LEIBNIZ [3/3]: I Saggi di Teodicea, il migliore dei mondi possibili

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  • Опубліковано 17 вер 2024

КОМЕНТАРІ • 4

  • @antonyz463
    @antonyz463 3 роки тому +1

    sarebbe interessantissimo trattare la diatriba Newton-Leibniz!

  • @patriziaproietti6823
    @patriziaproietti6823 3 роки тому

    E' possibile avere un chiarimento sul capitolo xxvii libro II Nuovi Saggi Sull'Intelletto Umano la differenza tra il concetto di Identità Personale di Leibniz rispetto a quello di Locke?

  • @gladiatordision6168
    @gladiatordision6168 Рік тому

    DOMANDA
    SE UN PESCIOLINO DELL' OCEANO VOLESSE VEDERE TUTTO IL MARE IN CUI NUOTA,COSA DOVREBBE FARE ?
    E Se il MARE è DIO STESSO, COME FA A VEDERLO E COME FA A COMUNOCARE CON LUI ?

  • @mariogriffey1297
    @mariogriffey1297 2 місяці тому

    Ma allora Leibniz considera solo il male morale? Così non lo interpreta Voltaire quando lo deride facendo dire a Pangloss che il terremoto di Lisbona è per il meglio, viso che avviene nel migliore dei mondi possibili. Anche Kant nel suo breve saggio sulla teodicea mi pare distingua bene tra male naturale, fisico e male morale. E sostiene che l’uomo ha diritto di chiedere a dio di giustificare entrambi, anche se poi si rifugia nel libro di Giobbe: dio è grande, niente domande. Se dio ha scelto il migliore dei mondi possibili, vuol dire che la sua onnipotenza non è tale, perché la può esercitare solo in un ambito di scelte già prefigurate, ed allora da chi? Da un superdio o da leggi a priori della creazione che vincolano la creazione stessa? Alla fine si arriva a dire che la creazione è un male, il male minore possibile, ma allora essa stessa è frutto di un dio malevolo?