OCCHIALI NERI | Il Grande Ritorno di Dario Argento (?) - RECENSIONE | Il RaccattaFilm
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- Опубліковано 26 вер 2024
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A cura di Antonio Cianci.
OCCHIALI NERI | Il Grande Ritorno di Dario Argento (?) - RECENSIONE | Il RaccattaFilm
Il ritorno di Dario Argento dietro la macchina da presa dopo 10 anni da Dracula 3D. Il suo Occhiali Neri è ora al cinema. Vediamo cosa possiamo salvare di questo film con protagonista Ilenia Pastorelli.
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Rettifico, ho sbagliato pronunciare il titolo Di Io Non Ho Sonno e hanno riportato in maniera errata il compositore in un sito che di solito vado consultando prima di registrare; in verità la colonna sonora è a cura di Arnaud Rebotini. Ci tenevo a chiarire questi punti e lascerò il commento in evidenza. Grazie per aver visto il video :)
Esatto. Il titolo è Non Ho Sonno.
Colgo l'occasione per esprimere un parere sulle recensioni dei film di Argento. Ormai dopo una serie di bocciature dovute ad alcune pellicole dell'ultimo decennio, si tende a dissacrare ogni suo nuova uscita. Bisogna capire che un regista, un attore, un calciatore, insomma qualsiasi figura che abbia a che fare col il mondo dello spettacolo, possa subire e, credo sia doveroso che accada, dei cambiamenti negli anni. Accade anche nel mondo del calcio, in cui squadre vincenti da anni, scivolino in basso, accade nel mondo della musica in cui i grandi musicisti, il grande cantautorato perda la sua identità. Ebbene si, accade anche nel cinema e, nello specifico è capitato anche a Dario Argento, non che si sia smarrito, ma che abbia perso un pò di smalto si. Certamente dovuto all'età, alla stanchezza dovuta al peso dell'esperienza che lo ha reso per molti anni protagonista del cinema Italiano e non solo. Credo sia lecito. Scordiamoci il Dario Argento di Profondo Rosso, di Suspiria, di Opera, di Non Ho Sonno. Si cambia, il cinema stesso anno dopo anno cambia, ogni decennio il cinema subisce una svolta. Ecco, Io che sono un Argentiano lo ammiravo 30 anni fà, lo stimo oggi come persona, ma soprattutto rispetto se invecchiano le sue idee. Dario sempre il numero Uno.
@@dariociaramitaro4140Non voglio neanche pensare al vuoto che il maestro Dario lascera' dentro di me quando se ne andra'. Ho 25 anni, e credo di poter dire che nessun regista, scrittore, poeta, musicista ecc... abbia scalfito cosi' tanto il mio immaginario con la potenza delle proprie opere. Tenebre, secondo me, e' un film che andrebbe visto da chiunque abbia intenzione di produrre contenuti horror di qualsivoglia natura.
Ma come sarebbe non siate troppo cattivi? Qua si sta parlando di un regista che ha fatto dei grandissimi film e che non ne azzecca mezzo da almeno 30 anni (unica eccezione Nonhosonno, che rimane comunque bruttino), questa è la cosa che più mi stupisce e più mi fa rabbia. La Pastorelli NON sa recitare, inutile girarci intorno. E' sempre spaesata, con quell'accento romano pesantissimo da cinepanettone, rimane un mistero (forse) il fatto che continui a fare film. La storia fa acqua da tutte le parti, i dialoghi son roba da diventare scemi, non c'è sangue, non c'è tensione, la fotografia sembra quella di una sitcom (per carità, almeno qua c'è una fotografia a differenza del Cartaio, ma non ci vuole molto). Basta difendere a spada tratta Argento, da lui ci si dovrebbe aspettare grandi film, nemmeno un amatoriale sarebbe riuscito a girare una cosa così brutta come Occhiali Neri.
A 81 ha voluto rimettersi dietro la macchina da presa, in un progetto che è rimasto in cantiere dalla metà degli anni ‘90, intendo proprio la sceneggiatura. È stata leggermente rimaneggiata attorno alla performance della Pastorelli, per il resto è una rivitalizzazione di un cinema diretto, essenziale, che sfocia nell’onirico in alcuni passaggi e che vive del tormento della vittima principale del film. Basilare quanto vuoi come concetto, ma accettabile nel suo insieme. Come ho ribadito già in video, non lo ritengo fulminante o eccezionale come risultato, ma mi ha intrattenuto.
