Відео

Where can I download the MIDI file?

Complimenti! 🥰👏🏼

Crudele quanto bellissimo

Si usa ancora la mattanza

Come si chiama la canzone?

Complimenti! Bel video!!

Hanno tagliato l’ultima verso della cialoma che dice “che bello sticchio (vagina) tiene la signorina”

Che senso a fare questa crudeltà

Che fame ragazzi, adoro il tonno!

Meno male ke sto schifo è finito.....

Che schifo, assassini

Iu pinzavu la stessa cosa,cosi accussi' belli nun zi po' nun taliarli, cumplimenti a cantanti e ballarini,una maraviglia!!!!di sti tiempi li cosi belli nun zi talianu chu'😏,sugnu di Racalmutu ma ni capiemmu lu stessu,siemmu siciliani!!!viva la sicilia e li siciliani!!!😍😍😍👍🏻👍🏻👍🏻👏👏👏👏👏👏👏👏👏🥰😍😍😍😍😍🥰🥰🥰🥰

Spero che gli italiani non lo fanno più, e fanno aquacultura,, coltivano i pesci.

Don Ermanno Tubini Esprimo un mio giudizio essenziale sul film. La prima percezione che si ha è quella di un film fatto con molto amore e con convinto coinvolgimento dei protagonisti: un coinvolgimento corale. C’è correttezza dottrinale; le difficoltà incontrate nell’ambiente ecclesiastico sono descritte con sobrietà. Commovente la determinazione con cui si opera senza disporre di abbondanza di mezzi tecnici. Sotto questo aspetto si può auspicare che un giorno si possa lavorare con i mezzi adeguati e si possa dar vita ad una nuova versione del film. Don Ermanno Tubini

Salve, qualcuno sa identificare l’uomo con la Barba Bianca visibile al minuto 6:00 ? È stato vice Rais?

film devo dire che l'ho trovato interessante come montaggio e regia, perché molto serrata e coinvolgente come poi il soggetto che prende varie storie.L'ho trovato un bello spaccato d'epoca e sei riuscito a fare sentire l'aria che si respirava negli anni sessanta,con le inquadrature di Milano e la gente che passeggia e i vari locali e cinema,e contempo l'ho trovato attuale per la tematica che racconta perché sono fatti che possono succedere nell'attualità con protagonista sempre i soldi.

Bisogna dirlo: Gianni Patricola ha seguito immancabilmente la vocazione... per la regia, ascoltando ancora una volta la chiamata del Cinema indipendente. Dopo una non facile gestazione, Una Semper risulta finalmente completato, per di più fruibile su UA-cam. Una Semper è un prodotto filmico ispirato a Sabatino Iefuniello ove la narrazione con l'ausilio di centrati flashback procede con delicatezza e di cui si fa maggiormente interessante nel periodo in cui viene mostrata la suddetta figura appassionatamente dedita a seguire la Parabola del buon Samaritano e nel contempo nell'apparire molto provata per via dei tormenti fisici. Come si evince dal film, i problemi di salute non hanno impedito a Sabatino di mettere direttamente in campo il proprio corpo e la propria Fede al servizio dei poveri e degli emarginati, sacrificando, pardon spendendo ogni minuto di tempo libero. Un sacerdote mancato, un uomo impegnato costantemente con il volontariato, un angelo sceso in terra... Sabatino rappresentava la carità fatta in persona. E non solo. Nello snodo si asserisce una congiunzione fra finzione e realtà, naturalmente non tradendo gli aspetti biografici principali. In ogni caso il regista si è prodigato ad offrire un'immagine vera, umana di Sabatino, un cristiano autentico che è riuscito a sganciare un'impronta importante in un contesto di indifferenza quasi totale ma soprattutto tumultuosa. A tal proposito, sono da ricordare svariati passaggi, così come i dialoghi formulati che seguono un'adeguata impostazione anche di natura religiosa che politica. Azzecato l'attore che interpreta Sabatino, (Fabio Cervi) validi gli attori di contorno, comprese le comparse. (vedi la scena del pestaggio ai danni di un'innocuo barbone) Impossibile non menzionare la bravura di Paola Bonetti, attrice feticcio di Patricola e una piccola parte recitativa di quest'ultimo che comPORTA una deliziosa sequenza umoristica. Che dire poi di Antonio Ardita? Si riserva il ruolo di un clochard che attraverso le sue parole sottolinea l'importanza della libertà che non conosce nè vincoli e nè leggi. In questo spezzone, si tende a creare probabilmente in maniera voluta un collegamento con un altro film di spessore di Gianni Patricola: Figli delle stelle (Per coperta il cielo) Un plauso poi per le location sia esterne che interne e di come si è cercato dove possibile di non dare l'impressione che il film è stato girato ai giorni nostri visto che l'argomentazione riguarda decenni passati. Perdonabile la staticità di tante sequenze, d'altro canto il mediometraggio si avvale di apparecchiature essenziali che comunque si configurano a "inquadrare" l'amore universale e la fratellanza seguendo la scia di una sorta "Comunismo" spirituale. Emozionante il finale, Alfredo, uno dei personaggi chiave, dalle Brigate Rosse decide di passare alle Brigate di Dio, ciò dimostra che Sabatino ha letteralmente lasciato il segno nelle persone che lo hanno conosciuto poiché attraverso di essi continua a vivere e ad essere persino un simbolo di contraddizione per le nostre ipocrisie. Per chi non ha ancora avuto modo di visionare il film in questione, è pregato... di farlo. Nonostante la fictionanizzazione, il mediometraggio è da ritenersi una riuscita testimonianza se si vuole capire o scoprire quella che è stata l’opera e la vita di Sabatino Iefuniello.

