Ne ho adocchiata una cassa, oggi, casualmente, in bella vista nella vetrina del beer store di Rue du Midi a Bruxelles. Dato che è l'unica trappista belga che non ho mai assaggiato, ho comprata di istinto una 33 tappo giallo e portata a casa come una reliquia (abito a Lille ). Come d'abitudine, ascolto le tue interessantissime premesse, ma stoppo i tuoi video prima che tu faccia l'assaggio .....e da profano, controllo dopo se ci azzecco. Secondo me, quasi identica alla St. Bernardus ma più rustica. Lascia più residuo sul fondo e sento diversa la carbonatura. A livello di naso, è debole, forse troppo, ma molto elegante e complessa (io, addirittura, ci sento la pittampigliata, che è un dolce tipico delle nostre parti ripieno di noci, miele, uva passa e liquore all'arancia ) . A livello di gusto, è una delle poche birre leggermente sbilanciate sul dolce che mi piacciono (come la St. Bernardus, la Chimay Blue e la Trappe ). Ci sento il miele, l'albicocca, la cioccolata e l'uva passa, mentre il caramello non invade il resto, come accade anche in altre ottime birre. Una delle migliori birre che abbia mai assaggiato, forse la piu particolare tra le trappiste belghe. Ma nulla di talmente eccezionale da giustificarne il costo. Sono sentori e sapori ricorrenti, in varie scale ed intensità, in tutte le buone birre belga. Con 15 euro, al posto di una Westverelen 0.33, compro una cassa intera di triple francese locale , che è quasi buona uguale . Con buona pace della liquirizia!!!! ;-)
Gran bel video, come al solito. Rivisto dopo averla bevuta ieri sera. Piccolo dettaglio, pare che le bottiglie serigrafate siano state prodotte anche intorno al 2010 in quanto le ho trovate in un pub e il tappo recita BB dicembre 2014. Birra straordinaria, 12 anni di invecchiamento le hanno tolto carbonazione e amaro e l'hanno avvicinata a quei sapori derivanti dall'ossidazione, rendendola se possibile anche più complessa
Aspetto il video sul Belgio perché a gennaio ci andrò anch'io! Mi hai fatto venire voglia di passare ad assaggiare questa leggendaria birra direttamente al café dell'abbazia. Tra l'altro non pensavo che costasse così poco assaggiata in loco! Sicuramente un'esperienza da provare
Guarda devo ancora programmare tutto, pensavo però di stare nelle zone rurali e nelle cittadine piuttosto che nelle città più grandi. E ovviamente le tappe brassicole saranno una componente fondamentale del viaggio! In particolare quelle che riguardano l'acido. Aspetto il tuo video sul Belgio e accetto volentieri consigli!
Come sempre, ottima recensione. Se posso permettermi, per tutti gli amanti del genere, vale la pena assaggiare anche la rochefort 10 (costo abbordabile e non difficile da trovare) oltre alla st bernardus 12
Penso che sia una birra pericolosa per l'alcol nascosto benissimo! Scherzi a parte, mi piace molto: un ottimo corpo, dolce e maltata ma non troppo e il finale leggermente amaro.
Stiamo assaggiando adesso la St. Bernardus ABT 12...Ho riguardato il tuo video per avere una base di partenza con la "sorella più blasonata". Che birra!
Aggiungo il mio apprezzamento a quello a quello di Giacomo, pronosticando però il meritato successo che video di qualità come i tuoi debbono, prima o dopo, avere. Io mi sto approcciando al bellissimo mondo della birra e avrei mille cose da chiederti...ma mi fermo a una...quale corso suggeriresti (nome e cognome) a chi vuole avvicinarsi alla degustazione della birra? Grazie!
Ti suggerirei i corsi base di Unionbirrai o di Fermento Birra: sono diffusi un po' in tutta Italia e sono validi (li feci entrambi e mi sembrarono tutti molto validi).
