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@@danielescarpetti4398 Mio caro Daniele, il mio compito attuale è quello di trascrivere fedelmente ogni pagina del Kafka senza ricorrere alla trascrizione già ottima di Kerman. Questo perché in alcuni casi la trascrizione di Kerman non ha avuto lo stesso sviluppo che abbiamo dato noi ad alcuni pezzi, come ad esempio delle danze che avevano uno sviluppo diverso da quello trascritto. Questo naturalmente si può applicare anche alle considerazioni di Luca che giustamente ne detiene i diritti. Riporto solo i pezzi che sono chiaramente contigui e che non danno adito ad interpretazioni, sebbene il lavoro di Luca sia eccezionale per molteplici aspetti. Non è detto naturalmente che assieme a Luca si possa poi fare una trascrizione dei numerosissimi chi sono riportati nel libro e che Beethoven sparge a piene mani nella miscellanea. Come fa sempre notare Giorgio, la qualità di questo lavoro Beethoven è addirittura superiore talvolta alle conclusioni cui giunge nell'opera finita. In tutti i casi proseguo con la trascrizione della singola pagina senza mettere commento finché il Kafka non sarà finito.... Il che richiederà almeno ancora la metà dell'anno prossimo. Nel frattempo abbiamo trovato l'esatta attribuzione di due opere Anhang, ovvero la sonata per flauto e pianoforte Anhang 4 e le nuove danze per pianoforte a quattro mani Anhang 9. Sono sulla pista delle due sonatine Anhang 5.... A questo punto quasi tutti i veli dell'opera di Beethoven sono stati svelati. Un caro saluto e un forte abbraccio Armando

Grazie Armando per la risposta. Il tuo operato come ti ho sempre detto è ammirevole e, a proposito, dell'Anhang 9 - di cui già in passato me ne parlasti -, sarebbe dunque meglio eliminare quel mio scritto che ne feci un po' di tempo fa e aggiornarlo in base alla sua nuova attribuzione così che si possa tutti sapere lo stato dell'arte. Poi visto che ci sono ti rompo per un altra cosa. Ho notato che nella DA i tre duo WoO 27 sono ancora menzionati come opera certa di Beethoven, contraddicendo cosi quanto stabilito dalla stessa nell'ultimo catalogo cronologico - se non sbaglio del 2015 - di Beethoven. La domanda che ti faccio è se su questi duo nel frattempo ci sono stati dei ripensamenti? Grazie ancora caro Armando.

@danielescarpetti4398 ciao Dani. Intanto ho pubblicato proprio adesso la pagina 40 verso del Kafka, dove potrai ascoltare dei pezzi veramente singolari. Soprattutto le ultime battute dell'ultimo esercizio che sono state traslate direttamente in una delle ultime bagatelle per pianoforte. Ciò dimostra che il Beethoven giovane e quello vecchio non sono persone diverse come ipotizzava Lenz ma lo spirito creativo è rimasto intatto per decenni. Per quanto riguarda i tre duetti per clarinetto e fagotto, qui sì apre una vertenza fra i creatori del catalogo del 2014 ed Egon Voss. Il catalogo era già pronto nei primi anni del 2000, ma nel 2011 è uscito un articolo sui neue Bonner Beethoven studien, volume 9 pagina 201, in cui Voss parrebbe confermare la paternità Beethoveniana. Io per adesso viaggio lontano dalle diatribe tra Voss e soprattutto la Beethoven Haus... Vorrei avere il tempo per cercare nella letteratura del tempo questi duetti... Per me a Naso 👃 non dovrebbero essere di Beethoven....

Che fra il giovane Beethoven e quello vecchio non ci siano quelle enormi differenze che ipotizzava Lenz - e su cui la critica ha convenuto per più di un secolo - direi che oggi non dovrebbero esserci più dubbi se si viene a conoscere le sue Miscellanee giovanili: Kafka e Fishof. In questi abbozzi il giovane Beethoven poteva sperimentare suoni che per la fine del 700 e le sue orecchie, erano completamente aliene, anticipando già allora, compositori come Litzs e Debussy.

Verissimo... il Kafka è uno spaccato della creatività più primigenia di Ludwig...

ciao Daniele! esatto! 🤗

@@lvbeethovenpuntoit Ciao Armando!🤗

@@mirrors1 e che peccato sia solo una pagina strappata!

.... e sentirai quanto sarà interessante il foglio 54 versus !!!

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❤❤❤😍😍😍

.... e siamo a - 83 biamonti!

Grazie mille! Luigi Maio è un genio assoluto e sono felice di conoscerlo!

Grazie mille caro Dario!

Vero Graz?

... Poi questa trascrizione per quintetto è veramente ben fatta!

