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@@Dario8ttodirei di si

@@tizianamariamartacentopercento rieccomi di nuovo,se rinuncio alleredita devo fare la successione?ho letto che c'è tempo 12 mesi entro questo tempo non la devo fare e fare direttamente la rinuncia è giusta questa cosa grazie mille

@@Dario8tto vista la delicatezza della situazione le suggerisco di rivolgersi ad un professionista di fiducia che potrà andare in profondità del suo caso specifico e suggerire il meglio. Anche perchè l'accettazione tacita è sempre in agguato! In ogni caso è consolidato l'orientamento di non considerare come accettazione la dichiarazione di successione in quanto obbligo di natura fiscale in capo agli eredi. Buona giornata!

@@tizianamariamartacentopercento grazie di nuovo.

dimenticavo di dirle che mia nonna ha voluto fare l atto di donazione perché ha accudito mia nonna per cinque lunghi anni anche quando si è allettata e nessuno si è fatto vivo però per l eredità ci sono

@@milanguidofichidindiadop67 Buongiorno, spero di aver compreso bene. La legge prevede che i fratelli e sorelle di sua madre hanno comunque diritto alla quota di legittima (che si calcola tenendo conto anche delle donazioni) e che hanno tempo 10 anni dalla morte per rivolgersi al Tribunale in caso di lesione della stessa. In altri termini sua nonna avrebbe potuto legittimamente ricompensare sua madre per l'assistenza prestata con donazioni per un massimo del valore della cosiddetta quota disponibile o con altri strumenti che non sono menzionati da lei. Da quanto scrive invece avendo donato tutti i beni il rischio di soccombere in una eventuale causa è elevato. A maggior ragione suggerirei di fare del tutto per trovare un accordo "tombale" per evitare una causa e di farsi assistere da un professionista che analizzi in profondità la situazione e vi supporti al meglio.

@@tizianamariamartacentopercento salve grazie che mi ha risposto già è stata fatta un altra causa che due sorelle avevano fatto nei confronti di mia madre per il discorso che dice lei ed e' durata sette anni dal 2003 al 2010 e il giudice aveva stabilito che mia madre doveva pagare una cifra alle due sorelle che avevano fatto causa .le ricordo magari per essere più chiaro che mia nonna è deceduta nel 1998 e da allora che esiste questa situazione comunque abbiamo iniziato la divisione giudiziale e a novembre avremo la prima udienza mia mamma siccome vive a Milano e io a Caltagirone essendo maggiore quotista lo vorrebbe acquistare però non so i tempi la mediazione e stata fatta ma non è servita a nulla lei che dice in tre quattro anni si arriverà a giudizio grazie

a dimenticavo parecchi fratelli vogliono cedere la loro quota gratis a mia mamma perché sanno che ha curato a mia nonna però 2 non ne vogliono proprio sapere e sono proprio quelli che fanno gli arroganti quando vengono in campagna comunque io non ci vado proprio d accordo comunque situazione pessima

@@Marianna648 si può vendere però la sola nuda proprietà oppure deve convincere chi ha l'usufrutto a rinunciarvi per vendere la piena proprietà. Ma se non sono passati venti anni si dovrebbe individuare lo strumento migliore per evitare problemi se l'acquirente avesse necessità di chiedere un mutuo

in realtà è possibile evitare la comunione ereditaria sull’immobile se il Dominus può assegnare altri beni di sua proprietà agli altri eredi, come ad esempio la liquidità di un conto corrente, un investimento o una polizza vita. Nel caso estremo ma non così raro in cui c’è solo un immobile e null’altro, la comunione ereditaria sull’immobile può essere comunque evitata con delle disposizioni testamentarie specifiche che potrà individuare un notaio di fiducia.

Cara signora mi spiace per ciò che sta vivendo e so che non la consola sapere che sono situazioni molto frequenti ... Ciò che mi amareggia di più è la considerazione che evitare questi problemi è sempre possibile, semplice e alla portata di tutte le tasche. A tempo debito però, quando la persona da cui si erediterà è ancora in vita! In ogni caso la legge prevede che lei ha pieno diritto a rivolgersi ad un giudice, ovviamente tramite un avvocato, per ottenere una divisione ereditaria in via giudiziale. E da quanto ho capito nel suo caso ci sarebbero i presupposti per chiedere una contrazione dei tempi. Se fossi in lei però preventivamente tenterei nuovamente di convincere gli altri eredi a liquidarle la sua quota o a procedere ad una divisione dei beni consensuale, facendo leva sul fatto che a nessuno conviene arrivare alla divisione giudiziale. Le auguro un grandissimo in bocca al lupo!

