teorie sono diverse da quelle di Marx. Infatti le teorie di Marx sono sbagliate mentre le mie giuste.
@lone wolf Nei paesi occidentali non c'è una povertà generalizzata come in quelli africani, quindi non occorre aumentare il PIL, ma solo distribuirlo meglio. PRIMA delle imposte la ricchezza è distribuita male. DOPO le imposte la ricchezza è distribuita meglio grazie al fatto che la spesa pubblica dello stato redistribuisce con servizi pubblici e stato sociale. Le persone in occidente quindi vivono relativamente bene grazie alla spesa pubblica redistributiva, che permette loro di avere accesso a cure mediche di alta qualità e di mandare a scuola i figli gratuitamente o comunque a costi contenuti. Basta continuare su questa strada e le cose andranno più che bene. Le teorie di Marx non prevedono la redistribuzione, ma criticano il sistema di produzione capitalista. La socialdemocrazia è una cosa diversa dal marxismo. Nelle teorie di Marx ci sono cose sbagliate come la teoria del valore-lavoro: la socialdemocrazia non si basa su queste teorie.
@lone wolf ah ho capito: lo stato mette i soldi e i privati forniscono. Io vivo in Svizzera e ti spiego una cosa: qui l'AI (assicurazione invalidità, che è una delle assicurazioni sociali obbligatorie che abbiamo in Svizzera) paga la parrucca a chi fa chemioterapia e perde i capelli. Ovviamente è fissata una spesa massima, ovvero 1'500 franchi. Sai cosa fanno le aziende che vendono parrucche? Vendono le parrucche a 1'500 franchi... ovvio, perché nessuno è così stupido da vendere un prodotto a un prezzo inferiore rispetto a quello che viene coperto dallo stato. Quindi la concorrenza dei prezzi va a farsi benedire se lo stato mette i soldi. A sto punto quindi cosa cambia se lo stato fornisce il bene con un ente pubblico? Riesce a controllare meglio i costi con una cosa sua! Ti faccio notare inoltre che l'abbassamento dei prezzi è spesso una cosa ingannevole, perché insieme al prezzo viene abbassata anche la qualità. Per esempio, il succo d'arancia a 1 euro che trovi nei supermercati non è spremuta d'arancia ma acqua sporca. Una vera spremuta d'arancia costa tanto anche nei supermercati, a dimostrazione del fatto che se l'industria facesse prodotti della stessa qualità del piccolo artigiano (e non cibi pieni di porcherie) il costo della vita sarebbe molto più alto. Altro esempio? Ho acquistato online diverse pennette USB: quelle meno costose che c'erano a parità di memoria. Una di queste si è scassata dopo un paio di usi. Un'altra a quanto pare era usa e getta, perché l'ho usata una volta ed era già fritta. A quanto parte se voglio avere una pennetta USB decente devo aprire il protafoglio. Il reddito di cittadinanza non è una cosa da marxisti, infatti anche Milton Friedman era un sostenitore dell'imposta negativa. Se lo stato ha una spesa pubblica troppo alta l'ultima cosa che deve essere tagliata è lo stato sociale. Cioè, non è che si inizia dallo stato sociale a fare tagli: si inizia a fare tagli a cose meno importanti. Lo stato sociale non bisognerebbe mai toccarlo. Mi spieghi perché in Italia bisognerebbe iniziare dal reddito di cittadinanza con i tagli? Perché non si può tagliare altro?
Probabilmente la miglior live fatta fin'ora su questo canale. Grande Fabio!
Complimenti Alessio. Trasmissione molto ben fatta e chiarissima.