ANCH''I0 DICO....Una vita d'amore...uomo fortunato...mio caro indimenticabile compagno di camera alla Casa dello Studente di Milano...anni '50....

Una vita d’amore. Uomo fortunato

Una struggente malinconia ti assale guardando il bellissimo video. Io sono nato a Tramuntana, in Viale delle Sirene e quelle immagini sono indelebilmente fissate nella memoria. Occorre fare i conti con la realtà che mi ha portato via, al nord, all’età di 10 anni; ora a distanza di 55 anni vivo la mia vita lontano….ma vicino col cuore. La gioia di poter tornare, anche solo per pochi giorni, cancella tutte le tristezze ed il cuore si affranca nel riveder quei luoghi tanto cari e nel ritrovare i legami ancora “vivi”ed anche quelli che….non sono più fra noi. Un abbraccio a tutti i trapanesi…..del mondo 🥰

Molto bello trapani affascinante

E meno male!

Che schifo che facciamo come specie

LE PERSONE VEDONO SOLO COME PESCAVANO I TONNI NELLE TONNARE MA NON SANNO VEDERE IL LAVORO CHE L UOMO FACEVA PER TIRARE AVANTI UNA FAMIGLIA NON VEDEVANO UNA TRADIZIONE CHE ANDAVA PERSA PERCHÉ FORSE LE PERSONE NON CREDEVANO PIU' NELLE TRADIZIONI LE PERSONE DI ERI DI GRANDI TRADIZIONI STAVANO FINENDO PERCHÉ OGGI LE PERSONE CREDONO STORIE DI BRUCIARE TRADIZIONI E SOPRATUTTO DIRE CI SONO PERSONE CHE NON HANNO FAME COME IO NEL 1979 AVEVO FAME OGGI NEL 2021 IO ANCORA HO FAME E CREDO ANCORA NELLE VECCHIE TRADIZIONI E NON FACCIO PARTE DELLA MASSA DI PECORE CHE IN ITALIA OGGI DI PECORE CE NE SONO MOLTE MI BASTA VEDERE QUI SU UA-cam QUANTE PECORE CI SONO SANNO SOLO DIRE MATTANZA NON SANNO SCRIVERE PESCA DI TONNO PERCHÉ TUTTI ANIMALISTI DI STO CAZZO. UNA VOLTA NON ESUSTEVA LA MONETA MA LO SCAMBIO DI PELLI E LE PELLI DA DOVE ARRIVANO DA ANIMALI CHE SI CACCIAVA LA CACCIA LA PESCA RIMANE LA SOPRAVVIVENZA UMANA IMPARATE AVERE FAME E RISPETTATE LE TRADIZIONI PORCODIO

Testo ASCIPPATIMI ‘ST’OCCHI E ascippatimi st 'occhi chi nun ponnu nudda criatura taliari chi a tia. E attaccati 'sta testa chi va ‘nfumu comu ‘u Muncibeddu chi fumia. È ‘na catina chi ‘un si pò ' spizzari È 'na fuddia chi ‘u 'navi chiù scampu, ‘na malatia chi un si pò sanar i, E sulu pù chiù beddu re jò cantu. E sulu a tò manu po’ firmari 'stu marteddu chi lu pettu mi turtura. E sulu la tò vucca mi po' dar i lu meli e l'acqua pi la me arsura. E ascippatimi ‘stu cori... si sapiti, 'stu macabbunnu c 'un senti raggiuni. Ma foddi, orvi, siti vui, si nun capiti chi senza amuri campari nun putiti.

