Ep. 343 - Papale papale - "Sacerdoti"

Поділитися
Вставка
  • Опубліковано 4 гру 2024
  • Paolo VI, Regina Caeli 2 maggio 1971
    La Chiesa ha bisogno di Sacerdoti, di Religiosi e di Religiose, di uomini e di donne che si consacrano completamente alla gloria di Dio e di Cristo e al multiforme servizio religioso, educativo, caritativo della comunità cristiana. Ne ha bisogno anche la società moderna, ancor più che quella di ieri. Ne ha bisogno, grande bisogno questa nostra Roma cattolica, se vuole essere degna della sua missione e della sua storia. Per questo oggi si celebra la «giornata delle vocazioni».
    Le vocazioni! Nulla di più personale, nulla di più libero, nulla di più impegnativo, che una vocazione, quale ora intendiamo. E nello stesso tempo quanto essa è misteriosa, se davvero è una chiamata che viene da Dio, e che si fa sentire al di dentro di un’anima!
    Giovanni Paolo I, discorso al clero romano 7 settembre 1978
    I sacerdoti, in un certo grado, sono tutti guide e pastori, ma hanno poi tutti la giusta idea di quello che comporta veramente essere pastore di una Chiesa particolare, ossia Vescovo? Gesù, pastore supremo, di sé, da una parte, ha detto: « Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra »(3), dall'altra ha soggiunto: « Son venuto per servire »(4) ed ha lavato i piedi ai suoi Apostoli. In lui andavano dunque insieme potere e servizio. Qualcosa di simile va detto degli Apostoli e dei Vescovi. « Praesumus - diceva Agostino - si prosumus »(5); noi Vescovi presiediamo, se serviamo: è giusta la nostra presidenza se si risolve in servizio o si svolge a scopo di servizio, con spirito e stile di servizio.
    Giovanni Paolo II, visita pastorale nella diocesi di Terni discorso ai sacerdoti 19 marzo 1981
    Ho desiderato trascorrere qualche momento in mezzo a voi, cari sacerdoti, per dirvi il mio speciale affetto, e perché possiate sentirvi sempre più forti e lieti nella fede, che auspico cresca sempre più in Cristo, anche a motivo di questa mia visita (cf. Fil 1,25-26).
    La realtà tanto sublime che recate in voi stessi - segnati da uno speciale carattere che vi configura a Cristo Sacerdote, in modo da poter agire in suo nome (cf. Presbyterorum Ordinis, 2) - comporta la coscienza della grandezza della missione ricevuta e della necessità di adeguarsi sempre più ad essa. È necessario di fronte al dono del Signore avere una chiara e radicata convinzione circa il proprio essere sacerdoti di Cristo, depositari ed amministratori dei misteri di Dio, strumenti di salvezza per gli uomini. Tali certezze di fede non consentono di dubitare della propria identità, di essere titubanti circa il valore della propria vita, di esitare in faccia al cammino intrapreso.
    Benedetto XVI, udienza generale 12 agosto 2009
    Il Concilio Vaticano II invita i sacerdoti a guardare a Maria come al modello perfetto della propria esistenza, invocandola “Madre del sommo ed eterno Sacerdote, Regina degli Apostoli, Ausilio dei presbiteri nel loro ministero”. E i presbiteri - prosegue il Concilio - “devono quindi venerarla ed amarla con devozione e culto filiale” (cfr. Presbyterorum ordinis, 18). Il Santo Curato d'Ars, al quale pensiamo particolarmente in quest’anno, amava ripetere: «Gesù Cristo, dopo averci dato tutto quello che ci poteva dare, vuole ancora farci eredi di quanto egli ha di più prezioso, vale a dire la sua Santa Madre» (B. Nodet, Il pensiero e l’anima del Curato d’Ars, Torino 1967, p. 305). Questo vale per ogni cristiano, per tutti noi, ma in modo speciale per i sacerdoti. Cari fratelli e sorelle, preghiamo perché Maria renda tutti i sacerdoti, in tutti i problemi del mondo d’oggi, conformi all’immagine del suo Figlio Gesù, dispensatori del tesoro inestimabile del suo amore di Pastore buono. Maria, Madre dei sacerdoti, prega per noi!

КОМЕНТАРІ •