Una domanda per Fabio/Alessio: dove sarebbe il problema nel garantire una protezione da violenze causate da motivi quali l’orientamento (tra l’altro la legge tutelava tutti gli orientamenti) o la disabilità? A questo punto se bastano le disposizioni generali del codice penale al posto della legge Zan lo stesso si può dire della Legge Mancino, quindi dovremmo abolire anche questa legge? Grazie mille
Fabione sempre sul pezzo. Live molto interessante e istruttiva, grazie
Complimenti al dott Scacciavillani e al conduttore
Grande Fabio! La chiarezza dei suoi punti di vista può solo essere figlia di una vita ricca di esperienze e di lavoro. Ridurre il perimetro dello stato è forse la cosa più difficile da realizzare, ma purtroppo la più impellente.
In qualunque paese civile nel perimetro dello stato è compreso il reddito minimo garantito, che invece in questa live viene attaccato (in Italia viene chiamato erroneamente "reddito di cittadinanza).
Il perimetro dello stato non può essere ristretto a tal punto da gettare nel fuoco i diritti fondamentali.
Ottima discussione.
Il signor Fabio mi ha fatto morire dal minuto 39:39 quando dice " é un buon cittadino?” sembrava De Niro 😂😂😂
Ti ringrazio perché l'ho sentito, il mio cervello ha richiamato qualcosa ma non riuscivo a capire a chi assomigliasse. Pazzesco sembra esattamente lui.
Perché i media non propongono mai interviste illuminanti come questa?
Scacciavillani sempre lucidissimo
Serata bellissima....
Credo che la tassa di successione sia la più giusta delle tasse.
Nel senso: la tassa di successione toglie a chi ha tanto ma non ha meriti per avere tanto e sulla quale non possiamo dire che ha la potenzialità di dare tanto alla società, mentre tutte le altre tasse tolgono a chi ha tanto ma ha avuto meriti per avere tanto.
Come dice Fabio Scacciavillani, in un certo senso tende nella direzione di permettere a tutti di essere nello stesso punto di partenza, anche se in termini di svantaggio.
Ciò detto, il fatto che sia la più giusta non significa che sia giusta, soprattutto in un sistema in cui poi i soldi vengono sprecati.
La democrazia non limita nessun potere, ma invece lo aumenta.
“La storia di tutti i Paesi attesta che la classe operaia colle sue sole forze è in grado di elaborare soltanto una coscienza tradunionista, cioè la convinzione della necessità di unirsi in sindacati, di condurre la lotta contro i padroni, di reclamare dal governo questa o quella legge necessaria agli operai, ecc.”
VLADIMIR LENIN
Dovrebbe diventare Presidente del Consiglio Scacciavillani
Di gente che vuole togliere il reddito minimo garantito non ce n'è già abbastanza nella politica italiana? Bisogna aggiungerne altra per essere sicuri di gettare nel fuoco i diritti umani?
Scaccia 🚀🚀🚀🚀🚀🚀🚀
Scaccia’s on fire😂😂😂😂
Il reddito deve essere redistribuito? Non in maniera sistematica, ma solo a chi ha un reddito al di sotto della soglia della povertà assoluta. Cioè, se uno ha un reddito di 1'500 euro in Italia non è che gli dai 100 euro al mese, ma se ha un reddito di 200 euro al mese invece qualcosa gli dai, altrimenti finisce in mezzo alla strada.
Non si tratta di pagare l'Iphone a chi con un po' di sforzi se lo può comprare da solo, ma di non lasciare che una persona finisca in stati di povertà disumani.
Il reddito minimo garantito era sostenuto anche da Milton Friedman, a dimostrazione del fatto che non serve essere socialisti per capire che sia necessario. Che dire poi della Svizzera, che viene continuamente menzionata come "paradiso liberale"? L'assistenza sociale (equivalente del reddito di cittadinanza) ce l'ha dal 1974.
Qualcuno lo faccia presente a Istituto Liberale e ai suoi ospiti che attaccano il reddito di cittadinanza. Questo canale dovrebbe chiamarsi "Conservatori americani" o anche "Vaffanculo i poveri".