Mi trovo d’accordo con la tua disamina, con la differenza che io mi spingo a dargli un 6 e mezzo. Per la prima volta dopo 30 anni di ciofeche perlomeno non ho avuto voglia di abbandonare la visione dopo 10 minuti, ma anzi ammetto che il lavoro di portarti fino alla fine con la curiosità di chi e perché sicuramente lo fa. Purtroppo la grandissima pecca del film, al netto della recitazione romanaccia è proprio il killer e il suo movente, cosa che fa un po’ cadere le braccia e abbassa di molto un potenziale 7 che avrei potuto dare. A livello di regia e messa in scena non dico di aver visto l’Argento di un tempo ma sarebbe disonesto dire che il film è girato male, si vedono brevi momenti della classe e tecnica che fu che non possono far altro che piacere. In generale credo che abbia un ritmo consistente per tutta la durata, nonostante secondo me avrebbe potuto spendere 10 minuti in più di film per spiegare un po’ meglio il killer e renderlo più misterioso, oltre a contestualizzare un po’ meglio alcune situazioni. Non mi è mai sembrato un film tv come i suoi film precedenti, ecco. Pur essendo lontano anni luce dai suoi capolavori ma anche dalle sue più ignobili ciofeche come Il cartaio o giallo. Forse mi hanno un po’ deluso le uccisioni, tranne la prima. Concludo dicendo che la dolcezza e la sensibilità di fondo mi Han ricordato Phenomena, senza contare l’epilogo ovviamente, pur non essendoci nulla di soprannaturale. Chissà che sia un passo avanti verso un prossimo film con magari più budget per aggiustare quello che ancora non va.
Dario Argento è stato il più grande regista " di genere " della sua generazione . Non si può pretendere che tutti i suoi film abbiano le geniali intuizioni di profondo rosso . Chi conosce Dario , sa benissimo che per lui " lavorare " significava , dirigere come un direttore d'orchestra ( le musiche insieme al montaggio analogico ) e insisto ( analogico ) ... lui rende molto bene quando è stressato ed esaurito , innamorato o preda dei suoi incubi . E' un regista " strano " a lui non interessa la trama , a lui interessa sensibilizzare , stupire , accendere come una torcia la pellicola ... e poi spegnerla . Per lui gli attori sono come delle marionette ( karl malden ha cercato inutilmente di fargli cambiare idea ) utilizza gli attori come farebbe un cartoonist , i suoi film sono già dentro lo storyboard ... anzi cerca di far entrare lo storyboard , dentro il film . Amava la pellicola ... quella vera ( analogica ) quella difficile da lavorare e da montare , quella che ti costringeva a mangiare pizze , rinchiuso dentro uno stanzino per giorni ad incollare pezzi di film e dentro quella passione , ci sono tutte le belle scene ETERNE che il suo cinema ci ha regalato . Dario Argento ha raccontato durante una conferenza , di aver rubato ... di aver occultato con la complicità di maestranze di cinecittà , delle macchine da presa preziosissime ( degli anni 70 ) che erano state svendute ( da dei cialtroni di dirigenti ) al governo Cinese . Le hanno nascoste ai trasportatori per ben 15 giorni , solo per poter girare alcune scene di Inferno . Agli ignoranti , ricordo che per girare molte scene di Suspiria ( film studiato e materia di esame nelle università del cinema u.s.a ) si è usato il trypack ( costosissimo punto di arrivo più alto della conquista del colore nel cinema )... sto citando l'enciclopedia Treccani . Argento è stato troppe volte associato ad Asia , con critiche rivolte a quella figlia " un po' sopra le righe , con una voce poco musicale , spesso sgraziata . Trovo ingiusto dimenticare tutto il lavoro speso da un uomo per il cinema , solo per la debolezza di amare a tal punto sua figlia , da permetterle di " indebolire " alcune scene da Trauma in poi . Trovo Asia molto brava , ma ammetto che in alcuni lavori del padre non era la più adatta .
