- 263
- 212 469
Fabio Iuliano
Приєднався 11 кві 2007
Freelance Journalist, Foreign Languages teacher, I’ve freelanced with Ansa (the leading wire service in Italy) and il Centro (former L’Espresso-Finegil editoriale group). In past I worked for Eurosport and Canal + in Paris and took part to several edition of World Students Games as press officer. As blogger I’ve worked in Usa with the crew of the cyclist Alessandro Colò.
Hold Freedom Up High, Berlin
I trentacinque anni dalla caduta del Muro hanno il volto di Dana, una giovane donna dai capelli castano chiari originaria del lato est, che oggi di anni ne ha trentasette. Ha scelto di ascoltare il concerto dell’anniversario da Potsdamer Platz, proprio lì dove il Muro iniziò a prendere forma, nella consapevolezza che la sua vita sarebbe stata molto diversa senza quel 9 novembre 1989. E alle 20 in punto si è sistemata nelle prime file a pochi metri dalle transenne, insieme a sua madre, visibilmente emozionata.
“AB SOFORT”. Quella sera di trentacinque anni fa, più o meno alla stessa ora, decine di migliaia di persone si riversarono immediatamente a ridosso dei punti di accesso, dove le guardie di frontiera furono costrette ad aprire progressivamente i cancelli. Fu il risultato di una conferenza stampa tenuta da Günter Schabowski, allora Primo segretario della Bezirksleitung del Sed di Berlino Est. Nel rispondere a una domanda sull’allentamento delle restrizioni agli spostamenti rivolta dal giornalista italiano Riccardo Ehrman (Ansa), affermò che tutte le norme per i viaggi all’estero erano state revocate con effetto immediato. Disse qualcosa come ab sofort - “a partire da ora” quando in realtà il piano era - date le precedenti migrazioni di massa dei tedeschi orientali che si spostavano nella Germania Ovest attraverso l’Ungheria e la Cecoslovacchia - di far entrare in vigore le nuove regole solo il giorno successivo. La storia dell’Europa cambiò nell’arco di una notte.
Una notte che Alberto Mizioli, bassista di Rockin’1000, arrivato a Berlino al seguito dei compagni impegnati nella Band For Freedom, ricorda bene. “Avevo passato da queste parti il capodanno precedente”, dice a Dana e a sua madre, “ero anche riuscito a farmi timbrare il passaporto al Checkpoint Charlie per visitare Berlino Est, seppur solo per qualche ora. Quando quel giovedì 9 novembre1989 la televisione italiana, alla pari di molte altre nel mondo, iniziò a trasmettere la diretta dalla capitale tedesca rimasi incollato allo schermo fino a tardi”.
L’ALLESTIMENTO. Una notte, quella di 35 anni fa, ricordata con un grande allestimento all’aperto lungo quattro chilometri del percorso del Muro, passando per lo storico edificio del Reichstag, con esposte le repliche dei cartelli delle proteste del 1989. Tra le installazioni artistiche anche migliaia immagini create dai cittadini sul tema della libertà per sottolineare l’attualità del messaggio storico. Dibattiti, cerimonie istituzionali, omaggi, momenti di confronto hanno arricchito il percorso nell’arco di un week-end concluso con la performance delle Pussy Riot. Cinquecentomila le persone coinvolte, nella sola giornata di sabato, secondo le stime della stampa locale.
IL CONCERTO. Alle 20 in punto, è partito dunque il concerto della “Band For Freedom”, momento in evidenza della serata. Sul palco una formazione composta in partnership proprio con Rockin’1000 per una performance inedita divisa tra cinque palchi che suonano all’unisono: oltre a Posdamer Platz, risorta dalle ceneri della no man’s land a partire dagli anni Novanta, e allo stesso Checkpoint Charlie, anche Marie-Elisabeth-Lüders-Haus e nella piazza che ospita il Futurium, con stage principale alla porta di Brandeburgo. Ogni nota, ogni parola cantata in inglese e in tedesco risuona come un ricordo potente di quella notte. La bacchetta del direttore Daniel Plentz, volto di riferimento ai concerti Rockin’1000, dà il tempo alla sezione ritmica che introduce People Have The Power. In scaletta, non solo brani simbolici come Heroes di David Bowie, Never Let Me Down Again dei Depeche Mode e Rockin’ In The Free World di Neil Young, tutti legati ai temi della libertà. C’è spazio anche a z.B. Susann (City), S.O.S. (Sill), Tage wie diese (Die Toten Hosen) e Freiheit di Marius Westernhagen il brano di chiusura con tanto di fuochi di artificio.
