Pietro il Grande 1: L’uomo e lo zar 1682-1698 - Russia 16

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  • Опубліковано 21 жов 2024
  • Questa è la prima delle quattro videolezioni su Pietro il Grande.
    Pietro I conquistò il potere in varie fasi, e in maniera travagliata. Figlio della seconda moglie del padre Alessio, Maria Miloslavskaja, inizialmente andò sul trono solo per pochi mesi, spodestato dai fratellastri Sofia e Ivan. Dopo sette anni di usurpazione, Sofia fu scacciata a causa delle sconfitte contro gli ottomani del suo amante, il principe Golicyn, e Pietro fu restaurato. Tuttavia Pietro iniziò a gestire il potere solo dopo la morte della madre, e rimase l’unico zar solo dopo la morte dello zar associato Ivan V.
    Durante gli anni della reggenza di Sofia, Pietro fu relegato in un villaggio. Ricevette un’educazione scadente, ma sviluppò una passione per i lavori manuali, per le macchine e per le navi, che lo accompagnò tutta la vita. Gli operai gli insegnarono ogni tipo di tecnica, e Pietro si abituò a vivere all’aria aperta, senza cerimoniali e convenzioni. Con i suoi amici di infanzia organizzava reggimenti e finte battaglie. Peraltro Pietro era altissimo e aveva una forza fisica straordinaria. Curioso di tutto, si circondava di esperti, e sapeva essere soldato e marinaio. Ma Pietro mostrava anche accessi di collera, rozzezza, crudeltà e violenza.
    La madre fece sposare Pietro con la scialba e moralista Eudocia Lopuchina, sperando di allontanarlo dal libertinaggio. In seguito Pietro la ripudiò per l’umile lituana Caterina, che sposò in seconde nozze.
    Tra i consiglieri di Pietro il Grande, vi erano anche amici che aveva conosciuto nel “quartiere tedesco” di Mosca, come Patrick Gordon, l’ufficiale che fu decisivo nella sua ascesa al trono, o l’avventuriero ginevrino François Lefort. Dopo la loro morte, tra i nuovi favoriti emerse l’abile ma corrotto Aleksandr Menšikov. Nello scegliere i suoi aiutanti, Pietro non prestava molta attenzione all’origine o allo status sociale. Lo stesso Menšikov era figlio di uno stalliere, e aveva venduto dolci per le strade di Mosca. Pietro non dimenticò gli amici di infanzia del suo paesino, che ricevettero incarichi prestigiosi. Tra i suoi aiutanti russi, però, non mancavano membri della nobiltà di servizio e della grande nobiltà.
    La prima iniziativa di Pietro fu l’attacco ad Azov sul mar Nero. La fortezza fu conquistata, e i tatari sconfitti, grazia ad una flotta che, in mancanza di uno sbocco sul mar Nero, Pietro fece costruire sul fiume Don; e grazie all’aiuto degli austriaci.
    Tuttavia Azov non divenne un posto sicuro: la pace che le potenze europee firmarono a Karlowitz impedirono alla Moscovia di continuare la guerra, e di consolidare le posizioni sul mar Nero.
    Pietro si rese conto che la Moscovia non sarebbe mai diventata una grande potenza se non si fosse modernizzata secondo gli standard occidentali. Per questo motivo lo zar intraprese un viaggio in Occidente con un seguito di 250 persone. In Olanda Pietro lavorò in incognito come carpentiere nei cantieri navali. Egli intendeva apprendere personalmente le tecniche da importare in Russia. Pietro si recò anche in Inghilterra, e tornando attraversò la Germania, la Boemia e l’Austria. In questo viaggio eccezionale, Pietro e i suoi consiglieri appresero le tecnologie più diverse, in particolare nel campo delle costruzioni navali e della nautica. Lo zar tornò in Moscovia portando con sé circa mille esperti stranieri, nei campi più vari: marinai, artificieri, carpentieri, matematici, chirurghi, ingegneri, e lavoratori specializzati di ogni genere, che portarono con sé i loro libri e i loro strumenti. Pietro intendeva impiantare nel suo Paese il benessere e l’efficienza che tanto ammirava dell’Europa occidentale, ma comprendeva che non avrebbe potuto farlo senza l’adozione di nuove istituzioni di tipo occidentale.
    Dopo aver soppresso gli strelizzi, che si erano ribellati, e aver rinchiuso in un convento suo moglie Eudocia, che li aveva appoggiati, Pietro si accinse a realizzare una serie di importanti riforme che avrebbero rivoluzionato la Russia. Si trattò di un rivolgimento epocale. Parleremo delle riforme di Pietro il Grande nella prossima videolezione.
    0:39. Le mogli e i figli dello zar Alessio.
    1:50. La lotta per la successione dopo la morte di Fëdor III. Ivan e Sofia detronizzano Pietro.
    4:31. Le sconfitte di Vasilij Golicyn e la fine di Sofia. Pietro I sul trono.
    9:04. L’infanzia di Pietro relegato in un villaggio. La sua attitudine per i lavori manuali.
    12:52. Aspetti negativi del carattere di Pietro I.
    13:57. La prima e la seconda moglie di Pietro.
    15:02. I consiglieri di Pietro.
    21:03. La costruzione della flotta sul Don e la presa di Azov.
    23:12. Pietro I deluso dalla pace di Carlowitz.
    24:11. Il viaggio in Occidente e il reclutamento di centinaia di esperti occidentali.
    27:23. La rivolta degli strelizzi e la loro distruzione.
    29:11. Il divieto delle barbe e altre limitate riforme culturali.
    29:59. La volontà di riformare la Russia. Anticipazioni della lezione successiva.
    #russia #romanov #storia

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