Dario è un uomo di bottega ... di bottega rinascimentale , gli piace lavorare come un vecchio sapiente artigiano , il suo cinema sta proprio in questo , nel riconoscere la mano dell'uomo e quindi anche l'errore . Ma in quest'epoca dove il transumanesimo e la digitalizzazione globalizzata pare prendere il sopravvento , lo spettatore si aspetta una finta perfezione digitale e per il grande Dario non c'è più posto .
Io andrò al cinema e mi accontenterò anche di un solo minuto del suo genio artigiano . GRAZIE DI ESISTERE DARIO ARGENTO !
Film aberrante. La scena dei serpenti imbarazzante.
Scene degli omicidi ridicole e assassino con lo spessore di un foglio
La scena dei serpenti è stata inserita per rendere più tenebroso quel bosco infinito, che non conosce più una strada di ritorno per salvarsi a meno che non compaia il killer a catturare la coppia di protagonisti. Argento qui ha ragionato per concetti, magari non espressi al meglio, chiariamo, però ammetto che sono una serie di sequenze indovinate per gettare nel vuoto e nel buio una protagonista non vedente. Una sensazione di spaesamento marcata, mettiamola così
@@AntonioCianciIlRaccattaFilm Tutti a criticare quella scena perché definita assurda, nosense, ma tu sei riuscito a descrivere la rappresentazione dei serpenti. Non sono il solo. Certo, poteva essere rappresentata meglio, ma dire che è cringe (quanto odio questo termine) è esagerato.
Ci sono artisti ed opere che hanno così profondamente segnato il mio percorso cinematografico , con cui non riesco ad essere del tutto imparziale nello sviluppare un'opinione , buona o cattiva che sia. Uno di questi è sicuramente il Darione nazionale , che con buona parte della sua filmografia ha segnato indelebilmente la storia del cinema , e non solo quello italiano. Poi si!!! ... sicuramente gli ultimi 30 anni di carriera non sono stati sfavillanti come il resto, e pellicole come FANTASMA DELL'OPERA , CARTAIO o GIALLO sono difficili da salvare anche per un amante del suo cinema come il sottoscritto , che per inciso riesce a trovare schegge di puro genio argentiano, anche in film tanto odiati come LA TERZA MADRE o DRACULA 3D. Schegge che ritrovo anche in questo suo ultimo OCCHIALI NERI , film che arriva dopo 10 anni di silenzio del maestro e che mi ha in buona parte sorpreso. Principalmente per quanto riguarda la regia del nostro , che a tratti ho trovato molto più ispirata rispetto al recente passato. Attenzione però , non si sta parlando di quel suo personalissimo modo di girare che nei momenti migliori gli valse il riconoscimento come "Antonioni dell'horror" , ma fortunatamente neanche siamo al cospetto di quella regia piatta e dal sapore televisivo che contraddistinse opere come i sopracitati CARTAIO o GIALLO. Probabilmente Argento , consapevole che questa potrebbe essere , se non l'ultima , una delle sue ultime occasioni di regalarci emozioni con un suo film , ha voluto metterci tutto l'amore che poteva , ed è ciò che più traspare da questa pellicola. L'amore per il suo modo di fare cinema , sempre un pò anarchico, selvaggio , che appartiene solo a lui. Questo è il classico film rivolto agli amanti di Argento , un pubblico giovane difficilmente apprezzerà. Troppo pregno delle sue ossessioni, delle sue inquietudini , del suo modo di fare cinema. L'ispirata regia , le inquietanti atmosfere ricreate dalla cupa fotografia e dalle ottime musiche , le buone prove in generale del cast (che era la mia preoccupazione maggiore) , un modo di fare cinema d'altri tempi che poco hanno di innovativo , e che neanche provano ad esserlo. Ci mancherebbe!!! Pretenderlo da un'uomo di 80 anni è quanto meno impensabile e irrispettoso del suo glorioso passato. Come credo si evinca dalle mie parole , sono stato felice di tornare in sala per assistere all'opera del maestro , che non è sicuramente una pellicola scevra da difetti , ma sicuramente dai tanti pregi. Per quanto riguarda la trama direi che l'intreccio thriller non è mai stato il punto forte dei film di Argento , ed anche qui è così , ma non credo fosse il punto focale dell'opera. Più interessante è lo sviluppo della protagonista( una discreta Pastorelli) , il suo personale calvario, cupo e senza speranza, fatto di presa di coscienza e di crescita , coadiuvato da Asia Argento ( che ha un personaggio simile a quelli interpretati dalla madre in altri film di Dario) e dal simpatico ragazzo cinese. Una parabola di redenzione che va oltre il solito meccanismo "thriller" visto e rivisto sicuramente meglio in passato , qui più debole rispetto a tutto il resto , ma va bene così. Menzione speciale per il sempre ottimo make-up affidato alle cure di Sergio Stivaletti e all'ottima colonna sonora firmata Arnaud Rebotini. Come ciliegina finale Argento regale un paio di autocitazioni che sono oro colato per i fan di vecchia data , come il sottoscritto. Old school è la parola d'ordine qui!!! Un film dalla costruzione semplice , a tratti schematica forse ma sempre ben impostata , essenziale e che non si perde in inutili fronzoli. Dato il più recente passato direi che è anche troppo e merita solo rispetto.
