Відео

Se ho capito bene la protezione di interfaccia dell'inverter salta per il superamento del limite inferiore. In questo caso la misura della tensione che il distributore propone dovrebbe fallire se si spegne il fotovoltaico e si applica durante la misura un carico contino con una stufetta elettrica senza far saltare il contatore (per esempio con un assorbimento di 2.9 Kw se il contatore porta 3 KW). Con questa procedura il distributore è obbligato a sistemare la linea. Se si rifiuta allora si manda il reclamo ad ARERA. Consiglio di farsi supportare da un tecnico che sia in grado di analizzare in dettaglio il problema. Un saluto.

Grazie!

Grazie!

Grazie per aver apprezzato il video. Per ottenere il grafico, bisogna entrare nella piattaforma di monitoraggio di Solaredge con le proprie credenziali quindi selezionare nell’ordine: 1) “Analisi” 2) selezionare l’inverter 3) scegliere la data in cui si vuole analizzare i dati 4) selezionare “tensione CA” 5) selezionare “potenza CA” 6) salvare il grafico Un saluto

GRAZIE!!!

@@massimoargentero Sono anch'io utente solaredge e sono entrato nella piattaforma di monitoraggio ma non trovo la parola "analisi" e quindi non so come procedere... Che sia per il fatto che mi hanno appena fatto l'impianto e lo hanno messo per ora "stoppato" dal conferimanto all'enel in quanto non sono stato ancora abilitato alla vendita da parte di enel?

Buongiorno, mi può contattare all'indirizzo email che trova iscrivendosi al mio canale. Un saluto.

Sezione 3: Fornitura di energia elettrica Nr cliente………. POD……….. Sezione 4: Reclamo di prosumer (art. 1, comma 1, lettera h), Allegato A delibera 188/2012/E/COM) Inserire qui il reclamo in ogni suo dettaglio e le sue richieste. Sezione 5: non l’ho compilato. Un saluto

@@massimoargentero ho preparato la relazione ed è pronta per partire. Prima di mandarla ho aperto un reclamo sul sito di e-distribuzione e la risposta è che per loro è tutto ok. Prima di procedere alla procedura giustiziale mi ha lasciato perplesso un punto nella loro risposta: "Se lo desidera, è possibile installare uno stabilizzatore di tensione a valle del contatore di scambio." Che ne pensi? Magari è vero che dovranno fare qualcosa alla rete ma con i tempi italiani potrebbe essere una soluzione. Ero scettico sulla corrispondenza alla normativa ma se lo scrivono loro questo aspetto dovrebbe essere superato.

@@rmalates Ci sono soluzioni tecniche che possono funzionare ma tutte comportano una perdita di una quota dell'energia prodotta. Inoltre le spese di installazione sono a carico del prosumer. E' una toppa e non la soluzione.

Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Un saluto

Non è un gioco ma è il mondo che sta cambiando. Quando si andava a cavallo o in bicicletta andavano bene strade strette. Quando si è passati alle automobili e agli autocarri le strade sono state allargate. Le reti ora sono sotto stress e vanno adeguate. A volte, come nel mio caso basta sostituire un cavo con uno di diametro maggiore ma in generale bisogna ripensare tutto il sistema e renderlo più resiliente.

Per quanto riguarda il Distributore, la frequenza così come altri parametri qualitativi sono definiti dalla Norma CEI EN 50160 mentre per il Prosumer sono definiti dalla CEI 0-21. Purtroppo non ho un’esperienza diretta su questo specifico argomento e pertanto spero che qualcuno possa commentare e rispondere alla sua domanda.

Grazie per i commenti. La limitazione della potenza immessa ha senso se la si applica per un breve periodo come pezza ma il distributore deve risolvere il problema dal momento che nel preventivo ha garantito che la linea era adeguata. Suggerisco caldamente di mandate il reclamo ad ARERA supportato da un robusto razionale.

@@massimoargentero La patch ha lo scopo di non danneggiare l'inverter e di consentire l'autoconsumo sull'area al di sotto della curva nelle ore centrali della giornata. Se l'impostazione è quella di limitare in funzione della tensione di rete nel momento in cui il gestore interviene e le tensioni scendono, l'inverter andrà a piena potenza automaticamente. Il suggerimento di procedere con ARERA in seconda battura è comunque la soluzione al problema, quindi sposiamo appieno la Sua testi e le facciamo ancora i complimenti per il video.

@@drgrrbb Grazie Saluti

Si, il problema è stato risolto

​@@massimoargentero ma da parte del gestore? Ha cambiato la linea?

