@@francopieracci2113 c'entra. In un mondo dove la richiesta di prodotti è sempre al 1000%, le aziende trovano soluzioni per soddisfare (e guadagnare), poco sostenibili e anche illegali. In una società del "voglio", ma soprattutto del "dammi cose semplici e veloci", si alimenta questo sistema che diventa irreversibili. Una banale dimostrazione? Provi a fare un giro in tutti i negozi che vendono cose per la casa, e mi dica quante padelle in ferro o in acciaio trova. Ma posso semplificare io, dicendole che troverà solo padelle antiaderenti o al massimo in alluminio. Motivo? Perchè sono più leggere e più facili da pulire. I danni? Potrei fare una lista sconfinata. Prendiamo l'esempio delle padelle, e applichiamolo a, praticamente, tutti i prodotti che esistono.
Finché c'è chi acquista i prodotti che usano questi sistemi in modo Legale(assurdo ma legale)come i vestiti,persino la Nutellina,omogeneizzati,per quanto possano fregare mediaticamente,persino i cibi sintetici inquinano a manetta e in più l'incidenza di tumori in chi è stato testato da decenni è molto elevato,tranquilli che poi le spese mediche enormi e i farmaci vengono prodotti sempre dalle solite lobby.
Noi dobbiamo cercare di informarci di più su ciò che consumiamo e non acquistare certi prodotti. I produttori luridi crepano se noi non acquistamo la loro 💩
Il bacino fornisce acqua a 76 comuni per 50.000 persone ? Quindi ci son comuni da 600 persone, in sintesi più dipendenti comunali, operatori ecologici, insegnanti, preti, ecc ecc che abitanti. Forse intendeva 500.000 persone. Vi paghiamo pure.
I filtri a osmosi inversa e quelli a doppio stadio riducono il livello di Pfas del 94% circa; I filtri a carbone attivo riducono i Pfas in media del 73%, ma la variabilità emersa è estremamente alta: in alcuni casi la concentrazione resta identica, in altri vengono eliminati completamente, con tutte le situazioni intermedie. Non è chiaro, al momento, quanto contino il marchio, l’età, la frequenza con cui vengono cambiati o i livelli originari di partenza dei Pfas nell’acqua. Premesso che esistono dei depuratori a 7 stadi con 2 membrane osmotiche in cascata, il problema è che poi devi integrare a vita con dei sali minerali tipo supradin o simili. Chiedete al vostro medico per gli integratori di sali minerali e ad una ditta seria per il depuratore a osmosi. Chiedete al vostro medico anche il potere di ORAC e NAC nell' eliminare alcune sostanze tossiche nel corpo.
@@umbertovesentini1501per l'acqua potabile oramai trovi su Amazon dei sistemi di filtrazione sotto 300 euro ma il problema sono le verdure che vengono irrigate con acqua inquinata.
Il rischio è la leucemia linfatica. Ci hanno tolto tutto anche la salute e non si torna indietro. Io sono zona rossa e nessuno ci ha mai detto niente fino a pochi anni fa'.
Nell' acqua di casa è possibile arrivare al 99,99% semplicemente mettendo molti filtri a carbone attivo in cascata anche quelli economici in uso nei frigoriferi .... Il problema è lo smaltimento dei filtri esausti. Di solto si procede con un prefiltro da un micron poi con un prefiltro ceramico da 0,01 micron e successivamente si mettono dei filtri a carboni attivi in cascata ... Il costo medio 8 euro a filtro e durano 6 mesi per una famiglia di 4 persone.
queste sono le cose che ti fanno davvero perdere ogni minima positività sul mondo. sia per il fatto, che perchè ne parliamo meno di zero perchè siamo concentrati sulla Ferragni
Lei che l'ha detto e concentrato sulla Ferragni,ad altri come me non interessa nulla,perché non è un nostro problema,i problemi sono questi ed altri...😯🤷🏻♀️🤦🏻♀️👎😬😡
@@Australia958 va beh ma mi sembrava abbastanza evidente che la mia fosse una critica ai mezzi di informazione: si da spazio con ore e ore di programmi alla ferragni, mentre di sta cosa si parla meno di zero e per 100 persone che conoscono a menadito di lei ce nè 1 che sa di sta cosa. pure a me interessa meno di niente dei ferragnez ovviamente
Io ho risolto con "non visualizzare notizie da questo sito" e "non darmi più suggerimenti come questo"... così dalle mie dashboard sono spariti Brad Pitt Ferragni e giù di lì... è ora di cambiare le nostre abitudini per cambiare il sistema.