Ma fai copia e incolla in tutti i video? 🤨
@@alessiopagani1236 si perché è il mio pensiero sul film.
@@ciroiuliano1903 comunque mi fa piacere che qualcun'altro abbia notato le autocitazioni nella scena finale, suspiria con il cane che azzanna alla gola, e phenomena quando il bambino si sfila i polsi dalle corde (anche se in phenomena erano manette) in primis... Ma in generale l'ultima scena sembrava davvero un mix di tutti i vecchi film... Peccato che il resto del film non lo trovato gran che, non che mi aspettassi chissà che, però speravo in un po più di mistero attorno al killer ecco, invece tutto scontato e con un movente ridicolo... Pensa che io mentre guardavo quella scena in cui la protagonista diceva all'assassino chd puzzava io ho pensato "bene, sicuramente non sarà lui il killer. Primo perché sarebbe abbastanza scontato (e in ogni film di argento che si rispetti non c'è nulla di scontato), e secondo perche ho pensato, ma ogni prostituta gli ha fatto notare questo particolare della puzza? O che altro?"... Detto fatto, a metà film si scopre che l'assassino è proprio lui. Ho sperato fino in fondo in un colpo di scena classico di Dario, specialmente quando la protagonista arriva nella casa abbandonata verso fine film in cui ritrova il bambino cinese, ma niente neanche li... Vabbè e comunque un film del mio mito quindi l'ho visto volentieri e magari lo riguarderó per vedere se mi è sfuggito qualcosa 😁
Il punto è che i fan di Dario Argento vogliono vedere un film di altri tempi, vogliono ritrovare il suo stile unico e inconfondibile. Il bello sta nella tensione dei film e nella musica che lo accompagna. Chi accusa Argento di non sapersi aggiornare significa che non conosce il suo cinema. Lui non cambia
Ma proprio per questo il film non può ritenersi indifendibile, anzi si nota una mano che sembra ancora fresca e al passo con i SUOI tempi, dedicato a chi sa apprezzare il suo operato.
@@AntonioCianciIlRaccattaFilm Quindi pensi che ai fan di Argento piacerà? Evidentemente non è film per pubblico generalista
Proprio come hai detto tu. Facile smontarlo, ti dirò . Invece ci sono aspetti che vanno salvati rispetto agli ultimi film che aveva sfornato dopo i 2000
Bravo Greg
@@Fabio_T79 ma noo, daii ragazzi. Non esageriamo..
Ottima recensione.
Mi spiace ma dopo film bellissimi come "Profondo rosso", "Suspiria" e "Inferno" non si può cadere così in basso (l'ultimo suo film che ho abbastanza gradito , pur non essendo certo un capolavoro è stato "Non ho sonno") , quindi non vorrei infierire oltre e stendo un velo pietoso su questo suo ultimo film.
Concordo, nonhosonno è stato l'ultimo, sia per la trama, sia per le atmosfere, ritornando al giallo della prima ora. Poi la colonna sonora, capitolo a parte....si sente il Simonetti.
visto stasera ..non capisco le recensioni negative sinceramente a noi è piaciuto scorre bene la protagonista veste un personaggio adorabile e le musiche sono stupende ..chiariamo che è lontano dal vecchio Argento ma comunque al passo coi tempi e ben girato
Concordo! Non un capolavoro ma almeno meglio di Giallo e il cartaio.