Ti consiglio di assaggiare una birra secondo molto interessante anche per il rapporto qualità prezzo. La Gouden Carolus whisky infused, a mio parere merita tanto
@@skalbirre provare per credere, la cosa interessante è che il sentore di whisky è perfettamente bilanciato e assolutamente non invadente. Se la provi devi assolutamente farci un video! 😍
@@skalbirre Buongiorno a tutti! Confermo il suggerimento: l'edizione che ho bevuto, formato da 75cl, è la VAN DER KEISER. Ho iniziato da lei il mio approccio a questo tipo di birre. Complimenti per il tagli divulgativo e tecnico dei tuoi video!!
Ricordo ancora l'emozione di quando le provai entrambe (12 e 8), certo che come prezzo sono alte, per fortuna che poi ho scoperto e provato anche la St Bernardus :D Però sono da provare almeno una volta nella vita
Ciao Andrea, anzitutto complimenti per la preparazione e la sincerità nelle parole, apprezzo molto il format e il modo in cui lo approcci. Vorrei intraprendere un percorso formativo, in quanto ho lavorato quattro anni in un pub e un giorno mi piacerebbe averne uno tutto mio, chissà. Tu cosa mi consiglieresti? Grazie in anticipo
Ciao e innanzitutto grazie per i complimenti! Come percorso formativo secondo me i più semplici e più completi (soprattutto qualità/prezzo) sono i corsi di degustazione di Unionbirrai e di Fermentobirra. Avendoli seguiti entrambi, sia i livelli base, sia gli avanzati, ti posso dire che sono molto simili e hanno entrambi docenti di alto livello (spesso gli stessi). Quindi guarda in base alla tua zona quale trovi dei due. Oltre alla degustazione in entrambi i corsi c'è un piccolo accenno anche alla storia degli stili. L'unica grande pecca è che in entrambi manca una parte relativa al marketing/vendita e comunicazione del prodotto, ma per il resto mi sembrano abbastanza completi. E sempre in entrambi i corsi non ho mai trovato un docente che fosse esperto in microbiologia / biochimica, quindi (per la mia esperienza) le lezioni sui lieviti sono un po' approssimative (che va benissimo per lo scopo del corso, ma non aspettarti di trovare un professore di microbiologia a parlare di lievito e fermentazioni). Tieni conto inoltre che Unionbirrai è una associazione di categoria, che tende (giustamente) a proteggere i propri iscritti e quindi nei loro corsi trovi molto spesso birre dei birrifici iscritti a Unionbirrai, a discapito della "didatticità" di una birra magari straniera (ti faccio un esempio: per parlare di Tripel, al corso ci fecero bere la Tripel di Croce di Malto, birrificio italiano iscritto a Unionbirrai, ma la loro tripel, per quanto molto buona, è una interpretazione dello stile, molto dolce e poco carbonata. In quel caso sarebbe stato meglio prendere tre bottiglie di Westmalle all'Esselunga e farci assaggiare la tripel più autentica che ci sia). D'altro canto, Unionbirrai permette di sostenere l'esame di Beer Taster, che è comunque un titolo che (all'interno del settore) può avere un discreto valore.
@@skalbirre quindi in ogni caso, se si vuole iniziare ad avere un’infarinatura sul tema, uno di questi due corsi (se non entrambi) possono essere utili anche poi per eventuali attestati? Mentre per quanto riguarda i corsi di Beer Sommelier (ad es quello di Roberto Muzi) mi sai dire qualcosa? Grazie ancora
@@Gianbrunoalfonsetti Si, secondo me vanno bene entrambi. Il corso di Beer Sommelier che citi non lo conosco. So che c'è quello della Doemens, che è molto valido ma molto, molto costoso. Secondo me rapporto qualità/prezzo sono meglio i corsi di Fermento o di UB. Ci sono anche corsi organizzati da AIS (associazione italiana sommelier, che da qualche anno oltre al vino trattano -marginalmente- anche la birra) e parlando con una persona che l'aveva frequentato non mi sembrava molto competente, ma non so dirti se la colpa fosse del corso mal strutturato o della persone che l'aveva seguito e non aveva appreso molto... 😅
Andrea, una domanda tecnica: come si fa a preparare il palato ad un assaggio e renderlo quanto più neutro possibile senza influenzarlo mangiando prima o durante oppure non avendo altri sapori strani che potrebbero falsare la percezione della birra che si beve?