Il coniuge ha un diritto di abitazione sulla casa di residenza, fino a che sarà in vita, e avrà anche diritto ad una quota della proprietà dell'immobile - in comunione ereditaria con gli altri eredi. Ma se questo non fosse gradito a suo padre basterà che vi rivolgiate ad un esperto che potrà disinnescare gli effetti indesiderati.

grazie per la gentile risposta, io sapevo che essendo la casa acquistata prima del matrimonio da mio padre, non rientra nei beni comuni. Art179 c.c.

@@evet111 L'immobile non rientra nella comunione dei beni. Ma la nuova moglie in qualità di erede legittimo avrebbe diritto alla morte di suo padre ad una quota su tutto i beni del marito oltre al diritto di abitazione sulla casa di residenza. E questo diritto vale anche in regime di separazione dei beni. Ma comunque se suo padre vuole si possono cambiare le cose. Buona giornata!

@@lionellopontoni89 grazie😀

Grazie Matteo

Si può rinunciare all'eredità e ha tempo 10 anni dalla morte per farlo. Ma non potrà riuniciare solo all'immobile perché la rinuncia opera sull'intera eredità. Dovrà valutare se il "gioco vale la candela" o se sia meglio ricorrere al giudice per la divisione giudiziale, che però, come chiarito nel video è comunque molto costosa sotto tutti gli aspetti. Prima di arrivare alla rinuncia, se fossi in Leo, cercherei di far capire a sua sorella i vantaggi che dalla divisione scaturirebbero anche per lei stessa e per i suoi discendenti.

@@tizianamariamartacentopercento grazie ,ultima cosa ma se io rinuncio, ho un figlio ,passerebbe a lui l'eredità o va tutto a mia sorella e a suo figlio? Grazie infinite.

se ha un figlio con la rinuncia non si risolve il problema della comunione ereditaria perchè lo trasferirebbe su suo figlio che verrebbe chiamato all'eredità "per rappresentazione", in caso di sua rinuncia...credo che la cosa più intelligente sia quella che le ho scritto nella risposta precedente...nella mia esperienza se la parti acquisiscono consapevolezza dei danni che si verificano di solito si trova un accordo se non di vendita a terzi anche solo di subentro nella proprietà da parte di uno dei due fratelli

@@tizianamariamartacentopercento Quindi mio figlio diventerebbe lui erede al mio posto?il problema è che mia sorella ci vive e a la residenza in quella casa, io vivo nella casa di mia moglie ,in unaltro comune ,quale imposte spetterebbero a me se non rinunciassi mi diventa 2 casa?sarei costretto a a pagare le bollette ecc.. anche se non ho la residenza ?da come ho capito ci vogliono 10 anni e accettare o no ,ma per quanto riguarda il fisco nel frattempo come funziona visto che sarebbe per me seconda casa devo pagare ? Le imposte?ecc..

Se diventasse proprietario del 50% dell'immobile dove vive sua sorella dovrebbe pagare la TASI come seconda casa sulla sua quota ma sua sorella sarebbe tenuta a pagarle la metà del valore dell'affitto fino a quando ci vivesse. Le bollette sarebbero a carico di chi se le intesta e quindi chi ci vive, ma è sempre meglio evitare situazioni incresciose in cui lei sia costretto a fare la "questua" a sua sorella. Le rinnovo il mio suggerimento di rivolgersi ad un bravo avvocato che le fornisca tutti i chiarimenti possibili ai suoi dubbi e soprattutto riesca a convincere sua sorella a vendere la casa oppure a liquidarle il valore del 50% dell'immobile o a trovare una giusta compensazione negli altri beni ereditati (es. conti correnti). Non mi resta che augurarle in bocca al lupo!

non ci sono limiti stringenti in ogni caso è necessario che la scrittura sia definita da un legale per evitare errori

grazie 😉

Si, purché sia possibile provare, in modo inconfutabile, lo spirito di liberalità, mi raccomando! E ovviamente i trasferimenti devono essere tracciati e non devono celare una evasione IRPEF, perchè il Fisco è particolarmente "sensibile" agli "aiutini" ricorrenti. Se avessi bisogno di approfondire mandami una mail a tizianammarta.tp@gmail.com

è importante che nella causale emerga lo spirito di liberalità

Grazie Giuseppe, troppo buono!

Grazie Alessandra!

Se vuoi saperne di più puoi vedere il video che ho pubblicato e che si chiama Intestazione di immobile a nome altrui che troverai a questo link ua-cam.com/video/_ihNs5UpwBI/v-deo.html

dal numero di consulenze che faccio su questo tema concordo!