Відео

@@fabiocatelan9257 grazie Fabio, so che non sei una persona che resta indifferente a certe panoramiche, spesso anch'io rifletto sul fatto che non ci si rende nemmeno conto di quanta bellezza abbiamo a disposizione dietro l'angolo... comunque con tre ore di sonno sulle spalle per la levataccia, devo ammettere che i vent'anni li sento molto distanti, visto come sono crollato appena terminata la doccia a casa. Un giro che mi riservo almeno una volta all'anno e che vale una settimana di ferie per le emozioni che concede

@@MsManolovi grazie di cuore Emanuele, neanche a farlo apposta un'altra persona che segue i video mi ha consigliato di aggiungere i commenti verbali: effettivamente molte cose andrebbero spiegate, sia per l'ambiente lagunare, in continua evoluzione con addirittura i garusoli lungo i rii, sia per le tecniche di voga (per ciò ho maturato fino ad oggi). Mi attrezzeró per l'inverno.

@@sciallino.venezia grazie mille per i complimenti, un aneddoto che non sono in molti a conoscere é che quando in mare comincia a formarsi un'onda lunga via via crescente, in meno di un'ora il vento rinforza... ecco perché ad un certo punto ho tirato giu la vela e ho proseguito a motore riparando agli Alberoni.

@@silviobernasconi3819 grazie per l'apprezzamento, l'idroscalo si trova alle Vignole nel punto di incontro fra Certosa, Vignole e accesso al forte di Sant'Andrea... al minuto 18'00" del video

@@bragee graz ne accuserà il peso

@@stefanialaviola4326 ...che non finiscono mai di emozionare nelle quattro stagioni. Grazie per l'apprezzamento

@@Massimilagoon sono innamorata di tutto il vostro territorio e di Venezia, saluti dalla costa ovest Sardegna

@@stefanialaviola4326 ...Non che le coste della Sardegna scherzino in fatto di ammaliamento. Hai una profonda sensibilità verso gli ambienti incontaminati: mi fa piacere che tu abbia gradito questa escursione, per me è stata una delle parentesi di vagabondaggio lagunare più emozionanti. Ricambio di cuore i saluti

@@marcomanzato la tua sensibilità è disarmante: ti ringrazio moltissimo per i tuoi puntuali apprezzamenti e per la cortesia della dedica che ci unisce nella passione escursionistica in questo ambiente cosí particolare ed in continua evoluzione. Proprio la veleggiata successiva, in piena andatura di traverso lasco, fra Campana e Fisolo, ho telefonato al maestro velaio che nel 1996 mi produsse la randa ringraziandolo enormemente per la bellezza ed efficienza del suo manufatto, le cui emozioni elargite non potranno mai essere quantificate in prezzo. Nel dettaglio dell'immagine di apertura del video, compare l'angolo corroso dello stabile che dal rio del Malcanton guarda su rio Nòvo: un profilo umano grottesco. Venezia conta un'infinità di dettagli curiosi che spesso sfuggono per una velocità poco attinente con i ritmi di una città cosí fragile

@@silviobernasconi3819 tocchi un punto che sta diventando una piaga, cioè sento sempre più persone che mi rivolgono domande con sfondo tecnico e mi rendo conto che non ho mai prodotto video (tutorial) a riguardo... provvederò. Comunque per armare e disarmare la barca, ad attrezzatura già disponibile, stimo non più di un quarto d'ora per ognuna delle fasi, tenendo conto che, se non c'è troppo vento, impropriamente procedo senza ancorarmi o legarmi a qualche palo. L'albero è solamente in abete e può essere di midollo (meolo) come il mio o in alternativa un sandwich di fette di abete (lamellare); il mio misura 5 metri esatti e pesa circa 12/15 kg (lo spennello di cera ogni due anni e mi guardo bene dal verniciarlo). Stesso discorso per le "antenele" ossia le aste che sottendono la parte alta e la parte bassa della vela (randa in questo caso). Non dimenticare che il mio stile di armo velico non è quello che verrebbe insegnato ad un corso di vela al terzo, ugualmente per le manovre (cime e relativi punti di strozzamento e scorrimento), quindi prendi sempre tutto ciò che dico con il debito atteggiamento critico

​@@Massimilagoon Grazie, bisogna avere comunque un bell'equilibrio per fare tutto ciò beccheggiando

@@francescofranchini9056 grazie per l'apprezzamento: un punto di vista in armonia con la fragilità di questo miracolo di città

