"I Magi ci sono vicini oggi, o meglio, sono davanti a noi. Per aiutarci ad alzare lo sguardo da noi stessi e a dirigerlo verso la stella del Vangelo. Stanno davanti a noi per guidarci verso i molti luoghi di questo mondo dove giace Gesù negli umili e i deboli. Beati noi se, con i pastori e i Magi, ci facciamo pellegrini verso quel Bambino e lo custodiamo con amore. Scopriremo che sarà Lui a prendersi cura di noi".
Questo il cuore dell'omelia che mons. Ferretti ha pronunciato nel corso della celebrazione eucaristica presieduta nella basilica Cattedrale di Foggia in occasione della solennità dell'Epifania. Alla proclamazione del Vangelo è seguito, come prevede il rito di oggi, l’annuncio del giorno di Pasqua, che quest’anno si celebrerà domenica 20 aprile.
La liturgia, ha detto il presule, "vuole oggi indicare il cammino degli uomini verso il Signore. C'è una sorta di anelito all'universalità e, al tempo stesso, all'urgenza che caratterizza questo giorno: è il desiderio profondo della Chiesa che i popoli della terra possano presto incontrare Gesù. Perché nel profondo del cuore di ogni uomo c'è la nostalgia di Dio. Infatti, è questa nostalgia che porta i Magi a intraprendere un lungo viaggio".
"Anche loro, grandi e importanti, hanno bisogno di un orientamento, di un senso, di un re' Non un potente che li comandi e li opprima, ma qualcuno che dia l’amore necessario alla loro vita la sapienza e la verità necessarie all’intelletto. E la Chiesa, che cerca di scendere nel profondo del cuore umano, ha sempre visto nei Magi l'intera umanità", ha proseguito mons. Ferretti.
I Magi, ha continuato l'Arcivescovo, hanno seguito una stella e, giunti davanti a Gesù Bambino, si sono inginocchiati per rendergli omaggio: "Quel gesto è stata la cosa più vera. È bello inginocchiarsi. Non lo vogliamo fare mai, non lo sappiamo più fare. Vorremmo che gli altri si inginocchiassero di fronte a noi. Ma quegli uomini abituati ad essere serviti, di fronte alla grandezza del bambino che porta anche a loro la salvezza e il senso della vita apprendono ad inginocchiarsi. È un gesto liberante".
"Insieme a Maria, a Giuseppe e ai pastori, anche i Magi comprendono che la salvezza consiste nell'accogliere nel cuore quel Bambino fragile e indifeso. Questo è il segreto dell'Epifania: lasciare che Gesù prenda posto nel nostro cuore e ci liberi. Ci salvi. E, con Gesù, accogliere tutti gli umili e gli indifesi, accogliere i poveri, anche quelli di oggi", ha concluso mons. Ferretti