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Crocevia...
Приєднався 13 жов 2011
Alberto Moretti parla di "Indian Faces"
Il fotografo Alberto Moretti presenta "Indian Faces", progetto in fieri dedicato alle star di Bollywood. Diverse versioni di "Indian Faces" sono già state ospitate al New York Indian Film Festival 2011 e 2012, a Triestèfotografia 2011 e a Maremetraggio 2012.
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06 G. Pasqualotto - Il Sé nell'Hindūismo e il sé nel Buddhismo (Trieste, 12.01.2010).mpg
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L'intervento di Giangiorgio Pasqualotto al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Pasqualotto parla di "Il Sé nell'Hindūismo e il sé nel Buddhismo". Giangiorgio Pasqualotto ha insegnato Storia della Filosofia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova ove attualmente insegna Estetica. Inoltre, sempre presso la medesima Facoltà i...
05 C. Ciancio - Il sé come immagine dell'assoluto (Trieste, 12.01.2010).avi
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L'intervento di Claudio Ciancio al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Ciancio parla di "Il sé come immagine dell'assoluto". Claudio Ciancio è stato professore straordinario di Filosofia teoretica prima presso l'Università di Lecce e poi presso l'Università del Piemonte Orientale ove, dal 1992, è professore ordinario. È Direttore del "Centro St...
04 M. Pagano - Aldo Magris. Libertà e destino (Trieste, 12.01.2010).avi
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L'intervento di Maurizio Pagano al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Pagano parla di "Aldo Magris: libertà e destino". Nato a Torino nel 1948, Maurizio Pagano compì gli studi in quella stessa città, dove fu allievo di Luigi Pareyson e si laureò nel 1971 con una tesi sul pensiero di Wolfhart Pannenberg. Dal 1994 al 2006 è stato professore ordi...
03 M. Raveri - Il problema dell'io nel buddhismo esoterico contemporaneo (Trieste, 11.01.2010).avi
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L'intervento di Massimo Raveri al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Raveri parla di "Il problema dell'io nel buddhismo esoterico contemporaneo". Massimo Raveri è professore ordinario di Storia delle Religioni presso il Dipartimento di Studi sull'Asia Orientale dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dove tiene anche i corsi di Religioni e Fil...
02 F. Polidori - Verità dell'altro (Trieste, 11.01.2010).avi
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L'intervento di Fabio Polidori al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Polidori parla di "Verità dell'altro". Fabio Polidori (Trieste, 1957) è professore di Filosofia Teoretica all'Università degli Studi di Trieste, dove insegna Filosofie del Novecento. È redattore delle riviste «aut aut» e «Etica & Politica». Si è occupato del pensiero tedesco ...
01 A. Magris - Maurizio Pagano studioso di Hegel (Trieste, 11.01.2010).mpg
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L'intervento di Aldo Magris al convegno "Il Sé - tra Oriente e Occidente", svoltosi a Trieste l'11 e 12 gennaio 2010. Magris parla di "Maurizio Pagano studioso di Hegel". Nato a Trieste nel 1949, Magris fu allievo di Luigi Pareyson a Torino, dove si laureò in Filosofia Teoretica nel 1972 con una tesi sullaWissenschaftslehre 1804 di Fichte. Dal 1987 professore associato di Filosofia della Religi...
Pasqualotto, uno chiarore nelle tenebre militari e religiose di trieste.... 👍🕊️✨🙏💞
Unica religione valida e quella che non esiste... I fatti del mondo sono conflitti senza fine...tutto x il nulla.. Anzi scusate.. X il potere... E di pochi direi..
Concetti come quello di Sé universale e individuale sono stati ripresi da Jung in modo magistrale...e poi da Neumann in modo ancora più magistrale. Ma non solo da loro.... In questi due pensatori si evidenzia il pericolo di questo rapporto: che inghiotte o, nel caso migliore, decanta, solleva, ecc.. Enzo
Se elimini il principio di non contraddizione ottieni tutta la logica che vuoi. Ma hai sempre eliminato il principio di non contraddizione.
antropologo, scrittore, docente di Storia delle religioni nonché di cultura e buddismo giapponese, professore di fama internazionale non capirebbe in realtà ciò che dice? Incredibile. Credo che il mondo accademico italiano ne se farà una ragione del suo dissenso. Cordialmente
E io mi farò una ragione delle sue personali opinioni. D'altra parte se bastassero i titoli accademici per garantire che un laureato capisca veramente quello che ha studiato saremmo pieni di geni ovunque. Purtroppo la realtà ci mostra il contrario.