È sempre la stessa storia che si ripete dacchè esiste l'uomo: pochi decidono, molti subiscono. La miteni ha fatto i danni.. e le spese di bonifica sono nelle bollette dei cittadini.
Lo zero tecnico non significa che non c'é pfas ma che lo strumento cosí com'é concepito non lo detecta.. ,poi se hanno detto che la molecola pfas si scinde solo dopo i 1000 gradi, ma come fá a riuscire fuori un carbone ancora usabile?... Per me poco chiaro
Il carbone rimane carbone anche se lo porti oltre i 1000 gradi, perché è un elemento, non un composto come i pfas che invece degradano ad alte temperature formando composti più piccoli e innocui. Il tutto funziona perché non c'è ossigeno all'interno del forno, altrimenti questo reagirebbe con il carbone per formare CO2. Ma finché appunto il forno rimane senza ossigeno al suo interno, il carbone non può bruciare e rimane carbone
Sullo zero tecnico ti posso invece dire che non c'è tecnicamente modo di andare ad indagare una concentrazione più bassa di quella che gli attuali strumenti utilizzati per quantificare i pfas (hplc-ms) sono in grado di raggiungere. Ma si parla di nanogrammi per litro di acqua, una concentrazione estremamente bassa. Non sarà 0, ma lo 0 assoluto non si può tecnicamente raggiungere per nessuna sostanza quantificata da nessuno strumento, si tratti di metalli pesanti, diossine, solventi, etc.
@@luigi-bh2xg Il carbone attivo è una risorsa rinnovabile, viene prodotto pirolizzando biomassa, nel caso specifico lo scarto della lavorazione delle noci di cocco. Il più efficiente deriva dalla pirolisi delle ossa di bovini.
@@luigi-bh2xg Il riciclo dei carboni attivi a temperature elevate comporta la perdita di c.a. il 30% dei grani utili per riduzione meccanica. L'ossidazione è irrilevante perché il ciclo inizia a temperatura ambiente e materiale saturo d'acqua e la fase gassosa sino a c.a. 300 °C viene condensata a parte lasciando granuli anidri i cui alveoli contengono la bassissima quantità di gas consentita dalla temperatura.
Madonna che domande dal giornalista !!! Se l'azienda è stata autorizzata a rigenerare i carboni, è evidente che le emissioni sono entro i limiti di legge e sotto il controllo degli enti addetti.
Ma quali scie chimiche! Io abito vicino a una delle zone più inquinate. Sono dentro l'area rossa. Il responsabile è stata l'azienda MITENI. È furbescamente fallita dopo gli sversamenti. Da Trissino fino all'Adriatico, ha inquinato un terzo del Veneto. La politica non ha mai fatto nulla (da circa vent'anni qua il centrodestra ha fatto orecchie da mercante). Come residente sono molto preoccupato perché ho bevuto per almeno vent'anni acqua contaminata, presente ovunque (quando fai la pasta, quando mangi qualsiasi cibo coltivato in zona, per fare un esempio). È un disastro ambientale di proporzioni immani. Secondo l'azienda pubblica sanitaria, coinvolge quasi due milioni di veneti.
Questo è il prezzo che ha dovuto pagare il Veneto per capire la situazione della Campania e della Terra dei Fuochi Almeno adesso la finiscono di fare le superiori
Guarda che la Terra dei Fuochi è un fenomeno causato dall'inasprimento di controlli e pene per le industrie che producevano in pianura padana. Prima hanno avvelenato noi e quando non sono più riusciti a farlo da noi sono passati alla Campania
Veramente il Veneto ha tante zone inquinatissime, come esempio alcuni terreni dell’alto vicentino sono oggetto del più grande inquinamento idrico d’Europa. inquinamento anche in altre zone del Veneto come esempio le acque della seconda falda più grande d’Europa, in Veneto, nella piana tra Padova, Verona e Vicenza, siano state inquinate mettendo a rischio la salute di un’intera regione e centinaia di migliaia di persone. Gli scarichi dell’azienda chimica Miteni risultano infatti tra i più inquinanti, con livelli di Pfas che superano i 7 milioni di nanogrammi per litro nelle acque di superficie. Vicenza, Sarego, Cologna Veneta sono anche loro tra gli hotspot più colpiti. Comunque non e' solo l' Italia che ha questo problema, anche noi in Danimarca lo abbiamo (da noi e' vietato dallo scorso anno, ma negli ultimi 60 e' stato sempre meno usato). Gia, grave problema, kæmpe problem !