@@vicmarco4659 grazie, ovviamente è una passeggiata se non c'è vento, ma può diventare un supplizio se quest'ultimo rinforza

@@gondolaservicepeschieradel4115 sicuramente nei squeri dove vien fatta la manutenzion e la costruzion, perché in cantier oltre a esser più caro, de solito xe già occupá (ti pol ben immaginar che per quanto grando possa esser un capannon, le dimension de la gondola no' xe fazili da gestir). Comunque me informo e dopo te so dir... fasso riferimento al numero del to' sito. Ti ga bòne probabilità de trovar posto visto che ormai a Venezia le gondole lavora 12 mesi l'anno.. prima del turismo de massa i gondolieri svernava ae Canarie perché a Venessia dopo la regata storica restava solo i gati

@@Massimilagoon grazie mille, si, saria oro, me piasaria riportarla a Venezia in inverno , cussi posso girarme la città a piaser😉

@@gondolaservicepeschieradel4115 ostrega... xe 'na "Giuppni": na Signora barca. Deventa rognosa da governar co' el fondi sporco, ma per el resto ghe magna la papa in testa a tante altre gondoe de nòva generazion, tanto imbananae per conviver col mar forza dieze del canal Grando. Mi la trovo stupenda per come la va a stagando: solo le barche de Roberto Dei Rossi casca ancora de più a stagando. No' desmentegar che mè nono gera gondolier e el sangue no' acqua...e nianca el vin

Grazie mille a te per la sensibilità e la costanza nell'apprezzamento: a proposito di dettagli ho scelto un'anteprima in rio Novo con la pietra d'angolo dello stabile corrosa in modo davvero singolare

By my brown point of view may be a singolar inner Venice discover, but for sure not an author but more authors (I took a look even to DeMino Reitalia"s songs and It serms a "four hands" composition... strange masterpieces opening an original window on music creativity)

@@Massimilagoon back to roots and burguer fever

@@bragee Bella Atitech seems to have been a launch ramp in quality terms for this hypnotic music: impossible to be heard the first time, curiously rich of details the second time and really an inseparable masterpiece at the end... obviously my own comment wouldn't condition others' points of view... inexplicable the silence after Belle Caselle: typical by artists who will have to wait their death to be evalued from a deeper perspective (maybe this meaning in "viva la silence"?)

@@Massimilagoon I guess that the green hunchback already understood the concept and "evaluated it from a deeper perspective". Legend says that a computer loudspeaker was sacrified for the sake of art...

@@bragee you're right: when I enjoy Mina's "zum zum zum", suddenly I get a mind projection of green curved shoulder, the unforgotten bear and vicars' dancing the seventies style under the severe Don Lurio's teachment

Ormai a Venessia i francesi ghe domanda ai cinesi dove xe Rialto anca de inverno perché come i milanesi a Milan, i venessiani xe ga estinto e el gato, paron de le piasse e de le calle, ga lassá el posto al servilismo incondizioná del can. Adesso xe le magoghe che fa el censimento dei sorzi

@@Massimilagoon Te ga razon,purtropo quest el xe el mondo de anco. Mi go 71 ani e no vedo l'ora de andare,col ricordo dei bei tempi de na volta. Un abrasso forte vecio.🙂

@@paolobaldin3732 forza, che ti xe ancora un puteo... sempre saldo, vecio leon

@@Massimilagoon Si si certo,ma el tempo el passa par tuti. Grassie vecio.🙂

Campana (ex Podo) fu una delle otto Batterie che fungevano da bastione difensivo sin dai tempi della Serenissima. Le costruzioni, inizialmente molto semplici, furono potenziate sotto gli austriaci per passare poi all'esercito italiano. Attualmente delle costruzioni di Campana non restano che i ruderi in seguito all'esplosione causata da un fulmine che fece saltare la casamatta potenziata durante la dominazione austriaca. Pare che il nome derivi appunto dal cocuzzolo rimasto dopo l'esplosione. Una leggenda relativa alla presenza di un feroce cane nero dagli occhi gialli che comparendo di notte avrebbe impedito lo sbarco a chiunque, con il suo ringhio, spinse un gruppo di pescatori ben equipaggiati di armi ad una meticolosa quanto infruttuosa ricerca durante il giorno: fu così che la credenza popolare fece risalire tali apparizioni ad un custode attribuito a Satana, a protezione di un cofano di preziosi. La vicenda viene riportata, con piccoli riadattamenti, da Gaspare Gozzi nel suo Almanacco Veneto riferendosi alle vicinanze del cimitero di Malamocco