Evidentemente, la sua apprensione, comprensione ed elaborazione del complesso concetto di "capire", non sono all'altezza della problematizzazione raffinatissima e radicatissima del professore (e Maestro) Raveri.
Ho ascoltato altre conferenze di questo signore e la convinzione che ne ho tratto è che parla di tante cose ma non ne capisce realmente nessuna. In particolare parla di una miriade di sette e nuove religioni dando per scontato che siano buddhiste e le definisce esoteriche, ma sta parlando in realtà del nulla! Il buddhismo è uno solo, quello che tramanda ed applica gli insegnamenti del Buddha Sakyamuni; si articola su tre livelli di insegnamento; Hinayana o Theravada (la via piccola) incentrato sulla comprensione del Karma, cioè della legge di causa ed effetto, Mahayana (la via grande) che aggiunge agli insegnamenti base la compassione verso tutti gli esseri e l'impegno ad aiutarli a progredire, e Vajrayana (la via di diamante) che introduce il tantra, cioè il lavoro sulle energie guidato dal lama, che ci permette uno sviluppo più veloce. Sokka Gakai e le miriadi di altre sette pseudo buddhiste non hanno nulla a che vedere col buddhismo, non tramandano nè applicano gli insegnamenti del Buddha. E' come se ci fossero sette sedicenti cristiane che però non si ispirano al Cristo. Quindi di cosa sta parlando questo signore?
Luigi Quartucci sei al corrente che il Sutra del Loto non è stato scritto da Buddha , ma è stato scritto da qualcuno altro almeno qualche centinaia di anni dopo la morte del Buddha?
@@acromatico1 Niente di quello che è giunto a noi è stato scritto dal Buddha. I sutra ed i tantra sono raccolte esclusivamente orali dei vari insegnamenti che solo molto tempo dopo la sua morte sono stati trascritti dai suoi discepoli. Il sutra del loto in particolare risale a circa 600/700 anni dopo la morte del Buddha e, nonostante venga classificato tra i sutra Mahayana, è utilizzato prevalentemente in scuole di Cina e Giappone. Personalmente pratico il buddhismo tibetano Vajrayana ma questo sutra non fa parte della nostra tradizione e non viene insegnato da nessun maestro. Nichiren invece lo ha posto alla base del suo personale buddhismo dandone un'interpretazione che non ha nulla a che vedere col buddhismo vero e proprio. Non è un caso, credo, se la scuola Sokka Gacai non fa parte dell'UBI (Unione Buddhista Italiana) e non è considerata Buddhismo dai buddhisti delle altre scuole.
Ma cosa dice, questo Signore è un genio! Luigi Quartucci
Ma questa gente con questa tosse schifosa non prova vergogna a presentarsi a una conferenza sapendo che non potrà che disturbare la lezione e i presenti?
!!!!!!!!!!!!!!!!
Trovo Pasqualotto competentissimo e chiaro. Molto meno chiarezza c'è nei commenti critici del tutto fuori luogo. La materia è complessissima e la lezione lineare , chiara e puntuale. Lasciando poi perdere quelli che pontificano circa il Sè che Paqualotto non avrebbe. Critiche generaliste, confuse...che non temono smentita perchè tanto basta dire che è un'esperienza personale e tutto va a posto. Forse a questi la mente fà paura...perchè non del tutto ferrati nel ragionamento.
che commenti idioti... sta solamente illustrando, con competenza, ciò cui si riferisce il titolo di questo video.
a giorgia lovato: malignetta!
Pasqualotto ha il merito di dire tante ovvietà, ma in modo chiarissimo
La chiarezza è un dono che hanno pochi. Pasqualotto, poi, è stato un apripista in Italia, un pioniere che ha saputo portare la filosofia entro gli studi di orientalistica e l'orientalistica entro l'ambito della filosofia. Prima di lui i due settori rimanevano separati e poco comunicanti. E questo è un altro enorme merito che gli va riconosciuto.
Temo lei si sbagli. Prima di lui c'è stato ben altro. @@CroceviatOreOc
Bravo dario..sei veramente un filosofo.
E' vero, tragicamente vero, che ogni rapporto di dominio tende all'identità e all'identificazione, all'assimilazione e alla distruzione dell'alterità (e) dell'altro; ma è discutibile il fatto che le strutture dell'Io palesino l'impossibilità di questa "totalizzazione", il compimento di questo dominio, conservando una traccia di questo "altro". Il sè più profondo e originario potrebbe essere null'altro che questo cieco tiranno, il quale, da lontananze inaccessibili, tutto domina e controlla.