@@stefanozobbi7113 Si, ha cambiato la linea.

Buongiorno, Grazie per il feedback Approfitto della sua competenza e le sottopongo un’idea che mi frulla in testa. Invece di applicare questa inutile misura della tensione, mi chiedo se al fine di testare la qualità della rete abbia un senso applicare un alternatore al POD per simulare il carico dell’impianto fotovoltaico e verificare se la tensione resta entro i limiti. Si potrebbe eseguire il test sia per autorizzare l’installazione dell’impianto che per ritestare la rete se ci sono state delle variazioni. Grazie, Saluti.

@@massimoargentero in teoria si potrebbe fare, basterebbe immettere potenza e vedere di quanto si alza la tensione per ogni kW immesso. Anche se non siamo i soli connessi alla stessa linea per cui le condizioni al contorno variano continuamente. Anche un calcolo teorico con sezioni lunghezza della linea e tipo di trasformatore ci potrebbe già dire se avremo problemi.

@@DanieleVetrucci Grazie per la risposta

Buongiorno, Grazie per il suo contributo. Penso che pochi conoscano questo specifico argomento La partecipazione alla regolazione della tensione normata dalla CEI-021 dovrebbe mitigare il problema ma entro certi limiti. Probabilmente funziona bene per valori borderline. Nel mio caso sforavo il limite di tensione immettendo 1.5 KW quando il mio impianto ne può produrre 4. I tecnici Solaredge hanno testato tutte le regolazioni possibili ma l’inverter staccava comunque. Per altri utenti in situazioni meno critiche potrebbe funzionare quindi grazie ancora per averne parlato. Un saluto.

Buongiorno, Io ho seguito tutta la procedura (reclamo al fornitore > Misura della tensione > Conciliazione mediata da ARERA > Reclamo ad ARERA con c.c. al Distributore). Non ho altri esempi da riportare che siano andati a buon fine e pertanto non mi sento di consigliare una strada diversa da questa anche se una via più breve ci sarebbe. Spero che qualche altro utente che ha percorso strade diverse si faccia vivo per riportare la sua esperienza. E-distribuzione è un gestore di rete mentre per esempio Enel Energia oppure ENI Plenitude sono fornitori. Per provare che la rete è inadeguata ho inserito un grafico dell’andamento di tensione e potenza che ho scaricato dalla app di Solaredge dove si evince che immettendo una potenza inferiore a quella autorizzata per il mio impianto, vengono superati i limiti di tensione. Guardi la presentazione del mio video precedente che trova nel link alla fine di questo video. Mi raccomando, è fondamentale sottolineare l’inadeguatezza della misura della tensione che loro propongono in quanto sono consapevoli che è inadeguata per questo specifico scopo. Tutta questa perdita di tempo e risorse si potrebbe evitare se il distributore testasse la rete prima di autorizzare l’installazione collegando un alternatore al POD che simuli il carico del futuro impianto fotovoltaico. Non serve conoscere la teoria della relatività, basta un po' di buon senso. Un saluto.

@@massimoargenterograzie molte, quindi se non ho capito male dovrei comunque fare il test con il mio fornitore (Pulsee nel mio caso) e se non dovesse andare bene dovrei attraverso i grafici del mio fornitore dell’impianto fotovoltaico (nel suo caso Solaredge nel mio caso Sto spine) provare per mezzo del reclamo che il loro metodo di misurazione non è conforme. È corretto? Grazie molte per l’aiuto

@@marcodaddazio3868 Si è corretto. Mi raccomando, non scriva che la misura non è conforme ma che "non è adeguata allo scopo" . Se possibile condivida sul canale come si concluderà il reclamo. In bocca al lupo!

@@massimoargentero grazie lo farò senz’altro, nel mio caso non avrò i grafici dall’applicazione ma posso fotografare il monitor dell’inverter dove si vedono gli andamenti dei distacchi e il voltaggio superiore ai 253 V. Il reclamo va inoltrato sia al gestore che al fornitore? (Quindi sia a Edistribuzione sia a Pulsee) grazie molte, un saluto.

@@marcodaddazio3868 Il primo reclamo l'ho inviato al fornitore che ha coinvolto successivamente il gestore. Successivamente ho avviato la procedura di conciliazione con il fornitore che si è avvalso del gestore per il supporto tecnico. Saluti

Grazie!

Se hai bassa tensione con il fotovoltaico in funzione molto probabilmente è un problema di rete. Prima di cercare soluzioni tecniche, chiedi una verifica della tensione al distributore e spegni l’impianto fotovoltaico durante la prova. Se la tensione misurata sfora il limite inferiore il distributore dovrà necessariamente intervenire.