@@Massimilagoon Grazie per risposta oltremodo esaustiva. Per "Almanacco Veneto" di Gasparo Gozzi intendi "L'Osservatore Veneto"? Se così fosse, l'ho posseggo in 3 volumetti, ne cercherei traccia

@@silviobernasconi3819 in realtà il riferimento l'ho pescato da "andar per isole" di Fuga e Vianello con le struggenti vignette del disegnatore di Corto Maltese (ahimè scomparso diversi anni fa). È un libro molto interessante e molto datato che esce dalle righe dei meri riferimenti storici: oggi pare che le informazioni nascano per un pubblico "foresto" che ha bisogno di ascoltare la storiella per tornare a casa arricchito culturalmente, ma che non rabbrividisce di fronte alla radiografia della disposizione dei pali di fondazione del ponte di Rialto. Mi pare di capire che tu sia ben rifornito e interessato sulle origini di questo angolo di pianeta preso di mira dagli extraterrestri... perché cercando anche solo di immaginare come sia possibile un miracolo del genere per mano umana, vien da gettare la spugna immediatamente. Complimenti

@@Massimilagoon Se ricordo bene quando fu costruito il ponte della Libertà, qualcuno disse che con esso si unì la terraferma a questo angolo di pianeta e non viceversa. Sono un mantovano e amo questa vostra terra-acqua tanto da sperare di venirci ad abitare

@@silviobernasconi3819 ti fa molto onore, a maggior ragione della caratura medievale splendidamente ostentata da Mantova (che comunque era raggiungibile per vie d'acqua dalla laguna)..anzi, un iscritto del mio gruppo remiero in primavera lanciò la proposta di raggiungerla a remi: a traino all'andata e a remi al ritorno (proposta elettrizzante, ma con l'unico neo dei vincoli lavorativi e famigliari per i giorni necessari ad un'impresa già compiuta da un equipaggio femminile che ne ha estratto un diario di bordo...e che credo sia anche stato stampato). Probabilmente hai una parte di sangue "salso" che ti circola nelle vene se senti questo trasporto. Se mai ti partisse l'embolo di trasferirti ti prego di lasciarmi illustrarti alcuni punti cardine per la scelta dell'immobile: Venezia è stupenda e fragile al tempo stesso

Grazie per l'apprezzamento: a Venezia si chiama "sòramanego" e comunque quella oramai cinquantenne signora la vogo da quasi trent'anni. L'unico vero freno allo studio di quest'arte secolare lo vedi in canale della Giudecca, ma nemmeno la jungla dei motorizzati può nulla contro la passione

@@Massimilagoon "Soramanego"!!! Meraviglioso🤭🤭🤭

Grazie Tiziano, me dise anca el boss al lavoro che go sbajá mestier. Sempre in gamba, stame ben

Ahahahah... altro che tablet, smartphone e schermi vari: ti ga dei ricordi belissimi e soratutto ti ga vivesto la tó vita da omo libero nel modo più umile ed educativo. Mi invesse la prima vela la go cuzía a 14 anni col coton grezo e co' le mance de la domenega go comprá 'na piana a man per tirar un moral de albeo per l'albero e e 'na cantinela per le antenele e comunque anca mi so' andá avanti diversi anni col remo in falca come timon sul me' sandoeto de 5 metri: la sanpierota par el Vespucci in confronto. Complimenti Roberto, xemo de la stessa pasta

Grazie a te per l'apprezzamento: spesso le cose più belle che la natura offre non hanno bisogno di un corrispettivo monetario...e la video testimonianza non esprimerà mai le emozioni che ne scaturiscono

...el tramonto me ga dá 'na man. Ogni stagion ga el so' fascino: el vantaggio de esser un lupo solitario permette de rancurar i frutti più liberamente. Grassie per el complimento

Grazie per l'appressamento, co' la gondola no' xe ga mai finío de studiar l'arte de la voga: me ga volesto un bon quarto de ora prima de ciapar confidenza col remo che scampava fóra da l'acqua e se provavo a refar el xe impirava subito sòto, però quando ti trovi la posizion giusta e la barca ciapa l'abbrivio ben, deventa un piazer enorme e la fadiga va a farse benedir. Xe giusto ròbar cò l'ocio, ma anca armarse de tanta pazienza, umiltà e spirito de sacrifisio da pope sfidando onde vento e rii angusti ga el sò perché. Gavemo solo una vita per imparar e forse quel Paradiso che 'ne xe sempre stá insegná come un posto divin dove tutto xe beo e xe sta sempre ben, forse lo gavemo già davanti, guadagnandoseo sul remo quando in mezo a la paze de la laguna ti vedi 'sta sfera de oro che xe alza sòra de la Basilica de San Marco, mentre l'acqua sbatocia sòto el cavalin del fondi e i ragi del sol néta via l'aguasso da le coverte de prova e de pope co' el so' calor che suga i ossi dopo 'na nóte a paiol

