Prof complimenti condivido l'analisi fino all'ultima virgola . 1 - Se posso una piccola critica sulla pars cosnstruens: l'idea di recuperare il primato della politica partendo dal basso mi sembra utopico. Non vedo alternative a forti shock. 2 - Non è molto chiaro il riferimento alle alternative alla democrazia in un contesto come quello cinese: benessere senza libertà, è un modello efficace a lungo termine ed eventualmente replicabile? Su quali basi teoriche?
Capacita critica effettivamente una bella impresa !ma mi è sembrato che nella tesi personale del professore abbia legato la teorizzazione ad un principio l'universale che tenga conto del particolare e la libertà che si esprime del confronto con l'altro per il raggiungimento del bene comune dunque libertà che nasce dal particolare ma nn si disgiunge dall'universale che è e rappresenta il benessere collettivo...
C'è della confusione secondo me, o meglio dei punti oscuri, delle letture hegeliane classiche italiane (per meglio dire Crociane). Per esempio quando il professore parla della teleologia della democrazia si scorda che non per forza la demo porta con sé fini spirituali particolari è una forma di governo che a differenza di una tirannide consente la scelta di restare o no all'interno del regime. Pragmaticamente per quelli che restano all'interno è la miglior forma di governo. Sul capitalismo, inutile e sbagliato afferire che sia il conflitto politica-economia a generare i problemi attuali della liberal-democrazia. Se osserviamo la storia Italiana ogni qual volta lo stato ha lasciato mano all'imprenditoria individuale di crescere anni 50 e tardi 90 c'è stata crescita, sarà un caso... Poi inesattezze sul laissez-faire che è già di Adam Smith (1700) che centra niente con il neoliberalismo di cui non si dà alcun tipo di teorizzazione. Questo dopo solo 30 minuti di ragionamento, grande la confusione sotto al cielo..
Il prof. Galli è sempre su un livello molto alto. Una garanzia.
Ascolto molto impegnativo, ma necessario per comprendere meglio il nostro mondo. Grazie prof.
Dice che fa le lezioni magistrali. E te credo! Galli è un vero maestro. In particolare, questa lezione è da ascoltare più di una volta.
prof. Galli come sempre grandioso
Grazie mille , una lezione importante sulla democrazia .
Una lezione di vera democrazia
Intervento che chiunque dovrebbe ascoltare.
Oggi come oggi tutti professori in Italia """..
Prof complimenti condivido l'analisi fino all'ultima virgola . 1 - Se posso una piccola critica sulla pars cosnstruens: l'idea di recuperare il primato della politica partendo dal basso mi sembra utopico. Non vedo alternative a forti shock.
2 - Non è molto chiaro il riferimento alle alternative alla democrazia in un contesto come quello cinese: benessere senza libertà, è un modello efficace a lungo termine ed eventualmente replicabile? Su quali basi teoriche?
Grazie a Lei prof. Si ricomincia a respirare...
Sono già arrabbiato.
Capacita critica effettivamente una bella impresa !ma mi è sembrato che nella tesi personale del professore abbia legato la teorizzazione ad un principio l'universale che tenga conto del particolare e la libertà che si esprime del confronto con l'altro per il raggiungimento del bene comune dunque libertà che nasce dal particolare ma nn si disgiunge dall'universale che è e rappresenta il benessere collettivo...
C'è della confusione secondo me, o meglio dei punti oscuri, delle letture hegeliane classiche italiane (per meglio dire Crociane). Per esempio quando il professore parla della teleologia della democrazia si scorda che non per forza la demo porta con sé fini spirituali particolari è una forma di governo che a differenza di una tirannide consente la scelta di restare o no all'interno del regime. Pragmaticamente per quelli che restano all'interno è la miglior forma di governo. Sul capitalismo, inutile e sbagliato afferire che sia il conflitto politica-economia a generare i problemi attuali della liberal-democrazia. Se osserviamo la storia Italiana ogni qual volta lo stato ha lasciato mano all'imprenditoria individuale di crescere anni 50 e tardi 90 c'è stata crescita, sarà un caso...
Poi inesattezze sul laissez-faire che è già di Adam Smith (1700) che centra niente con il neoliberalismo di cui non si dà alcun tipo di teorizzazione.
Questo dopo solo 30 minuti di ragionamento, grande la confusione sotto al cielo..