MUSICA E BARRIERE. Negli anni sono stati diversi i concerti che hanno fatto tremare il Muro o ne hanno celebrato l’abbattimento. Nel 1965, il jazz di Louis Armstrong risuonò vicino al muro a Berlino Est, un evento raro per un artista occidentale. Tra il 1976 e il 1979, David Bowie e Iggy Pop registrarono i loro successi negli Hansa Tonstudios, a pochi passi dalla barriera. Bowie stesso, nel 1987, tenne un concerto storico vicino al Reichstag, con altoparlanti rivolti verso Berlino Est, e il suo brano “Heroes” divenne simbolico. Nel 1988, Bruce Springsteen tenne un concerto emozionante a Berlino Est. Nelle ore che videro l’abbattimento del muro, il violoncellista Mstislav Rostropovič suonò proprio sotto di esso per celebrare l’evento. Infine, nel 1990, Roger Waters eseguì il leggendario “The Wall” proprio a Potsdamer Platz, celebrando la fine della divisione, quella stessa piazza a cui da trentacinque anni, Dana può accedere in totale libertà.
“AB SOFORT”. Quella sera di trentacinque anni fa, più o meno alla stessa ora, decine di migliaia di persone si riversarono immediatamente a ridosso dei punti di accesso, dove le guardie di frontiera furono costrette ad aprire progressivamente i cancelli. Fu il risultato di una conferenza stampa tenuta da Günter Schabowski, allora Primo segretario della Bezirksleitung del Sed di Berlino Est. Nel rispondere a una domanda sull’allentamento delle restrizioni agli spostamenti rivolta dal giornalista italiano Riccardo Ehrman (Ansa), affermò che tutte le norme per i viaggi all’estero erano state revocate con effetto immediato. Disse qualcosa come ab sofort - “a partire da ora” quando in realtà il piano era - date le precedenti migrazioni di massa dei tedeschi orientali che si spostavano nella Germania Ovest attraverso l’Ungheria e la Cecoslovacchia - di far entrare in vigore le nuove regole solo il giorno successivo. La storia dell’Europa cambiò nell’arco di una notte.
Una notte che Alberto Mizioli, bassista di Rockin’1000, arrivato a Berlino al seguito dei compagni impegnati nella Band For Freedom, ricorda bene. “Avevo passato da queste parti il capodanno precedente”, dice a Dana e a sua madre, “ero anche riuscito a farmi timbrare il passaporto al Checkpoint Charlie per visitare Berlino Est, seppur solo per qualche ora. Quando quel giovedì 9 novembre1989 la televisione italiana, alla pari di molte altre nel mondo, iniziò a trasmettere la diretta dalla capitale tedesca rimasi incollato allo schermo fino a tardi”.
L’ALLESTIMENTO. Una notte, quella di 35 anni fa, ricordata con un grande allestimento all’aperto lungo quattro chilometri del percorso del Muro, passando per lo storico edificio del Reichstag, con esposte le repliche dei cartelli delle proteste del 1989. Tra le installazioni artistiche anche migliaia immagini create dai cittadini sul tema della libertà per sottolineare l’attualità del messaggio storico. Dibattiti, cerimonie istituzionali, omaggi, momenti di confronto hanno arricchito il percorso nell’arco di un week-end concluso con la performance delle Pussy Riot. Cinquecentomila le persone coinvolte, nella sola giornata di sabato, secondo le stime della stampa locale.