Però: carteggiata e asciutta un paio di giorni sotto sora 2 mani de pattume de queo bon. Bravo comunque. E robe più spicce , come Tirar via el baro verde con el rusco.

@@robertovianello8641 un'ora e mezza in ammollo robe spicce?... E "el baro" non era di alghe, bensì denti de can, ostreghe e anemoni: il primo piano su avambraccio destro e mano sinistra sono eloquenti. Purtroppo il proprietario non è stato zelante con il mezzo, ma è già un miracolo che me l'abbia prestato: mi auguro per lui che faccia applicare l'antivegetativa al più presto, perché l'acqua comincia a scaldarsi e in una settimana le concrezioni ricominciano a fissarsi sulle tavole del fondo

Complimenti per la tua sanpierota,ed il timone, basculante. La sanpierota pare una Schiavon costruita a Portosecco San Pietro in volta.Bellissimi i video in giro per la nostra laguna dove er remo ze signor, però ghe ze gente che va via con i motori alla domenica, i molla l'auto ,per ritrovarse a guidare barche veloci come fossero in autostrada. E questo per Venezia ze a so rovina.

@@robertovianello8641 grazie Roberto, "la putea" 'sto anno che vien ghe ne compie 50 (ti ga ocio: o xe una de le ultime de Schiavon, come me ga dito el primo paron, o forse addirittura fatta da Menetto quando el gera ancora "fiosso" da Schiavon)... comunque 50 mai ricoverada in cantier e impossibile calcolar i chilometri che la ga mastegá in ogni condizion e stagion...forse un giorno trovaró el tempo de dedicarghe 'na poesia e se so' qua a contarla xe perché no' ghe gera niancora el giron pronto e perché la so' cantieristica magistral me ga riportá a casa anca quando che le speranze gera andae: chi plana sòra i 50 km/h no' pidará mai capir...e nò podará mai gustar el profumo del legno e de la cera carnauba mentre le manovre zigola col vento sotto el sol de agosto. Ti vedi Roberto, no' me ricordo cossa go fatto ieri, ma no' podaró mai desmentegar i gransi che vien tirai su e fatti piroetar come balerini de danza classica nei delicati bovoi generai da la bascula completamente tirada su, mentre el fondi sbrissa su vinti zentometri de acqua ne le velme fra Sant'Erasmo e San Francesco del Deserto co' l'ultimo alito del siroco prima de la "stanca" crepuscolar... ma anca a spiegarle 'ste robe no' rende l'idea come viverle

Grazie Emanuele... un'ora e mezza in acqua ga valso proprio la pena; per fortuna no' ghe gera gransi blu

Buongiorno Adriano, grazie mille per l'apprezzamento, fa sempre piacere vedere condiviso l'amore per questo ambiente unico e così ricco di storia. La mia sanpierotta fa 6 metri e mezzo, di questo tipo di imbarcazione, su cui esiste un libro dedicato e in altri se ne parla principalmente per l'armo velico, esistono diverse misure costruttive: dai 6 metri agli 8: con 6 metri di cavana (a meno di lasciar fuori la prua magari), la vedo dura diventare armatore di questo tipo di imbarcazione, inoltre come stabilità, capacità di carico e agevolazione alla voga, la misura più collaudata e gettonata è da sempre 6 metri e mezzo; personalmente ho sempre sconsigliato misure inferiori per la sanpierotta... meglio piuttosto passare al sandolo buranello a cui 3 cv di potenza bastano e avanzano per visitare le lagune, a remi è eccezionale ma a vela diventa ben più rischioso e necessita di riflessi da soriano per non scuffiare (la mia prima barca fu un sandoletto di 5 metri con una vela in cotone grezzo autocostruita e con il quale mi divertii moltissimo...passare alla sanpierotta sembrò come essere sul Vespucci). Il 2024 sarà un anno dedicato alla sanpierotta perché mi sono preso un anno sabbatico dalla società remiera, di conseguenza prevedo più video escursionistici che per rii. Dammi tranquillamente del tu e se ti servono informazioni specifiche sulla navigazione con barche tradizionali a fondo piatto, ti consiglio vivamente "manuale di vela al terzo" con ampie descrizioni anche sul come costruire che sul navigare. Complimenti anche a te per la scelta "sana" del contatto con la natura dove non si ha mai terminato di imparare