Come sarebbe ritorno a Trapani ? Perchè, non vivi a Trapani?

grazie Gianni per questa imperdibile lezione di documentario

complimenti Gianni per questo straordinario racconto in cui il sentimento trasforma le immagini il paesaggio e le persone

grazie Gianni per questo bellissimo, coinvolgente ed emozionante documentario

Bravissimo!

è un vero peccato che queste tradizioni si stiano perdendo. La società moderna è una merda!

Bellissimo video, grazie!

Questa è storia millenaria ! È come immaginare di vedere le legioni di Cesare passare il Rubicone.

sembra di vedere un estratto reale del famoso racconto di Melville

Io invece spero proprio che questa lunga tradizione secolare sia esaurita per sempre. Magari un giorno nascerà una nuova tradizione basata sul rispetto e conoscenza delle creature del mare.

l ho condivisa con emozione su fb.com/erice.cittadivenere ; stupenda!

Ammazzatevi tutti vecchi tumori falliti

Che spettacolo!

Immagini e colonna sonora splendide!

Ho visto solo adesso questo video. Si ricorda per caso della mia prozia, Pia Di Marco, che abitava in Via Serisso dove aveva anche una bottega di merceria, con una inquietante, per me, gamba femminile in vetrina? Saluti, e grazie.

la mattanza è stato un bene che sia stata cancellata, la tradizione può andare a farsi fottere, il tonno può benissimo essere ancora mangiato senza godere dell' uccisione crudele degli animali. un bel gancio nel vostro bel c... e poi vediamo se la tradizione deve continuare.

Bel video..

Grazie Gianni, ho condiviso tutto, tranne ovviamente i ricordi tuoi più personali. Anch'io vissi lì fino ai vent'anni. Aldo Castellano

Bellissimo video...complimenti...❤

Complimenti Gianni. Hai splendidamente unito le tue due città !

Evviva il pesce vivo quindi Fottetevi

3° mondo. Ignoranti assoluti.

Cortometraggio che costruisce il tutto su una discussione in macchina dove una coppia parla di successo di conoscenti e la via diversa che hanno preso loro con altri interessi, ma il tutto costruito come una somma della vita e della morte e dove la felicità e nelle piccole cose e che il denaro non fa la felicità.Il tutto ha il sapore autobiografico per il protagonista.Un Film che coglie l'obbiettivo di farti riflettere sul senso della vita che praticamente risulta attuale dove si narra un viaggio verso la luce in un posto immaginario, e continua con le stesse tematiche dei Film precedenti, con un finale pessimista e forte che riesce a crearti una discussione su te stesso e quello che hai raggiunto.

Cortometraggio girato probabilmente negli anni '70, che ha il sapore autobiografico e personale, dove si narra per come un uomo di Trapani viene a Milano per sistemarsi e non riesce a trovare la donna della sua vita e cominciano le delusioni per le loro diversità ed emancipazione.Devo dire che il Film è attuale e mi ci sono trovato io, a tratti ,nelle delusioni d'amore e chi mi diceva quelle cose l'alter ego, e dopo un inizio malinconico riesce anche a divertire con in riferimento il Maestro Federico Fellini, con citazione di "8 e mezzo".Poi riesce a far respirare l'aria che si viveva negli anni '60/70, in una Milano nebbiosa e con le musiche dell'epoca.Insomma tra i suoi migliori anche per l'estetica di tutto il complesso, con la fotografia e il montaggio, che ti coinvolge per la storia e ti metti nei panni del protagonista.

Cortometraggio recente dell'amico Gianni Patricola che nelle vesti di Attore e regista racconta una storia ispirato al "Colloquio con la madre" di L. Pirandello, e dove fa riferimento al Maestro Antonioni racconta una storia, con voce narrante, che ha il sapore autobiografico con significati profondi e nell'amore nelle città in cui si è vissuto.Un ritorno al passato quando si era giovani con i sogni da realizzare,con questa atmosfera malinconica e con il messaggio di guardarci intorno e riflettere in questa vita frenetica che ci invade la vita, e allora bisogna fermarci.