Condivido pienamente. Io l'ho trovato molto bello e vome sempre elegante. Sono cambiati i tempi, il pubblico è sempre più smaliziato. Dario rimarrà sempre il numero UNO
Un film TREMENDO!
Si si certo dai. Vai a vedere k Simpson allora.
@@dariociaramitaro4140 poi se a te è piaciuto significa che non hai veramente idea di che cosa sia un film fatto bene.
Lo visto ieri sera al cinema, pultroppo e un grande flop, non sa di nulla,
Esattooo
H e accento
Antonio , secondo me l'unica cosa che si salva di questo pseudo film è soltanto il titolo . Mamma mia che brutto , ed io sono il classico tipo che ogni volta che esce un film di Dario Argento mi ripeto sempre " questa sarà la volta buona ". Ma ormai sono passati 30 anni e ogni volta ci casco sempre : il cartaio , la terza madre , Dracula 3D , giallo, ti piace Hitchcock? , M.D.C., il fantasma dell'opera ecc. Tutti film che non li avrebbe prodotti nemmeno l'Asylum
Che Elena Markos ci salvi. Premetto che all'età di 47 anni e mezzo credo di poter affermare seriamente che un autore che ci ha regalato in passato perle come Suspiria e Tenebre farebbe molto meglio a ritirarsi,prima di rovinare irrimediabilmente la sua onorata carriera. Parliamoci chiaro, è dai tempi di "Trauma" che Argento gira un discreto primo quarto d'ora di film, e poi sbrodola in maniera imbarazzante. E smettiamola di chiamarlo "Maestro". Prima di lui hanno ben codificato il genere,questi si,maestri,come Mario Bava e Riccardo Freda. Anche a me piacciono i b-movies, ma apprezzo perlomeno la freschezza di opere(parliamo di opere italiane,altrimenti il discorso diventa lungo)come "Morituris". Se pensiamo che "opere" come Dracula 3d si sono prese anche la sovvenzione dello stato, per essere realizzate, abbiamo detto tutto. L'unica cosa decente che salvo degli ultimi argento sono le colonne sonore. Pollice assolutamente verso il basso per il resto.
ciao mi sapresti dire se in internet , siti dove vedere film di dario argento, gratuti, senza che mi dica ,money....sono tutti a pagamento.non vedo lora di vederlo.
Interessante la tua disamina....mi sono iscritto al canale. Ciao
Grazie mille, cerco di essere di parte ma senza elogiare troppo il film. Ci sta qualche volta la via di mezzo, bisognerebbe riportarla tranquillamente nei video senza scegliere per forza una linea di pensiero predefinita
Di fonte a recensioni come questa rimango perplessa ed intristita. La Signorina Pastorelli non ha la caratura artistica necessaria per portare sulle proprie spalle un personaggio così complesso e come altre "eroine", precedentemente cadute sotto la direzione di Argento (dall'improponibile Stefania Rocca in quell'orrore che è "Il Cartaio" passando per il topples di Nadia Rinaldi, unico momento "degno di nota" de "Il Fantasma dell'Opera"e non dimenticando la spaesatissima Chiara Caselli di "Non ho sonno") palesa la totale e manifesta incapacità in un mestiere che non è il suo. La Signorina non offre alcuna discordante lettura, anzi contribuisce a rendere ridicolo l'intero apparato. Il cinema non si può nutrire di volti imbalsamati, nasi rifatti e labbra gonfiate al discount che costantemente sembrano riprese in 3D. Per carità non è che la figlia di Argento sia mai stata meglio (anche se doppiata nelle versioni per l'estero bisogna riconoscerle una certa funzionale espressività affatto manieristica). I capolavori di Argento hanno sempre supportato le attrici nei loro punti più deboli, trasformandoli ed annettendoli al racconto in virtù delle interpretazioni "stonate" offerte, per questo motivo assurgevano ad una dimensione onirica e potente di fatto traslando e compiendo, attraverso l'impercettibilità, un percorso indirizzato a veicolarle in un tessuto deviato, senza alcun confine temporale. Giuliana Calandra, Alida Valli, Jennifer Connelly, Stefania Casini, Dalila Di Lazzaro, Lara Wendel, Eleonora Giorgi e l'immensa Daria Nicolodi, costretta anzi a limitare pesantemente le tante corde per risultare credibile. Se non riconosciamo questo, allora tutti gli "Zibetti" del mondo possono fare gli attori, quando invece aprendo mercerie troverebbero maggiore utilità sociale! Voi maschi ragionate con altre parti del corpo, è l'amara verità.