E' proprio questa dialettica che ci interessa! grazie mille Mario per le tue considerazioni. Commenta sempre, per favore! a presto!

@@lvbeethovenpuntoit Grazie di cuore a voi 🙂E a Beethoven, che è davvero una miniera inesauribile di bellezza

Grazie mille Dan! correggo l' errore dei collaboratori. un abbaccio

@@lvbeethovenpuntoit Contraccambio l'abbraccio Armando.

Caro Giorgio, il che mette fuori discussione di pensiero di Lenz sui tre stili. Ovviamente c' è stata evoluzione di linguaggio, ma B. era B. anche nelò 1790. Questi frammenti sono più esplicativi che mille studi sulle opere finite!

​@@lvbeethovenpuntoitè comodo catalogare, suddividere ecc. Ma spesso è fuorviante. Lenz sbagliava. L'unico aspetto che può essere accolto è che Ludwig sposta di volta in volta, però mai in modo così netto, il suo obbiettivo espressivo e questo si riflette nella tecnica compositiva. L'intento generale, fin da principio, è quello di mettere l'uomo al centro.

Buongiorno caro Mario. Grazie per il commento! Esatto. Pian piano cercheremo di evitare l' "effetto Leonardo". Come lui, Beethoven agì all' interno di un contesto fecondissimo con colleghi molto molto abili e sapienti. Cercheremo di esplorare anche questi recessi. Un grande saluto e grazie di seguirci!

e siamo a meno 84 Biamonti!

boungiorno! proprio in questi giorni Gerd Prengel ne ha curato una ricostruzione orchestrale. Noi non abbiamo Spotify. Abbiamo chiuso l' account qualche anno fa.

@@lvbeethovenpuntoit Thanks. Why was it closed?

@@raydarable perchè anche se siamo in tanti ad occuparci di musica, sono io personalmente che mi occupo del sito, di FB e di UA-cam... di più proprio non riesco. Anzi, io ho l' idea di chiudere anche i profili social, tranne questo che ritengo molto molto importante!

@@lvbeethovenpuntoit Thank you. I don't personally know how difficult running social profiles is, but I trust you to do whatever you think is best.

@@raydarable si si è una questione di concentrare le forze! Beethoven assorbe già gran parte - anzi la quasi totalità - delle forze. Sia fisiche che ... economiche!

Mah non lo so, obiettivamente... è interessante che - probablmente molti anni dopo - lo steso Beethoven le ripassò ad inchiostro

Grazie mille !!! condivido tutto. E rarissimo!

Marika, il tuo impegno ti ha premiata. La bellezza di queste variazioni ti accompagnerà per sempre. Tienile in repertorio, sono sempre utili. Grazie allo staff beethoveniano per il lavoro che svolgono. Un abbraccio a tutti ❤

Buongiorno Marika. siamo noi che ti facciamo i complimenti, che estendiamo anche alla Professoressa Cappelli. Il C.R.M. è sempre a disposizione per chi, come voi, dedica la propria vita e la cosa più preziosa al mondo - il tempo - all' Arte. Grazie mille e... a presto!!!

Nei quaderni tascabili si trovano abbozzi minimali, come questo... A volte mi domando perchè continuiamo a fare tutto questo lavoro, poi arrivano i commenti di chi ci segue ed ecco svelato l' arcano! Grazie di tutto!

Grazie a voi, davvero!

Ciao Giorgio. Nessuno di questi abbozzi è stato usato... purtroppo! Però è straordianria la differenza tra "immediato" e "mediato" sembra che nell' immediato Beethoven fosse addirittura più esplorativo che dopo la mediazione della sua cultura musicale...

​@@lvbeethovenpuntoitnon mi sorprende per svariati motivi. Il principale, credo, sia quello socio-culturale come ben dici. Un compositore come lui, attento alla comunicazione espressiva, unita alla veicolazione di un messaggio il più possibile universale, non poteva non limare una eccessiva sperimentazione che avrebbe disorientato il pubblico. Del resto sappiamo per certo, da fonti attendibili, che le sue improvvisazioni erano ben più impervie dellle sue Sonate, tranne alcune. Sappiamo della scarsissima diffusione dei quartetti ultimi e dell'incomprensione generale riguardo alla Grande Fuga e persino delle Sonate op. 102 per violoncello e pianoforte.

Buonasera Marco! E' proprio quest' aspetto che rende interessante la ricerca. Probabilmente neanche Biamonti aveva un' idea generale degli abbozzi. Difatti nel suo catalogo riporta gli studi degli altri ricercatori, a cominciare da abbozzi minimi, saltando a piè pari tanti lunghi abbozzi. Se il destino ci concederà una lunga vita (quantomeno abbastanza sana) pubblicheremo il più possibile, chissà, ripubblicando il catalogo del grande Giovanni. Un caro saluto, Armando.