Allora ti dico cosa ho notato io nel tempo: nelle ore precedenti alla degustazione bisognerebbe evitare di mangiare piccante e speziato, evitare di bere caffè e non lavare i denti (o comunque non usare dentifrici o colluttori con sapori molto forti di menta o simili). Poi immediatamente prima della bevuta può aiutare forse un po' d'acqua. In generale io ho anche notato che mi concentro meglio se sono a casa da solo, in silenzio, piuttosto che al pub, ma quello credo sia molto soggettivo. Altra cosa che può alterare la degustazione è lo stato di salute: con il raffreddore i sapori e gli odori sono ovviamente sfasati 😅 Inoltre bisognerebbe evitare di fumare (dico "bisognerebbe" perché io ogni tanto fumo la pipa, ma in media non più di 4 o 5 volte l'anno, proprio per evitare di danneggiare l'olfatto e il palato). Per quanto riguarda il cibo: a un corso di Union Birrai ci diedero dei biscotti "neutri", senza cioccolato o altri ingredienti, tra una degustazione e l'altra. Secondo me anche un po' di pane o di focaccia (non troppo salata o non con cipolle o simili) potrebbe essere un buon modo per resettare la bocca se passi da una birra a un'altra.
Salve , qualcuno sa perché sulle bottiglie di westvleteren non ci sia il logo di "authentic trappist product"? Essendo di fatto, una birra prodotta all interno di un monastero... Grazie
@@skalbirre esatto, infatti inizialmente pensavo avessi una bottiglia contraffatta in quanto non aveva il logo trappista, invece mi confermi anche tu che non ce l ha. Cmq colgo l occasione per dirti che fai un ottimo lavoro e seguo molto il tuo canale , quindi continua così! Soprattutto mi piace la parte teorica quando introduci alla storia dei vari birrifici e della birre stesse. Penso sia molto importante sapere cosa si sta bevendo! Grande!
Vivo in Belgio e mi hai appena illuso facendomi credere che l'abbazia si trovasse nella parte meridionale mentre invece si trova al nord ovest 😭😭 comunque la birra è introvabile qua ed anche la Sant Bernardus 12 mentre le altre si trovano
È proprio questo il punto: con quella cifra posso bere altro? E soprattutto, ci sono birre uguali o simili (o anche più buone?) a prezzi più abbordabili.
Bene, sono un cretino, ne abbiamo stappata una un paio di settimane fa a casa di amici e a quanto pare l abbiamo bevuta come dei cani, per fortuna ne ho recuperata un' altra che secondo i calcoli astrali è del 2017, prometto che la berrò con il dovuto rispetto.
@@skalbirre Ad essere onesto non mi ricordo, nel senso che sì l'abbiamo apprezzata ma in modalità festa, dopo una cena a base di habanero in realtà quindi credo sarà come assaggiarla la prima volta, appena la aprirò ti farò sapere promesso!
Dire che la St Bernardus abt è quasi uguale alla Westvleteren 12, per quanto sia un mantra abbastanza diffuso, secondo me è una enorme bestemmia. Sono due birre che ho bevuto entrambe più volte, la seconda perchè è una meraviglia, la prima perchè ho dovuto verificare ripetutamente se fossi io rincoglionito a considerarla non solo anni luce dalla Westvl12, ma inferiore anche ad altre decine di birre che ho degustato e quindi, in sostanza, una birra quasi sorvolabile. E la mia conclusione è che evidentemente questa storia della stessa ricetta ha un'influenza sconsiderata sulla considerazione e sulla fama che la St Bern abt ha ottenuto. Le differenze tra le due birre sono immense, altro che difficilmente distinguibili!! Ora, le mie degustazioni non sono recenti, ma se ho sbiaditi ricordi circa colore, schiuma e profumo, ricordo nitidamente quanto la West al gusto e al retrogusto fosse una tempesta di sapori pazzesca, prepotente ma non violenta, invadente ma non straripante. Gioia pura. Una birra che ti cambia la giornata. La St Bern quasi non pervenuta (alcool a parte).
