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Grazie Bro

Grazie mille! :)

Ciao Mirco! Contento che ti sia piaciuto. Qui trovi tutto: www.transizionedigitale.it/guide-e-modelli/mappe-mentali-piano-triennale-2024-2026/ 😀

Grazie Elisa!!

Grazie Barbara!

L'obbligo annuale è previsto per le Pubbliche Amministrazioni (di cui all'articolo 1, Decreto Legislativo n. 165/2001). Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunita' montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 (titolo II).

Grazie Andrea! Dovesse servire il file completo, lo puoi trovare qui: www.transizionedigitale.it/guide-e-modelli/scadenziario-obblighi-piano-triennale/

Grazie a te, lo andrò a scaricare @@transizionedigitale

Si assolutamente, e da oggi pare che non sia più in manutenzione. Rimangono comunque una serie di problemi importanti (già segnalati) mai risolti. 1) Gli interventi non sono legati agli obiettivi specifici (causando non pochi problemi di comprensione per molti enti) 2) nel capitolo 1 del piano si promuove l'ufficio TD in forma aggregata e l'RTD per più enti, ma una volta che il tuo spid si leda ad un ente su form agid, non puoi operare per altri enti (proprio quello che serve invece ad un RTD che gestisce più enti).

Grazie Mirko! Corretto.

Buonasera Salvatore! Si, qui il riferimento normativo. DL 82/2005 (CAD) Art. 2. Finalità e ambito di applicazione 2. Le disposizioni del presente Codice si applicano: a) alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nel rispetto del riparto di competenza di cui all’articolo 117 della Costituzione, ivi comprese le autorità di sistema portuale, nonché alle autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione; b) ai gestori di servizi pubblici, ivi comprese le società quotate, in relazione ai servizi di pubblico interesse; c) alle società a controllo pubblico, come definite nel decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, escluse le società quotate di cui all’articolo 2, comma 1, lettera p), del medesimo decreto che non rientrino nella categoria di cui alla lettera b). DL 165/2001 art. 1 comma 2 2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti i del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Fino alla revisione organica della disciplina di settore, le disposizioni di cui al presente decreto continuano ad applicarsi anche al CONI. DL 175/2016 p) «societa' quotate»: le societa' a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le societa' che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati ((...)).

Volentieri Alessandra, dovresti solo scrivermi sulla mail info@transizionedigitale.it (non lasciare qui nei commenti la tua mail!), così ti rispondo in privato!

Risposto via mail Francesco!

Mi associo alla richiesta, grazie mille

Ogni tecnologia ha i suoi pro e i suoi contro. In questo caso, al di là di tutto entra in gioco la legge e la legge già oggi vieta alle PA di spendere anche solo 1€ in strumentazione fisica dedicata al ced. Dovresti poi guardare tutti i progetti che già oggi ci sono. Lo smistamento delle mail di inps ad esempio è basato su IA, ma anche nei comuni piccoli ad esempio per la fruizione dei regolamenti che sono sempre tanti e complessi..

@@work3952 ma dove vivi ci sono pa che hanno tutto in sede e sistemisti bravi che lavorano tutti i giorni ogni giorno per tenere su l'infratruttura! se facessero tutti il cloud come dite voi sarebbero tutti disoccupati

@@work3952 ma dove vivi! ma secondo te dobbiamo spendere milioni in licenze per ritrovarci tutti disoccupati! ci sono bravi sistemisti che ogni giorno tengono su l'infrastruttura che altrimenti sarebbero disoccupati, per non parlare di tutti i soldi buttati in licenze microsoft ogni anno

@@antolepore vivo nella realtà, e ti sto dicendo che la legge in questo momento impedisce agli enti di investire in server locali..non sto dicendo che questo sia giusto ma non bisogna sempre fare i sognatori..

@@work3952 è impossibile avere molti servizi in cloud come domini active directory, server di backup e cose di questo tipo. li stessi applicativi gestiti localmente girano solo su server gestiti localmente e non funzionerebbero mai bene in cloud chissà dove. Immagina un down del servizio in cloud? come lo risolvi se poi non ti risponde nessuno da remoto? la legge sarà quella ma è impossibile da applicare totalmente. Solo i nuovi applicativi scritti di recente per girare in cloud potranno girare in cloud ma cmq. la PA non può dipendere da chissà quali fornitori terzi sparsi per il mondo, che poi si sa che tutti finiscono su Amazon Web Services, ma se AWS ti abbandona che fai? Blocchi tutta una PA? discorso diverso se invece compri i server per fare un datacenter per la PA gestito dalla PA e su quello fa il cloud che poi è quello che si è sempre fatto?