IL CONCERTO. Alle 20 in punto, è partito dunque il concerto della “Band For Freedom”, momento in evidenza della serata. Sul palco una formazione composta in partnership proprio con Rockin’1000 per una performance inedita divisa tra cinque palchi che suonano all’unisono: oltre a Posdamer Platz, risorta dalle ceneri della no man’s land a partire dagli anni Novanta, e allo stesso Checkpoint Charlie, anche Marie-Elisabeth-Lüders-Haus e nella piazza che ospita il Futurium, con stage principale alla porta di Brandeburgo. Ogni nota, ogni parola cantata in inglese e in tedesco risuona come un ricordo potente di quella notte. La bacchetta del direttore Daniel Plentz, volto di riferimento ai concerti Rockin’1000, dà il tempo alla sezione ritmica che introduce People Have The Power. In scaletta, non solo brani simbolici come Heroes di David Bowie, Never Let Me Down Again dei Depeche Mode e Rockin’ In The Free World di Neil Young, tutti legati ai temi della libertà. C’è spazio anche a z.B. Susann (City), S.O.S. (Sill), Tage wie diese (Die Toten Hosen) e Freiheit di Marius Westernhagen il brano di chiusura con tanto di fuochi di artificio.
MUSICA E BARRIERE. Negli anni sono stati diversi i concerti che hanno fatto tremare il Muro o ne hanno celebrato l’abbattimento. Nel 1965, il jazz di Louis Armstrong risuonò vicino al muro a Berlino Est, un evento raro per un artista occidentale. Tra il 1976 e il 1979, David Bowie e Iggy Pop registrarono i loro successi negli Hansa Tonstudios, a pochi passi dalla barriera. Bowie stesso, nel 1987, tenne un concerto storico vicino al Reichstag, con altoparlanti rivolti verso Berlino Est, e il suo brano “Heroes” divenne simbolico. Nel 1988, Bruce Springsteen tenne un concerto emozionante a Berlino Est. Nelle ore che videro l’abbattimento del muro, il violoncellista Mstislav Rostropovič suonò proprio sotto di esso per celebrare l’evento. Infine, nel 1990, Roger Waters eseguì il leggendario “The Wall” proprio a Potsdamer Platz, celebrando la fine della divisione, quella stessa piazza a cui da trentacinque anni, Dana può accedere in totale libertà.
Переглядів: 73
Відео
Hey Boy Hey Girl - Unofficial Rockin' 1000 Leiria September 14
Переглядів 1,2 тис.2 місяці тому
Hey Boy Hey Girl - Unofficial Rockin' 1000 Leiria September 14
Hey Jude unofficial - Rockin' 1000 Leiria 14 settembre 2024
Переглядів 16 тис.2 місяці тому
Hey Jude unofficial - Rockin' 1000 Leiria 14 settembre 2024
L'Aquila Suona, una festa per oltre 15mila
Переглядів 473 місяці тому
Un teatro diffuso, a cielo aperto, tra vicoli, cortili e piazze del centro storico con performance dalla musica al teatro, dalla danza alle arti visive. Questa è L'Aquila Suona, in un'ulteriore edizione ispirata al format ideato da Errico Centofanti, con il nome di Isola Sonante. Un mosaico di espressioni creative fuse in un’atmosfera unica per offrire al pubblico un’esperienza immersiva sotto ...
Learn to Fly Romagna Reunion Rockin'1000
Переглядів 1359 місяців тому
Al polso il braccialetto "Reunion Romagna 17.02.2024", nelle tasche i buoni per una birra o un cockail da accompagnare alla cena messicana. Sulle t-shirt due cartelli, uno con scritto nome, cognome e strumento. L'altro dal messaggio che è tutto un programma "A fine serata si prega di gettare nell'umido o recapitare presso: Best Western hotel di Cesena" (tanto è lì che tutti stanno) con la posti...