Grazie Massimiliano per il tu e per le preziose informazioni. Non sapendo dove sbattere la testa sono le prime informazioni importanti che ho avuto. Oggi andrò in cavana a prendere un po’ di misure. Nel caso, mi farebbe piacere avere un tuo parere per un eventuale acquisto. Potrei contattarti in qualche modo?

Un parere lo posso dare, però tieni conto che il mio tempo libero è prevalentemente impegnato su molti fronti, quindi non potrò dedicarti molto tempo. In ogni caso scrivimi pure se trovi qualcosa che ti convince: è importante sapere che uso e in quali posti dovrai fare uso di un'eventuale imbarcazione. mdemio666@gmail.com

Grazie di cuore. Già il tempo che mi stai dedicando è prezioso e non voglio abusarne. Se dovessi trovare qualcosa da sistemare , c’è un cantiere o un maestro d’ascia onesto, in particolare, che consiglieresti?

Buondì Riccardo, anche se mi giostro discretamente con la teoria, credo che un esempio pratico sia la via più breve ed efficace per toccare con mano i risultati. Se ti fa piacere, dal "bocolo" alla prima domenica di maggio mi godo un ponte lavorativo, per cui, tempo permettendo, se tiri giù una mascareta (io sono in anno sabbatico con la remiera) sarò ben lieto di mostrarti la prestidigirimirizzazione del remo per siár. Fammi sapere su mdemio666@gmail.com ciao

Si, è sufficiente una barca a fondo piatto e un grafico delle maree del giorno scelto. Con un motore come il mio ci vogliono circa 3 ore, a remi 5 ore e mezza

Grazie per l'apprezzamento Emanuele... quel posto ha qualcosa di magnetico. Il ritorno con il minimo di marea mi ha insegnato qualche nuovo aneddoto in materia di secche e motte con pietre: la laguna è in continua evoluzione

Grazie mille, io attendo con trepidazione le tue testimonianze escursionistiche che sono veramente un colpo d'occhio per panoramiche e sapiente montaggio... fatalità sono stato dai Vidal per un preventivo su un intervento di impermeabilizzazione della sanpierotta e nal capannone c'era uno sciallino in manutenzione...vuoi mai che...?

Grazie anche a te per la sensibilità di apprezzare posti che non conoscono il tempo. Però li c'è da passare almeno una notte per entrare in simbiosi con un ambiente così apparentemente inospitale ma così ricco di spunti emotivi. In gamba

Grazie mille Riccardo...stasera una serale per rii non me la toglie nessuno: punto i Miracoli e i Sospiri per rientrare da San Polo dopo il loop di San Trovaso e Tramontin... olio un po' le giunture arrugginite da tanta pioggia in vista della Vogaepara. Ciao vecio

Uno dei punti più rognosi, se non el più rognoso (non a caso queo de provenienza xe el rio del lustraferi... xe un atimo a perder el dolfin o el risso

... onestamente ciacolo un fiá co' tutti, ma de tanti (e xe vedemo da anni) no' conosso el nome...lo stesso co' i sandolisti. Venessia xe bea anca per questo. Te disaró.... ghe xe anca i musoti (che no' ghe piaze el mestier, ma no' ghe spussa i schei in scarsela), ma no' ghe taco boton

Grassie zovine, i complimenti xe sempre ben accetti da chi ga mestier, comunque anca se me dago la sappa sui píe in realtà l'ingresso in rio de le Gorne xe più difizile col sandolo (largo 1.60) che la gondola (larga 1.40)... proprio stamatina so' passa co' la sanpierota (1.75) ma gera da spenzerse co' le man fra mura e paratie de féro fazendo la barba a le falche. Go ancora qualche rio impegnativo, ma sarà per sto anno che vien co' la gondola (me so' riservá un anno sabbatico da la remiera). Complimenti vivissimi per el lavoro su la gondola (proprio un bel boresso)

Many thanks indeed for your appreciation. Lagoon points of view of mine are so far from guided tours: boat is the greatest escape way from human. Never say never: maybe you are so lucky to have emotions shared with me (you cannot imagine how many persons raise the same question to me)