Allucinante 😢😢😢
Questa è l'ennesima dimostrazione che questo consumismo smisurato porta a danni irreversibili
Il consumismo (anche se non è una cosa buona) non c'entra. Qui stiamo parlando di rifiuti industriali non smaltiti correttamente.
@@francopieracci2113 c'entra. In un mondo dove la richiesta di prodotti è sempre al 1000%, le aziende trovano soluzioni per soddisfare (e guadagnare), poco sostenibili e anche illegali. In una società del "voglio", ma soprattutto del "dammi cose semplici e veloci", si alimenta questo sistema che diventa irreversibili. Una banale dimostrazione? Provi a fare un giro in tutti i negozi che vendono cose per la casa, e mi dica quante padelle in ferro o in acciaio trova. Ma posso semplificare io, dicendole che troverà solo padelle antiaderenti o al massimo in alluminio. Motivo? Perchè sono più leggere e più facili da pulire. I danni? Potrei fare una lista sconfinata. Prendiamo l'esempio delle padelle, e applichiamolo a, praticamente, tutti i prodotti che esistono.
@@francopieracci2113sempre iperconsumistico. Il decrescere in tutti i sensi e consapevolmente migliora sempre e tutto. Meno,meno,meno
@@francopieracci2113 La tua precisazione non cambia il senso del commento che hai voluto precisare.
Dovrebbe pagare chi ha versato gli agenti inquinanti nell' acqua
Ma quando mai, in iTaglia?
Nella repubblica bananifera fondata sul Saccheggio Mafioso Massonico?
😅😂😂😂
Finché c'è chi acquista i prodotti che usano questi sistemi in modo Legale(assurdo ma legale)come i vestiti,persino la Nutellina,omogeneizzati,per quanto possano fregare mediaticamente,persino i cibi sintetici inquinano a manetta e in più l'incidenza di tumori in chi è stato testato da decenni è molto elevato,tranquilli che poi le spese mediche enormi e i farmaci vengono prodotti sempre dalle solite lobby.
Noi dobbiamo cercare di informarci di più su ciò che consumiamo e non acquistare certi prodotti. I produttori luridi crepano se noi non acquistamo la loro 💩
Alla fine paga sempre pantalone
Il bacino fornisce acqua a 76 comuni per 50.000 persone ? Quindi ci son comuni da 600 persone, in sintesi più dipendenti comunali, operatori ecologici, insegnanti, preti, ecc ecc che abitanti.
Forse intendeva 500.000 persone.
Vi paghiamo pure.
..e le malattie dilagano.. 🙏🏻
Si soprattutto quelle tumorali
Il costo della potabilizzazione dell'acqua che ricade interamente sugli utenti finali............
e su chi dovrebbero ricadere?
Ad esempio sulle aziende che l'hanno inquinata
@@Adem-yl6zl infatti..spiegalo al fenomeno che ha scritto!
@@Adem-yl6zlpeccato che quei costi alla fine ricadranno sul prezzo dei prodotti che venderanno agli utenti finali
@@agrodrone2022a questo aggiungiamo il costo dell' acqua in bottiglia
I filtri a osmosi inversa e quelli a doppio stadio riducono il livello di Pfas del 94% circa;
I filtri a carbone attivo riducono i Pfas in media del 73%, ma la variabilità emersa è estremamente alta: in alcuni casi la concentrazione resta identica, in altri vengono eliminati completamente, con tutte le situazioni intermedie. Non è chiaro, al momento, quanto contino il marchio, l’età, la frequenza con cui vengono cambiati o i livelli originari di partenza dei Pfas nell’acqua.
Premesso che esistono dei depuratori a 7 stadi con 2 membrane osmotiche in cascata, il problema è che poi devi integrare a vita con dei sali minerali tipo supradin o simili.
