Jorge Luis Borges - La casa di Asterione (racconto completo)
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- Опубліковано 18 вер 2024
- #borges #audiolibro #racconto #Asterione #minotauro
-- leggimi!🧁 ---
Lettura di Tiz
Editing di Tiz
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Musica dalla raccolta di UA-cam
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"La casa di Asterione" fu pubblicato per la prima volta nel 1947 sul quotidiano Los anales de Buenos Aires e poi incluso da Borges nella prima edizione di El Aleph, una delle sue opere più famose.
Il titolo del volume deve il nome all'ultima storia della raccolta, l’Aleph: "il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visti da tutti gli angoli".
Il testo ha la forma di un monologo, interrotto solo in coda da un brusco cambio di voce che segnala la risoluzione della vicenda.
Condannato all’isolamento dal terrore che il suo aspetto suscita negli uomini, Asterione conduce un’esistenza solitaria nella sua casa-labirinto. Qui, ha ideato delle distrazioni per trascorrere il tempo: corre tra i corridoi di pietra, si getta da un terrazzo, medita sulla struttura del mondo, dorme per sorprendersi del colore del giorno che è cambiato. Il suo gioco preferito è quello di un altro-Asterione con cui dialogare. Questo doppio illusorio, che fa presagire la natura infinita dell’edificio, non può, tuttavia, liberare Asterione dalla sua condizione, da cui attende di essere sollevato. La profezia che annuncia l’arrivo del suo redentore rende la solitudine meno dura: “Se il mio udito potesse percepire tutti i rumori del mondo, io sentirei i suoi passi. Mi portasse a un luogo con meno corridoi e meno porte!”. Un’attesa impaziente, che rivela poco dell’indole del protagonista e da collegare, invece, all’edificio inusuale che lo ospita. Ipotesi rafforzata da Borges in Labirinto (1969): Ciascuno cerca l’altro. Fosse almeno / questo l’ultimo giorno dell’attesa. L’impazienza e l’attesa non sono che angoli e radure di ogni labirinto."
Se l’Aleph è uno dei punti dello spazio che contengono tutti i punti, La casa di Asterione è grande come il mondo. Questo è il labirinto di Creta il cui centro fu il Minotauro che Dante immaginò come un toro con testa di uomo e nella cui rete di pietra si persero tante generazioni. Le sue porte senza serrature sono aperte giorno e notte, le sue stanze, i cortili e le fontane che si ripetono indicano l’impossibilità di trovare un senso definitivo. Di acciuffare una via d’uscita o il centro di quell’architettura che l’uomo stesso crea nel momento in cui cerca di fuggirne. Cosa accade quando si entra nel labirinto? È possibile costruirsi da sé una strada e un’uscita?
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E brava Tiz!👍👍👍👍👍👏👏🙏🙏grazie mille
Sono contenta ti sia piaciuto!
Grazie per il racconto. ❤
Grazie per la lettura, adoro la tua voce suadente!
Grazie mille Ilario!
Bel racconto e bella lettura. Grazie.
Grazie Jesús ♥️
Mi piace moltissimo questa storia.... Complimenti per la scelta e la bella lettura!!! Ciaoooooooooooo
Sono contenta! Grazie mille
Ritardo notevole, dispiaciuto. Tiz sei bravissima, davvero la tua voce é estremamente coinvolgente. Il racconto è molto bello, d'altronde Borges è Borges. Scusa se non ho lasciato commenti sull'ultimo racconto che hai letto, sei sempre brava. 😊🌺
Borges è Borges, sono d’accordo. Ti ringrazio , Vanes, sei sempre carinissimo ☺️
Interessante questa nuova versione del minotauro con questo suo lato buono/sentimentale/umano, io ero abituata al vecchio racconto classico in cui lui è solo un mostro sanguinario.
Bellissimo racconto sul mio mito greco preferito. Questo personaggio mi ha sempre fatto molta pena, l'unica colpa che aveva era di essere nato da un atto contro natura voluto da un dio capriccioso, e per questo non è stato mai accettato dai suoi genitori. L'ho sempre visto come una vittima, prima ancora che un carnefice.
Lo era infatti: è la metafora del diverso, dell’essere mostruoso non voluto, allontanato da tutti, condannato alla solitudine. È molto bello il racconto di Borges. Anche Dürrenmatt ha scritto un bellissimo libro nel quale il Minotauro è un essere innocente, una vittima sacrificale che paga con la vita il suo essere diverso.
@@Tiz.Audiolibri Ho letto quel libro, veramente bello :) adotta la premessa de L'Orco, di John Gardner, un romanzo che racconta la storia di Beowulf dal punto di vista di Grendel e lo dipinge come un personaggio tragico, anzichè come un mostro assetato di sangue.
@@raohtheken-oh8709 è sempre molto interessante quel che scrivi!
@@Tiz.Audiolibri grazie, gentilissima 😊