Ci Credo. I bet a lot of people would enjoy a day on the water away from the crowds. I've only experienced it during the Vogalonga, but that's usually a sprint to Burano for a spritz Select or two. 😄@@Massimilagoon

Mi fa piacere che ti abbia emozionato, ma trascorrervi una notte, mentre il crepuscolo cede il passo a Giove e alla luna, ascoltando in silenzio i garriti degli uccelli di barena che vanno via via affievolendosi nelle tenebre, mentre del cason resta solo il profilo nei lontani bagliori veneti, diventa struggente poesia nel profumo del fango delle velme che pian piano si scopre con la bassa marea il cui minimo giunge prima dell'aurora

.. anche per me è stato così, ogni volta che, girando per i rii incrociavo i gondolieri impegnati in manovre al limite dell'impossibile, alla fine ho deciso di iscrivermi in società remiera e da lì si è aperto un mondo

Grazie Emanuele, l'isola era già stata messa all'asta, ma se non ci sono stati compratori sicuramente non è per i fantasmi ma perché logisticamente distante da Venezia (infatti pare che anche San Clemente non stia sbarcando il lunario a sufficienza), gli unici fantasmi si potrebbero materializzare dopo un paio di bottiglie di prosecco. Questi sono i momenti dell'anno in cui vale la pena approfittare della quiete e della discrezione di quest'isola... in primavera ed estate il discorso cambia. Il canale della Giudecca invece è tassativamente da evitare per un attraversamento in mascareta o in gondola

Grazie di cuore Riccardo, non ti nascondo che qualche acciacco alle cerniere l'ho avuto anch'io. Le distanze sono solo numeri, più o meno come gli anni dell'età... conta solo quello che ci sta in mezzo. Ciao

No' saressimo a Venessia se no... grassie per la costanza e l'appressamento: la sanpierotta xe pesante, ma quando el fondi xe néto e l'acqua come l'ojo, basta puzar la pansa sui remi che la sbrissa via e se fa maltempo la te porta sempre a casa... gran barca

...e pensare che i più ricoverano le barche in cantiere in inverno. Sicuramente un periodo non propizio per la vela ma ogni stagione riserva un fascino unico intriso di peculiarità che le lagune regalano a chi nel torace vive il battito cardiaco del gabbiano

@@Massimilagoon proprio così..

Grazie mille, vedere le acque lagunari fondersi nella maestosità del cielo nel conforto del tepore solare in una giornata di pieno inverno, mentre il profumo del pesto diventa esplosione per le papille gustative decisamente abbarbicato alle sinuose linee degli spaghetti a riprendere le linee d'acqua nelle scie delle barche, ha ripagato ampiamente l'impegno muscolare

Ti penso talvolta e talvolta mi fermo ad osservare quel meraviglioso sandolo che anela di sentire l'acqua salmastra lambire la nobiltà delle linee idrodinamiche...talvolta butto l'occhio in bottega. Tanto so che prima o poi ci si rivede. Duri i banchi guerriero

Quando volgo la prua in direzione di Sant'Erasmo non posso esimermi dal provare un brivido al ricordo, quasi un monito ai neuroni rimasti a non replicare una meravigliosa esperienza che, come la vetta dell'Everest, si affronta una volta nella vita, nella speranza di poterlo trasmettere ai posteri. È stato un vero piacere far scorrere le variopinte setole all'alba con te: ai concertisti del Titanic l'inabissamento nelle gelide acque, a noi il torrido pomeriggio in attesa di una colma di marea serale che se non fosse stato per l'ultima grande nave in uscita, avrebbe segnato un immane fallimento

Troppo buono... approfitto per estendere anche a te un sereno 2024. Talvolta sorrido al ricordo di quel fortuito incontro, mentre cercavo di scavare, in quel paio di neuroni che mi rimangono, dove ci fossimo incontrati in precedenza. Pare che sia chiaro che la mia è un'inguaribile passione che adoro vedere condivisa con chi ha la stessa sensibilità verso questo angolo di pianeta con peculiarità estremamente rare. So che se mi incontrerai a zonzo per rii non esiterai a chiamarmi...ed io non esiterò a darti un passaggio per via acquea

Grazie per l'apprezzamento e la sensibilità verso il panorama; ricambio di cuore gli auguri per un 2024 di lunghe vogate... per i rii sicuramente mi farò vedere. Ciao, a presto