Intervista con gli Editors
Переглядів 3510 місяців тому
Ad arricchire il programma del post gara Italia-Inghilterra nella prima data romana dei Sei Nazioni è stato il sound degli Editors, iconica band internazionale di musica indie-alternativa, che ha animato con il proprio sound inconfondibile il palco post-partita con una speciale esibizione dj-set firmata da Elliot Williams e Russell Leetch, rispettivamente il chitarrista e il bassista del celebr...
Operatori umanitari in Congo all'indomani delle elezioni: il professor Francesco Barone
Переглядів 9910 місяців тому
Al rientro dalla sua 59/a missione umanitaria in Africa, il professor Francesco Barone, attivista e docente di Pedagogia sociale e della cooperazione internazionale al Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, non ha nascosto le difficoltà nel portare avanti l'azione umanitaria in un contesto sociopolitico estremamente delicato."Sono arrivato in Congo subito dopo Natale - spieg...
Estratto intervista con Adam Slack (The Struts)
Переглядів 2511 місяців тому
Risponde "tecnicamente" dal Nevada, Adam Slack, chitarrista dell'energico quartetto britannico noto come The Struts. "Tecnicamente" perché Lake Tahoe si trova proprio al confine con la California lì dove alcune date del tour che accompagna l'uscita di "Pretty Vicious", il nuovo album. Un lavoro che sembra consacrare il successo di una band internazionale che ha all'attivo un disco di platino, o...
La Premiere Matilda
Переглядів 70411 місяців тому
Prima il flashmob con il cast dello spettacolo impegnato in una divertente esibizione sulle note di Revolting Children, poi sul palco l'entusiasmo contagioso di una ragazzina brillante e appassionata, resa fragile e forte dal suo potere speciale: è stata un'onda di bellezza che ieri sera ha travolto il Sistina, dove è andato in scena l'atteso debutto di "Matilda il Musical", il nuovo titolo fir...
"Diario notturno" al MAXXI, il direttore Bartolomeo Pietromarchi
Переглядів 60Рік тому
Il MAXXI L’Aquila inaugura "Diario notturno, Di sogni, incubi e bestiari immaginari", mostra collettiva, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Chiara Bertini e Fanny Borel, che presenta le opere di Bea Bonafini, Thomas Braida, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Caterina De Nicola, Anna Franceschini, Diego Marcon, Wangechi Mutu, Valerio Nicolai, Numero Cromatico, Agnes Questionmark, Jon Rafman, A...
"Situazione in Nord Kivu sempre più delicata, missioni a rischio". La videointervista al prof Barone
Переглядів 56Рік тому
Francesco Barone, professore del Dipartimento di Scienze Umane dell'Univerità dell'Aquila si è appena messo alle spalle la 58esima missione umanitaria, gran parte delle quali, condotte nell'Africa Subsahariana, probabilmente le ultime sono state quelle più delicate a causa dell'acuirsi di alcuni conflitti nella zona del Nord-Kivu, in Congo. Dinamiche talmente importanti da rendere a rischio qua...
Donne nel cinema italiano, intervista con Domenico Palattella
Переглядів 48Рік тому
Domenico Palattella è saggista, giornalista e critico cinematografico Sncci, nonché esperto e docente di Storia del Cinema Italiano. Co-direttore artistico dell’Aracnea Film & Book Festival e del Moonwatchers Film Festival, è membro o presidente di giuria di alcuni importanti Festival nazionali e internazionali, come l’Ipaaf e il Tiff di Salonicco e il Visioni Corte International Film Festival ...