E' una buona soluzione per evitare il distacco dell'inverter tuttavia da fastidio non poter immettere in rete la corrente in eccesso ed essere obbligati a ricorrere ad espedienti vari.

L’impianto offgrid è un approccio pragmatico per bypassare l’inadeguatezza della rete di distribuzione tuttavia in prospettiva solo l’integrazione degli impianti alla rete di distribuzione può portare ad un salto di qualità e dare prospettiva a questa fonte rinnovabile. Naturalmente il distributore deve investire nelle infrastrutture. Grazie. Un saluto

Grazie

Sicuramente qualcuno ha sbagliato qualcosa. Vista la numerosità dei casi si tratta di "un errore" fatto sistematicamente. Grazie. Un saluto

Purtroppo in molte zone la qualità della rete elettrica non è adeguata a ricevere energia dagli impianti fotovoltaici. Guarda il mio nuovo video dove spiego come sono riuscito a risolvere il problema. Spero che ti possa essere utile.

Non è facile tenere la tensione per 15 minuti leggermente al di sopra del limite superiore gestendo la variabilità della produzione di un impianto fotovoltaico con un phon che solitamente consuma corrente a intervalli discreti di 1 Kw. Probabilmente il misuratore di tensione del tuo inverter è starato e sottostima il valore reale della tensione. Comunque tutto è bene quel che finisce bene!

@@massimoargentero Sì non è stato facile! avevo un phon professionale da 2 kw . Dipende la marca dell'inverter ( fronius) puoi cambiare i parametri della tensione Ci vuole una password per cambiare. Più in casa avevo due strumenti controllavo la tensione. I 15 minuti sommati, calcolati l'arco della giornata. Un'altra soluzione puoi attaccare uno strumento che quando arriva 252 V si accende un boiler o una stufa elettrica o una cosa che consuma molto che ti porta a 250V e si spegne 😉

Buongiorno, purtroppo non sono un tecnico quindi la mia risposta potrebbe non essere corretta. Ho dato un occhiata alla norma CEI 021 e al capitolo 8.6.2 dice che la protezione di interfaccia è prevista anche al di sotto di 11 Kw ma con una configurazione diversa. Sarebbe di aiuto se qualche tecnico competente potesse commentare.

Sotto 11,08kW non è obbligatoria la protezione d'interfaccia esterna ma si usa quella presente all'interno dell'inverter.

Ti auguro di risolvere al più presto il problema. Un saluto

Grazie e in bocca al lupo!

Grazie Piero. Penso che ci sia un numero sufficiente di prosumers con questo problema per imbastire una class action. Qualche giorno fa ho pubblicato un secondo video dove spiego come sono riuscito a risolvere il problema e farmi sistemare la linea. Lo trovi qui: ua-cam.com/video/9zhqkJaYol0/v-deo.html

L’energia prodotta in eccesso bisognerebbe stoccarla ma al momento non lo si fa se non marginalmente. Fra qualche anno ci saranno molte auto elettriche e una significativa produzione di idrogeno e a quel punto l’energia prodotta sarà utile anche in quei momenti della giornata in cui ora è in esubero. Tutto questo funzionerà solo se la rete sarà in grado di gestirla. Un saluto

Purtroppo non ho le competenze per risponderti. Un saluto.

Si, ma un autotrasformatore da 4KVA costicchia oltretutto e dovresti fartelo avvolgere per avere un 220/240 (con il 240 lato BT)

E' vietato allora tanto vale tarare diversamente l'inverter (sempre vietato ma gratuito)

@@DanieleVetrucci così avrei tensione alta in casa, una persona che conosco si è fatta installare uno stabilizzatore a monte da 7500VA (1900 euro circa), così facendo credo comunque si esporti energia a tensione alta

@@francescocolusso9796 sì, con lo stabilizzatore il problema della tensione alta lo hanno i vicini che sono collegati alla stessa linea. E se hanno problemi il distributore risale alla causa.

Grazie Roberto. Per quanto riguarda il tuo impianto, devi sicuramente verificare con ENEL.. Gli elettrodomestici tipo lavatrice o lavastoviglie, a differenza delle batterie di accumulo o di una stufetta elettrica, assorbono in modo discontinuo e nei momenti di basso assorbimento la tensione cresce se la linea non è in grado di assorbire la potenza prodotta. Un saluto.