In quanto invece al ceto medio-basso (e torniamo a chi prende 1'500 euro al mese in Italia), a queste persone non occorre dare soldi, ma se mai evitare di prendergliene troppi, quindi fissare un limite a imposte e tasse per questa fascia. Quindi una volta definito il perimetro dello stato (per esempio giustizia, strade, sanità) e definita la spesa che serve per mantenerlo, per evitare di superare la soglia massima di imposizione per il ceto medio-basso occorrerà andare a prendere i soldi che ancora mancano dalle persone più abbienti. Meno soldi prendi dalle persone più abbienti e più ne prendi da quelle meno abbienti: è semplice matematica.
@lone wolf Cosa c'entra Marx? Io sono un liberale sociale e sono cosciente del fatto che le mie teorie sono diverse da quelle di Marx. Infatti le teorie di Marx sono sbagliate mentre le mie giuste.
@lone wolf Nei paesi occidentali non c'è una povertà generalizzata come in quelli africani, quindi non occorre aumentare il PIL, ma solo distribuirlo meglio.
PRIMA delle imposte la ricchezza è distribuita male.
DOPO le imposte la ricchezza è distribuita meglio grazie al fatto che la spesa pubblica dello stato redistribuisce con servizi pubblici e stato sociale.
Le persone in occidente quindi vivono relativamente bene grazie alla spesa pubblica redistributiva, che permette loro di avere accesso a cure mediche di alta qualità e di mandare a scuola i figli gratuitamente o comunque a costi contenuti.
Basta continuare su questa strada e le cose andranno più che bene. Le teorie di Marx non prevedono la redistribuzione, ma criticano il sistema di produzione capitalista. La socialdemocrazia è una cosa diversa dal marxismo.
Nelle teorie di Marx ci sono cose sbagliate come la teoria del valore-lavoro: la socialdemocrazia non si basa su queste teorie.
@lone wolf ah ho capito: lo stato mette i soldi e i privati forniscono. Io vivo in Svizzera e ti spiego una cosa: qui l'AI (assicurazione invalidità, che è una delle assicurazioni sociali obbligatorie che abbiamo in Svizzera) paga la parrucca a chi fa chemioterapia e perde i capelli. Ovviamente è fissata una spesa massima, ovvero 1'500 franchi.
Sai cosa fanno le aziende che vendono parrucche? Vendono le parrucche a 1'500 franchi... ovvio, perché nessuno è così stupido da vendere un prodotto a un prezzo inferiore rispetto a quello che viene coperto dallo stato.
Quindi la concorrenza dei prezzi va a farsi benedire se lo stato mette i soldi. A sto punto quindi cosa cambia se lo stato fornisce il bene con un ente pubblico? Riesce a controllare meglio i costi con una cosa sua!
Ti faccio notare inoltre che l'abbassamento dei prezzi è spesso una cosa ingannevole, perché insieme al prezzo viene abbassata anche la qualità. Per esempio, il succo d'arancia a 1 euro che trovi nei supermercati non è spremuta d'arancia ma acqua sporca.
Una vera spremuta d'arancia costa tanto anche nei supermercati, a dimostrazione del fatto che se l'industria facesse prodotti della stessa qualità del piccolo artigiano (e non cibi pieni di porcherie) il costo della vita sarebbe molto più alto.
Altro esempio? Ho acquistato online diverse pennette USB: quelle meno costose che c'erano a parità di memoria. Una di queste si è scassata dopo un paio di usi. Un'altra a quanto pare era usa e getta, perché l'ho usata una volta ed era già fritta.
A quanto parte se voglio avere una pennetta USB decente devo aprire il protafoglio.
Il reddito di cittadinanza non è una cosa da marxisti, infatti anche Milton Friedman era un sostenitore dell'imposta negativa. Se lo stato ha una spesa pubblica troppo alta l'ultima cosa che deve essere tagliata è lo stato sociale. Cioè, non è che si inizia dallo stato sociale a fare tagli: si inizia a fare tagli a cose meno importanti. Lo stato sociale non bisognerebbe mai toccarlo.
Mi spieghi perché in Italia bisognerebbe iniziare dal reddito di cittadinanza con i tagli? Perché non si può tagliare altro?