Nel video infatti dico due cose: 1. a me risulta difficile distinguerle (valutazione soggettiva), e sono ben conscio che devo allenarmi ancora molto; e 2. la ABT12 è un modo poco dispendioso per assaggiare una quadrupel belga a un prezzo ragionevole. Sulla ricetta uguale ho letto diverse fonti online, tra cui il famoso UBAG, ed è inoltre la storia che viene raccontata alla visita al birrificio di S. Bernardus (almeno fino al 2018), ma sono pronto a ricredermi se mi venissero citate fonti valide. Ultima considerazione: tieni anche conto che le 2 birre potrebbero essere anche conservate molto diversamente, dal momento che la WV la trovi solo in pochi pub/beershop mentre l'altra è una birra da supermercato.
Ne ho adocchiata una cassa, oggi, casualmente, in bella vista nella vetrina del beer store di Rue du Midi a Bruxelles.
Dato che è l'unica trappista belga che non ho mai assaggiato, ho comprata di istinto una 33 tappo giallo e portata a casa come una reliquia (abito a Lille ).
Come d'abitudine, ascolto le tue interessantissime premesse, ma stoppo i tuoi video prima che tu faccia l'assaggio .....e da profano, controllo dopo se ci azzecco.
Secondo me, quasi identica alla St. Bernardus ma più rustica. Lascia più residuo sul fondo e sento diversa la carbonatura. A livello di naso, è debole, forse troppo, ma molto elegante e complessa (io, addirittura, ci sento la pittampigliata, che è un dolce tipico delle nostre parti ripieno di noci, miele, uva passa e liquore all'arancia ) .
A livello di gusto, è una delle poche birre leggermente sbilanciate sul dolce che mi piacciono (come la St. Bernardus, la Chimay Blue e la Trappe ). Ci sento il miele, l'albicocca, la cioccolata e l'uva passa, mentre il caramello non invade il resto, come accade anche in altre ottime birre.
Una delle migliori birre che abbia mai assaggiato, forse la piu particolare tra le trappiste belghe. Ma nulla di talmente eccezionale da giustificarne il costo. Sono sentori e sapori ricorrenti, in varie scale ed intensità, in tutte le buone birre belga.
Con 15 euro, al posto di una Westverelen 0.33, compro una cassa intera di triple francese locale , che è quasi buona uguale . Con buona pace della liquirizia!!!!
;-)
Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi. E la carbonazione forse può variare di cotta in cotta, essendo rifermentata in bottiglia.
Gran bel video, come al solito. Rivisto dopo averla bevuta ieri sera. Piccolo dettaglio, pare che le bottiglie serigrafate siano state prodotte anche intorno al 2010 in quanto le ho trovate in un pub e il tappo recita BB dicembre 2014. Birra straordinaria, 12 anni di invecchiamento le hanno tolto carbonazione e amaro e l'hanno avvicinata a quei sapori derivanti dall'ossidazione, rendendola se possibile anche più complessa
Grazie per la precisazione, non sapevo della versione "recente" serigrafata!
Come al solito bravissimo 🍻
Aspetto il video sul Belgio perché a gennaio ci andrò anch'io! Mi hai fatto venire voglia di passare ad assaggiare questa leggendaria birra direttamente al café dell'abbazia. Tra l'altro non pensavo che costasse così poco assaggiata in loco! Sicuramente un'esperienza da provare
In Belgio la birra costa (quasi) meno dell'acqua. Pericolosissimo!! Che città visiterai in Belgio?
Guarda devo ancora programmare tutto, pensavo però di stare nelle zone rurali e nelle cittadine piuttosto che nelle città più grandi. E ovviamente le tappe brassicole saranno una componente fondamentale del viaggio! In particolare quelle che riguardano l'acido. Aspetto il tuo video sul Belgio e accetto volentieri consigli!
