Intervento agile e incisivo, è vero. Lode a Giglioli. È un peccato che la prosa del suo CRITICA DELLA VITTIMA non sia altrettanto agile e incisiva, perlomeno non lo è sempre.
@@giancarloriccio5508 In un certo senso è vero: come tutti i saggisti italiani, la sua scrittura è più sofisticata del suo pensiero. Se scrivere bene è (anche) rispettare quel che diceva Abbagnano, ossia che mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali, allora Giglioli scrive maluccio (ma non è certo tra i peggiori in Italia): forse se da queste parti si scrivesse di più come Eagleton e meno come Giglioli molta più gente leggerebbe libri (...forse). Può anche darsi che ricordi male visto che ho letto "critica della vittima" parecchio tempo fa, però l'impressione che mi è rimasta è questa.
Un meraviglioso esempio di come il sapere vada oltre il nozionismo, necessario in termini documentali, è divenga estrapolazione di conoscenza. Grazie!
Io ho avuto il piacere di averlo come professore nel mio percorso universitario. Debbo dire che è uno di quelli che ricordo con più riconoscenza.
Quaranta minuti che sono volati, cosa rara, ma d’altronde era un contenuto molto interessante :)
Intervento agile e incisivo, è vero. Lode a Giglioli.
È un peccato che la prosa del suo CRITICA DELLA VITTIMA non sia altrettanto agile e incisiva, perlomeno non lo è sempre.
Meraviglioso.
Scusate, ma il martirio non è l’ideale supremo del cristianesimo?
Mannaggia a te quanto mi stai facendo dannare con il tuo libro
...si ok ma non sa scrivere.
Io ho letto uno dei suoi libri e non mi pare affatto che non sappia scrivere, anzi.
@@massimilianoderose8967 era solo un troll
@@hurricane14440 o forse qualcuno bocciato al suo esame di letterature comparate!
Statt zitt
@@giancarloriccio5508 In un certo senso è vero: come tutti i saggisti italiani, la sua scrittura è più sofisticata del suo pensiero. Se scrivere bene è (anche) rispettare quel che diceva Abbagnano, ossia che mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali, allora Giglioli scrive maluccio (ma non è certo tra i peggiori in Italia): forse se da queste parti si scrivesse di più come Eagleton e meno come Giglioli molta più gente leggerebbe libri (...forse). Può anche darsi che ricordi male visto che ho letto "critica della vittima" parecchio tempo fa, però l'impressione che mi è rimasta è questa.