About me
Переглядів 22Рік тому
Freelance Journalist, Foreign Languages teacher, I’ve freelanced with Ansa (the leading wire service in Italy) and il Centro (former L’Espresso-Finegil editoriale group). In past I worked for Eurosport and Canal in Paris and took part to several edition of World Students Games as press officer. As blogger I’ve worked in Usa with the crew of the cyclist Alessandro Colò. www.fabioiuliano.it
Appello delle alunne ucraine a Grandangolo: "Vogliano restare a Sulmona"
Переглядів 16Рік тому
Appello delle alunne ucraine a Grandangolo: "Vogliano restare a Sulmona"
L'appello di Kawsar per il suo Afghanistan
Переглядів 592 роки тому
L'appello di Kawsar per il suo Afghanistan
Allora Fest: intervista a Corrado Camillli (Ceo Roma Film Academy)
Переглядів 742 роки тому
Allora Fest: intervista a Corrado Camillli (Ceo Roma Film Academy)
Allora Fest: intervista a Enio Drovandi e Francesco Leardini
Переглядів 542 роки тому
Allora Fest: intervista a Enio Drovandi e Francesco Leardini
Imola, Pearl Jam e l'Italia (prima di Dance of the Clairvoyants)
Переглядів 4082 роки тому
Imola, Pearl Jam e l'Italia (prima di Dance of the Clairvoyants)
Allora Fest: Diletta Begali presenta Hoppìpolla
Переглядів 1752 роки тому
Allora Fest: Diletta Begali presenta Hoppìpolla
Roberto Vecchioni e la nostalgia del futuro
Переглядів 742 роки тому
Roberto Vecchioni e la nostalgia del futuro
Nel ricordo di Stefano - handpan e parole
Переглядів 883 роки тому
Nel ricordo di Stefano - handpan e parole
C'era una volta a Cerchio, intervista ad Alina Di Mattia
Переглядів 723 роки тому
C'era una volta a Cerchio, intervista ad Alina Di Mattia
Il video del flash mob Danser Encore all'Aquila
Переглядів 9 тис.3 роки тому
Il video del flash mob Danser Encore all'Aquila
nostalgia o perso i) vostro numero vhiamame
Yvonne ex AMIGONI votei parlarti anche com tua msma
molto bello
Spontaneo e vero!!! Grazie Eccellenza!!
Bongiorno a tutti. Che bella scoperta questa video. Mi fa rivedere un po il mio paese con una certa emozione e aspetto da dieci anni di poter respirare un po l'aria di casa mia. Dottore Iannessi Domenico dalla Francia
fa piacere leggere questo commento. Merci bien
Ma che stai a legge? Bella !!!!!
Grazie infinite a @fabio iuliano e a Vanni .Biordi. E 😀🌞radio l'Aquila 1. 📗📒📘📙📕✍️📚
Complimenti Filippo , la tua recita della poesia e molta bella , quello che discuto e la scelta del brano di sottofondo che non centra niente con un ABRUZZESE DOC , come sei tu
Siori e siori direttamente da Scoppito il geofisico, sismologo e vulcanologo e chi più ne ha più ne metta... aoh manco una di queste... un sedicente sismologo sconosciuto pure a google scholar....
Colo non sei stato il primo e unico Italiano a fare la Fireweed.Prima di te questa bellissima gara l'ha fatta Luigi Barisone che avuto il piacere di accompagnare.Un saluto Mauro
E quindi rivorresti Berlusconi al Governo?Fortuna il 75 % di quelli che anno votato non la pensano allo stesso modo, al di al di chi hanno scelto!
L'ho detto e lo ripeterò sempre: la razza italiana non è indicata per il buon governo perché gli italiani non hanno coraggio morale per prendere le decisioni giuste ( e questa è una virtù che non si può inculcare; si nasce con essa o no; e basta) e l'unica soluzione è quella di chiedere all'ONU di ridurre l'Italia ad una gloriosa espressione. geografica
ciao, hai ragione LupoNero ma il processo Grandi Rischi è molto più complesso. In quei giorni, furono diffuse informazioni che si rivelarono errate, tipo la teoria dell'elastic rebound, cioè del progressivo scaricamento di energia dopo ogni scossa. Dire una cosa del genere equivale a dire che una piscina si può scaricare a suon di bicchierate d'acqua. E' stato questo ad aver indotto molta gente (me compreso) a restare tranquillamente a casa dopo la scossa di magnitudo 4 delle 23 del 5 aprile
Quindi in nessuna parte della relazione si parla di "tornare nelle proprie case" o si minimizza il pericolo.
U2....? tiltle please
Commossa. L'Aquila c'è. Altro che Immota Manet!
bravi ragàààààààààààààààààààà :D