La responsabilità è del distributore di energia che attraverso il preventivo garantisce le specifiche di fornitura. L’installatore non ha nessuna responsabilità, tuttavia se durante il sopraluogo evidenzia delle potenziali criticità quali ad esempio abitazione a fine linea o grande distanza dalla cabina, mi aspetterei di essere messo in guardia prima di procedere con l’installazione. E' solo una questione di etica professionale ma non ha responsabilità diretta.

Se sei a fine linea oppure se nella tua zona il fotovoltaico sta crescendo molto con la soluzione offgrid corri meno rischi

Grazie Matteo. Si sono d'accordo con te; ci sono migliaia di persone inconsapevoli del problema. Inoltre fino a qualche anno fa gli inverer non mostravano i grafici della tensione quindi molte persone subivano senza accorgersi che non stavano producendo corrente. Purtroppo molte parti della rete nazionale non sono buone neanche per stendere i panni. Un saluto

@@massimoargentero due settimane fa sono venuti a riprendersi lo strumento di misura..e nonostante i numerosi distacchi non è risultato nulla, non hanno comunicato nulla, semplicemente mi hanno addebitato 140euro in bolletta..è scandaloso

E’ normale che la prova non abbia superato i limiti. Anche se hai impostato una tensione superiore di un paio di volt, il distributore fa la media di 10 minuti di misurazioni per generare un punto. La prova è stata pensata per caratterizzare la tensione come parametro di qualità e non per misurare la capacità della rete di assorbire il carico in immissione. Questa prova viene utilizzata sistematicamente in modo improprio.

La tua situazione temo sia comune a molti utenti che vivono in zone periferiche. Consumare il più possibile l'energia prodotta è una buona strategia ma resta inaccettabile che la rete non venga adeguata mentre vengono dati permessi a pioggia per installare impianti che resteranno cattedrali nel deserto.

Il distributore ha già fatto una regolazione in cabina ma l'intervento non è stato risolutivo. Con l’arrivo della stagione fredda e il sole basso sull’orizzonte i problemi si ridurranno temporaneamente. In prospettiva purtroppo non mi aspetto nulla di buono in quanto il fotovoltaico sta crescendo rapidamente mentre l’adeguamento della rete è molto più lento.

Ciao, la soluzione off-grid, nel senno di poi, sarebbe stata la migliore. Mi sono fidato del distributore che ha certificato l’idoneità della linea alla connessione con il mio fotovoltaico. Ho voluto fare questo video per smontare la misura farlocca che il distributore utilizza per dirti che la rete di distribuzione è adeguata se inoltri un reclamo. Gli incentivi sono un altro punto dolente. Prima di installare l’impianto ho avuto un incontro con la mia banca che mi ha assicurato che avrei potuto cedere il mio credito. Quando è arrivato il momento di effettuare la cessione, la banca mi ha informato che avevano esaurito i crediti. Ora dovrò recuperare andando in detrazione per il 50% nei prossimi 10 anni. Comunque grazie per la comprensione!!!

@@massimoargentero Nel tuo caso il risultato è stato ancora più spiacevole: con il superbonus e cessione del credito (quando ancora c'era), quanto meno uno se ne fregava (o accettava la soluzione non ottimale) perché tanto l'impianto era "gratis" (che poi su sto "gratis" ce ne sarebbe da discutere...), invece con il bonus al 50% e recupero del credito, di ritrovi a pagare l'impianto più del doppio del suo costo reale (a causa dei prezzi gonfiatissimi) e a dover anticipare l'intero importo, quindi alla fine dei conti: avrai un impianto che non fa esattamente quello che vorresti che facesse, lo avrai pagato di più (anche considerando il bonus) e ci metterai il doppio del tempo per ammortizzarlo. Non sto rigirando il coltello nella piaga, o forse lo sto facendo, ma non per farti "dannare", ma perché ci sono molti altri che sono rimasti "fregati" da questo "giochino", ed è bene che se ne parli il più possibile.

Ho il tuo stesso problema, grazie per aver condiviso la tua esperienza, grazie a te non chiederò la verifica dell'impianto, vorrà dire che durante gli orari critici cercherò di usare più utenze energivore sperando che terna adegui al più presto la rete. Per fortuna io ho sfruttato il 110%.

@@Th0T69 Hai avuto il problema subito dopo l’installazione oppure si è manifestato nel tempo magari grazie alla proliferazione di fotovoltaici nella tua zona? Sto cercando di raccogliere info in rete per capire meglio la magnitudine del problema. Grazie

@@massimoargentero io sono allacciato alla rete dal 9 Agosto, inoltre si tratta di una seconda abitazione, dove i consumi medi sono quasi zero perché usiamo la casa saltuariamente. Onestamente non ho avuto modo né tempo di sperimentare e fare prove.