Qui non si tratta di essere maschi, giacché io sono uomo e la penso come te. Il fatto che pochissimi in questi giorni stiano avendo il coraggio di stroncare questo non-film (nel quale la cattiva recitazione della Pastorelli - secondo me neppure così stupenda come donna per quel che può valere - non è che la punta dell' iceberg in quanto a difetti) ha più a che fare con la sindrome dei fanboy (ambosessi, ed alcuni ahimè cresciutelli) che non si rassegnano di fronte della caduta degli dei.
Il suo sceneggiatore Franco Ferrini con il suo discreto esordio alla regia Caramelle da uno sconosciuto thriller ingiustamente sottovalutato ambientato anch'esso nel mondo della prostituzione femminile con richiami ad Argento pur nei suoi limiti in termini di originalità spessore dramma tensione musiche empatia dei personaggi se lo mangia Occhiali neri.
Ma I serpenti de Formello e Sherlock Holmes non li hai citati... Perché??
in questo scempio si salva solo il CANE! 🤣 Mamma mia che roba, davvero il film più brutto e realizzato male che abbia mai visto, e pensare che ne ho visti di film brutti o amatoriali. ho provato imbarazzo per Argento.
Bravo fratello.. tien e pall
Io sono curioso di vederlo.ho letto molte critiche sia positive che negative.chiaramente non mi aspetto un profondo rosso o un tenebre per dire.mi aspetto almeno un film hai livelli di non ho sonno!!!!vorrei sapere dato che è un giallo se il killer almeno è abbastanza inaspettato senza spoiler grazie
Inaspettato per niente, non devi cercare colpi di scena frastornanti. Solo uno sfoggio di stile con alcune uccisioni di mezzo, concentrandoci sulla protagonista e sulla sua condizione di cecità
Non mi è piaciuto molto fatto male si salva solo la colonna sonora
Le musiche non sono di Luis Siciliano. I suoi brani non sono stati usati, non so il motivo, ma è stato rimpiazzato da Arnaud Rebotini.
Sisi corretto nel commento in evidenza. Ho riportato in maniera errata il nome, pardon
dalla tua recensione sembra quello che mi sarei aspettato io almeno dal trailer.
Un giallo senza zoom, gli manca qualcosa
Ciao posso dire una cosa senza che mi frustate??? Hhaaaa fa troppo il verso a "terrore cieco" con Mia Farrow del 71. Scusate ma la recitazione pessima. Io adoro Argento ma con rammarico non mi piace.
Ma bisogna cercare proprio di non volerne parlare malissimo? Troppo buoni!
Quanto rompete... Dario non si discute!!!!!!!!!
Guarda hai un format ed un modo di porti da " critico decorato" ma almeno non toppare l'autore delle musiche che come dovresti sapere e' il francese Arnaud Rebotini.
Ho già corretto nel commento in primo piano, ho riportato l’errore perché ho consultato i siti sbagliati. Grazie per l’intervento intanto!
IO Nonhosonno
Si scusami, è capitato mentre registravo e stavo rivedendo il take. Andava bene il modo in cui stavo spiegando determinati punti.
Non sono fella stessa idea.
Fotografia l limite dello scolastico.
Regia piatta e televisiva(sembra una puntata lunga e brutta di distretto di polizia).
Sceneggiatura aberrante..i dialoghi non si possono sentire,non ci sono momenti di paura o tensione,l assassino lo si becca alla prima scena.
Musiche..ecco,forse quelle si salvano.
Non ci sono speranze poi..dopo le merdate come la mantide in Dracula ora abbiamo...la palude di serpenti,a roma....pitoni e quant altro che attaccano ..mio dio.
Effetti come al solito belli..ma tutto è messo in scena talmente male da ibruttire le due sole cose decenti del film.