«[…] Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all'altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l'inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma. […]» (Blaise Pascal, Pensieri, 72)
Grazie, la sua lezione su Pascal mi ha rimandato alla mia esperienza giovanile alla scuola di Barbina.Don Lorenzo ci raccomandava di no perdere tempo, nel senso appunto del divertissement.
Buongiorno, Io ho un ricordo ( oramai remoto) di quando ho fatto le superiori e divertissement esprimeva il concetto di " uscire fuori da sé". Così lo tradusse quello che allora era il mio professore di filosofia e mi è rimasto impresso perché all' epoca, avevo circa 16 anni, mi chiedevo spesso cosa significasse " divertirsi". Grazie Ermanno 😃....oltre che interessanti le sue lezioni hanno un effetto " terapeutico" (riportano a galla i ricordi).
Bravissimo Ermano! Ogni lesione è un imparare a "tempo presente" Pascal dixit...questa propriamente c'è stato una sorta di psicoanalisi....Lei insegna, noi facciamo la reflessione...grazie mile professore per una migliore scoperta di Pascale e per il tuo lavoro!!
La ringrazio per la lezione introduttiva chiara e lineare. Son molto felice di averla sentita citare quel particolare video di Louis C.K., appena lo vidi anni fa realizzai che è una piccola perla di filosofia, se anche non accademica.
“Non si riesce a immaginare Platone e Aristotele se non con gran vesti di pedanti. Erano invece delle persone comuni e ridevano, come gli altri, con i loro amici; e quando si sono divertiti a scrivere le Leggi e la Politica l'hanno fatto per divertirsi; questa era la parte meno filosofica e meno seria della loro vita, mentre la più filosofica era di vivere semplicemente e tranquillamente. Se hanno scritto di politica, l'han fatto come per dar norme per un manicomio; e se hanno finto di parlarne come di cosa seria, l'hanno fatto perché i pazzi a cui si rivolgevano credevano di essere re e imperatori, ed essi si immedesimavano dei princìpi di costoro per rendere la loro follia meno dannosa possibile.” Blaise Pascal (1623-1662), Pensieri, 331
Un approccio filosofico di sicuro spessore intellettuale, anche se la colonna sonora non segue assolutamente l'armonia dei concetti e delle parole, forse la musica classica dei grandi compositori del passato sarebbe molto più attinente e confacente...
Chissà quali scoperte e innovazioni utili una mente del genere avrebbe lasciato all'umanità se solo avesse continuato a studiare fisica e a divertirsi invece di chiudersi in convento e in se stesso.
Bellissima lezione Prof. ma mi chiedo che senso abbia avere il libero arbitrio se poi, secondo i giansenisti, l'uomo è piegato al male e non può fare il bene, se non rischiarato dalla grazia divina. Se il libero arbitrio significa scegliere l'unica opzione percepibile, vista che l'altra è sapientemente nascosta a chi non viene illuminato, credo non possa esser definito tale... Semmai si ci può domandare, a questo punto, perché nella vecchia formulazione del Padre nostro vi era "non ci indurre in tentazione", può essere questo riflesso di un giansenismo latente? E la nuova formulazione della preghiera è un caso sia cambiata proprio in corso del pontificato di un Papa di derivazione gesuita? Infine sembra che i giansenisti non credano nella venuta salvifica e universale di Cristo. Che cosa sarebbe dunque venuto a fare Gesù se il suo sacrificio fosse servito a salvare solo i pochi che Dio aveva già stabilito nel suo progetto?
Il giansenismo, nonostante i tentativi di Pascal, in realtà si avvicinava molto al protestantesimo. Certo, aveva la forza - all'epoca - di richiamare a una religiosità più forte e sentita, contro una religiosità cattolica diffusa ma molto annacquata.
Io non ho nulla le altre religioni però io seguo solo una dottrina quella che ci ha insegnato nostro signore Gesù Cristo io mi interessa la dottrina di Pascale interessa solo mia di religione cattolica Cristiana quella che ci ha insegnato nostro signore Gesù Cristo e i nostri genitori non voglio cambiarla non do il mio contributo
Sembrano cose banali ma ha colto un punto fondamentale, tra l'altro in tempi inaspettati. Attualissimo ai nostri giorni. Bravo Pascal!
«[…] Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti e instabili, sballottati da un capo all'altro. Qualunque scoglio, a cui pensiamo di attaccarci e restar saldi, vien meno e ci abbandona e, se l'inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna. Per noi nulla si ferma. […]»
(Blaise Pascal, Pensieri, 72)
Grazie, la sua lezione su Pascal mi ha rimandato alla mia esperienza giovanile alla scuola di Barbina.Don Lorenzo ci raccomandava di no perdere tempo, nel senso appunto del divertissement.