@@DonSanfelice2 Il vantaggio del Belgio è che tutto sommato è piccolo, quindi puoi girare abbastanza facilmente ovunque
Come sempre, ottima recensione. Se posso permettermi, per tutti gli amanti del genere, vale la pena assaggiare anche la rochefort 10 (costo abbordabile e non difficile da trovare) oltre alla st bernardus 12
Ottima anche quella. Forse ancora meglio della WV (sicuramente come dici tu, almeno per il prezzo)!
Finalmente una persona seria! ;)
Cosa ne pensi della LUPULUS HIBERNATUS? (Conosciuta anche come la Lupulus di Natale)
Penso che sia una birra pericolosa per l'alcol nascosto benissimo! Scherzi a parte, mi piace molto: un ottimo corpo, dolce e maltata ma non troppo e il finale leggermente amaro.
Stiamo assaggiando adesso la St. Bernardus ABT 12...Ho riguardato il tuo video per avere una base di partenza con la "sorella più blasonata". Che birra!
Gran birra... e causa dipendenza!
Aggiungo il mio apprezzamento a quello a quello di Giacomo, pronosticando però il meritato successo che video di qualità come i tuoi debbono, prima o dopo, avere.
Io mi sto approcciando al bellissimo mondo della birra e avrei mille cose da chiederti...ma mi fermo a una...quale corso suggeriresti (nome e cognome) a chi vuole avvicinarsi alla degustazione della birra?
Grazie!
Ti suggerirei i corsi base di Unionbirrai o di Fermento Birra: sono diffusi un po' in tutta Italia e sono validi (li feci entrambi e mi sembrarono tutti molto validi).
Ti consiglio di assaggiare una birra secondo molto interessante anche per il rapporto qualità prezzo. La Gouden Carolus whisky infused, a mio parere merita tanto
Conosco bene la Gouden Carolus, ma la versione whisky infused non l'ho mai assaggiata. Solo il nome promette benissimo! 😍
@@skalbirre provare per credere, la cosa interessante è che il sentore di whisky è perfettamente bilanciato e assolutamente non invadente. Se la provi devi assolutamente farci un video! 😍
@@babbaluth7181 Solo leggendo il tuo commento, è già buonissima!
@@skalbirre Buongiorno a tutti! Confermo il suggerimento: l'edizione che ho bevuto, formato da 75cl, è la VAN DER KEISER. Ho iniziato da lei il mio approccio a questo tipo di birre.
Complimenti per il tagli divulgativo e tecnico dei tuoi video!!
Ricordo ancora l'emozione di quando le provai entrambe (12 e 8), certo che come prezzo sono alte, per fortuna che poi ho scoperto e provato anche la St Bernardus :D
Però sono da provare almeno una volta nella vita
Esatto: l'esperienza una volta va fatta. Ma poi ci beviamo la St. Bernardus ;)
Ciao Andrea, anzitutto complimenti per la preparazione e la sincerità nelle parole, apprezzo molto il format e il modo in cui lo approcci.
Vorrei intraprendere un percorso formativo, in quanto ho lavorato quattro anni in un pub e un giorno mi piacerebbe averne uno tutto mio, chissà. Tu cosa mi consiglieresti? Grazie in anticipo
Ciao e innanzitutto grazie per i complimenti! Come percorso formativo secondo me i più semplici e più completi (soprattutto qualità/prezzo) sono i corsi di degustazione di Unionbirrai e di Fermentobirra. Avendoli seguiti entrambi, sia i livelli base, sia gli avanzati, ti posso dire che sono molto simili e hanno entrambi docenti di alto livello (spesso gli stessi). Quindi guarda in base alla tua zona quale trovi dei due.
Oltre alla degustazione in entrambi i corsi c'è un piccolo accenno anche alla storia degli stili. L'unica grande pecca è che in entrambi manca una parte relativa al marketing/vendita e comunicazione del prodotto, ma per il resto mi sembrano abbastanza completi. E sempre in entrambi i corsi non ho mai trovato un docente che fosse esperto in microbiologia / biochimica, quindi (per la mia esperienza) le lezioni sui lieviti sono un po' approssimative (che va benissimo per lo scopo del corso, ma non aspettarti di trovare un professore di microbiologia a parlare di lievito e fermentazioni).