Chiedete al vostro medico per gli integratori di sali minerali e ad una ditta seria per il depuratore a osmosi.
Chiedete al vostro medico anche il potere di ORAC e NAC nell' eliminare alcune sostanze tossiche nel corpo.
Faccio prima a trasferirmi, un calvario per avere dell’acqua pulita…
@@umbertovesentini1501per l'acqua potabile oramai trovi su Amazon dei sistemi di filtrazione sotto 300 euro ma il problema sono le verdure che vengono irrigate con acqua inquinata.
Nn ci posso credere 😮😱🤦♀
Il rischio è la leucemia linfatica.
Ci hanno tolto tutto anche la salute e non si torna indietro.
Io sono zona rossa e nessuno ci ha mai detto niente fino a pochi anni fa'.
Un'efficienza del 100% !!! Ma quando mai ???
Nell' acqua di casa è possibile arrivare al 99,99% semplicemente mettendo molti filtri a carbone attivo in cascata anche quelli economici in uso nei frigoriferi .... Il problema è lo smaltimento dei filtri esausti.
Di solto si procede con un prefiltro da un micron poi con un prefiltro ceramico da 0,01 micron e successivamente si mettono dei filtri a carboni attivi in cascata ... Il costo medio 8 euro a filtro e durano 6 mesi per una famiglia di 4 persone.
cjhe storia allucinante
queste sono le cose che ti fanno davvero perdere ogni minima positività sul mondo. sia per il fatto, che perchè ne parliamo meno di zero perchè siamo concentrati sulla Ferragni
Lei che l'ha detto e concentrato sulla Ferragni,ad altri come me non interessa nulla,perché non è un nostro problema,i problemi sono questi ed altri...😯🤷🏻♀️🤦🏻♀️👎😬😡
@@Australia958 va beh ma mi sembrava abbastanza evidente che la mia fosse una critica ai mezzi di informazione: si da spazio con ore e ore di programmi alla ferragni, mentre di sta cosa si parla meno di zero e per 100 persone che conoscono a menadito di lei ce nè 1 che sa di sta cosa. pure a me interessa meno di niente dei ferragnez ovviamente
@esbi3825 I mezzi di informazione danno spazio a Ferragni perché c'è gente che li guarda. La colpa non è dei mezzi ma da come vengono utilizzati.
Io ho risolto con "non visualizzare notizie da questo sito" e "non darmi più suggerimenti come questo"... così dalle mie dashboard sono spariti Brad Pitt Ferragni e giù di lì... è ora di cambiare le nostre abitudini per cambiare il sistema.
È sempre la stessa storia che si ripete dacchè esiste l'uomo: pochi decidono, molti subiscono. La miteni ha fatto i danni.. e le spese di bonifica sono nelle bollette dei cittadini.
Chi li ha sversati questi pfas??🤨🤨
MITENI
@@rinarosa2815 allora gli si fa pagare i danni, più denuncia e relativa mega-multa, e dulcis in fundo, alla berlina su tutti i giornali/tv.
@@Chiavacciomai pagato nulla la Miteni
@@paolaarrigo82 male: personalmente, farei quanto sopra.
Gli aerei?
1000 °C per eliminare i pfas dal carbone attivo, e poi i fumi vengono filtrati. E questi secondi filtri come vengono trattati?
La Miteni riversa e i contribuenti pagano i filtri in bolletta
Ringraziate solvey....in Piemonte e tutta colpa loro
"Cioè voi riuscite a togliere tutti i PFAS dall'acqua": veramente ha detto altro, però conferma che è cosi!
Wish it was translated to English
Ringraziate la dupont
I PFAS sono un prodotto tipicamente italiano, oggi sono prodotti da Solvay ma in Italia
Lo zero tecnico non significa che non c'é pfas ma che lo strumento cosí com'é concepito non lo detecta.. ,poi se hanno detto che la molecola pfas si scinde solo dopo i 1000 gradi, ma come fá a riuscire fuori un carbone ancora usabile?... Per me poco chiaro
Il carbone rimane carbone anche se lo porti oltre i 1000 gradi, perché è un elemento, non un composto come i pfas che invece degradano ad alte temperature formando composti più piccoli e innocui. Il tutto funziona perché non c'è ossigeno all'interno del forno, altrimenti questo reagirebbe con il carbone per formare CO2. Ma finché appunto il forno rimane senza ossigeno al suo interno, il carbone non può bruciare e rimane carbone
Sullo zero tecnico ti posso invece dire che non c'è tecnicamente modo di andare ad indagare una concentrazione più bassa di quella che gli attuali strumenti utilizzati per quantificare i pfas (hplc-ms) sono in grado di raggiungere. Ma si parla di nanogrammi per litro di acqua, una concentrazione estremamente bassa. Non sarà 0, ma lo 0 assoluto non si può tecnicamente raggiungere per nessuna sostanza quantificata da nessuno strumento, si tratti di metalli pesanti, diossine, solventi, etc.