E' proprio così, nella PA ci sono tantissime persone preparate e volenterose ma spesso sui media passa sempre il messaggio sbagliato: fannulloni e incompetenti. Loretta è uno dei tantissimi esempi che ho la fortuna di vedere tutti i giorni!

Grazieeeeeee 💪🏼

Ciao Davide! In termini pratici, non c'è una linea guida specifica quindi ognuno può procedere come preferisce. Ti riporto la mia esperienza personale con qualche centinaio di enti. All'inizio facevo come hai indicato tu, su ogni capitolo contestualizzavo le attività pregresse (o comunque non chiuse) dell'ente, ma poi il piano ha iniziato a cambiare ogni anno (e non più ogni 3) e quindi risultava lenta e macchinosa la fase di aggiornamento. Per comodità, adesso, ho creato una voce "Progetti di rilevanza per l'ente" prima dell'inizio di tutti i capitolo AGID dove con la stessa struttura ad albero (capitolo, obiettivo e linea d'azione) ho riportato tutte le attività che riguardavano i piani precedenti o i progetti paralleli degli enti. Facendo così, ogni anno ho il mio spazio in cui aggiornare le attività specifiche dell'ente. Se può interessarti uno schema completo, puoi scrivere su info@transizionedigitale.it e ti faccio recapitare un modello word di partenza.

@@transizionedigitale grazie, vi ho scritto un'email

Grazie a te Mauro!

ciao cristiano eccolo! www.transizionedigitale.it/fb-scadenziario-obblighi-piano-triennale/

Ciao Lorenza! Grazie mille :) Se mi mandi una mail a info@transizionedigitale.it ti rispondiamo con il materiale proiettato!

Grazie mille! Si, si sta facendo molto e AGID sta lavorando bene con tantissime guide e documentazione utile. Buon lavoro :)

Non c'è ancora una data certa, sicuramente qui io.italia.it/cittadini/ pubblicheranno tutte le novità (e ci si può iscrivere per riceverle via mail!)

Ciao Franco! Secondo il piano triennale per la transizione digitale 2021-2023, linea d'azione CAP3.PA.LA21, "Le PA aderenti a pagoPA e App IO assicurano per entrambe le piattaforme l’attivazione di nuovi servizi in linea con i target sopra descritti e secondo le modalità attuative definite nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) entro il 31/12/2023". Io non credo che realmente sarà rispettata questa scadenza ma posso assicurarti che quotidianamente vedo tantissime pubbliche amministrazioni che si danno da fare rispetto a queste attività. Considera che, in qualità di cittadino, tu comunque hai dei diritti che possono essere segnalati (in caso di mancanza) al Responsabile per la Transizione Digitale del tuo Ente e, in caso di non risposta, anche segnalati al Difensore Civico digitale attraverso questo portale: www.agid.gov.it/it/form/difensore-civico-digitale Un consiglio: parlate con gli enti, mettetevi in contatto con loro, cercate il Responsabile per la Transizione Digitale. Spesso davvero si pensa che i dipendenti pubblici siano li a girarsi i pollici ma ti posso assicurare che non è sempre così. Molto spesso sono in balia di amministratori poco competenti e linee guida non troppo chiare. Per qualsiasi altra domanda, scrivimi pure su info@transizionedigitale.it

Ciao Fabio! Certamente, manda una mail a info@transizionedigitale.it così ti rispondo con le slide. Andrea

Buongiorno Fabrizio! Se mi manda una mail all'indirizzo andrea.marella@transizionedigitale.it le invio tutto volentieri. Andrea

Buonasera Marisa! No non è complesso ma l'iter preciso dipende dalla versione di joomla e da che permessi ha il suo utente nel CMS. Le posso suggerire di prendere 30 minuti gratuiti con me dalla mia agenda (qui: transizionedigitale.it) in modo da seguirla a voce :)

Grazie a te Rosangela! Per qualsiasi dubbio prenota pure mezz'ora gratuita con Andrea a questo link: transizionedigitale.youcanbook.me

Ciao! Puoi scrivermi a andrea.marella@transizionedigitale.it così la condivido? Andrea

CARLO Grazie mille, avanti tutta! :)