Tieni conto inoltre che Unionbirrai è una associazione di categoria, che tende (giustamente) a proteggere i propri iscritti e quindi nei loro corsi trovi molto spesso birre dei birrifici iscritti a Unionbirrai, a discapito della "didatticità" di una birra magari straniera (ti faccio un esempio: per parlare di Tripel, al corso ci fecero bere la Tripel di Croce di Malto, birrificio italiano iscritto a Unionbirrai, ma la loro tripel, per quanto molto buona, è una interpretazione dello stile, molto dolce e poco carbonata. In quel caso sarebbe stato meglio prendere tre bottiglie di Westmalle all'Esselunga e farci assaggiare la tripel più autentica che ci sia).
D'altro canto, Unionbirrai permette di sostenere l'esame di Beer Taster, che è comunque un titolo che (all'interno del settore) può avere un discreto valore.
@@skalbirre quindi in ogni caso, se si vuole iniziare ad avere un’infarinatura sul tema, uno di questi due corsi (se non entrambi) possono essere utili anche poi per eventuali attestati?
Mentre per quanto riguarda i corsi di Beer Sommelier (ad es quello di Roberto Muzi) mi sai dire qualcosa?
Grazie ancora
@@Gianbrunoalfonsetti Si, secondo me vanno bene entrambi. Il corso di Beer Sommelier che citi non lo conosco. So che c'è quello della Doemens, che è molto valido ma molto, molto costoso. Secondo me rapporto qualità/prezzo sono meglio i corsi di Fermento o di UB. Ci sono anche corsi organizzati da AIS (associazione italiana sommelier, che da qualche anno oltre al vino trattano -marginalmente- anche la birra) e parlando con una persona che l'aveva frequentato non mi sembrava molto competente, ma non so dirti se la colpa fosse del corso mal strutturato o della persone che l'aveva seguito e non aveva appreso molto... 😅
Andrea, una domanda tecnica: come si fa a preparare il palato ad un assaggio e renderlo quanto più neutro possibile senza influenzarlo mangiando prima o durante oppure non avendo altri sapori strani che potrebbero falsare la percezione della birra che si beve?
Allora ti dico cosa ho notato io nel tempo: nelle ore precedenti alla degustazione bisognerebbe evitare di mangiare piccante e speziato, evitare di bere caffè e non lavare i denti (o comunque non usare dentifrici o colluttori con sapori molto forti di menta o simili). Poi immediatamente prima della bevuta può aiutare forse un po' d'acqua. In generale io ho anche notato che mi concentro meglio se sono a casa da solo, in silenzio, piuttosto che al pub, ma quello credo sia molto soggettivo. Altra cosa che può alterare la degustazione è lo stato di salute: con il raffreddore i sapori e gli odori sono ovviamente sfasati 😅 Inoltre bisognerebbe evitare di fumare (dico "bisognerebbe" perché io ogni tanto fumo la pipa, ma in media non più di 4 o 5 volte l'anno, proprio per evitare di danneggiare l'olfatto e il palato). Per quanto riguarda il cibo: a un corso di Union Birrai ci diedero dei biscotti "neutri", senza cioccolato o altri ingredienti, tra una degustazione e l'altra. Secondo me anche un po' di pane o di focaccia (non troppo salata o non con cipolle o simili) potrebbe essere un buon modo per resettare la bocca se passi da una birra a un'altra.
@@skalbirre grazie dei consigli! Oh t'ho dato una domanda per un prossimo video! :p
aspetto la degustazione di extraomnes quadrupel :-)
È lì tra le prossime da registrare 😏
Da completo ignorante in Belgio non ho provato né la Westvleteren né la St Bernardus, sento di avere una grave mancanza. Sarà la scusa per ritornarci!
Salve , qualcuno sa perché sulle bottiglie di westvleteren non ci sia il logo di "authentic trappist product"? Essendo di fatto, una birra prodotta all interno di un monastero...
Grazie
In generale manca proprio l'etichettatura su queste bottiglie, non ci sono infatti nemmeno gli ingredienti e il luogo di produzione.