@@nicolapiovesan3062 beh grazie mille della spiegazione, é proprio questa che non genera dubbio.
@@luigi-bh2xg Il carbone attivo è una risorsa rinnovabile, viene prodotto pirolizzando biomassa, nel caso specifico lo scarto della lavorazione delle noci di cocco. Il più efficiente deriva dalla pirolisi delle ossa di bovini.
@@luigi-bh2xg Il riciclo dei carboni attivi a temperature elevate comporta la perdita di c.a. il 30% dei grani utili per riduzione meccanica. L'ossidazione è irrilevante perché il ciclo inizia a temperatura ambiente e materiale saturo d'acqua e la fase gassosa sino a c.a. 300 °C viene condensata a parte lasciando granuli anidri i cui alveoli contengono la bassissima quantità di gas consentita dalla temperatura.
Madonna che domande dal giornalista !!! Se l'azienda è stata autorizzata a rigenerare i carboni, è evidente che le emissioni sono entro i limiti di legge e sotto il controllo degli enti addetti.
Perché l' acqua è contaminata????? Bisogna andare alla causa!!!! Le scie chimiche?????
Ma quali scie chimiche! Io abito vicino a una delle zone più inquinate. Sono dentro l'area rossa. Il responsabile è stata l'azienda MITENI. È furbescamente fallita dopo gli sversamenti. Da Trissino fino all'Adriatico, ha inquinato un terzo del Veneto. La politica non ha mai fatto nulla (da circa vent'anni qua il centrodestra ha fatto orecchie da mercante). Come residente sono molto preoccupato perché ho bevuto per almeno vent'anni acqua contaminata, presente ovunque (quando fai la pasta, quando mangi qualsiasi cibo coltivato in zona, per fare un esempio). È un disastro ambientale di proporzioni immani. Secondo l'azienda pubblica sanitaria, coinvolge quasi due milioni di veneti.
se sono persistenti significa che non reagiscono, e se non reagiscono significa che sono innocui ( come il silicone ad esempio )
Ma tu eri sobrio quando hai scritto questo?
Questo è il prezzo che ha dovuto pagare il Veneto per capire la situazione della Campania e della Terra dei Fuochi Almeno adesso la finiscono di fare le superiori
Prenditela con chi ha inquinato..Fenomeno!
Guarda che la Terra dei Fuochi è un fenomeno causato dall'inasprimento di controlli e pene per le industrie che producevano in pianura padana. Prima hanno avvelenato noi e quando non sono più riusciti a farlo da noi sono passati alla Campania
@@raivali4577
Tipo le industrie venete che hanno esportato in loco la loro 💩 tossica?
Veramente il Veneto ha tante zone inquinatissime, come esempio alcuni terreni dell’alto vicentino sono oggetto del più grande inquinamento idrico d’Europa. inquinamento anche in altre zone del Veneto come esempio le acque della seconda falda più grande d’Europa, in Veneto, nella piana tra Padova, Verona e Vicenza, siano state inquinate mettendo a rischio la salute di un’intera regione e centinaia di migliaia di persone. Gli scarichi dell’azienda chimica Miteni risultano infatti tra i più inquinanti, con livelli di Pfas che superano i 7 milioni di nanogrammi per litro nelle acque di superficie. Vicenza, Sarego, Cologna Veneta sono anche loro tra gli hotspot più colpiti. Comunque non e' solo l' Italia che ha questo problema, anche noi in Danimarca lo abbiamo (da noi e' vietato dallo scorso anno, ma negli ultimi 60 e' stato sempre meno usato). Gia, grave problema, kæmpe problem !
Debellati