Pardon Barbiana(errata corrige)
@@paolobruni5108 qq
Ottima lezione, non sapevo nulla di Pascal filosofo. Le sue considerazioni sono certamente degne di nota.
Buongiorno,
Io ho un ricordo ( oramai remoto) di quando ho fatto le superiori e divertissement esprimeva il concetto di " uscire fuori da sé".
Così lo tradusse quello che allora era il mio professore di filosofia e mi è rimasto impresso perché all' epoca, avevo circa 16 anni, mi chiedevo spesso cosa significasse " divertirsi".
Grazie Ermanno 😃....oltre che interessanti le sue lezioni hanno un effetto " terapeutico" (riportano a galla i ricordi).
Bravissimo Ermano! Ogni lesione è un imparare a "tempo presente" Pascal dixit...questa propriamente c'è stato una sorta di psicoanalisi....Lei insegna, noi facciamo la reflessione...grazie mile professore per una migliore scoperta di Pascale e per il tuo lavoro!!
Grazie! ottimo inizio ora prosegue con gli altri due video
Grandissimo!!! Una lezione fantastica !!!
La ringrazio per la lezione introduttiva chiara e lineare. Son molto felice di averla sentita citare quel particolare video di Louis C.K., appena lo vidi anni fa realizzai che è una piccola perla di filosofia, se anche non accademica.
Una lezione super stupenda e chiarissima
Ok tutto chiaro avrei dovuto vedere prima questo video rispetto all'altro, cosicché mi hai già risposto alla domanda che ti avevo fatto. Grazie ancora
Ma che bel soggiorno 😄
“Non si riesce a immaginare Platone e Aristotele se non con gran vesti di pedanti. Erano invece delle persone comuni e ridevano, come gli altri, con i loro amici; e quando si sono divertiti a scrivere le Leggi e la Politica l'hanno fatto per divertirsi; questa era la parte meno filosofica e meno seria della loro vita, mentre la più filosofica era di vivere semplicemente e tranquillamente. Se hanno scritto di politica, l'han fatto come per dar norme per un manicomio; e se hanno finto di parlarne come di cosa seria, l'hanno fatto perché i pazzi a cui si rivolgevano credevano di essere re e imperatori, ed essi si immedesimavano dei princìpi di costoro per rendere la loro follia meno dannosa possibile.”
Blaise Pascal (1623-1662), Pensieri, 331
Fantastico Pascal. Adriano Bausola storico rettore della Università Cattolica
Un approccio filosofico di sicuro spessore intellettuale, anche se la colonna sonora non segue assolutamente l'armonia dei concetti e delle parole, forse la musica classica dei grandi compositori del passato sarebbe molto più attinente e confacente...
Chissà quali scoperte e innovazioni utili una mente del genere avrebbe lasciato all'umanità se solo avesse continuato a studiare fisica e a divertirsi invece di chiudersi in convento e in se stesso.
Bellissima lezione Prof. ma mi chiedo che senso abbia avere il libero arbitrio se poi, secondo i giansenisti, l'uomo è piegato al male e non può fare il bene, se non rischiarato dalla grazia divina. Se il libero arbitrio significa scegliere l'unica opzione percepibile, vista che l'altra è sapientemente nascosta a chi non viene illuminato, credo non possa esser definito tale... Semmai si ci può domandare, a questo punto, perché nella vecchia formulazione del Padre nostro vi era "non ci indurre in tentazione", può essere questo riflesso di un giansenismo latente? E la nuova formulazione della preghiera è un caso sia cambiata proprio in corso del pontificato di un Papa di derivazione gesuita? Infine sembra che i giansenisti non credano nella venuta salvifica e universale di Cristo. Che cosa sarebbe dunque venuto a fare Gesù se il suo sacrificio fosse servito a salvare solo i pochi che Dio aveva già stabilito nel suo progetto?
Il giansenismo, nonostante i tentativi di Pascal, in realtà si avvicinava molto al protestantesimo. Certo, aveva la forza - all'epoca - di richiamare a una religiosità più forte e sentita, contro una religiosità cattolica diffusa ma molto annacquata.
ottimo anche in salotto!
Escapismo direi... io me lo traduco così❕
Che Dio ti benedica io seguo solo una dottrina quella che ci ha insegnato nostro signore Gesù Cristo è nostri Genitori
Mi impegno a capire ma ...che ci azzeca batman e topolino proprio non ci arrivo! Continuo. Grazie
2021.01.05 A
Io non ho nulla le altre religioni però io seguo solo una dottrina quella che ci ha insegnato nostro signore Gesù Cristo io mi interessa la dottrina di Pascale interessa solo mia di religione cattolica Cristiana quella che ci ha insegnato nostro signore Gesù Cristo e i nostri genitori non voglio cambiarla non do il mio contributo