@@skalbirre esatto, infatti inizialmente pensavo avessi una bottiglia contraffatta in quanto non aveva il logo trappista, invece mi confermi anche tu che non ce l ha.
Cmq colgo l occasione per dirti che fai un ottimo lavoro e seguo molto il tuo canale , quindi continua così! Soprattutto mi piace la parte teorica quando introduci alla storia dei vari birrifici e della birre stesse. Penso sia molto importante sapere cosa si sta bevendo! Grande!
Vivo in Belgio e mi hai appena illuso facendomi credere che l'abbazia si trovasse nella parte meridionale mentre invece si trova al nord ovest 😭😭 comunque la birra è introvabile qua ed anche la Sant Bernardus 12 mentre le altre si trovano
Sì, io la WV12 l'ho trovata solo a In De Vrede (a Vleteren) e ho visto le bottiglie esposte al Kulminator di Anversa.
Provata un annetto fa... buona nulla da dire eh...ma x 15 euro penserei piu ad un vino.in questo caso...parere personale, ciao!
È proprio questo il punto: con quella cifra posso bere altro? E soprattutto, ci sono birre uguali o simili (o anche più buone?) a prezzi più abbordabili.
toppppppppppppppppppppp
Bene, sono un cretino, ne abbiamo stappata una un paio di settimane fa a casa di amici e a quanto pare l abbiamo bevuta come dei cani, per fortuna ne ho recuperata un' altra che secondo i calcoli astrali è del 2017, prometto che la berrò con il dovuto rispetto.
LOL, ma ti è piaciuta? Se già ti è piaciuta la prima volta, adesso magari la potrai apprezzare al meglio! :)
@@skalbirre Ad essere onesto non mi ricordo, nel senso che sì l'abbiamo apprezzata ma in modalità festa, dopo una cena a base di habanero in realtà quindi credo sarà come assaggiarla la prima volta, appena la aprirò ti farò sapere promesso!
Dire che la St Bernardus abt è quasi uguale alla Westvleteren 12, per quanto sia un mantra abbastanza diffuso, secondo me è una enorme bestemmia. Sono due birre che ho bevuto entrambe più volte, la seconda perchè è una meraviglia, la prima perchè ho dovuto verificare ripetutamente se fossi io rincoglionito a considerarla non solo anni luce dalla Westvl12, ma inferiore anche ad altre decine di birre che ho degustato e quindi, in sostanza, una birra quasi sorvolabile. E la mia conclusione è che evidentemente questa storia della stessa ricetta ha un'influenza sconsiderata sulla considerazione e sulla fama che la St Bern abt ha ottenuto. Le differenze tra le due birre sono immense, altro che difficilmente distinguibili!! Ora, le mie degustazioni non sono recenti, ma se ho sbiaditi ricordi circa colore, schiuma e profumo, ricordo nitidamente quanto la West al gusto e al retrogusto fosse una tempesta di sapori pazzesca, prepotente ma non violenta, invadente ma non straripante. Gioia pura. Una birra che ti cambia la giornata. La St Bern quasi non pervenuta (alcool a parte).
Nel video infatti dico due cose: 1. a me risulta difficile distinguerle (valutazione soggettiva), e sono ben conscio che devo allenarmi ancora molto; e 2. la ABT12 è un modo poco dispendioso per assaggiare una quadrupel belga a un prezzo ragionevole. Sulla ricetta uguale ho letto diverse fonti online, tra cui il famoso UBAG, ed è inoltre la storia che viene raccontata alla visita al birrificio di S. Bernardus (almeno fino al 2018), ma sono pronto a ricredermi se mi venissero citate fonti valide. Ultima considerazione: tieni anche conto che le 2 birre potrebbero essere anche conservate molto diversamente, dal momento che la WV la trovi solo in pochi pub/beershop mentre l'altra è una birra da supermercato.
Guarda che l'abbazia si trova a nord-ovest del Belgio, non a sud!
Hai ragione, devo essermi sbagliato mentre leggevo gli appunti. Grazie per la precisa e puntuale segnalazione.